Tadaaaaaaaaa.
Indovinate cosa faccio quì? No, non solo quì nel blog, ma proprio quì quì a casa. In un giorno lavorativo, che non avevo preso di ferie.
Ho accolto a braccia aperte il tecnico Rex Electrolux, perchè a un mese esatto dalla lavastoglie, è partita pure la lavatrice.
La cosa buffa è che quando si è rotta la lavastoviglie ho detto "dai think positive, la lavatrice era peggio!"
E ora lo so per certo: è peggio. (E comunque lo sapevo perchè si era già rotta la pompa anni fa)
Keep calm, è solo la scheda, che costa 240 euro + l'uscita altri 46.
Keep calm, il pezzo di ricambio c'è, ma non possono tornare a sostituirlo oggi.
Morale: sono senza lavatrice da giorni.
Natale è passé, in famiglia, tanti momenti deliziosi, un po' di malinconia brutta, di quella appiccicosa e lacrimosa.
Tantissime cibarie, digestione difficile talvolta.
Il ricordo più felice? Sarò banale: il 24, il cenone io e Emanuele a casa e l'apertura dei regali a mezzanotte.
Oltre a star dietro ai panni mal lavati in queste settimane di chiusura del blog, ho visto molti amici, letto bei libri, dormito fino a tardi. Passeggiato per le vie di Milano senza alcuno stress per i regali, che ho comprato con calma perchè se fare un regalo deve diventare un impiccio, Dio bono facciamoci solo gli auguri!
Ho fatto e ricevuto meravigliose card. Ho assistito a un bellissimo spettacolo teatrale (che avrebbe meritato un post tutto suo se solo avessi avuto ancora un blog). Ho impacchettato di tutto, compreso un orso grande come me, che non è sta gran misura, ma per un peluche è notevole, a un banchetto benefico per il progetto Chernobyl. Ho avuto un sacco di bollicine nella pancia e nella testa e ho sbroccato per la neve, ma poi era anche bella sull'auto nuova e sui vecchi alberi del cortile.
Ho perso tempo dietro a sto giochino:
http://pusher.com.au/clients/pusher-christmas-2012/
che vi lascio come devasto augurale.
Ho ricevuto tre brutte notizie il 23, 24 e 25 dicembre.
Ho capito che il blog mi manca ma erano troppe le sere che non trascorrevo accanto a mio marito sul divano ed era ora di ricominciare a guardare Real Time con lui.
Ho programmato cosa mettere in valigia perchè noi il 30 si parte per Cortona, again.
E Cortona sotto Natale deve essere spettacolare.
Ho cominciato a scrivere un nuovo romanzo.
Ho in definitiva apprezzato tutti i vostri commenti, ma deciso di non tornare, perchè Frollini è il mio passato, e io adesso voglio guardare il futuro. Perchè mi appaga abbastanza commentare nei vostri blog.
Sperando che il mio e il vostro 2013 sia ricco solo di cose belle, senza rotture di elettrodomestici e di anime, vi abbraccio per l'ultima volta da qui, e vi ringrazio per tutto l'affetto che amici miei, mi ha davvero scaldato il cuore.
venerdì 28 dicembre 2012
mercoledì 19 dicembre 2012
Se volete ritrovarmi!
http://www.associazionefiligrana.it/Sandra_Fae_2012.html#0
Io coi capelli arruffati, le occhiaie, e il naso che cambierei volentieri
Io in una serata felice
Io che ho chiuso il blog, ma mi mancate
Se volete (ri)vedermi nel Reading di Lonate Ceppino, in un album spettacolare
cliccate sopra.
Se vorrete leggermi, ho cominciato una collaborazione col blog
http://inunmondodasogno.blogspot.com
dove avrò una mia rubrica
e talvolta, come ho già fatto in precedenza, parlerò di scrittura da
http://animadicarta.blogspot.com
Io coi capelli arruffati, le occhiaie, e il naso che cambierei volentieri
Io in una serata felice
Io che ho chiuso il blog, ma mi mancate
Se volete (ri)vedermi nel Reading di Lonate Ceppino, in un album spettacolare
cliccate sopra.
Se vorrete leggermi, ho cominciato una collaborazione col blog
http://inunmondodasogno.blogspot.com
dove avrò una mia rubrica
e talvolta, come ho già fatto in precedenza, parlerò di scrittura da
http://animadicarta.blogspot.com
domenica 9 dicembre 2012
Improvvisamente!
Cari amici,
non ci giro tanto intorno e ve lo dico così: ho deciso di chiudere il blog.
Rimarrà sempre visibile per chi vorrà (ri)leggere qualcosa, o comprare il mio primo romanzo, basta cliccare sulla copertina e seguire le istruzioni, o scrivermi privatamente. Anche qui basta cliccare su Sandra risponde
ma faccio prima a dirvi direttamente la mia mail
sandraellery@tiscali.it
Non è una decisione affrettata, seppur improvvisa. Ringrazio in particolar modo Daniela che ieri è stata dietro ai miei ragionamenti in tal senso. Vedete, da qualche tempo ho perso l'entusiasmo nel postare. Pensavo di tenerlo aperto fino alla pubblicazione del secondo romanzo, ma considerato che va per le lunghe, avrei ancora molti mesi, se non anni, da riempire. Non son il tipo da un post al mese, ma neanche, a dire il vero, da un post a settimana, tentando di raggirare l'ostacolo postando in maniera più diluita. Preferisco lasciare quando il "successo" di questo diario è ancora alto, piuttosto che fare come il cantante Paolo Meneguzzi che ho visto qualche settimana fa in concerto al centro commerciale dove vado abitualmente, ed era uno spettacolo davvero deprimente. Odio chi non sa capire quando è il momento di ritirarsi. E questo è il mio momento.
Ringrazio di cuore chi, semplicemente, ha avuto voglia di leggermi. Potrei aggiungere tante cose sui blog incontri, e lo scambio continuo con voi, ma chi mi conosce sa cosa porto nel cuore.
Non ci perderemo, mi troverete nei commenti dei blog che seguo e amo.
Ma siccome non siete scemi, avrete capito che c'è dell'altro. Ho studiato a lungo come dirlo senza fare casini. Katia, voglio precisarlo, non c'entra nulla e la rassicuro anche circa il mio naso ormai guarito.
E mi è uscito questo:
"non è piaciuto per niente come sono state gestite alcune relazioni tra blogger, con la conseguente perdita di spontaneità da parte mia. Avrò sempre paura che oltre lo schermo possa esserci qualcuno che punta il dito, fraintende e giudica, non posso trasformare questo spazio in qualcosa che non mi somiglia, postando - ad esempio - solo le mie creazioni (poche scrap, tanti racconti) senza darmi veramente".
Credo sia tutto. Vi saluto con un affetto smisurato. Non mi vergogno a dire che questo blog è stato la mia vita per oltre due anni, perchè questo non mi rende una persona che non ha una vita al di fuori, ma solo una persona che di vite ne aveva due che aderivano perfettamente una all'altra!
non ci giro tanto intorno e ve lo dico così: ho deciso di chiudere il blog.
Rimarrà sempre visibile per chi vorrà (ri)leggere qualcosa, o comprare il mio primo romanzo, basta cliccare sulla copertina e seguire le istruzioni, o scrivermi privatamente. Anche qui basta cliccare su Sandra risponde
ma faccio prima a dirvi direttamente la mia mail
sandraellery@tiscali.it
Non è una decisione affrettata, seppur improvvisa. Ringrazio in particolar modo Daniela che ieri è stata dietro ai miei ragionamenti in tal senso. Vedete, da qualche tempo ho perso l'entusiasmo nel postare. Pensavo di tenerlo aperto fino alla pubblicazione del secondo romanzo, ma considerato che va per le lunghe, avrei ancora molti mesi, se non anni, da riempire. Non son il tipo da un post al mese, ma neanche, a dire il vero, da un post a settimana, tentando di raggirare l'ostacolo postando in maniera più diluita. Preferisco lasciare quando il "successo" di questo diario è ancora alto, piuttosto che fare come il cantante Paolo Meneguzzi che ho visto qualche settimana fa in concerto al centro commerciale dove vado abitualmente, ed era uno spettacolo davvero deprimente. Odio chi non sa capire quando è il momento di ritirarsi. E questo è il mio momento.
Ringrazio di cuore chi, semplicemente, ha avuto voglia di leggermi. Potrei aggiungere tante cose sui blog incontri, e lo scambio continuo con voi, ma chi mi conosce sa cosa porto nel cuore.
Non ci perderemo, mi troverete nei commenti dei blog che seguo e amo.
Ma siccome non siete scemi, avrete capito che c'è dell'altro. Ho studiato a lungo come dirlo senza fare casini. Katia, voglio precisarlo, non c'entra nulla e la rassicuro anche circa il mio naso ormai guarito.
E mi è uscito questo:
"non è piaciuto per niente come sono state gestite alcune relazioni tra blogger, con la conseguente perdita di spontaneità da parte mia. Avrò sempre paura che oltre lo schermo possa esserci qualcuno che punta il dito, fraintende e giudica, non posso trasformare questo spazio in qualcosa che non mi somiglia, postando - ad esempio - solo le mie creazioni (poche scrap, tanti racconti) senza darmi veramente".
Credo sia tutto. Vi saluto con un affetto smisurato. Non mi vergogno a dire che questo blog è stato la mia vita per oltre due anni, perchè questo non mi rende una persona che non ha una vita al di fuori, ma solo una persona che di vite ne aveva due che aderivano perfettamente una all'altra!
venerdì 7 dicembre 2012
Il mio racconto di Natale per la Scuola di Scrittura Roberto Agostini
Se siete su FB potete cercare la scuola di scrittura che cito nel titolo.
In ogni caso oggi e St. Ambroeus e io non lavoro. Mi sciallo i mestieri con calma, e poi inventerò qualcosa di nataloso, ben decisa a godermi il periodo, secondo quanto già promesso a me stessa e a voi, in qualche post precedente.
Intanto vi lascio col mio racconto di Natale.
Cena di Natale in giallo dalla Sciura Brambilla
In ogni caso oggi e St. Ambroeus e io non lavoro. Mi sciallo i mestieri con calma, e poi inventerò qualcosa di nataloso, ben decisa a godermi il periodo, secondo quanto già promesso a me stessa e a voi, in qualche post precedente.
Intanto vi lascio col mio racconto di Natale.
Cena di Natale in giallo dalla Sciura Brambilla
giovedì 6 dicembre 2012
L'incoerenza dell'Imu (e mia)
A un certo punto in ufficio si parla di IMU.
"Ohibò - dico io - non abito alla Reggia di Caserta eppure ho pagato TOT".
Pare che tutti paghino meno di me, ma ci sta, perchè sono l'unica ad abitare a Milano città- e mentre faccio questo ragionamento, tra me e me, considerando che una parte di imposta andrà ai comuni, un collega dice:
"Eh la tua sarà la seconda casa!"
Opperdincibacco! Sarò mica come quei politici a cui regalano appartamenti a loro insaputa?
Vi par possibile che io non sappia se sia la prima o la seconda casa? E' la prima, e unica.
In effetti oggi andava tutto al contrario. Il fax ha cominciato a sputare pagine bianche, fortuna che si vedeva il nome della ditta che stava trasmettendole, l'ho contattata per avvisarli e mi han detto che avevano cambiato l'apparecchio e avevano messo i fogli sottosopra. La foresta amazzonica ringrazia.
Ma tornando all'IMU, alla verità del collega che sa, non posso che provare sconcerto per chiunque pensi di avere la classica verità in tasca. Per chi definisce il mio modo di comportarmi nei blog "proclami in rete" e "un pappone immangiabile" perchè pensieri e azioni non coincidono, sottolineando tuttavia che questo non vuole essere un giudizio qualitativo. Io penso che lo sia.
Ma anche il mio collega pensa che io abbia due case!
"Ohibò - dico io - non abito alla Reggia di Caserta eppure ho pagato TOT".
Pare che tutti paghino meno di me, ma ci sta, perchè sono l'unica ad abitare a Milano città- e mentre faccio questo ragionamento, tra me e me, considerando che una parte di imposta andrà ai comuni, un collega dice:
"Eh la tua sarà la seconda casa!"
Opperdincibacco! Sarò mica come quei politici a cui regalano appartamenti a loro insaputa?
Vi par possibile che io non sappia se sia la prima o la seconda casa? E' la prima, e unica.
In effetti oggi andava tutto al contrario. Il fax ha cominciato a sputare pagine bianche, fortuna che si vedeva il nome della ditta che stava trasmettendole, l'ho contattata per avvisarli e mi han detto che avevano cambiato l'apparecchio e avevano messo i fogli sottosopra. La foresta amazzonica ringrazia.
Ma tornando all'IMU, alla verità del collega che sa, non posso che provare sconcerto per chiunque pensi di avere la classica verità in tasca. Per chi definisce il mio modo di comportarmi nei blog "proclami in rete" e "un pappone immangiabile" perchè pensieri e azioni non coincidono, sottolineando tuttavia che questo non vuole essere un giudizio qualitativo. Io penso che lo sia.
Ma anche il mio collega pensa che io abbia due case!
mercoledì 5 dicembre 2012
Dicembre e indulgenze
Dicembre mi è piombato addosso senza alcun preavviso, tanto che alla prima timbratura in metropolitana il tornello mi ha rimbalzata dicendomi "titolo di viaggio non valido". Porca paletta dopo secoli di abbonamento sui mezzi - e persino treni - pacca sulla fronte, mica mi sono dimenticata di rinnovarlo per dicembre?
Niente di grave, ma dà la misura di quanto mi sia ritrovata nel mese senza rendermene conto.
E' iniziato alla grande col mercatino, l'energia rimane attaccata alla pelle come i brillantini degli addobbi su ciglia, mani, tavoli e un po' ovunque.
Dicembre è un tetris, cerco di affrontarlo al meglio, ma ieri sera mi è caduta una gruccia dalla zona alta del guardaroba in pieno sul naso, sulla gobbetta, gli ometti quelli di legno pesante di una volta!
Urlavo "ahiaiahiaiaihaiahiai" ma mi veniva anche un po' da ridere. Ho messo il ghiaccio e siccome non ho la borsa, ho infilato i cubetti nel guantone da forno; stavo lì sulla poltrona in mezzo agli addobbi a lagnarmi. Sono ancora indolenzita.
Ieri ho ricevuto una bella lettera molto sentita da Katia, la ragazza che scatenò oltre 50 commenti, la ricorderete. Non era una visitatrice occasionale, mi ha inviato una delle sue creazioni all'uncinetto che ben conosco perchè siamo state abbinate in un SAL (organizzato dalla bravissima Stefy l'angolo country) per tutto il 2011. Come dice giustamente lei, nella vita non è mai possibile riavvolgere il nastro, ma, come dico invece io, si può mettere una pietra sulle cose, e ripartire. Ed è quello che intendo fare.
Del resto Katia è stata già sufficientemente punita, il suo blog ha visto un tracollo di visite e commenti dopo il fattaccio. Sono scelte, non mi rimangio ciò che ho scritto, ma cerco di riservare alle amiche la stessa indulgenza che vorrei fosse riservata a me, quando (e se) capita di mettere il piede in fallo. Penso occorra valutare il livello di amicizia, l'entità del torto subito, e anche il momento contingente.
Abbiamo tutti amiche perse lungo il cammino, per svariati motivi, magari anche per la stupida incapacità di fare il primo passo. O anche amiche perdute che non desideriamo affatto ritrovare perchè la delusione è stata troppo cocente e la rottura insanabile. Altre sono andate per la loro strada, senza un vero momento di stacco: è semplicemente finito il tempo da vivere insieme, senza rancori, e se, dovessimo incontrarle per caso, saremmo felici di intrattenerci con loro.
Si commentava da PezzoDiCuore riguardo le ferite dell'anima: spesso ci si chiude a riccio, io credo sia opportuno farlo nei primi giorni, ma poi il cerotto va tolto per lasciare che la ferita all'aria aperta guarisca prima. Sarà circondata da un vivace fermento di pensieri e forse di batteri poco graditi, ma nella quantità dei contatti avrà da guadagnarci. Parer mio, mica scienza infusa.
Clara, non so se mi leggi, ma mi manchi da morire.
Niente di grave, ma dà la misura di quanto mi sia ritrovata nel mese senza rendermene conto.
E' iniziato alla grande col mercatino, l'energia rimane attaccata alla pelle come i brillantini degli addobbi su ciglia, mani, tavoli e un po' ovunque.
Dicembre è un tetris, cerco di affrontarlo al meglio, ma ieri sera mi è caduta una gruccia dalla zona alta del guardaroba in pieno sul naso, sulla gobbetta, gli ometti quelli di legno pesante di una volta!
Urlavo "ahiaiahiaiaihaiahiai" ma mi veniva anche un po' da ridere. Ho messo il ghiaccio e siccome non ho la borsa, ho infilato i cubetti nel guantone da forno; stavo lì sulla poltrona in mezzo agli addobbi a lagnarmi. Sono ancora indolenzita.
Ieri ho ricevuto una bella lettera molto sentita da Katia, la ragazza che scatenò oltre 50 commenti, la ricorderete. Non era una visitatrice occasionale, mi ha inviato una delle sue creazioni all'uncinetto che ben conosco perchè siamo state abbinate in un SAL (organizzato dalla bravissima Stefy l'angolo country) per tutto il 2011. Come dice giustamente lei, nella vita non è mai possibile riavvolgere il nastro, ma, come dico invece io, si può mettere una pietra sulle cose, e ripartire. Ed è quello che intendo fare.
Del resto Katia è stata già sufficientemente punita, il suo blog ha visto un tracollo di visite e commenti dopo il fattaccio. Sono scelte, non mi rimangio ciò che ho scritto, ma cerco di riservare alle amiche la stessa indulgenza che vorrei fosse riservata a me, quando (e se) capita di mettere il piede in fallo. Penso occorra valutare il livello di amicizia, l'entità del torto subito, e anche il momento contingente.
Abbiamo tutti amiche perse lungo il cammino, per svariati motivi, magari anche per la stupida incapacità di fare il primo passo. O anche amiche perdute che non desideriamo affatto ritrovare perchè la delusione è stata troppo cocente e la rottura insanabile. Altre sono andate per la loro strada, senza un vero momento di stacco: è semplicemente finito il tempo da vivere insieme, senza rancori, e se, dovessimo incontrarle per caso, saremmo felici di intrattenerci con loro.
Si commentava da PezzoDiCuore riguardo le ferite dell'anima: spesso ci si chiude a riccio, io credo sia opportuno farlo nei primi giorni, ma poi il cerotto va tolto per lasciare che la ferita all'aria aperta guarisca prima. Sarà circondata da un vivace fermento di pensieri e forse di batteri poco graditi, ma nella quantità dei contatti avrà da guadagnarci. Parer mio, mica scienza infusa.
Clara, non so se mi leggi, ma mi manchi da morire.
martedì 4 dicembre 2012
Raccontarsi attraverso gli addobbi natalizi
Queste foto sono state scattate prima del mercatino da PaSiTa, per cui ora sono presenti nuovi addobbi qua e là. Vorrei descrivervi quelli che seguono. Allora nella prima foto in ordine ammirate:
Pupazzi di neve musicisti da Praga, regalo di mia sorella, un trittico al quale sono molto affezionata. Babbo Natale in stoffa e legno, che nel tempo ha pure perso il nasino (ma non si nota) sotto c'era una scatoletta di cioccolatini, sapete quelle confezioncine natalizie che si trovano di solito alla cassa nei bar, é tra i preferiti perchè regalatomi da mio papà quando ero ragazzina, e lui di solito è poco incline a maniestazioni di questo tipo. Candela orso polare mai accesa, acquisto al Christmas Village in un giro fatto con mio marito soprannominato Orso. Slitta in paglia regalo di una collega, conteneva barattolo di miele e caramelle, non è particolarmente significativa, ma abbinata alla candela sembra che l'orso traini la slitta. Angelo in foglie di pannocchia regalo amica valtellinese, un po' di valtellina sta sempre bene, e per finire classico angioletto Thun bomboniera di nozze di un'amica (anzi ex perchè ormai non ci frequentiamo più e proprio per questo racconta un pezzo di me).
Non è stato studiato, ma sporge il libro Buon Natale di Snoopy (bellissimo!!) e, poco visibile Il pianeta degli alberi di Natale versione originale anni 70 di Gianni Rodari che sta tornando in auge. Proprio una mensola a tema.
Pupazzi di neve musicisti da Praga, regalo di mia sorella, un trittico al quale sono molto affezionata. Babbo Natale in stoffa e legno, che nel tempo ha pure perso il nasino (ma non si nota) sotto c'era una scatoletta di cioccolatini, sapete quelle confezioncine natalizie che si trovano di solito alla cassa nei bar, é tra i preferiti perchè regalatomi da mio papà quando ero ragazzina, e lui di solito è poco incline a maniestazioni di questo tipo. Candela orso polare mai accesa, acquisto al Christmas Village in un giro fatto con mio marito soprannominato Orso. Slitta in paglia regalo di una collega, conteneva barattolo di miele e caramelle, non è particolarmente significativa, ma abbinata alla candela sembra che l'orso traini la slitta. Angelo in foglie di pannocchia regalo amica valtellinese, un po' di valtellina sta sempre bene, e per finire classico angioletto Thun bomboniera di nozze di un'amica (anzi ex perchè ormai non ci frequentiamo più e proprio per questo racconta un pezzo di me).
Non è stato studiato, ma sporge il libro Buon Natale di Snoopy (bellissimo!!) e, poco visibile Il pianeta degli alberi di Natale versione originale anni 70 di Gianni Rodari che sta tornando in auge. Proprio una mensola a tema.
Questi due addobbi in carta, di quelli che si aprono, sono stati presi a Lucca in un negozio meraviglioso dove ero stata per la prima volta con mia sorella. Poi tornata nel 2007 con Emanuele (eravamo in vacanza in Versilia) cercai il negozio, stava chiudendo per cui svendeva tutto e li comprammo con altri articoli, come la lavagnetta per la cucina in super saldo. Eravamo carichissimi, faceva un gran caldo, viaggiavamo in treno diretti a Pisa e mio marito si mise tutto in spalla facendosi un'imbragatura spaziale!
domenica 2 dicembre 2012
Amicizia, creatività e natale da PaSiTa (and friends)
Arrivo, arrivo già col post sul mercatino!!!!
Grazie e complimenti a chi ha reso possibile il successo di vendità e di creatività di questi 2 giorni: il trio PaSiTa e le sue aiutanti, un po' come i folletti di Babbo Natale, e anche a Maddalena che messo a disposizione il suo accogliente Bed and Breakfast.
E' stato un weekend riuscitissimo, durante il quale ho davvero staccato la testa dai problemi accendendo semplicemente la voglia di stare insieme, magari vendendo qualcosa. Il livello delle creazioni esposte era altissimo e l'affluenza continua ha ben ripagato la fatica di tutte, soprattutto chi non si è mai stancata nè ha chiesto il cambio di stare in cassa. Grazie ragazze, mi avete anche permesso di rimanere un po' (tanto) fuori con gli amici e con mio marito, che mi scorrazza in queste pazzie blogghistiche, occupandovi di tutto. Simona l'ho vista distrutta dai conti, e aveva pure fatto la notte al lavoro tra venerdì e sabato. Pat premurosissima, attenta al dettaglio, Tatiana be' Ta mi ha fatto addirittura le scritte sui segnalibri! Finalmente ho conosciuto Daria, la dari-dari, e rivisto con gioia Monica, Mara e Angela (la nostra sposina!). Che bello! Tutto bello ecco.
Ci siamo divertite e siamo state bene insieme, anche la sera con mariti e figli alla pizzata. Ci siamo raccontate tanto, ho parlato un sacco con Sabina che non conoscevo e ho apprezzato molto. Non è una blogger ma so che passerà di qua (Guten morgen Sabina! Oder Guten abend!) e ho tentato di convincerla ad aprire un blog, con le suoi meravigliosi lavori davvero originali.
La cosa più strampalata è avvenuta sabato in tarda mattinata quando la porta si è aperte ed è spuntata una scrappeRita versione "sorpresona" che ha ingannate tutte, dicendo che avrebbe lavorato per poi farci la carrambata non solo di passare, ma di fermarsi fino a domenica mattina. Ma ve lo immaginate io e Rita che facciamo colazione insieme? E chi ci ferma più? Quando l'ho vista mi si sono riempiti gli occhi di lacrime, perché ho pensato "ma guarda questa pazza cosa mi combina!", l'amicizia che giri strani fa, passa per lo
scrap, per il blog, ma soprattutto per il cuore (e la voglia di macinare chilometri!)
Un saluto speciale a Daniela, il nostro karma è che dobbiamo sempre incontrarci di fretta! (Grazie ancora per il regalo splendido, per non parlare della card!)
E' passato un anno e mezzo dalla mia prima visita a Osio, e anche la scorsa volta ero proprio stata investita da un'ondata di affetto e spontaneità nel viverci intorno a un tavolo, questa è stata la conferma e il tempo in loro compagnia è volato. Alle 18.15 quando l'attivita del mercatino era in pieno svolgimento, con gente che ancora saliva la scala infreddolita e incuriosita, io e Emanuele abbiamo salutato il gruppone, e sapete cosa ho pensato per tutto il tragitto in auto? Che la vita è anche questo, ultimamente mi sembrava che fosse solo tribolazioni.
Tuttavia nessuna tra noi è esentata da malinconia e sconfitte eppure tutte avevamo ugualmente voglia di allegria, leggerezza e una buona fetta di torta in compagnia. Che sia questa la formula vincente?
E cliccando ci sono già le foto!! Grazie marito!
Grazie e complimenti a chi ha reso possibile il successo di vendità e di creatività di questi 2 giorni: il trio PaSiTa e le sue aiutanti, un po' come i folletti di Babbo Natale, e anche a Maddalena che messo a disposizione il suo accogliente Bed and Breakfast.
E' stato un weekend riuscitissimo, durante il quale ho davvero staccato la testa dai problemi accendendo semplicemente la voglia di stare insieme, magari vendendo qualcosa. Il livello delle creazioni esposte era altissimo e l'affluenza continua ha ben ripagato la fatica di tutte, soprattutto chi non si è mai stancata nè ha chiesto il cambio di stare in cassa. Grazie ragazze, mi avete anche permesso di rimanere un po' (tanto) fuori con gli amici e con mio marito, che mi scorrazza in queste pazzie blogghistiche, occupandovi di tutto. Simona l'ho vista distrutta dai conti, e aveva pure fatto la notte al lavoro tra venerdì e sabato. Pat premurosissima, attenta al dettaglio, Tatiana be' Ta mi ha fatto addirittura le scritte sui segnalibri! Finalmente ho conosciuto Daria, la dari-dari, e rivisto con gioia Monica, Mara e Angela (la nostra sposina!). Che bello! Tutto bello ecco.
Ci siamo divertite e siamo state bene insieme, anche la sera con mariti e figli alla pizzata. Ci siamo raccontate tanto, ho parlato un sacco con Sabina che non conoscevo e ho apprezzato molto. Non è una blogger ma so che passerà di qua (Guten morgen Sabina! Oder Guten abend!) e ho tentato di convincerla ad aprire un blog, con le suoi meravigliosi lavori davvero originali.
La cosa più strampalata è avvenuta sabato in tarda mattinata quando la porta si è aperte ed è spuntata una scrappeRita versione "sorpresona" che ha ingannate tutte, dicendo che avrebbe lavorato per poi farci la carrambata non solo di passare, ma di fermarsi fino a domenica mattina. Ma ve lo immaginate io e Rita che facciamo colazione insieme? E chi ci ferma più? Quando l'ho vista mi si sono riempiti gli occhi di lacrime, perché ho pensato "ma guarda questa pazza cosa mi combina!", l'amicizia che giri strani fa, passa per lo
scrap, per il blog, ma soprattutto per il cuore (e la voglia di macinare chilometri!)
Un saluto speciale a Daniela, il nostro karma è che dobbiamo sempre incontrarci di fretta! (Grazie ancora per il regalo splendido, per non parlare della card!)
E' passato un anno e mezzo dalla mia prima visita a Osio, e anche la scorsa volta ero proprio stata investita da un'ondata di affetto e spontaneità nel viverci intorno a un tavolo, questa è stata la conferma e il tempo in loro compagnia è volato. Alle 18.15 quando l'attivita del mercatino era in pieno svolgimento, con gente che ancora saliva la scala infreddolita e incuriosita, io e Emanuele abbiamo salutato il gruppone, e sapete cosa ho pensato per tutto il tragitto in auto? Che la vita è anche questo, ultimamente mi sembrava che fosse solo tribolazioni.
Tuttavia nessuna tra noi è esentata da malinconia e sconfitte eppure tutte avevamo ugualmente voglia di allegria, leggerezza e una buona fetta di torta in compagnia. Che sia questa la formula vincente?
E cliccando ci sono già le foto!! Grazie marito!
Il nostro meraviglioso albero di natale
In tutto il suo splendore, con tantissimi addobbi hand made creati da blog amiche sparse per l'Italia (forse ricorderete 2 anni fa l'operazione scambia una tua creazione con il mio libro), reperti dal viaggio di nozze in Scandinavia, palline che ricordano momenti importanti, o, semplicemente, decorazioni che ci sono piaciute girando per negozi natalosi.
Senza luci, senza nastri, alto circa 1 metro e mezzo, coi rami alla base molto larghi per me è il più bell'albero del mondo!
Senza luci, senza nastri, alto circa 1 metro e mezzo, coi rami alla base molto larghi per me è il più bell'albero del mondo!
sabato 1 dicembre 2012
Sono momentaneamente assente
La lista di dicembre è pervenuta last minute, quando già avevo programmato questo post privo di elenco. In effetti era la più lontana nel tempo e non biasimo chi ha tardato. Per l'anno prossimo non ho ancora studiato nulla a riguardo, keep calm and think about it.
Giacomo ha poi optato per una sua lista di buoni propositi per dicembre, ma validissimi anche per tutto l'anno, invece di una traccia in modo che facessi poi io la lista. Eccola:
- Correre di meno e organizzarsi meglio
- Pianificare la settimana, senza ignorare i piani
- Continuare a creare
- Provare nuove tecniche
- Finire i lavori inziati
Molto creativa e condivisibile direi, no? Comunque vi garantisco che Giacomo è già bravissimo senza che sperimenti alcunchè! : )
Oggi non sono presente nella blog sfera, e neppure domani. Ma per domenica 2 (domani) pomeriggio ho programmato un post imperdibile!!!
Mi trovate a Osio Sopra c/o il Bed and Breakfast Oxio in Via Galvani 5 per un mercatino strepitoso!
Nelle foto vedete cosa ho portato alle mie compagne di avventura:
un panettoncino solidale del Garabombo al quale ho attaccato una tag hand made by me.
Ieri mi è venuto in mente che sarebbe stato carino omaggiare i clienti con sacchetti scrapposi, dove
infilare gli acquisti e utilizzarli come pacchetto regalo. Naturalmente pensarci prima sarebbe stato assai utile. Ecco cosa sono riuscita a fare in serata, con materiale di recupero. Vigerà la regola del chi primo arriva meglio si accomoda, purtroppo non ne ho abbastanza per tutti!
Vi aspetto a Osio, cosa fate allora non venite?
Mentre mi leggete io sarò già dietro al mio banchetto. Ringrazio tutti i miei lettori, in particolare chi ha commentato ieri con una dolce partecipazione di quelle che davvero scaldano il cuore, chi verrà a trovarmi e naturalmente Giacomo che chiude le liste del mese per il 2012!
Giacomo ha poi optato per una sua lista di buoni propositi per dicembre, ma validissimi anche per tutto l'anno, invece di una traccia in modo che facessi poi io la lista. Eccola:
- Correre di meno e organizzarsi meglio
- Pianificare la settimana, senza ignorare i piani
- Continuare a creare
- Provare nuove tecniche
- Finire i lavori inziati
Molto creativa e condivisibile direi, no? Comunque vi garantisco che Giacomo è già bravissimo senza che sperimenti alcunchè! : )
Oggi non sono presente nella blog sfera, e neppure domani. Ma per domenica 2 (domani) pomeriggio ho programmato un post imperdibile!!!
Mi trovate a Osio Sopra c/o il Bed and Breakfast Oxio in Via Galvani 5 per un mercatino strepitoso!
Nelle foto vedete cosa ho portato alle mie compagne di avventura:
un panettoncino solidale del Garabombo al quale ho attaccato una tag hand made by me.
Ieri mi è venuto in mente che sarebbe stato carino omaggiare i clienti con sacchetti scrapposi, dove
infilare gli acquisti e utilizzarli come pacchetto regalo. Naturalmente pensarci prima sarebbe stato assai utile. Ecco cosa sono riuscita a fare in serata, con materiale di recupero. Vigerà la regola del chi primo arriva meglio si accomoda, purtroppo non ne ho abbastanza per tutti!
Vi aspetto a Osio, cosa fate allora non venite?
Mentre mi leggete io sarò già dietro al mio banchetto. Ringrazio tutti i miei lettori, in particolare chi ha commentato ieri con una dolce partecipazione di quelle che davvero scaldano il cuore, chi verrà a trovarmi e naturalmente Giacomo che chiude le liste del mese per il 2012!
Feltrinelli, Yamamay, Goldenpoint... li riconoscete?
Natale solidale sempre!
venerdì 30 novembre 2012
Keep calm It's only Christmas
Bye bye novembre!
Il mio proposito per il mese entrante è godermi il periodo natalizio che ho sempre amato.
Non voglio pensare ai natali passati, quelli non tornano; nè a quelli presenti in senso negativo (Babbo natale non passa nelle case senza figli), e neppure ai guai contingenti: li sto affrontando a testa alta, stiamo
trovando soluzioni - sì anche per mia mamma, grazie di cuore a chi ha partecipato!!
Non credo alla legge dell'attrazione per cui se pensi positivo ti arrivano solo cose belle, e viceversa, ma
rimane un buon punto di partenza. E da quello partirò.
Mi spiace di non aver pubblicato foto questa settimana, ma è stato un susseguirsi di corse, deliri, scazzi, mal di testa e malinconia e proprio non ce l'abbiamo fatta. Rimedieremo.
Mi spiace ancor di più che la mia preoccupazione sia stata vista come indelicatezza. Non lo so se rimedieremo, ma starci male, no grazie!
Ecco un elenco di cose da fare/fatte la V accanto è da intendersi come spunta (= fatto!)
- Spedire card regalini per le nascite di Francesca Romana e Cecilia V
- Spedire card natalizie ai blog amici V
- Valutare quante card mi servono ancora e farle
- Ordinare la lettera da Babbo natale per i nipotini, che arriva direttamente dal Circolo polare artico V
- Comprare i regali per i famigliari
- Comprare i regali per gli amici V
- Addobbare casa V
Il mio proposito per il mese entrante è godermi il periodo natalizio che ho sempre amato.
Non voglio pensare ai natali passati, quelli non tornano; nè a quelli presenti in senso negativo (Babbo natale non passa nelle case senza figli), e neppure ai guai contingenti: li sto affrontando a testa alta, stiamo
trovando soluzioni - sì anche per mia mamma, grazie di cuore a chi ha partecipato!!
Non credo alla legge dell'attrazione per cui se pensi positivo ti arrivano solo cose belle, e viceversa, ma
rimane un buon punto di partenza. E da quello partirò.
Mi spiace di non aver pubblicato foto questa settimana, ma è stato un susseguirsi di corse, deliri, scazzi, mal di testa e malinconia e proprio non ce l'abbiamo fatta. Rimedieremo.
Mi spiace ancor di più che la mia preoccupazione sia stata vista come indelicatezza. Non lo so se rimedieremo, ma starci male, no grazie!
Ecco un elenco di cose da fare/fatte la V accanto è da intendersi come spunta (= fatto!)
- Spedire card regalini per le nascite di Francesca Romana e Cecilia V
- Spedire card natalizie ai blog amici V
- Valutare quante card mi servono ancora e farle
- Ordinare la lettera da Babbo natale per i nipotini, che arriva direttamente dal Circolo polare artico V
- Comprare i regali per i famigliari
- Comprare i regali per gli amici V
- Addobbare casa V
giovedì 29 novembre 2012
Mattiniera mi racconto a voi
Attendo il tecnico della lavastoviglie. Avevo chiesto il primo appuntamento del mattino, per questo ho dovuto aspettare una settimana, con l'idea di sprecare meno ore di permessi possibile e poi andarmene in ufficio. Avevo fatto i conti senza l'ATM e il suo ennesimo sciopero dei mezzi, per cui sono qua blindata fino all'ora di pranzo quando mio marito mi recupererà-
Sarà che sto sempre lì a rimuginare sulle cose, sarà la cervicale, sarà l'età, sarà la pressione, ma ieri sera dopo aver fatto visita ai miei, non è che mi sentissi tanto bene, e anche ora a voler guardare...ho una specie di sensazione di mal di mare. A Milano. Odio fare la piaga, se so di una persona in mutua per un raffreddore mi vien voglia di invocare i Bolsceviki.
Distraiamoci insieme, va.
Vi lascio due link secondo me bellini proprio:
nel primo ci sono delle immagini della mia città, nel secondo un simpatico quadretto su chi a natale regala libri.
http://nellamiasoffitta.blogspot.it/2012/11/autumn-in-milan.html
http://hounlibrointesta.glamour.it/2012/11/28/10139/
Chi invece vuole info sul progetto Cernobyl le trova continuando a leggere. (Intanto l'omino Rex Electrolux non appare...)
Aggiornamento delle 9.30: è arrivato alle 9.10, ora è lì sdraiato nella mia cucina azzurra e mi chiede stracci!
Aggiornamento delle 10.10: ha finito, c'erano tre piccole perdite in vari punti che sommate han fatto il lago,
131 euro e via. Vi leggerò dopo grazie amici, ora vado a ripulire la cucina.
Sarà che sto sempre lì a rimuginare sulle cose, sarà la cervicale, sarà l'età, sarà la pressione, ma ieri sera dopo aver fatto visita ai miei, non è che mi sentissi tanto bene, e anche ora a voler guardare...ho una specie di sensazione di mal di mare. A Milano. Odio fare la piaga, se so di una persona in mutua per un raffreddore mi vien voglia di invocare i Bolsceviki.
Distraiamoci insieme, va.
Vi lascio due link secondo me bellini proprio:
nel primo ci sono delle immagini della mia città, nel secondo un simpatico quadretto su chi a natale regala libri.
http://nellamiasoffitta.blogspot.it/2012/11/autumn-in-milan.html
http://hounlibrointesta.glamour.it/2012/11/28/10139/
Chi invece vuole info sul progetto Cernobyl le trova continuando a leggere. (Intanto l'omino Rex Electrolux non appare...)
Aggiornamento delle 9.30: è arrivato alle 9.10, ora è lì sdraiato nella mia cucina azzurra e mi chiede stracci!
Aggiornamento delle 10.10: ha finito, c'erano tre piccole perdite in vari punti che sommate han fatto il lago,
131 euro e via. Vi leggerò dopo grazie amici, ora vado a ripulire la cucina.
mercoledì 28 novembre 2012
Addobbare gli animi
Pioggia battente da tre giorni. Oggi rinuncio al nuovo bar, la strada è piena di buche e, anche se per l'andata ho un passaggio dalla collega part time, lunedi al ritorno ero inzuppata come un frollino nel latte.
Ieri sera ho preparato il mio banco per il mercatino di sabato e domenica. Oltre al romanzo avrò varie
creazioni in stoffa natalizia per abbellire la casa e la tavola in questo periodo di festa. I prezzi bassissimi vanno da 2 a 5 euro massimo. Ma sono deliziose, fatte da una mia compagna di asilo ritrovata nel mondo della creatività dopo anni. Occorre darsi da fare per scaldare i cuori. E' un periodaccio ve lo dico:
tanti pensieri, tribolazioni per familiari (il controllo a 10 giorni dall'intervento di mia mamma non è andato bene ed è solo una tra le cose che non vanno!) e per le amiche. Mi risulta difficile anche postare perchè la testa va sempre in giro e ovunque si posi trova preoccupazioni, incertezze e fatica.
Io non so come si faccia ad addobbare gli animi.
Dovrei anche parlarvi del progetto Cernobyl che prende forma, lo farò più avanti, ecco mi è un po' calato l'entusiasmo dopo il putiferio scatenato col mio primo post a tema. Non l'entusiasmo per l'accoglienza, tutt'altro, bensì per la condivisione nel blog di emozioni tanto personali.
Ieri sera ho preparato il mio banco per il mercatino di sabato e domenica. Oltre al romanzo avrò varie
creazioni in stoffa natalizia per abbellire la casa e la tavola in questo periodo di festa. I prezzi bassissimi vanno da 2 a 5 euro massimo. Ma sono deliziose, fatte da una mia compagna di asilo ritrovata nel mondo della creatività dopo anni. Occorre darsi da fare per scaldare i cuori. E' un periodaccio ve lo dico:
tanti pensieri, tribolazioni per familiari (il controllo a 10 giorni dall'intervento di mia mamma non è andato bene ed è solo una tra le cose che non vanno!) e per le amiche. Mi risulta difficile anche postare perchè la testa va sempre in giro e ovunque si posi trova preoccupazioni, incertezze e fatica.
Io non so come si faccia ad addobbare gli animi.
Dovrei anche parlarvi del progetto Cernobyl che prende forma, lo farò più avanti, ecco mi è un po' calato l'entusiasmo dopo il putiferio scatenato col mio primo post a tema. Non l'entusiasmo per l'accoglienza, tutt'altro, bensì per la condivisione nel blog di emozioni tanto personali.
lunedì 26 novembre 2012
Dopo i frollini anche i mirtilli a colazione
Meg Mitchell Moore
Mirtilli a colazione
Ed. Garzanti
Traduzione Enrica Budetta
312 pagine
Impossibile rimanere indifferenti a un titolo tanto simile al mio. Chiederei lumi alla traduttrice, che dubito legga il mio blog, su come il titolo originale "The arrivals" si sia trasformato in "Mirtilli a colazione" laddove i mirtilli non sono poi così presenti. Mi piacerebbe in generale capire, e qui magari potrà aiutarci Clara, quanta libertà abbia un traduttore di stravolgere un titolo. Vedete a parte quelli notoriamente intraducibili perchè implicano giochi di parole tipici della lingua originale, credo che negli altri casi il titolo andrebbe tradotto alla lettera. Terminato il pippone, caldeggio la lettura di questo romanzo leggero ma non troppo che ha nella trama gli stessi punti cardine del mio secondo romanzo chechissàquandouscirà, cioè: il valore della famiglia, il tradimento di un marito, e la maternità sofferta. Per questo l'ho letto con grande piacere ma anche con le antenne ben puntata per carpirne la formula, considerato che il libro sta avendo un buon successo, del resto meritato. Non ho trovato in realtà nessun elemento magico, è un buon plot, personaggi ben delineati, scritto discretamente (troppe ripetizioni, non un linguaggio particolarmente affascinante, ma anche qui potrebbe esserci lo zampino del traduttore) e allora la risposta credo sia che dietro c'è stata una fantastica operazione di marketing! Verso la fine, a parer mio, l'autrice scivola verso il polpettone, inserendo due vicende che non avrei mai scritto, ma qui davvero viene un po' meno il divertimento nel leggere, a favore delle mie elucubrazioni sul come e cosa si scrive. Proprio per le tante similitudini che ho trovato col mio mondo di scrittrice.
In ogni caso credo potrà essere una buona strenna natalizia da regalare e regalarsi. Abbiamo una simpatica coppia di 65enni in pensione in una calda estate nella provincia americana che subisce l'invasione barbarica di figli, nipoti e parenti vari. L'ordine costituito viene stravolto a suon di cucine appiccicose, lavatrici rotte, gravidanze difficoltose, neonati esigenti, litigate e lacrime. La quotidianità scorre sempre in bilico tra la voglia di scappare e quella di restare in una casa ormai ridotta a campo di battaglia con tanto di trincea e infermeria. La crisi, economica e non, colpisce senza esclusione di colpi bassi, l'anima sanguina, il portafogli peggio, e ci si nutre di dubbi esistenziali spalmati sui pan cakes.
Parteggerete un po' per la nonna, un po' per la figlia, un po' per nessuno e inevitabilmente vi ritroverete a pensare che la vita è una lotta, e non sempre la famiglia sa offrire il miglior paio di guantoni. Ma alla fine
ti butta l'asciugamano sulle spalle e ti deterge il sudore! E la colazione rimane un bel momento per tutti!
Mirtilli a colazione
Ed. Garzanti
Traduzione Enrica Budetta
312 pagine
Impossibile rimanere indifferenti a un titolo tanto simile al mio. Chiederei lumi alla traduttrice, che dubito legga il mio blog, su come il titolo originale "The arrivals" si sia trasformato in "Mirtilli a colazione" laddove i mirtilli non sono poi così presenti. Mi piacerebbe in generale capire, e qui magari potrà aiutarci Clara, quanta libertà abbia un traduttore di stravolgere un titolo. Vedete a parte quelli notoriamente intraducibili perchè implicano giochi di parole tipici della lingua originale, credo che negli altri casi il titolo andrebbe tradotto alla lettera. Terminato il pippone, caldeggio la lettura di questo romanzo leggero ma non troppo che ha nella trama gli stessi punti cardine del mio secondo romanzo chechissàquandouscirà, cioè: il valore della famiglia, il tradimento di un marito, e la maternità sofferta. Per questo l'ho letto con grande piacere ma anche con le antenne ben puntata per carpirne la formula, considerato che il libro sta avendo un buon successo, del resto meritato. Non ho trovato in realtà nessun elemento magico, è un buon plot, personaggi ben delineati, scritto discretamente (troppe ripetizioni, non un linguaggio particolarmente affascinante, ma anche qui potrebbe esserci lo zampino del traduttore) e allora la risposta credo sia che dietro c'è stata una fantastica operazione di marketing! Verso la fine, a parer mio, l'autrice scivola verso il polpettone, inserendo due vicende che non avrei mai scritto, ma qui davvero viene un po' meno il divertimento nel leggere, a favore delle mie elucubrazioni sul come e cosa si scrive. Proprio per le tante similitudini che ho trovato col mio mondo di scrittrice.
In ogni caso credo potrà essere una buona strenna natalizia da regalare e regalarsi. Abbiamo una simpatica coppia di 65enni in pensione in una calda estate nella provincia americana che subisce l'invasione barbarica di figli, nipoti e parenti vari. L'ordine costituito viene stravolto a suon di cucine appiccicose, lavatrici rotte, gravidanze difficoltose, neonati esigenti, litigate e lacrime. La quotidianità scorre sempre in bilico tra la voglia di scappare e quella di restare in una casa ormai ridotta a campo di battaglia con tanto di trincea e infermeria. La crisi, economica e non, colpisce senza esclusione di colpi bassi, l'anima sanguina, il portafogli peggio, e ci si nutre di dubbi esistenziali spalmati sui pan cakes.
Parteggerete un po' per la nonna, un po' per la figlia, un po' per nessuno e inevitabilmente vi ritroverete a pensare che la vita è una lotta, e non sempre la famiglia sa offrire il miglior paio di guantoni. Ma alla fine
ti butta l'asciugamano sulle spalle e ti deterge il sudore! E la colazione rimane un bel momento per tutti!
domenica 25 novembre 2012
25 Novembre
Una ricca giornata quella di oggi, una data importante:
ci sono le primarie del PD e io ho espresso la mia preferenza per Nichi Vendola. Le modalità per votare non erano chiarissime, per cui alla fine tra iscriversi in una sede, e votare in un'altra, ho impiegato un'ora.
Forse se la giocheranno Bersani e Renzi, ma potrebbero esserci delle sorprese.
E poi per noi del rito ambrosiano è anche la prima domenica di avvento, per cui nel pomeriggio si è fatto l'albero, e addobbato la sala che a noi piace esagerere: 4 scatoloni di fiocchi di neve, pupazzi, renne, babbi natale, palline, angioletti, stelle comete e di sicuro sto dimenticando qualcuno dell'allegra brigata. Questa cucagna dopo il mio primo giro al Garabombo con mia mamma. In realtà la meta erano delle bancarelle che poi non c'erano (?) vicino al duomo, ma non mi è spiaciuto dirottarmi sul mercato equo solidale, bello come al solito, o anche di più. A Milano ha fatto due giornate dal clima strano: mattino e primo pomeriggio soleggiato caldo e poi, di colpo, tutto grigio e umido. Ieri sera pizza con amici che non vedevamo da parecchio. Stesse idee politiche, stessa voglia di risorgere unita a sfiducia per la perdita di etica in ogni campo, stesso pensiero "eppure le persone di valore sono ancora tante". Manca solo un mese a natale, che volerà, con le cose da fare, regali, biglietti, creatività, stanchezza, il quotidiano, i brindisi e pure i piatti da lavare che la lavastoviglie fino a giovedì ce la scordiamo. Intanto non dimenticate il mercatino del 1 e 2 dicembre, cliccate l'evento nella side bar "da non perdere", per gli ultimi aggiornamenti.
ci sono le primarie del PD e io ho espresso la mia preferenza per Nichi Vendola. Le modalità per votare non erano chiarissime, per cui alla fine tra iscriversi in una sede, e votare in un'altra, ho impiegato un'ora.
Forse se la giocheranno Bersani e Renzi, ma potrebbero esserci delle sorprese.
E poi per noi del rito ambrosiano è anche la prima domenica di avvento, per cui nel pomeriggio si è fatto l'albero, e addobbato la sala che a noi piace esagerere: 4 scatoloni di fiocchi di neve, pupazzi, renne, babbi natale, palline, angioletti, stelle comete e di sicuro sto dimenticando qualcuno dell'allegra brigata. Questa cucagna dopo il mio primo giro al Garabombo con mia mamma. In realtà la meta erano delle bancarelle che poi non c'erano (?) vicino al duomo, ma non mi è spiaciuto dirottarmi sul mercato equo solidale, bello come al solito, o anche di più. A Milano ha fatto due giornate dal clima strano: mattino e primo pomeriggio soleggiato caldo e poi, di colpo, tutto grigio e umido. Ieri sera pizza con amici che non vedevamo da parecchio. Stesse idee politiche, stessa voglia di risorgere unita a sfiducia per la perdita di etica in ogni campo, stesso pensiero "eppure le persone di valore sono ancora tante". Manca solo un mese a natale, che volerà, con le cose da fare, regali, biglietti, creatività, stanchezza, il quotidiano, i brindisi e pure i piatti da lavare che la lavastoviglie fino a giovedì ce la scordiamo. Intanto non dimenticate il mercatino del 1 e 2 dicembre, cliccate l'evento nella side bar "da non perdere", per gli ultimi aggiornamenti.
sabato 24 novembre 2012
Di pausa pranzo e coccinelle
Non so se questo post susciterà grande interesse o indifferenza.
In teoria tratta di un argomento che è un fenomeno sociale comune a chiunque lavori a tempo pieno fuori casa, e ha la necessità di pranzare.
Sì, parliamo di pausa pranzo. Io ho un'ora dalle 13 alle 14 non trattabile e sono nella condizione molto particolare per cui in azienda c'è una mensa dove i circa 200 dipendenti (tra i quali mio marito) possono pranzare con una trattenuta in busta paga di 87 cent a pasto che comprende 7 punti, mentre io che non sono dipendente ma lavoro lì, ho i ticket. Ecco la faccenda dei punti è un casino che tento di spiegare: ogni "cibo" vale un tot di punti, il più caro 4 punti è il secondo, il meno l'acqua 1 solo punto. Ne consegue che con 7 punti ci si può nutrire. Qui non parliamo di varietà o qualità, è una mensa e stop, ma di quantità. Il mio ticket è da 5 euro. Fino a ottobre avevo diritto a 6 punti (vedi sopra), a novembre c'è stato un aumento e ora posso prendere solo 4 punti. Morale se mangio il pollo devo pagarmi tutto il resto (direi almeno l'acqua e un contorno!). Per cui ho deciso di non mangiare più in mensa perchè lo trovo spropositato.
Che alternative ho?
- andare a casa
- digiunare
- portarmi qualcosa
- andare in un bar
Ho scartato le prime due e ho valutato la terza per qualche giorno, fino a quando mi sono resa conto che mangiare sulla scrivania è una roba tristissima, perchè non cambi il panorama neanche durante la pausa,
occorre preparare la sera prima e suscitare stupide discussioni per aver messo la fetta di torta pasqualina sul radiatore ad aria per riscaldarla. Questo perchè lo faccio io, se lo fa un altro va bene.
Allora ho valutato la quarta opzione, considerando che lavoro nella valle del nulla e non guido mi sono impegnata parecchio e alla fine mi è venuto in mente un bar quì dietro in mezzo al piazzale dei camion col distributore di benzina davanti e niente più e ho visto che dista 8 minuti col mio passo. 8 andare + 8 tornare = 16. Diciamo una passeggiata di 20 minuti che male non fa.
La cosa ha scatenato il bailame del "ma vai da sola?". Dio bono sono andata in vacanza da sola per anni mica mi spaventerà una tavola calda? L'importante era capire se si mangia decentemente (approvato, si mangia proprio bene), i costi (primo 4 euro, secondo con contorno abbondante 6), gentilezza e velocità del personale (niente da dire).
Morale vado lì. Alle 13 timbro (sottolineo timbro!) il cartellino ed esco. Mangio, do un'occhiata al corriere della sera in dotazione del locale, e col caffè mi portano pure un amaretto.
(E l'altro giorno addirittura una fetta di panettone enorme!). Qualche volta viene mio marito, ma non sempre perchè ovviamente a lui conviene pranzare in mensa (vedi sopra), ma in generale mi piace stare da sola.
Vedete, essendo una chiacchierona, durante la pausa pranzo mi si affidava sempre la conversazione, e mi trovavo un po' costretta a tirare la carretta del discorso, anche controvoglia. Dopo tanti anni questo ruolo mi aveva proprio stancata. Ora rientro in tempo per lavarmi i denti e alle 14 sono al mio posto. Forse in pieno inverno sarà più complicato, ma niente paura, mio marito ha detto che mi verrà a prendere, anzi verranno: lui e la nuova macchina, che si chiama paschalitza = coccinella.* Il nome è stato stabilito appena l'abbiamo vista, per la forma tonda e perchè è una parola greca che conosco da anni e non ho mai dimenticato. E pensate un po', mica è anche quello del bar?
E voi come riempite pancia e pausa pranzo?
* Scoprite un aneddoto sulla paschalitza continuando a leggere.
In teoria tratta di un argomento che è un fenomeno sociale comune a chiunque lavori a tempo pieno fuori casa, e ha la necessità di pranzare.
Sì, parliamo di pausa pranzo. Io ho un'ora dalle 13 alle 14 non trattabile e sono nella condizione molto particolare per cui in azienda c'è una mensa dove i circa 200 dipendenti (tra i quali mio marito) possono pranzare con una trattenuta in busta paga di 87 cent a pasto che comprende 7 punti, mentre io che non sono dipendente ma lavoro lì, ho i ticket. Ecco la faccenda dei punti è un casino che tento di spiegare: ogni "cibo" vale un tot di punti, il più caro 4 punti è il secondo, il meno l'acqua 1 solo punto. Ne consegue che con 7 punti ci si può nutrire. Qui non parliamo di varietà o qualità, è una mensa e stop, ma di quantità. Il mio ticket è da 5 euro. Fino a ottobre avevo diritto a 6 punti (vedi sopra), a novembre c'è stato un aumento e ora posso prendere solo 4 punti. Morale se mangio il pollo devo pagarmi tutto il resto (direi almeno l'acqua e un contorno!). Per cui ho deciso di non mangiare più in mensa perchè lo trovo spropositato.
Che alternative ho?
- andare a casa
- digiunare
- portarmi qualcosa
- andare in un bar
Ho scartato le prime due e ho valutato la terza per qualche giorno, fino a quando mi sono resa conto che mangiare sulla scrivania è una roba tristissima, perchè non cambi il panorama neanche durante la pausa,
occorre preparare la sera prima e suscitare stupide discussioni per aver messo la fetta di torta pasqualina sul radiatore ad aria per riscaldarla. Questo perchè lo faccio io, se lo fa un altro va bene.
Allora ho valutato la quarta opzione, considerando che lavoro nella valle del nulla e non guido mi sono impegnata parecchio e alla fine mi è venuto in mente un bar quì dietro in mezzo al piazzale dei camion col distributore di benzina davanti e niente più e ho visto che dista 8 minuti col mio passo. 8 andare + 8 tornare = 16. Diciamo una passeggiata di 20 minuti che male non fa.
La cosa ha scatenato il bailame del "ma vai da sola?". Dio bono sono andata in vacanza da sola per anni mica mi spaventerà una tavola calda? L'importante era capire se si mangia decentemente (approvato, si mangia proprio bene), i costi (primo 4 euro, secondo con contorno abbondante 6), gentilezza e velocità del personale (niente da dire).
Morale vado lì. Alle 13 timbro (sottolineo timbro!) il cartellino ed esco. Mangio, do un'occhiata al corriere della sera in dotazione del locale, e col caffè mi portano pure un amaretto.
(E l'altro giorno addirittura una fetta di panettone enorme!). Qualche volta viene mio marito, ma non sempre perchè ovviamente a lui conviene pranzare in mensa (vedi sopra), ma in generale mi piace stare da sola.
Vedete, essendo una chiacchierona, durante la pausa pranzo mi si affidava sempre la conversazione, e mi trovavo un po' costretta a tirare la carretta del discorso, anche controvoglia. Dopo tanti anni questo ruolo mi aveva proprio stancata. Ora rientro in tempo per lavarmi i denti e alle 14 sono al mio posto. Forse in pieno inverno sarà più complicato, ma niente paura, mio marito ha detto che mi verrà a prendere, anzi verranno: lui e la nuova macchina, che si chiama paschalitza = coccinella.* Il nome è stato stabilito appena l'abbiamo vista, per la forma tonda e perchè è una parola greca che conosco da anni e non ho mai dimenticato. E pensate un po', mica è anche quello del bar?
E voi come riempite pancia e pausa pranzo?
* Scoprite un aneddoto sulla paschalitza continuando a leggere.
venerdì 23 novembre 2012
La comunicazione ai tempi dei socialcosi
Qualche giorno fa parlavo con Clara al telefono e le ho detto: "un blog non è un forum!" e lei tutta contenta di questa mia affermazione (grazie Claraverde) mi ha proposto di scrivere un post.
Vi dico ho un blog, be' se siete qua ve ne sarete accorti, ma non sono su nessun socialcoso e non ne conosco neppure le dinamiche. L'unica volta in cui sono stata su un forum, ho letto senza postare nulla, scappando a gambe levate prima di capire come iscriversi, avendo però la sufficiente cognizione per rendermi conto che il blog è un'altra faccenda.
Nei blog c'è un padrone di casa, e quì che piaccia o no, sono io. (Oh come sono aggressive today!)
Per cui ci si adegua al mio mondo, che non significa idolatrarmi, ma se si prova disgusto si va altrove, in caso qualcuno si senta offeso potrà querelarmi, sempre che sussistano i termini per una denuncia, e ne dubito.
Ad esempio ho molto apprezzato le critiche alla foto di mercoledì, in effetti era penosa, ma quando me ne sono accorta ero in fase asciughiamo-il-danno-in cucina-causato-dalla-lavastoviglie.
In un forum invece si lancia un argomento e ognuno dice la sua, di solito si trova tutto e il contrario di tutto, per questo mi sembrano poco attendibili, un marasma di idee, delle qualli spesso è difficile verificarne la serietà. Io odio quando un qualsiasi tipo di comunicazione si chattizza.
Lo stesso vale per le mail. Se A scrive a B C D E F per dare un informazione che interessa a tutti, preferisco se B C D E F rispondono singolarmente ad A altrimenti si intasa la casella di posta, a meno che si tratti davvero di qualcosa che permetta un confronto utile a tutto il gruppo, un arricchimento.
Sono in diverse mailing list, una creata da un mio vecchio prof. di scrittura. Non conosco tutti i membri, perchè, nel tempo, l'insegnante ha aggiunto contatti. Qualche giorno fa un perfetto sconosciuto ha scritto a questo gruppo, circa 30 persone, dicendo:
"Salve, ho pubblicato un libro in Tunisia che ha avuto un grande successo nel mondo arabo" e lasciava un link."
Ho eliminato la mail, senza aprire il link. Di seguito molti del gruppo hanno risposto a tutti, con svariati complimentoni al soggetto, poi un'amica ha invece scritto "ma chi cavolo è questo? Ma avete visto che cliccando il link si apre il un villaggio turistico tunisino?". Altre mail, fino a che una tipa ha chiesto di essere eliminata da questo giro di mail, e il prof. - incavolato - ha risposto dissociandosi dalla mail originale e ricordando a tutti che la mail list era nata per rimanere in contatto e promuovere iniziative culturali.
Non si poteva evitare tutto questo, usando il buon senso?
Io telefono ancora molto. Certo una mail si può inviare a notte fonda, mentre le telefonate nelle tenebre suscitano solo grossi spaventi, ma credo ancora nella comunicazione tradizionale. Addirittura col telefono fisso, ho un contratto altrettanto fisso, per cui posso chiamare in tutta italia spendendo sempre la stessa cifra mensile. Ma ho tanta paura che la gente si trinceri dietro alla mancanza di tempo, abusando di twitter e compagnia bella, per non approfondire i rapporti, per mancanza di coraggio e voglia di investire in qualcosa di più grande. Di comunicare sul serio.
In definitiva un blog è un diario on-line, il mio. L'emozione della voce non ha eguali. Per gli abbracci ci sono i blog incontri!
Vi dico ho un blog, be' se siete qua ve ne sarete accorti, ma non sono su nessun socialcoso e non ne conosco neppure le dinamiche. L'unica volta in cui sono stata su un forum, ho letto senza postare nulla, scappando a gambe levate prima di capire come iscriversi, avendo però la sufficiente cognizione per rendermi conto che il blog è un'altra faccenda.
Nei blog c'è un padrone di casa, e quì che piaccia o no, sono io. (Oh come sono aggressive today!)
Per cui ci si adegua al mio mondo, che non significa idolatrarmi, ma se si prova disgusto si va altrove, in caso qualcuno si senta offeso potrà querelarmi, sempre che sussistano i termini per una denuncia, e ne dubito.
Ad esempio ho molto apprezzato le critiche alla foto di mercoledì, in effetti era penosa, ma quando me ne sono accorta ero in fase asciughiamo-il-danno-in cucina-causato-dalla-lavastoviglie.
In un forum invece si lancia un argomento e ognuno dice la sua, di solito si trova tutto e il contrario di tutto, per questo mi sembrano poco attendibili, un marasma di idee, delle qualli spesso è difficile verificarne la serietà. Io odio quando un qualsiasi tipo di comunicazione si chattizza.
Lo stesso vale per le mail. Se A scrive a B C D E F per dare un informazione che interessa a tutti, preferisco se B C D E F rispondono singolarmente ad A altrimenti si intasa la casella di posta, a meno che si tratti davvero di qualcosa che permetta un confronto utile a tutto il gruppo, un arricchimento.
Sono in diverse mailing list, una creata da un mio vecchio prof. di scrittura. Non conosco tutti i membri, perchè, nel tempo, l'insegnante ha aggiunto contatti. Qualche giorno fa un perfetto sconosciuto ha scritto a questo gruppo, circa 30 persone, dicendo:
"Salve, ho pubblicato un libro in Tunisia che ha avuto un grande successo nel mondo arabo" e lasciava un link."
Ho eliminato la mail, senza aprire il link. Di seguito molti del gruppo hanno risposto a tutti, con svariati complimentoni al soggetto, poi un'amica ha invece scritto "ma chi cavolo è questo? Ma avete visto che cliccando il link si apre il un villaggio turistico tunisino?". Altre mail, fino a che una tipa ha chiesto di essere eliminata da questo giro di mail, e il prof. - incavolato - ha risposto dissociandosi dalla mail originale e ricordando a tutti che la mail list era nata per rimanere in contatto e promuovere iniziative culturali.
Non si poteva evitare tutto questo, usando il buon senso?
Io telefono ancora molto. Certo una mail si può inviare a notte fonda, mentre le telefonate nelle tenebre suscitano solo grossi spaventi, ma credo ancora nella comunicazione tradizionale. Addirittura col telefono fisso, ho un contratto altrettanto fisso, per cui posso chiamare in tutta italia spendendo sempre la stessa cifra mensile. Ma ho tanta paura che la gente si trinceri dietro alla mancanza di tempo, abusando di twitter e compagnia bella, per non approfondire i rapporti, per mancanza di coraggio e voglia di investire in qualcosa di più grande. Di comunicare sul serio.
In definitiva un blog è un diario on-line, il mio. L'emozione della voce non ha eguali. Per gli abbracci ci sono i blog incontri!
giovedì 22 novembre 2012
Ciao Vuvulaki!
In questi giorni tutti mi dicono "ah che bello tra poco arriva l'auto nuova, non sei contenta?"
In realtà no, non lo sono. Anche se naturalmente quella che abbiamo scelto mi piace molto ed è bello che ce la siamo sbrigata senza sbattimenti, tuttavia a parte che la spesa era nel bilancio di previsione del 2013 (se non addirittura 2014) ma soprattutto noi eravamo molto affezionati alla vecchia Xsara picasso che ha scorrazzato per 225996 km in 12 anni!
Vedete, è grazie al passaggio su questa auto che io e mio marito ci siamo sposati! Data la sua forma a uovo l'abbiamo sempre chiamata ovetto, poi un giorno Emanuele mi disse che ovetto in greco si dice "avgoulaki" (il suffisso aki e il vezzeggiativo, tipo arkouda = orso, arkoudaki = orsetto) e io capii male e da quel giorno la ribattezzammo Vuvulaki!
E con Vuvulaki abbiamo fatto viaggi meravigliosi. Ne cito solo 3 significativi:
- La mia prima (e per ora unica) volta che sono andata in traghetto in auto (all'Isola del Giglio)
- Fino a Mont St. Michel, proprio sotto l'isolotto in un punto che oggi non è accessibile alle auto
- Lungo le strade tortuose della costiera amalfitana, quando era ormai un po' malataE così sta sera è avvenuto lo scambio. E questa mattina abbiamo scattato questa foto mentre io l'abbraccio.
Al concessionario dopo averla parcheggiata e salutata siamo andati a completare le ultime formalità e io ho cominciato a tirare sù col naso in maniera imbarazzante. Sono uscita e ho iniziato a piagnucolare come una scema. Mi sono data una calmata, abbiamo preso l'auto nuova, e, mentre andavamo dal meccanico lì accanto dove abbiamo ordinato le gomme invernali, l'ho rivista, e mi è tornato il groppone brutto. Mi sentivo una pigna pelosa in gola e le lacrime mi pungevano gli occhi. Mi sono affacciata sul parcheggio, giusto in tempo per vedere che la portavano via. La sua ultima curva. E ho detto a Emanuele "la stanno portando via!!" E ora so che non la rivedrò mai più! Insomma sì lo so bene che si piange per altre cose, ma alla fine mi sono messa a piangere schiacciata contro il giubbotto di mio marito, perchè è come se la prima fase della nostra vita in due (anzi in tre con Vuvulaki) si fosse conclusa in quel momento, proprio in questo 2012 maledetto in cui si sono chiuse altre porte, ecco, non solo porte, ma anche portiere!
mercoledì 21 novembre 2012
Continua la produzione di card natalizie
Sono molto felice di aver già creato 18 card natalizie!
E tutte belle. Sì, chiaramente in giro c'è tanto di meglio, ma io conosco i miei limiti e la mia strumentazione (scarsa) per cui non posso che andare fiera della mia produzione.
I colori classici per il natale sono rosso, verdone e oro. Eppure sarà che io l'azzurro lo infilerei dappertutto, ma sono particolarmente soddisfatta di questa card che ho battezzato serie "ghiaccio" dove prevale appunto il mio colore preferito. L'ho declinato in varie sfumature, fino al blu e, solo per 2, abbinato al rosso vivo che spezza molto. I cartoncini di base sono in vendita da mia sorella a soli 50 cent al foglio, da uno si ricavano due card rettangolari che misurano circa 12 x 17 cm. I timbri sono embossati con la polvere oro di cui vi ho parlato. Annaelle, sei orgogliosa della tua allieva, vero!?
Anche le scrap amiche venete so che saranno ben contente di queste foto, che i biglietti piacciano oppure no, sono comunque il sequel del meeting!
E tutte belle. Sì, chiaramente in giro c'è tanto di meglio, ma io conosco i miei limiti e la mia strumentazione (scarsa) per cui non posso che andare fiera della mia produzione.
I colori classici per il natale sono rosso, verdone e oro. Eppure sarà che io l'azzurro lo infilerei dappertutto, ma sono particolarmente soddisfatta di questa card che ho battezzato serie "ghiaccio" dove prevale appunto il mio colore preferito. L'ho declinato in varie sfumature, fino al blu e, solo per 2, abbinato al rosso vivo che spezza molto. I cartoncini di base sono in vendita da mia sorella a soli 50 cent al foglio, da uno si ricavano due card rettangolari che misurano circa 12 x 17 cm. I timbri sono embossati con la polvere oro di cui vi ho parlato. Annaelle, sei orgogliosa della tua allieva, vero!?
Anche le scrap amiche venete so che saranno ben contente di queste foto, che i biglietti piacciano oppure no, sono comunque il sequel del meeting!
Il cartoncino applicato è rosso, anche se sembra arancione, la stella d'oro non è incollata sul cartoncino ma fustellata (bucata per le non scrapper) in modo che si veda il cartoncino d'oro sotto, l'ondina bianca è di stoffa.
E mentre attendevo che si caricassero le foto sono andata in cucina a bere, e ho visto il tappetino davanti al lavello fradicio. Morale la lavastoviglie perde in maniera copiosa...quì non si finisce più di inciampare in grane!
lunedì 19 novembre 2012
La sera ci si rasserena
Vi presento l'editor figa, che io penso sia ancora figa.
(Da non confondersi con l'agente super star)
www.bookblister.com
La potete ascoltare ogni martedì mattina su radio 105.
Ci siamo scritte un po', e mi ha chiamata. Io avevo il rumore della metropolitana come sottofondo, lei la vocina della figlioletta.
Il testo non si tocca. Siamo in guerra e lei il mio romanzo lo vuole in libreria, perchè di libri ne sa e vede tutto lo schifo che viene pubblicato. Soffre con me per questo rifiuto, ma nulla è davvero perduto. Insomma la festa è appena iniziata e se il primo ballo non è andato bene, verranno altre danze e volteggeremo sulla pista insieme fino a quando il manoscritto avrà un buon editore.
E io metterò il suo nome nei ringraziamenti.
(Sì ma tanto so già che nella prima pagina la dedica sarà "ai blog amici").
Grazie per i vostri commenti rabbiosi e deliziosi. Ho idea che sto blog si stia trasformando in un luogo dove dovete venir sempre a consolarmi e tra un po' non ne potrete più di me!
(Da non confondersi con l'agente super star)
www.bookblister.com
La potete ascoltare ogni martedì mattina su radio 105.
Ci siamo scritte un po', e mi ha chiamata. Io avevo il rumore della metropolitana come sottofondo, lei la vocina della figlioletta.
Il testo non si tocca. Siamo in guerra e lei il mio romanzo lo vuole in libreria, perchè di libri ne sa e vede tutto lo schifo che viene pubblicato. Soffre con me per questo rifiuto, ma nulla è davvero perduto. Insomma la festa è appena iniziata e se il primo ballo non è andato bene, verranno altre danze e volteggeremo sulla pista insieme fino a quando il manoscritto avrà un buon editore.
E io metterò il suo nome nei ringraziamenti.
(Sì ma tanto so già che nella prima pagina la dedica sarà "ai blog amici").
Grazie per i vostri commenti rabbiosi e deliziosi. Ho idea che sto blog si stia trasformando in un luogo dove dovete venir sempre a consolarmi e tra un po' non ne potrete più di me!
Ditemi un po' voi...
A proposito del romanzo di Faè: è carino, anche il titolo è simpatico ma, data la mole di esordienti "sulle spalle", purtroppo per il momento devo darti una risposta non positiva per quanto riguarda la rappresentanza. Non mi ha convinto del tutto. Soprattutto, penso sia un po' "poco". Anche nella quantità di pagine... ripeto, è un momento faticoso.
Queste le parole dell'agente super star.
Stiamo parlando di 167 pagine! Se lei è oberata, sarebbe più onesto fare come altri agenti che, già nel loro sito, dicono chiaramente di non accettare manoscritti fino a nuovo ordine.
La editor vorrebbe che ci rimboccassimo le maniche per allungarlo ulteriormente. Io penso che abbandonerò questa agenzia. Può darsi che il testo non funzioni del tutto, ma non credo. Soprattutto mi avvilisce passare dai toni entusiasi "mi sono divertita tantissimo a leggerlo, ottimo passo narrativo, è raro incontrare autori veri come te" della editor (sono tutte parole sue) a queste. Il momento è faticoso, grazie direi che lo sapevo anche da me, senza aspettare tutto sto tempo che lei sentenziasse accampando scuse, fermo restando che è un suo diritto dire "no".
Natale incombe, ho iniziato a imbustare le card, a vedere quante ne devo ancora fare, magari la Sandra scrittrice si prende una pausa.
Queste le parole dell'agente super star.
Stiamo parlando di 167 pagine! Se lei è oberata, sarebbe più onesto fare come altri agenti che, già nel loro sito, dicono chiaramente di non accettare manoscritti fino a nuovo ordine.
La editor vorrebbe che ci rimboccassimo le maniche per allungarlo ulteriormente. Io penso che abbandonerò questa agenzia. Può darsi che il testo non funzioni del tutto, ma non credo. Soprattutto mi avvilisce passare dai toni entusiasi "mi sono divertita tantissimo a leggerlo, ottimo passo narrativo, è raro incontrare autori veri come te" della editor (sono tutte parole sue) a queste. Il momento è faticoso, grazie direi che lo sapevo anche da me, senza aspettare tutto sto tempo che lei sentenziasse accampando scuse, fermo restando che è un suo diritto dire "no".
Natale incombe, ho iniziato a imbustare le card, a vedere quante ne devo ancora fare, magari la Sandra scrittrice si prende una pausa.
venerdì 16 novembre 2012
Volendo vedere il bicchiere mezzo pieno anzi tre quarti!
Avevo deciso di non pubblicare nulla fino a quando non avrei avuto notizie certe dall'agente super star.
Ma considerato che sta andando per le lunghe rischiavo di non aggiornare per secoli e poi voi che mi volete tanto bene, vi sareste preoccupati! Poi magari capita come quando dopo aver atteso l'autobus per tanto tempo ci si incammina a piedi e lo si vede apparire all'angolo.
Ecco una lista di grandi e piccole positività che mi va di condividere:
- mercoledì ho accompagnato mia mamma al controllo: tutto benissimo
- mia mamma è stata bravissima
- io lo stesso giorno avevo una visita medica che rischiava di accavallarsi, è bastato dirlo al medico e mia
mamma è stata la prima nonostante tutti gli operati fossero "convocati" per le 8.30
- ha già aperto il Garabombo, il mercatone natalizio solidale che per me significa festa! Se avete letto il mio romanzo è quello dove Ilaria incontra Occhi verdi
- mancano solo 2 settimane al mercatino di PaSiTa, le altre blogger che esporranno sono tutte simpatiche
(nonchè creative di gran classe!) prevedo gran divertimento
- domenica doppio compleanno: suocera - pranzo, nipote - merenda (Nanni in realtà li ha compiuti il 14)
- ieri sera abbiamo confermato l'automobile C3 nera metallizzata 1400 cilindrata a km 0
- quanto sopra senza finanziamento
- nonostante la frenesia del periodo non sono rimasta indietro neanche un po' con le incombenze di casa,
anche perchè ho un marito fantastico!
- oggi è venerdì e mezza giornata lavorativa è già scivolata via
Ma considerato che sta andando per le lunghe rischiavo di non aggiornare per secoli e poi voi che mi volete tanto bene, vi sareste preoccupati! Poi magari capita come quando dopo aver atteso l'autobus per tanto tempo ci si incammina a piedi e lo si vede apparire all'angolo.
Ecco una lista di grandi e piccole positività che mi va di condividere:
- mercoledì ho accompagnato mia mamma al controllo: tutto benissimo
- mia mamma è stata bravissima
- io lo stesso giorno avevo una visita medica che rischiava di accavallarsi, è bastato dirlo al medico e mia
mamma è stata la prima nonostante tutti gli operati fossero "convocati" per le 8.30
- ha già aperto il Garabombo, il mercatone natalizio solidale che per me significa festa! Se avete letto il mio romanzo è quello dove Ilaria incontra Occhi verdi
- mancano solo 2 settimane al mercatino di PaSiTa, le altre blogger che esporranno sono tutte simpatiche
(nonchè creative di gran classe!) prevedo gran divertimento
- domenica doppio compleanno: suocera - pranzo, nipote - merenda (Nanni in realtà li ha compiuti il 14)
- ieri sera abbiamo confermato l'automobile C3 nera metallizzata 1400 cilindrata a km 0
- quanto sopra senza finanziamento
- nonostante la frenesia del periodo non sono rimasta indietro neanche un po' con le incombenze di casa,
anche perchè ho un marito fantastico!
- oggi è venerdì e mezza giornata lavorativa è già scivolata via
martedì 13 novembre 2012
Con gli occhi da gufo
Oggi è stata una giornata pesante. L'intervento di mia mamma è andato bene, ringrazio chi mi ha chiesto informazioni e fatto gli auguri. Non è ancora finita: alle 20 torno per assisterla nella medicazione,
sperando riesca poi a farsela da sola, perché io alle 8 e alle 20 potrei anche essere da lei ogni giorno, ma a mezzogiorno e alle 16 mi risultaparecchio complicato impossibile.
Sono rincasata e, a parte questo post e una lettura alle mail, sto sistemando casa come una trottola.
Alle 6.10 ero già fuori con gli occhi da gufo, una banana, un pocket coffee e un libro di Alice Munro come generi di conforto. Ho risposto secca alla classica inserviente che solo perchè indossa un camice bianco pensa di essere un medico, ho assistito a battibecchi tra mogli e mariti, ho soprattutto tentato di rendermi utile, chiudendomi nel mio bozzolo col naso nei racconti quando si è trattato solo di aspettare.
Ormai potrebbero darmi il Nobel dell'attesa.
Sabato la editor figa mi ha scritto che lunedì (ieri) l'agente super star avrebbe sentenziato.
Non l'ha fatto. Oggi ha di nuovo scritto "non temere, che ci siamo, vedrai!"
Io non temo mica. Oggi è il giorno in cui salute e vicinanza di affetti come priorità mi vengono sbattuti in faccia con enorme violenza. All'uscita dell'ascensore in clinica c'era un bel cartello "day hospital oncologico", e, nonostante le chiare disposizioni di farsi accompagnare per l'intervento nel reparto oculistico dove è andata mia mamma, c'erano persone sole. Anziani. Star bene e avere accanto chi si prende cura di te, che sia figlio, coniuge, vicino di casa o che ne so, magari non una badante prezzolata, tutto qua il piatto forte della vita. Sappiamo tutti quanto sia più gustoso l'arrosto mangiato con le patate al forno. Le patatine sono come la scrittura, renderebbero più succulento il gran trafficare della vita. Ma non sono davvero indispensabili.
Però adesso se l'agente super star si decide giusto per non tenermi ancora in sospeso la ringrazierei.
sperando riesca poi a farsela da sola, perché io alle 8 e alle 20 potrei anche essere da lei ogni giorno, ma a mezzogiorno e alle 16 mi risulta
Sono rincasata e, a parte questo post e una lettura alle mail, sto sistemando casa come una trottola.
Alle 6.10 ero già fuori con gli occhi da gufo, una banana, un pocket coffee e un libro di Alice Munro come generi di conforto. Ho risposto secca alla classica inserviente che solo perchè indossa un camice bianco pensa di essere un medico, ho assistito a battibecchi tra mogli e mariti, ho soprattutto tentato di rendermi utile, chiudendomi nel mio bozzolo col naso nei racconti quando si è trattato solo di aspettare.
Ormai potrebbero darmi il Nobel dell'attesa.
Sabato la editor figa mi ha scritto che lunedì (ieri) l'agente super star avrebbe sentenziato.
Non l'ha fatto. Oggi ha di nuovo scritto "non temere, che ci siamo, vedrai!"
Io non temo mica. Oggi è il giorno in cui salute e vicinanza di affetti come priorità mi vengono sbattuti in faccia con enorme violenza. All'uscita dell'ascensore in clinica c'era un bel cartello "day hospital oncologico", e, nonostante le chiare disposizioni di farsi accompagnare per l'intervento nel reparto oculistico dove è andata mia mamma, c'erano persone sole. Anziani. Star bene e avere accanto chi si prende cura di te, che sia figlio, coniuge, vicino di casa o che ne so, magari non una badante prezzolata, tutto qua il piatto forte della vita. Sappiamo tutti quanto sia più gustoso l'arrosto mangiato con le patate al forno. Le patatine sono come la scrittura, renderebbero più succulento il gran trafficare della vita. Ma non sono davvero indispensabili.
Però adesso se l'agente super star si decide giusto per non tenermi ancora in sospeso la ringrazierei.
domenica 11 novembre 2012
Weekend! Ronf teatro keep calm e scrap
http://www.2duerighe.com/i-due-oboli-teatro-e-spettacolo/teatro/6830-che-fine-ha-fatto-il-mio-hotel-desdemona-con-f-polantuoni.html
Cerco di rilassarmi, in quanto a non far proprio nulla non ne sono capace, salvo malattie gravi. Ieri mi sono alzata verso le 9.40 occhei un buon orario direi. Tardino ma con una larga fetta di mattinata ancora disponibile. Le solite incombenze del sabato e poi Emanule, andando al concessionario Citroen, mi ha lasciata dal parrucchiere cinese lungo la strada. Pranzo a casa, e creatività. Serata a teatro, vi ho messo il link. Uno spettacolo molto divertente che vi consiglio!
Per le scrap friends ieri ho comprato questa polvere da embosser Queen's gold, una sfumatura d'oro freddo molto bella. Una timbrata con tampone nero su cartoncino rosso o verde molto natalizio (ma sta molto bene anche sul blu) un'embossata con questa polvere e mezza card è fatta, anche senza colorare il timbro, perchè ha un effetto esagerato! La produzione cresce, tutto top secret perchè destinata a molti di voi.
Ho terminato e inviato il racconto per questo concorso:
http://bookblister.com/2012/10/24/tramando-2013-mi-racconti-una-storia/
forse Maurizio, il protagonista della storia, diventerà il personaggio di un romanzo futuro: un simpatico ragazzo premuroso che ha poca dimestichezza con le donne.
Oggi giornata senza sveglia (in pratica si dorme a oltranza, il record storico credo sia le 13!) a seguire - a mezzogiorno - brunch casalingo, la soluzione più saggia quando ci si alza tardi, altrimenti la colazione rischia di essere a ridosso del pranzo. E io alla colazione non rinuncio, mi pare logico, è il mio mantra. Poi tanta lettura sparsa sulle due giornate. Oggi non esco: già ieri, causa abbonamento teatrale a posto e giorno fisso, ho dovuto stivalarmi sotto a una pioggia fitta e copiosa. La settimana entrante poi è bella tosta.
Domani sera abbiamo due coppie di cari amici a cena. Ci vediamo molto meno di quanto vorrei. Io vado sempre in super sbattimento quando cucino per gli altri. Anche se poi mediamente la gente se ne va col sorriso di soddisfazione e a pancia piena, temo non riuscirò mai a far pace con la me stessa cuoca. Forse in una vita precedente ho avvelenato qualcuno. Il giorno seguente alle 7 devo essere in ospedale con mia mamma che affronterà (mi pare il verbo giusto vista l'odissea che è stata con continui rimandi e anticipi) un piccolo intervento in day hospital.
Vi lascio con le immagini di due card. In effetti non mi piace parlare di creatività senza mostrarvi nulla. Si tratta di due biglietti nascita per due blog amiche prossime al parto. Entrambe non scrapper, sono certa che si riconosceranno in questa descrizione. Tuttavia hanno la possibilità di non cliccare, se non vogliono rovinarsi la sorpresa (tanto sapete già che vi arriveranno, perchè ho dovuto chiedervi l'indirizzo!!)
PS. mentre pulivo i timbri - mannaggia il nero è proprio un casino da tirar via - nel locale lavanderia, sì abbiamo la lavanderia ma non immaginatevi chissà che, un timbro mi è caduto e si è disegnata una renna sulla piastrella del pavimento, ed era lì bellissima a guardarmi, non volevo cancellarla!
Cerco di rilassarmi, in quanto a non far proprio nulla non ne sono capace, salvo malattie gravi. Ieri mi sono alzata verso le 9.40 occhei un buon orario direi. Tardino ma con una larga fetta di mattinata ancora disponibile. Le solite incombenze del sabato e poi Emanule, andando al concessionario Citroen, mi ha lasciata dal parrucchiere cinese lungo la strada. Pranzo a casa, e creatività. Serata a teatro, vi ho messo il link. Uno spettacolo molto divertente che vi consiglio!
Per le scrap friends ieri ho comprato questa polvere da embosser Queen's gold, una sfumatura d'oro freddo molto bella. Una timbrata con tampone nero su cartoncino rosso o verde molto natalizio (ma sta molto bene anche sul blu) un'embossata con questa polvere e mezza card è fatta, anche senza colorare il timbro, perchè ha un effetto esagerato! La produzione cresce, tutto top secret perchè destinata a molti di voi.
Ho terminato e inviato il racconto per questo concorso:
http://bookblister.com/2012/10/24/tramando-2013-mi-racconti-una-storia/
forse Maurizio, il protagonista della storia, diventerà il personaggio di un romanzo futuro: un simpatico ragazzo premuroso che ha poca dimestichezza con le donne.
Oggi giornata senza sveglia (in pratica si dorme a oltranza, il record storico credo sia le 13!) a seguire - a mezzogiorno - brunch casalingo, la soluzione più saggia quando ci si alza tardi, altrimenti la colazione rischia di essere a ridosso del pranzo. E io alla colazione non rinuncio, mi pare logico, è il mio mantra. Poi tanta lettura sparsa sulle due giornate. Oggi non esco: già ieri, causa abbonamento teatrale a posto e giorno fisso, ho dovuto stivalarmi sotto a una pioggia fitta e copiosa. La settimana entrante poi è bella tosta.
Domani sera abbiamo due coppie di cari amici a cena. Ci vediamo molto meno di quanto vorrei. Io vado sempre in super sbattimento quando cucino per gli altri. Anche se poi mediamente la gente se ne va col sorriso di soddisfazione e a pancia piena, temo non riuscirò mai a far pace con la me stessa cuoca. Forse in una vita precedente ho avvelenato qualcuno. Il giorno seguente alle 7 devo essere in ospedale con mia mamma che affronterà (mi pare il verbo giusto vista l'odissea che è stata con continui rimandi e anticipi) un piccolo intervento in day hospital.
Vi lascio con le immagini di due card. In effetti non mi piace parlare di creatività senza mostrarvi nulla. Si tratta di due biglietti nascita per due blog amiche prossime al parto. Entrambe non scrapper, sono certa che si riconosceranno in questa descrizione. Tuttavia hanno la possibilità di non cliccare, se non vogliono rovinarsi la sorpresa (tanto sapete già che vi arriveranno, perchè ho dovuto chiedervi l'indirizzo!!)
PS. mentre pulivo i timbri - mannaggia il nero è proprio un casino da tirar via - nel locale lavanderia, sì abbiamo la lavanderia ma non immaginatevi chissà che, un timbro mi è caduto e si è disegnata una renna sulla piastrella del pavimento, ed era lì bellissima a guardarmi, non volevo cancellarla!
venerdì 9 novembre 2012
Di stanchezza, riflessioni e incontri
E' da mercoledì sera che sono avvolta in una nuvola di stanchezza cosmica del tutto imprevedibile.
Avevo scioccamento immaginato che novembre sarebbe stato un mese paciollo post reading e pre natale.
Le cose stanno andando molto diversamente: siamo al 9 e già gli arranco dietro col fiatone.
Dicevo mercoledì in auto verso la riunione per il progetto Chernobyl, dove abbiamo dato la disponibilità all'accoglienza, ha iniziato a farmi male il braccio per la cervicale e io ho cominciato a sentirmi in una morsa. Anche tutta la faccenda Katia, sulla quale non voglio spendere troppe parole, mi ha turbata molto, perchè il blog è la mia casa e non posso non sentirmi a disagio nei confronti degli altri lettori-ospiti soprattutto chi ha fivet fallite, poliabortività alle spalle e ha dovuto, per aiutarmi, rimestare nel pentolone del proprio dolore. (Io questo non lo dimenticherò mai!). Gli sposatementi sono sempre lunghi, la mensa aziendale ha alzato di brutto i prezzi e ho preso la decisione di spendere altrove il mio misero ticket (dove? Lavorando nella valle dei lupi occorrerà essere parecchio fantasiosi). All'auto di casa forse è partito l'alternatore: ora la spia si è spenta; due preventivi da due meccanici 600 e 350 euro, ma si può tanta differenza? E ora la decisione di cambiarla, altri conti, riflessioni. Ieri dovevo andare in una libreria dove avrei incontrato l'editore di Frollini, per prenderne delle copie, e portargli la modifica al nostro contratto firmata. Non l'avevo firmata, gliel'ho ridata in una busta e mi hanno scritto oggi per dirmelo.
Ho capito che devo trovare in fretta una soluzione perchè sto mettendo troppe cose in questa vita, e perdo pezzi ovunque.
Oggi sono in ferie. L'idea era di andare alla fiera Hobby Show e Weekend Donna che ha cambiato sede.
Vi giuro al suono della sveglia ho pensato che avrei preferito dormire tutto il giorno. Questo è grave: sono anni che vado all'Hobby Show e mi diverto sempre. Ho fatto i mestieri e finalmente a mezzogiorno sono entrata al padiglione 12. Gran genialata quella di avere un unico ingresso fatto a imbuto per questa esposizione e Robotica piena di ragazzi scalpitanti, una fila epocale, un disgusto per la nuova fiera di Rho che nel 2015 ospiterà l'Expo. All'interno mi aspettava mia sorella. Abbiamo girato bene ma ho comprato proprio poco perchè voglio smalitire il materiale scrap che ho da tempo. E' sempre bello stare in sua compagnia pensando alla creatività.
Diversi gli incontri da segnalare: Annaelle di Impronte, amica storica e generosa di questo blog, lei fa parte di quelle blog amiche che sono ormai oltre lo schermo. Monica e lo stand ASI indaffarato nella creazione di un delizioso album, quì ho ritrovato anche Magda l'insegnante del meeting veneto di settembre, continuavo a guardare questa signora dicendomi "dove l'ho già vista?"
Rossana con la figlia proprietaria di un negozio creativo Think Pastel! Rossana è una mia lettrice che spesso mi ha dato consigli preziosi via mail, avendo esperienza del mondo editoriale, con una disponibilità disinteressata che mi stupì molto. E per finire mentre osservavo un gruppo di pittori intenti a dipingere un quadretto invernale, ho sentito una voce: "scusa, sei Ilaria!" Ho avuto la prontezza di rispondere affermativamente, e mi sono trovata davanti una lettrice silenziosa del mio blog, felicissima di questo incontro casuale. Marina che saluto caramente, non ha mai commentato, e oggi mi ha fatto una marea di complimenti per come scrivo! Naturalmente poi ho percorso la fiera tutta gongolante, oh oh come sono famosa!
Come vedete ho fatto un sacco di cose in questi giorni in cui non avete letto aggiornamenti. Se non fossi stata così sfinita avrei comunque pubblicato più post per raccontarvi nel dettaglio le cose tempestivamente. Invece mi ritrovo a dover scrivere un minestrone, che a rileggerlo manca di sale-emoscion (decisamente non nel mio stile) per mandarvi un segnale.
Va bene lo stesso. Sono qua per voi, ammaccata ma presente, perchè voi leggendomi mi fate immensamente felice!
Avevo scioccamento immaginato che novembre sarebbe stato un mese paciollo post reading e pre natale.
Le cose stanno andando molto diversamente: siamo al 9 e già gli arranco dietro col fiatone.
Dicevo mercoledì in auto verso la riunione per il progetto Chernobyl, dove abbiamo dato la disponibilità all'accoglienza, ha iniziato a farmi male il braccio per la cervicale e io ho cominciato a sentirmi in una morsa. Anche tutta la faccenda Katia, sulla quale non voglio spendere troppe parole, mi ha turbata molto, perchè il blog è la mia casa e non posso non sentirmi a disagio nei confronti degli altri lettori-ospiti soprattutto chi ha fivet fallite, poliabortività alle spalle e ha dovuto, per aiutarmi, rimestare nel pentolone del proprio dolore. (Io questo non lo dimenticherò mai!). Gli sposatementi sono sempre lunghi, la mensa aziendale ha alzato di brutto i prezzi e ho preso la decisione di spendere altrove il mio misero ticket (dove? Lavorando nella valle dei lupi occorrerà essere parecchio fantasiosi). All'auto di casa forse è partito l'alternatore: ora la spia si è spenta; due preventivi da due meccanici 600 e 350 euro, ma si può tanta differenza? E ora la decisione di cambiarla, altri conti, riflessioni. Ieri dovevo andare in una libreria dove avrei incontrato l'editore di Frollini, per prenderne delle copie, e portargli la modifica al nostro contratto firmata. Non l'avevo firmata, gliel'ho ridata in una busta e mi hanno scritto oggi per dirmelo.
Ho capito che devo trovare in fretta una soluzione perchè sto mettendo troppe cose in questa vita, e perdo pezzi ovunque.
Oggi sono in ferie. L'idea era di andare alla fiera Hobby Show e Weekend Donna che ha cambiato sede.
Vi giuro al suono della sveglia ho pensato che avrei preferito dormire tutto il giorno. Questo è grave: sono anni che vado all'Hobby Show e mi diverto sempre. Ho fatto i mestieri e finalmente a mezzogiorno sono entrata al padiglione 12. Gran genialata quella di avere un unico ingresso fatto a imbuto per questa esposizione e Robotica piena di ragazzi scalpitanti, una fila epocale, un disgusto per la nuova fiera di Rho che nel 2015 ospiterà l'Expo. All'interno mi aspettava mia sorella. Abbiamo girato bene ma ho comprato proprio poco perchè voglio smalitire il materiale scrap che ho da tempo. E' sempre bello stare in sua compagnia pensando alla creatività.
Diversi gli incontri da segnalare: Annaelle di Impronte, amica storica e generosa di questo blog, lei fa parte di quelle blog amiche che sono ormai oltre lo schermo. Monica e lo stand ASI indaffarato nella creazione di un delizioso album, quì ho ritrovato anche Magda l'insegnante del meeting veneto di settembre, continuavo a guardare questa signora dicendomi "dove l'ho già vista?"
Rossana con la figlia proprietaria di un negozio creativo Think Pastel! Rossana è una mia lettrice che spesso mi ha dato consigli preziosi via mail, avendo esperienza del mondo editoriale, con una disponibilità disinteressata che mi stupì molto. E per finire mentre osservavo un gruppo di pittori intenti a dipingere un quadretto invernale, ho sentito una voce: "scusa, sei Ilaria!" Ho avuto la prontezza di rispondere affermativamente, e mi sono trovata davanti una lettrice silenziosa del mio blog, felicissima di questo incontro casuale. Marina che saluto caramente, non ha mai commentato, e oggi mi ha fatto una marea di complimenti per come scrivo! Naturalmente poi ho percorso la fiera tutta gongolante, oh oh come sono famosa!
Come vedete ho fatto un sacco di cose in questi giorni in cui non avete letto aggiornamenti. Se non fossi stata così sfinita avrei comunque pubblicato più post per raccontarvi nel dettaglio le cose tempestivamente. Invece mi ritrovo a dover scrivere un minestrone, che a rileggerlo manca di sale-emoscion (decisamente non nel mio stile) per mandarvi un segnale.
Va bene lo stesso. Sono qua per voi, ammaccata ma presente, perchè voi leggendomi mi fate immensamente felice!
martedì 6 novembre 2012
Il profumo di una morbida coperta
Due cosette: Eta beta è un maschio (scusate!). Grazie Katia: con le tue considerazioni mi hai fatto bruciare il record di commenti. Ma soprattutto grazie di cuore a chi ha avuto voglia di intevenire in mia difesa, non cerco proseliti ma appoggi sì, laddove qualcuno entra in casa mia a gamba tesa, con cattiveria, in nome di una discutibile sincerità.
Aggiornamento: ho visto che Katia si è scusata nel suo blog. Ho commentato, ne prendo atto, ma scusandosi ha scritto altre cose che non ho gradito, per cui ragazze sentitevi libere di andare da lei, anche solo per curiosità, ma eviterei di farlo diventare un caso.
Anyway, ieri è stata una giornata intensa: successi per Anna, Frida e Nina. Gioisco con loro.
Avevo appuntamento con Nicoletta, la grafica che senza conoscermi mi ha regalato i volantini per i reading liguri. Ero in anticipo e ho visto il lato oscuro e brillante della città in pochi metri. Davanti alla banca un poveraccio dormiva buttato per terra, impedendo la chiusura della saracinesca; sono intervenuti gli uomini della sicurezza e hanno telefonato al 118, mi chiedo se l'avrebbero chiamato anche se il senzatetto fosse stato in un'altra posizione, presumo di no. Poco più in là le sfavillanti luci già natalizie di Kasanova che ha preso il posto di un negozio che mi piaceva molto, aveva prezzi bassissimi - forse per questo ha chiuso.
Mentre aspettavo Nicoletta sono entrata e ho cacciato il mio bel nasone dentro queste meravigliose candele http://www.colonialcandle.com/c-21-fragrance.aspx
Le nuove profumazioni sono (traduco) morbida coperta, velluto rosso, neve innamorata.
Ecco di lavoro voglio fare quella che inventa i nomi per le fragranze!
Dio bono ma che profumo avrà mai una coperta? Al massimo di ammorbidente, no?
No, perchè vi garantisco che annusando ho trovato proprio ciò che mi aspettavo.
Retorica spiccia certo, il mondo benestante che può permettersi di inebriarsi la casa con aromi curiosi e quello ai margini che una coperta manco ce l'ha per coprirsi!
Poi, la vita è proprio buffa a volte, io e Nicoletta abbiamo scoperto di essere nate lo stesso giorno (lei di parecchi anni dopo, I suppose) e ci siamo intese alla grande infervorate in discorsi creativi bevendo uno spritz! (In un locale figo vicino al Tribunale dei minori, perchè alla fine si torna sempre sul luogo del delitto!)
E Dio, spero tanto che Obama ce la faccia!!!
Aggiornamento: ho visto che Katia si è scusata nel suo blog. Ho commentato, ne prendo atto, ma scusandosi ha scritto altre cose che non ho gradito, per cui ragazze sentitevi libere di andare da lei, anche solo per curiosità, ma eviterei di farlo diventare un caso.
Anyway, ieri è stata una giornata intensa: successi per Anna, Frida e Nina. Gioisco con loro.
Avevo appuntamento con Nicoletta, la grafica che senza conoscermi mi ha regalato i volantini per i reading liguri. Ero in anticipo e ho visto il lato oscuro e brillante della città in pochi metri. Davanti alla banca un poveraccio dormiva buttato per terra, impedendo la chiusura della saracinesca; sono intervenuti gli uomini della sicurezza e hanno telefonato al 118, mi chiedo se l'avrebbero chiamato anche se il senzatetto fosse stato in un'altra posizione, presumo di no. Poco più in là le sfavillanti luci già natalizie di Kasanova che ha preso il posto di un negozio che mi piaceva molto, aveva prezzi bassissimi - forse per questo ha chiuso.
Mentre aspettavo Nicoletta sono entrata e ho cacciato il mio bel nasone dentro queste meravigliose candele http://www.colonialcandle.com/c-21-fragrance.aspx
Le nuove profumazioni sono (traduco) morbida coperta, velluto rosso, neve innamorata.
Ecco di lavoro voglio fare quella che inventa i nomi per le fragranze!
Dio bono ma che profumo avrà mai una coperta? Al massimo di ammorbidente, no?
No, perchè vi garantisco che annusando ho trovato proprio ciò che mi aspettavo.
Retorica spiccia certo, il mondo benestante che può permettersi di inebriarsi la casa con aromi curiosi e quello ai margini che una coperta manco ce l'ha per coprirsi!
Poi, la vita è proprio buffa a volte, io e Nicoletta abbiamo scoperto di essere nate lo stesso giorno (lei di parecchi anni dopo, I suppose) e ci siamo intese alla grande infervorate in discorsi creativi bevendo uno spritz! (In un locale figo vicino al Tribunale dei minori, perchè alla fine si torna sempre sul luogo del delitto!)
E Dio, spero tanto che Obama ce la faccia!!!
lunedì 5 novembre 2012
Figli comunque
In questi 2 giorni in cui non ho postato nulla (ma ho letto tutti i blog amici e commentato qua e là) sono stata molto coi miei genitori. Essere figlia, solo figlia, sapendo che non sarò mai genitore mi colloca in una
dimensione strana. Ne parlavamo con Clara. Mi sento un'adolescente quarantenne mentre rimango incastrata tra il sedile e la portiera della loro auto a 3 porte. Mi dimentico sempre che non ho la portiera e tento di farmi un varco nella lamiera. Ma soprattutto si dimentica mia mamma e mi chiude la portiera sui denti. Giro per il supermercato valtellinese con lei e ammira il mio modo di fare la spesa, allora penso: "non son più una ragazzina, ho persino qualcosa da insegnare nella gestione della casa."
Ognuno ha il suo percorso e comunque vada lo deve fare. Punto. Magari a ginocchioni, segnando la strada con le lacrime ma si va avanti. Oggi è un giorno impegnativo per chi, come me, non ha avuto la fortuna di desiderare un figlio e averlo nel giro di poco. Non è più il momento di polveroni e ingarbugliamenti, è solo tempo di cuore gonfio, sms e notizie, che, come dice sempre Clara, lo scirocco ce le porti buone. E' una splendida giornata tersa, dopo tanta pioggia. Di quelle in cui la vita si riaffaccia pick pick urrah! E Eta beta. Ve la ricordate Eta beta? Col gonnellino pieno di sorprese? Si nutre di (p)naftalina, dorme sui pomoli del letto ed è tanto simpatica.
E anche noi oggi ci riprogrammiamo su un nuovo progetto forse non proprio genitoriale, ma comunque importante. Aderiamo all'iniziativa di un'associazione locale che offre soggiorno ai bambini dell'area Chernobyl. Vengono ospitati per un mese (di solito giugno) in famiglia, e trascorrono la giornata, dopo la colazione e prima della cena, in un centro di accoglienza con giochi e attività. Se tutto va bene, io e Emanuele saremo una di queste famiglie!
Sono felice che la data per la prima riunione ci sia stata comunicata proprio oggi, giornata decisiva per blog amiche a me care!
Vi abbraccio!
dimensione strana. Ne parlavamo con Clara. Mi sento un'adolescente quarantenne mentre rimango incastrata tra il sedile e la portiera della loro auto a 3 porte. Mi dimentico sempre che non ho la portiera e tento di farmi un varco nella lamiera. Ma soprattutto si dimentica mia mamma e mi chiude la portiera sui denti. Giro per il supermercato valtellinese con lei e ammira il mio modo di fare la spesa, allora penso: "non son più una ragazzina, ho persino qualcosa da insegnare nella gestione della casa."
Ognuno ha il suo percorso e comunque vada lo deve fare. Punto. Magari a ginocchioni, segnando la strada con le lacrime ma si va avanti. Oggi è un giorno impegnativo per chi, come me, non ha avuto la fortuna di desiderare un figlio e averlo nel giro di poco. Non è più il momento di polveroni e ingarbugliamenti, è solo tempo di cuore gonfio, sms e notizie, che, come dice sempre Clara, lo scirocco ce le porti buone. E' una splendida giornata tersa, dopo tanta pioggia. Di quelle in cui la vita si riaffaccia pick pick urrah! E Eta beta. Ve la ricordate Eta beta? Col gonnellino pieno di sorprese? Si nutre di (p)naftalina, dorme sui pomoli del letto ed è tanto simpatica.
E anche noi oggi ci riprogrammiamo su un nuovo progetto forse non proprio genitoriale, ma comunque importante. Aderiamo all'iniziativa di un'associazione locale che offre soggiorno ai bambini dell'area Chernobyl. Vengono ospitati per un mese (di solito giugno) in famiglia, e trascorrono la giornata, dopo la colazione e prima della cena, in un centro di accoglienza con giochi e attività. Se tutto va bene, io e Emanuele saremo una di queste famiglie!
Sono felice che la data per la prima riunione ci sia stata comunicata proprio oggi, giornata decisiva per blog amiche a me care!
Vi abbraccio!
venerdì 2 novembre 2012
Non faccio il ponte, ma farò un mercatino!
Non faccio il ponte. Lavoro da sempre per un'azienda che non chiude mai, se non alle feste rosse di calendario, e pure per quelle talvolta c'è da lottare (es. l'adorato S. Ambrogio). Da tempo ho perso l'abitudine e la voglia di chiedere il famigerato giorno di ferie che si colloca tra una festa e il weekend,
come oggi. Un po' che sono spesso capitate le classiche prevaricazioni da parte di colleghi prepotenti,
un po' che dall'ultimo ponte (quello di ognissanti di 7 anni fa, andai a Cracovia - viaggio consigliatissimo!!) quando su 5 partecipanti 2 furono imbarcti all'ultimo secondo causa esagarato overbooking (gli altri 3 tra cui la sottoscritta furono messi in lista d'attesa per parecchio) e al ritorno soppressero il volo per cui fummo dirottati a Varsavia, poi Varsavia - Malpensa, e in pratica impiegammo qualcosa come 14 ore per rientrare, insomma da quel giorno giurai "mai più ponti!" E mantenni la promessa. Mi piace lavorare in questi frangenti: non c'è traffico e il telefono tace.
Lo squillo del telefono è il mio devasto principale alla scrivania, spesso anticipa rogne epocali, e sempre
porta clienti annoiati e spocchiosi che non sapendo fare un certo lavoro, lo delegano a me, salvo lamentarsi che loro lo farebbero meglio. Un gran bel modo di spendere i loro soldi, direi. Ma di questo vivo e mi nutro.
Avere comunque un giorno in mezzo libero fa sempre piacere assai. Sveglia tardi, qualche incombenza casalinga senza affanni, e nel pomeriggio e un bel film.
Questo: http://www.mymovies.it/film/2012/ilcomandanteelacicogna/
E passeggio, tappa da Princi (che Sfolli adora!)
Se avete buttato un'occhio alla side bar trovate un nuovo "da non perdere".
Ebbene sì, tra un mese ci sarà un banchetto di Frollini (romanzo non biscotti) e bijoux (eh che mix!)
al mercatino creativo organizzato dal trio PaSiTa (cliccando l'evento si apre il relativo blog, se non lo
conoscete). Elemento di rilievo il fatto che, se da una parte i mercatini natalizi ormai sono dappertutto, questo si svolge al chiuso! Niente piedi gelati per gli espositori, e tanta sicurezza che comunque vada non ci saranno problemi di ombrelli. Ci troviamo a Osio Sopra nell'ampio salone dell'Oxio Bed and Breakfast.
(Io e Emanuele pernottiamo, salvo imprevisti gravi! In modo da essere presenti entrambe le giornate.)
Eventuali cambi di programmai - tipo che mi fermo un sol giorno - verranno pubblicati tempestivamente.
Osio Sopra si trova a 40 km da Milano, a 12 dall'aeroporto di Orio al Serio e rimane comodissimo per tutti gli amici Lombardi. E' a pochi minuti dall'uscita dall'autostrada Capriate quella per il parco MinItalia Leolandia. Mi aspetto però anche qualche amica veneta, non è lontano neppure per voi!
La qualità della merce in vendita è garantita! Io i miei acquisti natalizi ho intenzioni di farli solo lì!
Save the date: 1 e 2 dicembre!
come oggi. Un po' che sono spesso capitate le classiche prevaricazioni da parte di colleghi prepotenti,
un po' che dall'ultimo ponte (quello di ognissanti di 7 anni fa, andai a Cracovia - viaggio consigliatissimo!!) quando su 5 partecipanti 2 furono imbarcti all'ultimo secondo causa esagarato overbooking (gli altri 3 tra cui la sottoscritta furono messi in lista d'attesa per parecchio) e al ritorno soppressero il volo per cui fummo dirottati a Varsavia, poi Varsavia - Malpensa, e in pratica impiegammo qualcosa come 14 ore per rientrare, insomma da quel giorno giurai "mai più ponti!" E mantenni la promessa. Mi piace lavorare in questi frangenti: non c'è traffico e il telefono tace.
Lo squillo del telefono è il mio devasto principale alla scrivania, spesso anticipa rogne epocali, e sempre
porta clienti annoiati e spocchiosi che non sapendo fare un certo lavoro, lo delegano a me, salvo lamentarsi che loro lo farebbero meglio. Un gran bel modo di spendere i loro soldi, direi. Ma di questo vivo e mi nutro.
Avere comunque un giorno in mezzo libero fa sempre piacere assai. Sveglia tardi, qualche incombenza casalinga senza affanni, e nel pomeriggio e un bel film.
Questo: http://www.mymovies.it/film/2012/ilcomandanteelacicogna/
E passeggio, tappa da Princi (che Sfolli adora!)
Se avete buttato un'occhio alla side bar trovate un nuovo "da non perdere".
Ebbene sì, tra un mese ci sarà un banchetto di Frollini (romanzo non biscotti) e bijoux (eh che mix!)
al mercatino creativo organizzato dal trio PaSiTa (cliccando l'evento si apre il relativo blog, se non lo
conoscete). Elemento di rilievo il fatto che, se da una parte i mercatini natalizi ormai sono dappertutto, questo si svolge al chiuso! Niente piedi gelati per gli espositori, e tanta sicurezza che comunque vada non ci saranno problemi di ombrelli. Ci troviamo a Osio Sopra nell'ampio salone dell'Oxio Bed and Breakfast.
(Io e Emanuele pernottiamo, salvo imprevisti gravi! In modo da essere presenti entrambe le giornate.)
Eventuali cambi di programmai - tipo che mi fermo un sol giorno - verranno pubblicati tempestivamente.
Osio Sopra si trova a 40 km da Milano, a 12 dall'aeroporto di Orio al Serio e rimane comodissimo per tutti gli amici Lombardi. E' a pochi minuti dall'uscita dall'autostrada Capriate quella per il parco MinItalia Leolandia. Mi aspetto però anche qualche amica veneta, non è lontano neppure per voi!
La qualità della merce in vendita è garantita! Io i miei acquisti natalizi ho intenzioni di farli solo lì!
Save the date: 1 e 2 dicembre!
giovedì 1 novembre 2012
Sliding doors: quella volta che
Chiara BC per la lista di novembre ha chiesto una simpatica sfilata di momenti in cui sarebbe stato sufficiente che la porta girasse diversamente per ribaltarmi l'intera esistenza.
Trovo che più che di Sliding doors la vita sia piena di matrioske per cui da una decisione (tua o del destino) ne scaturiscono mille altre a catena.
Eccola:
- Se avessi scelto un altro corso di studi alle superiori (ho frequentato la scuola alberghiera).
- Se avessi accettato il posto di lavoro che mi era stato offerto in un albergo sul lago di Garda
(Chiara, magari ci saremmo incontrate lì!)
- Se mi avessero assunta al Principe Savoia, lussuoso hotel di Milano dove mi pareva di aver sostenuto brillantissimi colloqui. Presero un'altra, casualmente amica di un'amica, semplicemente la classica fighetta da mettere in reception, anche se il mio inglese era decisamente migliore.
- Se non avessi lasciato il Vip.
- Se non avessi chiesto al collega che sarebbe diventato mio marito un passaggio per la stazione.
- Se mia sorella non mi avesse detto "ti apro un blog!"
- Se ci avessero dato l'idoneità alla genitorialità adottiva
- Se le righe sul test di gravidanza dopo 6 giorni di ritardo, poi diventati 8, fossero state 2 il marzo scorso
(e quì faccio outing 'che sta cosa non la sa quasi nessuno, così me ne libero!)
Ringrazio Chiara per tutta l'amicizia preziosa e per questi fantastici spunti di riflessione!
E buon 1 novembre a chi passa di quì!
Trovo che più che di Sliding doors la vita sia piena di matrioske per cui da una decisione (tua o del destino) ne scaturiscono mille altre a catena.
Eccola:
- Se avessi scelto un altro corso di studi alle superiori (ho frequentato la scuola alberghiera).
- Se avessi accettato il posto di lavoro che mi era stato offerto in un albergo sul lago di Garda
(Chiara, magari ci saremmo incontrate lì!)
- Se mi avessero assunta al Principe Savoia, lussuoso hotel di Milano dove mi pareva di aver sostenuto brillantissimi colloqui. Presero un'altra, casualmente amica di un'amica, semplicemente la classica fighetta da mettere in reception, anche se il mio inglese era decisamente migliore.
- Se non avessi lasciato il Vip.
- Se non avessi chiesto al collega che sarebbe diventato mio marito un passaggio per la stazione.
- Se mia sorella non mi avesse detto "ti apro un blog!"
- Se ci avessero dato l'idoneità alla genitorialità adottiva
- Se le righe sul test di gravidanza dopo 6 giorni di ritardo, poi diventati 8, fossero state 2 il marzo scorso
(e quì faccio outing 'che sta cosa non la sa quasi nessuno, così me ne libero!)
Ringrazio Chiara per tutta l'amicizia preziosa e per questi fantastici spunti di riflessione!
E buon 1 novembre a chi passa di quì!
mercoledì 31 ottobre 2012
Mia moglie è una strega (ma anche un fantasma)
It's Halloween! Io e Emanuele ci siamo divertiti a inventare look a tema, che trovate cliccando.
I personaggi
Se mai dovesse capitarmi di cenare con uno tra i miei scrittori preferiti, mettiamo vivente che già mi pare improbabile figuriamoci aggiungendo l'aggravante di richiamarlo dall'aldilà, e ammettiamo (oggi si va di fantasia) di potergli fare una sola domanda, tanto per non tediarlo, vorrei sapere come i suoi personaggi
si sono palesati a lui. In concreto chiederei a Jonathan Coe come caspita ha inventato la famiglia Trotter.
Perchè la trama è fondamentale, ma io mi innamoro dei protagonisti altrui, e anche dei miei.
Per settimane sono stata in dubbio se riesumare (è pur sempre Halloween tiriamo in ballo qualche scheletro) antiche storie sepolte, per farle risplendere di luce nuova. Lo meriterebbero, davvero, ma non mi veniva
il friccico giusto. E' che in attesa di sto secondo romanzo, ormai definibile il Nirvana, e dell'albo illustrato (progetto n. 2) sto un po' impallata. Per cui ho atteso, tanto il blog è un'ottima palestra, di certo non perdo l'abitudine alla scrittura. Giammai.
Ho aspettato, aspettato fino a quando la traccia di un concorso al quale voglio partecipare (strano, visto che ormai i concorsi per racconti non sono più nelle mie corde - ma questo è diverso per serietà e premio: una cassa di libri) mi ha dato lo spunto.
Appena ho letto gli elementi indispensabili al racconto: acqua, porta un'amica, il vizio peggiore - che devono essere tutti presenti non sceglierne uno - i personaggi si sono visualizzati e ho dovuto solo farli muovere all'interno della storia.
Questo è il momento felice, quello più bello e atteso. Quello magico, quello per cui scrivo. Ma soprattutto quello che non sai mai se e quando arriverà. Il terrore di ogni autore: e se non dovessi più avere idee?
Perchè vedete io non mi dico "adesso voglio scrivere una storia di..." no, non funziona, non per me almeno. Io aspetto che i personaggi mi parlino, bussino alle mie giornate e risveglino la mia creatività. E divento corpo unico col pc, penso di continuo a loro, il mondo intorno si annulla. Come ora.
"Allora Jonathan dimmi, tu invece come fai?"
si sono palesati a lui. In concreto chiederei a Jonathan Coe come caspita ha inventato la famiglia Trotter.
Perchè la trama è fondamentale, ma io mi innamoro dei protagonisti altrui, e anche dei miei.
Per settimane sono stata in dubbio se riesumare (è pur sempre Halloween tiriamo in ballo qualche scheletro) antiche storie sepolte, per farle risplendere di luce nuova. Lo meriterebbero, davvero, ma non mi veniva
il friccico giusto. E' che in attesa di sto secondo romanzo, ormai definibile il Nirvana, e dell'albo illustrato (progetto n. 2) sto un po' impallata. Per cui ho atteso, tanto il blog è un'ottima palestra, di certo non perdo l'abitudine alla scrittura. Giammai.
Ho aspettato, aspettato fino a quando la traccia di un concorso al quale voglio partecipare (strano, visto che ormai i concorsi per racconti non sono più nelle mie corde - ma questo è diverso per serietà e premio: una cassa di libri) mi ha dato lo spunto.
Appena ho letto gli elementi indispensabili al racconto: acqua, porta un'amica, il vizio peggiore - che devono essere tutti presenti non sceglierne uno - i personaggi si sono visualizzati e ho dovuto solo farli muovere all'interno della storia.
Questo è il momento felice, quello più bello e atteso. Quello magico, quello per cui scrivo. Ma soprattutto quello che non sai mai se e quando arriverà. Il terrore di ogni autore: e se non dovessi più avere idee?
Perchè vedete io non mi dico "adesso voglio scrivere una storia di..." no, non funziona, non per me almeno. Io aspetto che i personaggi mi parlino, bussino alle mie giornate e risveglino la mia creatività. E divento corpo unico col pc, penso di continuo a loro, il mondo intorno si annulla. Come ora.
"Allora Jonathan dimmi, tu invece come fai?"
martedì 30 ottobre 2012
Grazie e voltiamo pagina
Volevo voltare pagina e parlarvi magari dell'ispirazione nello scrivere, del quasi buio che ora c'è quando lascio l'ufficio alle 17.30, delle castagne che non ho ancora mangiato e una mia amica mi aveva promesso di farmi un bel montebianco e ora non oso ricordarglielo...
Ma il commento di Simona Pegliese, che ringrazio e spero vivamente ripassi di quì a breve, mi dà lo spunto per la giusta conclusione al pasticciaccio brutto.
(Coi migliori auguri a Carmen Russo, ma di cuore!).
Ebbene, siamo tutti tutti me compresa, troppo presi dalle nostre vite. Anche laddove troviamo ampi sprazzi e spazzi di pascoli per pascerci insieme (grazie Miss Sunshine per oggi, io ti adoro proprio) siamo un po' portati (chi più, chi meno eh) a considerare la nostra propria vita la più tribolata e sghemba.
Chi ha i figli perchè li ha
chi non ha figli perchè non li ha
Chi ha il lavoro perchè ce l'ha
chi non ha lavoro perchè non ce l'ha
e via di sto passo che l'elenco è infinito.
Mi pare di essere abbastanza capace di gettare lo sguardo oltre la staccionata dei miei casini, e magari
pure una mano per afferare qualcuno. Ma magari no. Magari sono una detestabile inconsapevole portata a far tragedie per niente. E se lo sono, chiaramente, non posso manco rendermene conto.
Comunque sia ringrazio tutti! Domani parliamo d'altro!
Ma il commento di Simona Pegliese, che ringrazio e spero vivamente ripassi di quì a breve, mi dà lo spunto per la giusta conclusione al pasticciaccio brutto.
(Coi migliori auguri a Carmen Russo, ma di cuore!).
Ebbene, siamo tutti tutti me compresa, troppo presi dalle nostre vite. Anche laddove troviamo ampi sprazzi e spazzi di pascoli per pascerci insieme (grazie Miss Sunshine per oggi, io ti adoro proprio) siamo un po' portati (chi più, chi meno eh) a considerare la nostra propria vita la più tribolata e sghemba.
Chi ha i figli perchè li ha
chi non ha figli perchè non li ha
Chi ha il lavoro perchè ce l'ha
chi non ha lavoro perchè non ce l'ha
e via di sto passo che l'elenco è infinito.
Mi pare di essere abbastanza capace di gettare lo sguardo oltre la staccionata dei miei casini, e magari
pure una mano per afferare qualcuno. Ma magari no. Magari sono una detestabile inconsapevole portata a far tragedie per niente. E se lo sono, chiaramente, non posso manco rendermene conto.
Comunque sia ringrazio tutti! Domani parliamo d'altro!
lunedì 29 ottobre 2012
Comunque
Invece di tanti polveroni bastava che qualcuno mi chiedesse: "ma tu Sandra, come stai?"
A nessuno è venuto in mente che tutto il can can che si sta ballando avrebbe forse potuto turbarmi.
E per concludere pure la mia sosia che da Fazio inneggia l'adozione sparlando di PMA.
Diobono se non sapete parlare, almeno statevene zitti.
Oggi va così. Neanche poi male perchè il taglio di capelli e pure il colore sono davvero meravigliosi.
E la editor figa ha pungolato l'agente superstar affinchè si decida a breve. Altri 10 giorni di agonia.
Ho avuto attese peggiori.
A nessuno è venuto in mente che tutto il can can che si sta ballando avrebbe forse potuto turbarmi.
E per concludere pure la mia sosia che da Fazio inneggia l'adozione sparlando di PMA.
Diobono se non sapete parlare, almeno statevene zitti.
Oggi va così. Neanche poi male perchè il taglio di capelli e pure il colore sono davvero meravigliosi.
E la editor figa ha pungolato l'agente superstar affinchè si decida a breve. Altri 10 giorni di agonia.
Ho avuto attese peggiori.
domenica 28 ottobre 2012
Semplice
Il cambio dell'ora mi getta sempre nell'inverno, figuratevi abbinandolo al cambio armadio, come ho fatto oggi. E' ufficiale: ho più abiti estivi che invernali! (Troverei assai più logico il contrario).
Oggi avrei voluto andare al cinema, ma non ho trovato accompagnatori. Emanuele era sul no titubante, non ho voluto forzare la mano, perchè quando io non ho voglia di andare da qualche parte, trovo antipatica l'insistenza. Mentre mia mamma che ha una tessere per il cinema con 10 spettacoli prepagati (da lei) non aveva voglia di uscire. Non mi sono persa d'animo: ho scrappato - a dire il vero ho ancora il tavolo invaso da ritagli, card, abbellimenti e quant'altro - perchè ho appena fatto una sosta merenda.
Divano, té e plum cake home made da me per ristorare il mio orso marito un po' giù di morale, e real time. Deboscia pura. Infatti ora Emanuele sta meglio. Plum cake risolutivo.
Ieri taglio di capelli e colore dal viParrucchiere. Che rimane un gran mito. Considerate: colpi di sole, taglio, piega, tutto con ottimi prodotti (fa sto trattamento alla menta formidabile) in un bel salone vicino a Santa Maria delle Grazie tot 63 euro. Non è molto davvero. Ora ho mantenuta la lunghezza ma sono tutti scalati, mi piacciono molto e spero di riuscire a gestirli senza il cinese, che giammai rinnego, ma col brutto tempo si esce meno volentieri, anche perchè il buio davvero annienta le mie forze.
E il pomeriggio scorre in maniera semplice, casalinga. Mi auguro solo di non passare un inverno come il precedente, con tutti quei casini naso orecchi. Iniziarono giusto la sera di Halloween.
http://fratanteidee.blogspot.it/2012/10/ghirlande-e-ancora-ghirlande.html
Vado ad appendere la ghirlanda che trovate nel link sopra. Eh sì io sono l'amica fortunata che ha ricevuto la versione con zucca un po' più piccola (ma comunque grandina)!
Oggi avrei voluto andare al cinema, ma non ho trovato accompagnatori. Emanuele era sul no titubante, non ho voluto forzare la mano, perchè quando io non ho voglia di andare da qualche parte, trovo antipatica l'insistenza. Mentre mia mamma che ha una tessere per il cinema con 10 spettacoli prepagati (da lei) non aveva voglia di uscire. Non mi sono persa d'animo: ho scrappato - a dire il vero ho ancora il tavolo invaso da ritagli, card, abbellimenti e quant'altro - perchè ho appena fatto una sosta merenda.
Divano, té e plum cake home made da me per ristorare il mio orso marito un po' giù di morale, e real time. Deboscia pura. Infatti ora Emanuele sta meglio. Plum cake risolutivo.
Ieri taglio di capelli e colore dal viParrucchiere. Che rimane un gran mito. Considerate: colpi di sole, taglio, piega, tutto con ottimi prodotti (fa sto trattamento alla menta formidabile) in un bel salone vicino a Santa Maria delle Grazie tot 63 euro. Non è molto davvero. Ora ho mantenuta la lunghezza ma sono tutti scalati, mi piacciono molto e spero di riuscire a gestirli senza il cinese, che giammai rinnego, ma col brutto tempo si esce meno volentieri, anche perchè il buio davvero annienta le mie forze.
E il pomeriggio scorre in maniera semplice, casalinga. Mi auguro solo di non passare un inverno come il precedente, con tutti quei casini naso orecchi. Iniziarono giusto la sera di Halloween.
http://fratanteidee.blogspot.it/2012/10/ghirlande-e-ancora-ghirlande.html
Vado ad appendere la ghirlanda che trovate nel link sopra. Eh sì io sono l'amica fortunata che ha ricevuto la versione con zucca un po' più piccola (ma comunque grandina)!
sabato 27 ottobre 2012
In campagna!
Domenica abbiamo fatto questa gita in Valtellina, nei soliti luoghi noti e amati.
Ci hanno raggiunto le nostre amiche gemelle Camilla e Francesca (che bei nomi, vero?) che si sono aggiunte allo zoccolo duro Massy-amico storico, Roberto amico più recente ma grande affiatamento, entrambi valtellinesi.
Vedete il bel gruppo in cammino lungo le strade della fiera nella quarta foto. Per tutte le immagini by Emanule, basta cliccare "continua a leggere" come sempre.
Il paese è adagiato ai piedi della montagna. Fondovalle sarebbe la definizione giusta, ma io lo chiamo montagna, perchè abitando in città mi pare già un bel passo avanti, anzi in alto, verso le vette!
Ci hanno raggiunto le nostre amiche gemelle Camilla e Francesca (che bei nomi, vero?) che si sono aggiunte allo zoccolo duro Massy-amico storico, Roberto amico più recente ma grande affiatamento, entrambi valtellinesi.
Vedete il bel gruppo in cammino lungo le strade della fiera nella quarta foto. Per tutte le immagini by Emanule, basta cliccare "continua a leggere" come sempre.
Il paese è adagiato ai piedi della montagna. Fondovalle sarebbe la definizione giusta, ma io lo chiamo montagna, perchè abitando in città mi pare già un bel passo avanti, anzi in alto, verso le vette!
venerdì 26 ottobre 2012
L'intima condivisione di una sera a Lonateland nella regione del chissà dov'è!
Mi sto interrogando in queste ore sul vero significato della condivisione nel web.
Per me, lo sapete, il blog è una moderna agorà dove incontrasi con fiducia gettando le basi per abbracci reali. Per altri magari è tutt'altro. Anzi senza magari.
Per me condividere significa che ieri, prima del Reading, e dopo aver vagato per lande sconosciute, abbiamo cenato da Trimamma e io ho tagliato la pizza a suo figlio Simone, fatto pipì nel suo bagno e uscendo (dal bagno) ho trovato mio marito che chiacchierava di cartoni animati coi bimbi. Volevo piangere.
Il Reading è andato molto bene, nonostante Trimamma si crucciasse per il poco pubblico, in realtà ho avuto una platea davvero attenta, interessata e coinvolta. Persone che al classico "ci sono domande?" non han lasciato che una coltre di imbarazzo invadesse la sala, ma han partecipato ancora e ancora con spunti e riflessioni.
Ho capito, non so se si è percepito, che mi tremava la voce, e non mi era mai successo. Stavo davvero andando come un treno, la moderatrice continuava a dire che il mio romanzo le è piaciuto perchè è vero. E io sono tanto stanca di gente poco vera che spettacolarizza le cose. La Filigrana è una associazione con un'obiettivo preciso: trascorrere qualche piacevole ora insieme, al giovedì sera, in nome della creatività. E io conosco bene la realtà dei piccoli centri, dove è difficilissimo proporre qualcosa che abbia anche solo alla lontana un sentore culturale, si viene subio tacciati di voler fare gli intellettualoidi. E poi nei paesi alla sera trac trac si chiudono porte e portoni, buonanotte e chi esce più? Invece questo circolo offre ore rilassanti, un angolo di serena spensieratezza e ristoro nonostante tutto. Un po' come dire: "Dio bono che giornata del piffero, per fortuna stasera vado alla Filigrana". Oh ci andrei pure io se fosse un po' meno lontanuccio.
Sono state di una gentilezza squisita come i frollini che avevano preparato, non vi sto addire quanto ma quanto erano eccezionali. Anche la torta di Trimamma però, eh. Mi hanno omaggiata di una deliziosa tovaglietta con mug molto indicata per una che parla di colazioni. Sono stata benissimo, contenta proprio.
Ho visto un gruppo compatto speranzoso in miei successi futuri. Mi sono sorpresa a dire: "io col secondo romanzo voglio fare il botto, perchè me lo merito!!" Non avevo mai esternato prima un desiderio tanto dirompente e immodesto, ho potuto farlo perchè erano tutti dalla mia parte. C'era la fila per comprare il romanzo, alla fine stavo facendo sù un macello con la moneta, il resto. Una bella ragazza che scrive per un giornale locale ed era lì in un angolo a prendere appunti ha sbuffato: "uff. sono uscita con sette euro, vado a prelevare, non posso non comprarlo!" E quando stavo tirando fuori il secondo pacco dalla borsa - non espongo mai tutte le copie, la trovo una brutta ostentanzione - la fotografa mi ha detto: "non li avrà mica finiti?"
E poi c'è stata Ila e il suo abbraccio potente, il mazzo di rose stupendo che mi ha portato. Era lì sulla sua sedia, scricciolo ricciolo, dove li aveva i fiori non lo so perchè mica li avevo visti, per cui sorpresona mi si para davanti e me li dà. Ila che ha rilevato una libreria in un paese vicino. E io già mi vedo che vado da lei, me la giro, poi ci facciamo un caffè. E poi c'è sta serata al ristorante greco da organizzare io, Ila, Trimamma e mariti. Uh signur che bello.
Condivisione per me sono Irene, Simone ed Elisa - i koala - che ci aspettano a casa, guardano dalla finestra con le manine appoggiate al vetro e appena scendiamo dall'auto ci salutano. Ma tempo di fare un piano di scale e son già seduti a tavola, precisi, a rubarsi le patatine.
Io coi miei fantasmi ci combatto ogni giorno.
Ma con certe blog amiche è un po' più facile.
Grazie a chi passa di qui ed era pure là, a Lonate. Ancora un po' che vagavamo al limitar del bosco mi sa che beccavamo pure Robin Hood.
E niente non so se le metto le foto, caspita avevo proprio dei capelli pietosi!
Per me, lo sapete, il blog è una moderna agorà dove incontrasi con fiducia gettando le basi per abbracci reali. Per altri magari è tutt'altro. Anzi senza magari.
Per me condividere significa che ieri, prima del Reading, e dopo aver vagato per lande sconosciute, abbiamo cenato da Trimamma e io ho tagliato la pizza a suo figlio Simone, fatto pipì nel suo bagno e uscendo (dal bagno) ho trovato mio marito che chiacchierava di cartoni animati coi bimbi. Volevo piangere.
Il Reading è andato molto bene, nonostante Trimamma si crucciasse per il poco pubblico, in realtà ho avuto una platea davvero attenta, interessata e coinvolta. Persone che al classico "ci sono domande?" non han lasciato che una coltre di imbarazzo invadesse la sala, ma han partecipato ancora e ancora con spunti e riflessioni.
Ho capito, non so se si è percepito, che mi tremava la voce, e non mi era mai successo. Stavo davvero andando come un treno, la moderatrice continuava a dire che il mio romanzo le è piaciuto perchè è vero. E io sono tanto stanca di gente poco vera che spettacolarizza le cose. La Filigrana è una associazione con un'obiettivo preciso: trascorrere qualche piacevole ora insieme, al giovedì sera, in nome della creatività. E io conosco bene la realtà dei piccoli centri, dove è difficilissimo proporre qualcosa che abbia anche solo alla lontana un sentore culturale, si viene subio tacciati di voler fare gli intellettualoidi. E poi nei paesi alla sera trac trac si chiudono porte e portoni, buonanotte e chi esce più? Invece questo circolo offre ore rilassanti, un angolo di serena spensieratezza e ristoro nonostante tutto. Un po' come dire: "Dio bono che giornata del piffero, per fortuna stasera vado alla Filigrana". Oh ci andrei pure io se fosse un po' meno lontanuccio.
Sono state di una gentilezza squisita come i frollini che avevano preparato, non vi sto addire quanto ma quanto erano eccezionali. Anche la torta di Trimamma però, eh. Mi hanno omaggiata di una deliziosa tovaglietta con mug molto indicata per una che parla di colazioni. Sono stata benissimo, contenta proprio.
Ho visto un gruppo compatto speranzoso in miei successi futuri. Mi sono sorpresa a dire: "io col secondo romanzo voglio fare il botto, perchè me lo merito!!" Non avevo mai esternato prima un desiderio tanto dirompente e immodesto, ho potuto farlo perchè erano tutti dalla mia parte. C'era la fila per comprare il romanzo, alla fine stavo facendo sù un macello con la moneta, il resto. Una bella ragazza che scrive per un giornale locale ed era lì in un angolo a prendere appunti ha sbuffato: "uff. sono uscita con sette euro, vado a prelevare, non posso non comprarlo!" E quando stavo tirando fuori il secondo pacco dalla borsa - non espongo mai tutte le copie, la trovo una brutta ostentanzione - la fotografa mi ha detto: "non li avrà mica finiti?"
E poi c'è stata Ila e il suo abbraccio potente, il mazzo di rose stupendo che mi ha portato. Era lì sulla sua sedia, scricciolo ricciolo, dove li aveva i fiori non lo so perchè mica li avevo visti, per cui sorpresona mi si para davanti e me li dà. Ila che ha rilevato una libreria in un paese vicino. E io già mi vedo che vado da lei, me la giro, poi ci facciamo un caffè. E poi c'è sta serata al ristorante greco da organizzare io, Ila, Trimamma e mariti. Uh signur che bello.
Condivisione per me sono Irene, Simone ed Elisa - i koala - che ci aspettano a casa, guardano dalla finestra con le manine appoggiate al vetro e appena scendiamo dall'auto ci salutano. Ma tempo di fare un piano di scale e son già seduti a tavola, precisi, a rubarsi le patatine.
Io coi miei fantasmi ci combatto ogni giorno.
Ma con certe blog amiche è un po' più facile.
Grazie a chi passa di qui ed era pure là, a Lonate. Ancora un po' che vagavamo al limitar del bosco mi sa che beccavamo pure Robin Hood.
E niente non so se le metto le foto, caspita avevo proprio dei capelli pietosi!
giovedì 25 ottobre 2012
Di carboidrati, cazziatoni e capelli!
http://ciboperlanostramente.blogspot.com
Sopra trovate un bel blog nuovo nuovo che parla di alimentazione in maniera approfondita ed efficace, facendo lavorare gli alunni di una scuola media. Un approccio moderno alle vecchie ricerche di gruppo.
A casa mia cerco sempre di coniugare fantasia, gusto e cibi sani, variando il menù senza spendere un
capitale. Alla base una spesa ben fatta evita un sacco di guai. Non sono una fanatica del bio, perchè credo che l'unica sicurezza sarebbe coltivarsi un orto da soli, ma non in città.
Dopo il fisioterapista anche uno chef personale non mi spiacerebbe affatto.
In questi giorni si discuteva in ufficio sulla relazione che hanno alcuni cibi coi nostri comportamenti.
Sarà una leggenda metropolitana che chi mangia tanta carne è più aggressivo?
Ecco, queste sono proprio cose che mi interessano.
Pare sia appurato che i carboidrati diano la felicità e, al contrario, una dieta che ne è povera, o addirittura priva (la famosa Dukan ho sentito dire) provochi malumore. In effetti il collega figo di buon carattere che ora limita i carboidrati alla domenica è diventato insofferente. La pasta, lo sappiamo, è piena di zuccheri necessari al cervello. Vi dirò, oltre all'effetto immediato del cioccolato, un pranzo a base di carboidrati mi soddisfa sempre, mi fa sentire appagata, al di là del sapore. Perchè se guardo invece le mie preferenze al palato ultimamente andrei di tartar di carne o pesce e poi direttamente un dolce morbido.
Proprio come le cene che mi sono sbaffata nei Damare Restaurants.
E voi?
Al reading di Alassio mi è stato chiesto qual è il mio vero lavoro. Mi occupo di adempimenti fiscali nell'ambito dell'unione europea, gestisco molti clienti e mi incuriosisce sapere se qualcuno tra loro magari mi legge qui. Oggi è l'ultimo giorno di lavoro del direttore amministrativo, col quale nel 93, con l'abbattimento delle frontiere, ho avviato un progetto importante, che è diventato il mio quotidiano. Sono salita a salutarlo e mi ha detto: "continua così sei sempre stata brava, anzi bravissima! Purtroppo quando tutto va bene non si ha la giusta gratifica, ma quando qualcosa va male (e una volta andò molto male!) il cazziatone arriva, amplificato!"
La giornata parte quindi bene, nonostante il nebbione e il fatto che, per la prima volta, non ho i capelli in piega per l'occasione. Questa cosa però mi mette un po' a disagio, averli lavati da me, intendo.
Sabato andrò dal viParrucchiere per taglio e colpi di sole, mi pareva un'esagerazione andare dal cinese ieri sera, anche se mi costa solo 6 euro, non si trova neppure sotto casa.
Ah, domani sono in ferie!!
Sopra trovate un bel blog nuovo nuovo che parla di alimentazione in maniera approfondita ed efficace, facendo lavorare gli alunni di una scuola media. Un approccio moderno alle vecchie ricerche di gruppo.
A casa mia cerco sempre di coniugare fantasia, gusto e cibi sani, variando il menù senza spendere un
capitale. Alla base una spesa ben fatta evita un sacco di guai. Non sono una fanatica del bio, perchè credo che l'unica sicurezza sarebbe coltivarsi un orto da soli, ma non in città.
Dopo il fisioterapista anche uno chef personale non mi spiacerebbe affatto.
In questi giorni si discuteva in ufficio sulla relazione che hanno alcuni cibi coi nostri comportamenti.
Sarà una leggenda metropolitana che chi mangia tanta carne è più aggressivo?
Ecco, queste sono proprio cose che mi interessano.
Pare sia appurato che i carboidrati diano la felicità e, al contrario, una dieta che ne è povera, o addirittura priva (la famosa Dukan ho sentito dire) provochi malumore. In effetti il collega figo di buon carattere che ora limita i carboidrati alla domenica è diventato insofferente. La pasta, lo sappiamo, è piena di zuccheri necessari al cervello. Vi dirò, oltre all'effetto immediato del cioccolato, un pranzo a base di carboidrati mi soddisfa sempre, mi fa sentire appagata, al di là del sapore. Perchè se guardo invece le mie preferenze al palato ultimamente andrei di tartar di carne o pesce e poi direttamente un dolce morbido.
Proprio come le cene che mi sono sbaffata nei Damare Restaurants.
E voi?
Al reading di Alassio mi è stato chiesto qual è il mio vero lavoro. Mi occupo di adempimenti fiscali nell'ambito dell'unione europea, gestisco molti clienti e mi incuriosisce sapere se qualcuno tra loro magari mi legge qui. Oggi è l'ultimo giorno di lavoro del direttore amministrativo, col quale nel 93, con l'abbattimento delle frontiere, ho avviato un progetto importante, che è diventato il mio quotidiano. Sono salita a salutarlo e mi ha detto: "continua così sei sempre stata brava, anzi bravissima! Purtroppo quando tutto va bene non si ha la giusta gratifica, ma quando qualcosa va male (e una volta andò molto male!) il cazziatone arriva, amplificato!"
La giornata parte quindi bene, nonostante il nebbione e il fatto che, per la prima volta, non ho i capelli in piega per l'occasione. Questa cosa però mi mette un po' a disagio, averli lavati da me, intendo.
Sabato andrò dal viParrucchiere per taglio e colpi di sole, mi pareva un'esagerazione andare dal cinese ieri sera, anche se mi costa solo 6 euro, non si trova neppure sotto casa.
Ah, domani sono in ferie!!
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