domenica 31 luglio 2011

Condivisione

Condivisione: dividere con. Uhm vediamo come posso farci un pensiero, alla mia maniera, per tutti voi.

Ho un sacco di frollini al cioccolato: ne volete un po'?
Certo, ce ne saranno meno per me, ma vuoi mettere la gioia di gustarli in compagnia!
Ho un sacco pesantissimo di frollini: mi aiutate a portarlo?
Sarà meno pesante per me, e se uno di noi sarà stanco, ci fermermo tutti a riposare.

Sembra semplice, proprio come un biscotto un po' rustico, con la farina grossa, magari di mais, come piacciono a me. Questo è il segreto, l'obiettivo di un buon frollino, ah no, scusate, di un buon blog.
La voglia di condividere. Nessuno si senta escluso, ma neppure obbligato. Il blog è una casa, la porta è aperta, no perditempo!
Non mi stancherò mai di dire che non ho aperto questo blog, perchè ne visitavo altri e ho pensato "caspita, quasi quasi ne apro uno mio!" No, io manco sapevo cosa fosse a momenti.Tanto per dire non avevo la più pallida idea che per farmi conoscere bastasse andare in altri blog, postando commenti.
Ne ero spaventata,  ho mosso i primi passi grazie a mia sorella e a StampingDani con grande timore e anche rispetto. Poi tutto è venuto da sè. E' come se loro due, con l'aggiunta di Manu, mi avessero  tolto le rotelline dalla bicicletta, io ho cominciato a pedalare, prendendoci gusto.
Ricevo tante mail di apprezzamento, il mio blog mi rappresenta in pieno, è difficile mentire in un blog, prima o poi la vera natura della blogger salterebbe fuori, comunque.

Condivisione: sguazzare nel fango altrui, sperando di trovarci tristezze per gioirne.
Ho idea che a qualcuno sia sfuggito il reale significato. Peccato. (Per lui ovviamente).
Se mostri il tuo lato debole, i deboli (non nel senso cristiano del termine) saranno pronti a colpire.

Ma le blogger sono compatte e forti. Tiè!

Pensando a Ila, costretta a privatizzare il suo blog, rendendolo ad inviti, per contrastare gli attacchi!
Pensando a Nora e a Anna con le quali condivido tantissimo e non le ho mai citate (scusatemi!!)
Pensando a Claudia che mi ha trovata nel blog di Nina, e poi (strana la vita, a volte è così buffa) mi ha incontrata di persona senza sapere che fossi io, e ha fatto 1 + 1 = Frollini.
Pensando a Clara che è il mio faro ormai, e mi fa luce guidandomi.

Un blog non è un castello da espugnare, un blog è un grande giardino pieno di fiori, il profumo è per tutti, solo gli idioti  calpestano le aiuole!

venerdì 29 luglio 2011

Di sogni azzurri realizzati

Ho usato con cautela l'etichetta "notizie col botto". Molti miei post sono stati felici, ma ho preferito centellinare un'etichetta tanto importante, proprio perchè inflazionare qualcosa significa spesso sminuirne l'importanza.
Ma questa volta nessuna precauzione: la notizia è col botto per cui vi invito a prestare la dovuta attenzione, perchè i sogni purtroppo non si realizzano spesso in questa vita tribolata.

Mia sorella, creativa di gran classe, nonchè ideatrice di questo blog, ieri ha detto "addio" al suo lavoro da dipendente e, a settembre, aprirà un'attività sua!
Qualcosa di azzurro che di sicuro piacerà alle creative! E tra le mie lettrici ce ne sono tante!

La trovate qua:

http://cartolibreria-paperopoli.blogspot.com/

Io sono felicissima per questo progetto andato in porto, so con quanta dedizione Giulia sa dedicarsi a ciò che ama, e questo successo ne è la prova, i tempi non sono dei più facili ma lei, con la grinta che devo dire ci contraddistingue (siamo gemelle!!) si è lanciata.

Le auguro un volo splendido, come si merita!

Children from Santo Domingo

Abbiamo (ho riletto il post, chiedendomi perché avessi scritto "abbiamo" invece di "ho" istintivamente, ebbene perché la condivisione sacrosantasubbbito e la libertà sono il vero significato di un blog) una nuova preziosa collaborazione di cui vado fiera.
Ma facciamo un passo indietro:
le foto che trovate in questo blog, se non sono prese dal web (e ne cito sempre la fonte) sono di
Emanuele Casale, che colgo l'occasione di ringraziare e al quale chiedo scusa per non averlo presentato fino ad ora.
Da oggi anche Luca Mirandola si affaccia a questa finestra virtuale. Luca è mio amico da una vita, è un fotografo eccezionale per cui ho scelto di farvelo conoscere con un suo vecchio scatto d'assaggio, risale al suo viaggio di nozze oltre 20 anni fa.
Mio il testo, come sempre.

Non ditemi che non si impara ad amare finché non si diventa genitori. Non sapevo neppure il nome del bimbo seduto accanto a me, sull'ottovolante, eppure l'ho protetto col mio braccio teso, quando mi è sembrato che si sporgesse troppo. Darei la vita per i miei nipoti, sottoponendomi a morte certa, lunga e sofferta. Non è solo sciocca emotività quel groppone che provo davanti ai bambini di un mondo che grida fame, sete, carestia, abbandono e guerra, è partecipazione vera, e posso provarlo.
La parola caritas viene tradotta indifferentemente coi termini "amore" e "carità";  non so quale sia quello corretto, non conosco il latino, ma condivido le parole di S. Paolo, nella sua celebre lettera ai Corinzi:
"la carità non si gonfia, non si vanta..."
Io, io, io, quanti dicono "io", facendolo seguire da aggettivi altisonanti?
Io non sono niente, ma credo di saper amare.

giovedì 28 luglio 2011

Cuoriandoli

Vorrei ritagliare con la mia fustellina da fogli coi colori dell'arcobaleno, anche quelli coi nomi strani come indaco che nessuno sa mai bene quale sfumatura sia esattamente, tanti cuoricini.

Mille coriandoli a forma di cuore, cuoriandoli insomma.

Poi li spargerei su questo mondo, sulle teste degli "onesti" pronti ad autoincensarsi, quelli che hanno sempre una risposta, coi congiuntivi sbagliati, quelli che non sorridono mai.

Io sorrido sempre, anche quando non mi va, e voi me lo riconoscete.

Grazie a tutti per la solidarietà. Non mi aspetto di piacere a tutti, è un onore non piacere a "certi."

E da domani si ricomincia, dimenticandosi delle blog nemiche penose. Vi aspetto tutte qua!

PS. Pare che sia arrivata l'estate, pare pure che il pezzo di piadina nell'orecchio sia bello incrostato e incastrato sul timpano per cui devo tornare dall'otorino sabato, dopo esserci stata oggi.

mercoledì 27 luglio 2011

La blog nemica

Mi è stato chiesto di eliminare una parte del post "Fatevi i fatti miei", e, come potete vedere, l'ho tolta.
Non perché mi sia sentita minacciata da questa richiesta, suvvia esiste la libertà di stampa per cui nel mio diario on line scrivo poi ciò che mi pare, chiunque può accedere, i commenti non vengono monitorati da me prima della pubblicazione, per cui tutto va nella blog sfera come una scheggia e ciao ciao.

Se ho scelto di accontentare l'interessata è solo perché in fondo, ma neppure troppo, ho un cuore e se qualcuno si sente ferito, io posso anche capire la cosa (dopo essermi fatta un paio di risate ovviamente).

Tuttavia, permettetemi due cosine:
scrivermi (oltre che commentare) è facilissimo, il collegamento con la mia mail è ben visibile e raggiungermi non è un problema.
Per cui trovo assai meschino che l'interessata invece di contattarmi abbia preferito telefonare ad un mio parente stretto, e non mi dilungo per non coinvolgerlo ulteriormente, definendomi falsa.
Ricorrere a  terzi è deplorevole, e non lo accetto, non perché il terzo in causa sia venuto sapere delle mie nefandezze, (che ben conosce), bensì perché io e solo io sono responsabile di ciò che pubblico, e le mie eventuali colpe me le so gestire perfettamente.

Seconda cosa, io visito molti blog, e tutti mi piacciono. Non perdo tempo a leggere blog che trovo poco interessanti (magari semplicemente perché parlano che ne so di fantascienza, riti satanici o vestiti firmati), né di persone che in qualche modo mi infastidiscono. Per cui davvero non capisco per quale motivo una blog nemica debba leggersi il mio blog, presumo, ogni giorno o quasi.
Cosa crede di trovarci? Segreti inenarrabili?

Penso che il mio piccolo successo la disturbi molto.
Che bella cosa l'invidia!
E che bellissima cosa sapere che qualcuno ha violato la mia mail aziendale (non sufficientemente protetta) pensando, ancora una volta, di trovare chissà che, scoprendo invece solo piccolezze.

PS. mi spiace molto che il mio post "vivo d'azzurro" non sia più il primo aprendo il blog, purtroppo ho dovuto scrivere questo piuttosto precipitosamente, vi invito quindi a scorrere un po' la giornata di oggi.

Vivo d'azzurro

Sono una persona metodica: amo le mie abitudini come tornare nei soliti luoghi amati, dove, difficilmente, troverò brutte sorprese. Sono anche fantasiosa e quando cedo a novità ed imprevisti ne sono sempre felice. Vesto di tutti i colori, anche in inverno, ma con l'azzurro vado sul sicuro. Adoro uscire: aperitivi, cinema, teatro, gite...eppure il guscio solido di casa mia non ha eguali. Indovinate di che colore sono le pareti?

In fondo mi basta poco per essere contenta.
Immagino la mia esistenza come un fagotto, sì un semplice fazzolettone con gli angoli legati insieme in un unico grosso nodo: lo allargo e fi faccio stare sempre qualche nuovo affetto; quelli che ho sul fondo formano la base per ogni altra cosa che verrà.
Ciò a cui ambisco è a portata di mano, non faccio sogni strampalati e mi prodigo per realizzare i miei progetti. Di solito.

Quanto siete disposti a richiare per ottenere di più?

Mi è capitato di buttare all'aria ogni mia certezza a cui tenevo immensamente, per raggiungere il cielo.
Ho appoggiato al nulla la mia sgangherata scala a pioli e ho iniziato a salire. Le vertigini mi hanno colta subito e ho pensato spesso di tornare indietro. Bastava poco per riappoggiare i piedi al suolo, mezzo giro sul gradino e avrei riavuto quello che forse stavo perdendo per sempre.
Niente voli, la cara vecchia terra.

Ma io amo l'azzurro e ho continuato a salire.
E il cielo è stato mio.

Poi oltre l'oceano ho avvistato qualcosa che avrebbe di nuovo scosso la mia placida vita serena. Non sono una grande nuotatrice, ma ho cominciato a nuotare, op op op, una bracciata dopo l'altra. L'acqua è diventata molto alta, il fondale lontano, concreto il rischio di annegare. Annaspo.

Ormai lo sapete, amo l'azzurro e neanche 'sta volta mi sono arresa, le onde mi travolgono, potrei perdere tutto.

Potrei vincere ancora.

martedì 26 luglio 2011

Amo l'azzurro e la semplicità

Ho cercato nel web una foto che mi colpisse al cuore e che mi rappresentasse, per proporvela.
Ho digitato varie parole, per un post che di parole ne avrà poche.
Sapevo che l'avrei riconosciuta tra molte, al primo sguardo, senza dubbio alcuno.
Ed è stato così.

                                              Immagine è presa da http://lapommehome.com/

Fatevi i fatti miei

Cosa c'è di peggio del pettegolezzo? Niente, risponderete voi.
Oh be', a pensarci bene chi non ha sgomitato indicando qualcuno, dicendo qualcosa di segreto?
Suvvia questo atteggiamento tipo: "preferisco che le cose mi vengano dette in faccia!! è talmente puerile da risultare irritante.
 Ma quando mai?
A me  non piace che mi si dica:
- che non sono abbronzata di ritorno dal mare
- che la pancetta inizia ad essere ben visibile, quasi sospetta
  sotto elenco
  - incinta?
  - GRASSA!
Ma questo è niente. Il vero gossip è altro. Voglio dire, se (è capitato) vedo il mio responsabile con un "altra" posso, secondo voi, dirgli in faccia "mi pareva che tua moglie fosse ben diversa..."
No, chiaro che non posso.
Il vero pettegolezzo odioso è:
- qualcuno ci racconta qualcosa in confidenza e noi lo spiattelliamo in giro STOP

Il resto è folclore, se uno è talmente scemo da farsi vedere in giro con l'amante, be' io posso raccontarlo a a chi mi pare.

Io voglio che la gente si faccia i fatti miei alle mie spalle. Sono solo illazioni, si bruciano i pochi neuroni dietro a supposizioni campate in aria.
Sghignazzino pure  per i miei capelli impossibili, ridano perchè sono ancora single!
Mi pare molto meno grave di quelli che, in nome del "dire le cose in faccia" quanto ci incontrano fanno domande impiccionesche quali:

- Voi, figli niente? (Grazie Nina!)
   Sono in lista per la FIVET, a me non basta una trombata, checccivuoifa?
  (Però trombo lo stesso! Lei no, lei si vede che non lo fa da parecchio!)
- Non vi sposate?
  Viviamo nel peccato, bruceremo all'inferno, chissene, tanto odiamo il freddo!
- Quanto guodagni al mese?
   E tu?
- La casa è tua o sei in affitto?
  L'ho occupata abusivamente.
 (Questa me l'ha fatta una signora conosciuta ad una sagra paesana dopo 3 minuti di conversazione!)
- Ma  X lavora? (X = un mio amico è nato a Istanbul, da madre greca e padre metà greco e metà italiano.
No, non lavora, quando gli va bene vende accendini fuori dal centro commerciale, quando gli va male spaccia.
Invece è laureato e responsabile in un ufficio export.
L'apparenza, si sa, inganna!
PS. In rosso, ovviamente, le risposte che avrei voluto dare.
       Lo dico per il collega rinco, forse passa di qui. Voi altri lo avete di certo capito!
  
Libere di essere d'accordo oppure no, io preferisco gossip che manco su Novella 4000, piuttosto che sentire domande di questo tipo!

lunedì 25 luglio 2011

Quando l'estate non decolla

Rubando le parole a Nina, che vi ho già presentato recentemente, non posso che unirmi al coro di molte blog amiche per le quali questa strana estate 2011 pare non abbia voglia di decollare.
Nina non sbaglia un post! Ed è riuscita, ancora una volta, a dar voce a quanto io avevo in testa da giorni.
Vogliamo parlare del meteo, manco fossimo inglesi? Parliamone. A Milano è stato più caldo tra aprile e maggio e io ho una memoria di ferro (qualcuna tra voi me l'ha fatto notare nei commenti, sì è vero, grazie!!). A me questi 25 gradi vanno benone. Odio il caldo soffocante afoso tipico della mia città, ma mi spiace tantissimo per chi è in vacanza.
Va bene, riconosco di esser stata fortunatissima, credo di aver beccato, a Cattolica, l'unica settimana di vero caldo caldone canicola che c'è stata fino ad ora.
Tuttavia lasciando perdere il tempo atmosferico la vacanza è stata bella, l'hotel fermo a quando ci ero stata la prima volta (avevo vent'anni, fatevi un po' i conti e traetene le debite conclusioni sullo stato di abbandono), ma io avevo dentro un non so che (cioè lo so, ma come al solito qui  non ne parlo) per cui non me la sono goduta fino in fondo. Ben mi sta, a fare la cazzona.

Tornando al termometro pazzo chisssene frega se oggi ho messo i jeans, con buona pace dei vestitini estivi (ritirati or ora dalla lavanderia per cui manco li tolgo dal sacchettone ciao ciao ci rivediamo nel 2012 ammesso che mi andrete ancora bene),  la ceretta total che mi ero prenotata da tempo dall'estetista, nell'illusione di andare al mare nei prossimi giorni.
(C'era una vaga idea di raggiungere mia mamma nel Conero domani, progetto naufragato per una serie di motivi).

Sono tornata dal mare con un orecchio tappato, il dolore va (a volte è fortissimo mi prende mezza faccia dalla testa al collo), a volte no. Nel complesso mi pare di avere un criceto che fa la ruota sul mio timpano, il suo pelo mi impedisce di sentire (è un continuo urlare "ehhhhhhhh??") e mi fa il solletico.
'Na gran rottura, non c'è che dire.
Il medico di base, dopo telefonate minatorie, non mi dava l'appuntamente per cui ho decretato "io vengo!" (Sottointeso poi sono criceti tuoi) mi ha spedita dall'otorino, non sapendo se si tratta di:
- catarro
- residuo del mar adriatico
- acqua fluorosa della piscina
- sporco di varia natura
- altro non ben identificato (pezzi di piadina?)
Dopo un altro tot di telefonate ho optato per il privato grazie anche al nuovo ticket aggiuntivo.
(Colgo l'occasione per mandare affanc la finanziaria!).
La sveglissima tipa del call center del CUP (leggasi per i non milanesi Centro Unico di Prenotazione) mi ha detto con tono perentorio che se non mi ricordo di disdire la visita ASL (prenotata prima di optare per il privato argh.) lo Stato italiano farà scattare un procedimento PENALE nei miei confronti!
E con questa chicca sul nostro bel paese vi saluto, chiedendovi se anche per voi questa è un'estate ferma sulla pista di lancio, o se state volando verso mete reali, o comunque anche senza spostarvi avete trovato una collocazione degna della parola estate.
PS. Mentre preparavo questo post la minestra è tracimata dal fornello, eh sì una bella zuppetta calda è proprio quello che ci vuole questa sera (comunque c'è un bel sole).
PS 2 Ho fatto un post pieno di parentesi (adoro le parentesi, ci metterei pure le graffe!!)

sabato 23 luglio 2011

(R)ESTATE SINGLE

Ogni anno quando le famiglie e le coppie si accingono ad affollare le strade delle vacanze raccolgo le lamentele delle single che non avendo con chi partire decidono di:
- stare a casina
- andare in villeggiatura con una compagnia/amica arrangiata e poco convincente, che, di sicuro le rovinerà il tanto sospirato e atteso periodo di relax.
E ogni anno puntualmente io propongo la terza soluzione
- andare in ferie da sole!!

Naturalmente non tutte sono pronte al grande passo ma io quest'anno c'ho un blog, per cui posso usare la blogsfera per urlare il mio messaggio, che, fino allo scorso anno,  ho detto solo a voce.

Andare in vacanza da sole è bellissimo, estrmamente appagante, e una volta che si va ci si pente di non aver cominciato prima!

La mia prima volta è stata a 23 anni: un'amica mi tirò il classico pacco last minute per cui decisi di prenotare una camera singola a Rimini e iniziò la mia avventura.
Il bagnino (grandi i romagnoli, ma si sa!) mi assegnò un ombrellone vicino ad una ventenne al mare coi genitori, simpatizzammo subito, quanti ricordi le serate in discoteca!!
Da lì in poi non ho più avuto remore e ogni anno mi sono regalata una settimana extra tra maggio e giugno da sola, in diverse località italiane, ovvero: Chiavari, Ventimiglia, Levanto e Siena.
Siccome odio gli aeroporti, e il relativo casino, ho sempre preferito muovermi col treno, optando per piccoli deliziosi hotel, ma, a secondo delle esigenze, che possono essere diverse dalle mie, la single potrà magari scegliere anche un bel villaggio con tante attività sportive ricreative, o un tour in bus alla scoperta di paesi lontani.
Un mio caro amico single qualche anno fa ha rotto gli indugi e ha prenotato un posto sul TGV alla volta di Parigi, ne è stato felicissimo ed ora chi lo ferma più?

Capisco che in Italia non sia tanto consueto vedere una donna sola ad un tavolo al ristorante, è un provincialismo sciocco che va superato. Una single che viaggia da sola non è un'oca in cerca di avventure, è una persona che sta facendo una cosa che le piace, punto.
Ragazze ascoltatemi, vacanza da sola significa non dover rendere conto a nessuno del dove andare/cosa fare/a che ora mangiare/dormire ecc.  E' bellissimo e può capitare di fare incontri molto interessanti, tutto questo non ha prezzo per il resto...be' ci sono le noiose vacanze con la zia Petronilla.

Buon week end a tutte!

venerdì 22 luglio 2011

Quando il telefono non c'era, ma c'era già Ilaria vostra

Oggi mio cugino Marco, meglio noto al mondo come "cugino preferito" mi ha mandato una mail.
Subito mi è venuto lo stravoltone: non è che mi scriva spesso, anzi.
Ora vi prego non pensate qualcosa tipo "senti Ilaria dei rapporti con tuo cugino non è che ci importi tantissimo, per cui non sentirti obbligata a pubblicare un post al giorno, se proprio non hai nulla da dire lascia anche perdere, che non muore nessuno se sta sera non aggiorni..."
Stay tuned che per me ne esce un bel post.

Dicevo, mio cugino ha commesso un errore, assolutamene non da lui ingegnere fino alle mutande, un tipo un po' svizzero che se pensi a come era da bambino non capisci bene cosa gli sia mai potuto capitare...  ebbene non ha messo gli indirizzi nascosti. Per cui figuratevi se mi perdevo il gusto di sbirciare a chi l'avesse mandata oltre a me, trattandosi di una mail molto spirituale insomma non proprio per tutti i palati.
Ma chi ti vedo? F.M. e mi coglie un trip che manco con l'extasi più pregiata (che ne so poi io di droghe boh).
Perchè quando F.M. era a militare nei gloriosi anni settanta (adoro gli anni ottanta, ma ultimamente mi è partito l'embolo dei seventies, del tipo che mi sono pure comprata il going, quel gioco da spiaggia con una palla ovale e due corde messe a X, uno apriva le braccia, il compagno di fronte le chiudeva e via...sulla battigia) i suoi genitori, vicini di casa dei miei nonni (tanto per intenderci i padroni di casa del cagnolino del celebre mio post "un amico che ho perduto") non avevano il telefono per cui F.M chiamava i miei nonni ad orari prefissati, circa pre-telegiornale, e sua mamma scendeva da noi.
Non-avevano-l'apparecchio-telefonico capite? E adesso lui comunica con la mail.
Ma vi rendete conto del salto tecnologico generazionale?
E, soprattutto, del fatto che io c'ero, c'ero quando non c'era il telefono.
Mi son fatta tutta la generazione: telex, telefax, videoterminale, picci, e marchingegni vari ultra moderni coi quali, si sa, non ho ancora simpatizzato tanto.

http://www.pagine70.com/vmnews/wmview.php?ArtID=41

Ehehhe ho trovato pure il link del going, per i più giovani, e per confermare che grazie alla tecnologia attuale qualsiasi esigenza tu abbia, in internet la puoi soddisfare!

giovedì 21 luglio 2011

Un post pieno di link bellissimi (novità)

Ho deciso di inaugurare una nuova rubrica di condivisione. Vorrei proporvi delle cose che mi piacciono ma che, ovviamente, non siano tanto consuete, in modo che possiate apprezzarle anche voi.

http://inunmondodasogno.blogspot.com/2011/07/seconda-tappa-del-sal-un-pensiero-per.html?showComment=1311275017804#c663980646789581999
Ma prima di tutto ecco il link numero uno della giornata, dove troverete il proseguimento del Sal de l'angolo country.
L'obiettivo è stato perfettamente raggiunto: creare con passione, e trovare una nuova amica da coccolare.
(Così diceva lo slogan di Stefania).
Modestamente io la mia Katia me la sto coccolando proprio bene!! Ma è facile, sono stata tanto fortunata nell'abbinamento che la sento davvero vicina, anche se, è proprio il caso di dirlo, c'è di mezzo il mare.
(Vive all'Elba!!)

Restiamo a tema mare con questo secondo link.
Si tratta di un negozio assolutamente spaziale che ho scovato a Cattolica, sono pazza di questi articoli, ma ahimè i prezzi piuttosto elevati mi hanno costretta a rinunciare. Sono prevalentemente borse, e accessori di abbigliamento.
Io lo lascio qui, se qualcuno desidera farmi un regalo... non si sa mai.
http://www.brandinatheoriginal.it/newbrandina.php

Anzi facciamo così, ogni volta che proporrò un post con la nuova etichetta "link" dovrà avere un argomento specifico, oggi è mare.
Quindi beccatevi anche questo:
http://www.deauville.org/en/fichepartenaire.php?idpartpara=800

Si tratta di una catena di negozi di sardine (io le adoro) che paiono boutique, infatti è francese, e li ho scoperti lo scorso anno tra Bretagna e Normandia. Ho scelto quello di Deauville, perchè è una località assolutamente stravagante, belle epoque, case a graticcio, spiaggia enorme e divi, così ve la gustate un po' insieme alle sardine che sembrano gioielli, da come le presentano in questi negozi davvero unici.
E siccome link significa collegamento, pensate che collegamento pazzesco...ho trovate le sardine de la belle iloise a Cattolica. E mi sono fatta una bella scorta, dopo che, lo scorso anno, ero tornata dalla Francia col bagagliaio lettaralmente pieno!!

mercoledì 20 luglio 2011

Make me move like a star

Son qua, sommersa dalle lavatrici, e tanto altro, in fase di recupero nella lettura dei blog. Prometto di passare da tutte, anche se probabilmente non riuscirò proprio a commentare ogni vostro post.
(Perdonata??)
Aggiungo: pare che la frase citata nel mio post "mojito ecc."  non fosse di Lili, evvvai che Ilaria ha colpito ancora, insomma, chi me l'ha realmente scritta non si senta offesa, odio davvero sembrare ingrata, ma avrei giurato che fosse proprio di Lili, ma mi scuso tantissimo con l'interessata.
Aggiungo ancora: ringrazio Ila mia omonima che ha il blog "chiuso", (una volta non era così e lo leggevo sempre) per l'invito, ora dopo vari click riesco nuovamente a visitarlo, ma non a commentare, però ci sono!

Insomma sono in fase "smaltire l'arretrato" e ho avuto un po' di intoppi.
Un altro blog mi ha chiesto il numero di cellulare per partecipare al giveaway, ma ho già informato via mail la blogger (?)

Questo post era partito per informarvi di aver degnamente rispettato i buoni propositi sullo svacco da mare, a partire dallo shopping estremo.
Per una  come me votata alle ballerine "sante subito", e alle clark (ne ho un paio fru-fru col un bordino che pare scrappato e la stringhe fucsia) queste che vedete mi  paiono un bel passo avanti per diventare un po' più fashion. Sembrano espadrillos ma sono di camoscio, non le ho ancora indossate in città perché il tempo è parecchio bizzarro e non vorrei rovinarle la prima volta!


martedì 19 luglio 2011

Ancora sulle blog amiche

Ho fame di post, per recuperare i giorni persi ... (l'hotel senza postazione internet noooooooooo!)

Oggi una tra le  mie blog amiche preferite (non faccio nomi, lei e solo lei saprà riconoscersi) mi ha inviato un paio di fotografie, dietro mia richiesta.
Ma che stra figa è?!!
Se io fossi così tappezzere il mio blog di scatti!
Lei è una di quelle personcine riservate che ammiro tanto, come vorrei esserlo anche io!
Invece no, e siccome credo che andare contro natura rappresenti un grosso danno per la propria  identità, continuo a raccontare in fatti miei al mondo per pentirmene subito dopo. Lei no, lei nel suo blog dice ciò che fa (torte sublimi ad esempio!), ma non ciò che è...e per questo la ringrazio per essersi svelata così tanto nelle mail.

Una blog amica è colei che sa sorprenderti in una giornata novembrina come quella attuale.
A Milano ci sono 17 gradi, il cielo plumbeo e ho tanta voglia di Natale.
Poi arriva sta mail da San Diego, sì avete letto bene S A N  D I E G O
Californiaaaaaaaaaaa (pregasi leggerlo sulle note della canzone dei Mamas and Papas or something like that!!)
Dicevamo, mi ha scritto questa blog amica italiana che si è trasferita negli USA e cosa fa?
Ma mica ti va ad organizzare un blog tour  in Italia con tappe studiate a regola per incontrare alcune blog amiche E mi include.
E io ci vado. (Porcapaletta come vorrei esserci al meeting romano!)

Perchè quando ho incontrato una blog amica, non mi sono mai pentita!

Un mojito? Una coca cola? Una birra fresca?

Eccolo qua, il mio locale preferito per la deboscia serale a Cattolica.
In pieno centro, ombrelloni tipo spiaggia, sedie "regista" multicolor. Tutto qua, ma il colpo d'occhio era notevole, perché nel complesso ultimamente - anche a Milano - vanno tanto i bar mono tono, tantissimo bianco, lo stile minimal, l'acciaio, e io li  trovo molto freddi.
E allora offro un cocktail, patatine incluse, a tutte le blog amiche che provengono dal divano di Nina, non per discriminare chi è arrivato qua da altre strade, ma perché Nina ha creato una spiaggia virtuale; lei è la nostra bagnina speciale, noi le sue conchiglie e il nostro team è una forza, che manco un tornado.
E io oggi faccio un outing molto molto molto difficile (cliccate e saprete...)

http://ninacerca.blogspot.com

nella side bar troverete, se vi va:

- un mappamondino "adopion mode on" se avete tempo e curiosità (aggiungerei anche cuore, ma quello sono sicura che lo avete) vi offro pure questa cosa, perchè volevo aprire un secondo blog, ma Nina mi ha prestato il suo!

mentre in alto c'è la scritta "le vostre conchiglie" se la cliccate cercate quella di Ilaria Pedra e lì, ma solo lì, vi racconterò quello che non dico nel mio blog.

Ho leggermente modificato questo post, Nina ha commentato e ne sono felice.




Perché la vita è piena di colori, e da Nina il total bianco e il total nero non esistono, ma ci sono mille sfumature. Avete capito perchè vi ho parlato proprio di questo bar, adesso?
(Perchè è proprio come lei, e io la ringrazio di cuore ogni giorno)

PS. Volevo ringraziare anche Lili di Mondolili perché in una mail mi ha scritto: il tuo blog mi piace tanto, a volte sei Ilaria, a volte sei Sandra, non si sa mai cosa si trova, dandomi inconsapevolmente la chiave di lettura, facendomi ricacciare indietro tutti i sensi di colpa che avevo perché stavo facendo perdere al mio blog la sua sua indentità originale.

lunedì 18 luglio 2011

Un'estate con Brunella

Come promesso ecco un intero post dedicato alla grandissima Brunella Gasperini.
Giornalista, scrittrice, moglie e madre appagata la sua modernità appare oggi evidente e apprezzabile, mentre, almeno secondo me, è misteriosa la politica editoriale per cui i suoi libri non vengono più ristampati da anni, privando le ragazze d'oggi di conoscerla.
Un'idea vincente potrebbe essere quella di proporre i suoi romanzi settimanalmente, proprio per rendere omaggio a una donna che, lo ricordo volentieri, tenne una rubrica di "posta del cuore" seguitissima, mai banale, e assolutamente ineguagliabile.
Tra i vari link presenti nel web, vi segnalo questo perchè offre una bibliografia completa.
http://it.wikipedia.org/wiki/Brunella_Gasperini
Brunella ha fatto compagnia alle donne della mia generazione, e ancor di più, a quella di mia madre, ma per me non era affatto "datata".
Non credo esistano scrittrici del suo  calibro, tanto dolentemente ironica e vera.
I suoi libri possono dividersi in due grandi gruppi con continue interferenze: le autobiografie (esilaranti le cronache famigliari) e i romanzi più di fantasia, dove, tuttavia i luoghi (S. Mamete in cima) sono gli stessi. Nonostante alcuni personaggi come: la ragazza povera virtuosa sedotta, il bel ragazzo ricco ma scapestrato, l'impossibile trio sentimentale siano ricorrenti al punto da rendere alcune storie perfettamente aderenti una all'altra, i suoi libri non risultano mai scontati. Penso a tanti autori moderni che scrivono un libro per poi riproporla in fotocopia, cambiando ben pochi elementi e raggiungono un successo notevole e poi penso a lei, che attaccava sulla scrivania il foglio "non rompetemi il filo", dava i nomi agli oggetti, facendo "pat pat" alle cose in segno d'affetto e viveva in mezzo a simpatici cagnoloni.
Poi penso alle mie estati assolate,  un suo romanzo tra le mani.
Due titoli su tutti: "Le ragazze delle villa accanto" e il seguito (letto, giustamente l'estate successiva) "Ero io quella".
Spostavo la sedia sempre più in là, cercando l'ultimo spicchio d'ombra, evitando il sole che mi avrebbe costretta a chiudere quelle pagine tanto amate e divorate. Condividevo i tormenti adolescenziali delle protagoniste, che erano tutte troppo magre e messe in un angolo alle feste in casa, proprio come me.
Evviva i buoni sentimenti, abbasso la retorica,  sembrava volerci dire, e come sapeva esprimere bene lei, questo nobile concetto!

Ed ora che tento di fare la scrittrice capisco che la difficoltà più grande sia crearsi uno stile e portarlo avanti fino in fondo, anche quando può risultare controcorrente, poco commerciale, e per questo davvero "unico". Brunella c'è riuscita!

PS. Sedia gonfiabile galleggiante in mare, cullata dalle onde (che a volte mi portavano fino alle boe senza che me ne rendessi conto) leggendo Fanali gialli di cui vi ho già parlato, ecco la versione 2011, della mia estate con Brunella.

venerdì 15 luglio 2011

Buon Compleanno mamma!

Mia mamma è nata il 15 luglio, per cui capita quasi sempre di essere in vacanza.
Quest'anno però io ero al mare, lei in città (più frequentemente è stato il contario, mentre in passato eravamospesso in qualche bel villaggio turistico insieme, nel mediterreneo).
Così ho dovuto anticipare un po' il regalo, che, come di consueto, è a tema vacanza. Quest'anno consisteva in prodotti cosmetici sun tra i suoi preferiti.
Per il biglietto ho fatto una card scrapposa, si fa per dire, seguendo uno stile che utilizzo da un po', anche se di quelle fatte fino ad ora:
- 2 se le sono scippate le poste
- 1 non so se sia mai arrivata, perché non sono stata ringraziata, nonostante i miei solleciti un po' petulanti
Per cui temo che questo style con le righe di carta quilt porti un po' sfiga!
Per annullare l'effetto negativo ho pensato di aggiungere una foto fighissima della sottoscritta treenne circa, a Riccione, con tanto di cuffia in testa, troppo anni 70! Vi consiglio di cliccare sull'immagine per ammirarmi meglio!
Sotto la banda verde orizzontale, c'è la scritta "tanti auguri", è un timbro color bronzo che credo si veda pochino.
All'interno la frase di collegamento dono-card:
"tutto per la doccia e il post doccia...tranne la cuffia!"

martedì 12 luglio 2011

Cazzeggio, deboscia e svacco da mare

Salvo imprevisti drammatici quando leggerete questo post sarò al mare. Nella ridente Cattolica dove trascorrerò la prima parte delle mie vacanzine dal 9 al 17 luglio.
Direi che la Romagna è il luogo deputato assolutamente al top per tutti i buoni propositi che danno il titolo al questo post.
Cucina che propone piadina e bomboloni a tutte le ore, e quando dico tutte intendo tutte, anche quelle notturne!
E per rimanere in tema culinario, vogliam parlare di lasagne alla bolognese, che insomma sono cugine di primo grado della Romagna?
Ottime strutture alberghiere, gestite da personale affabilissimo, che fa di tutto per farti sentire una regina. Lo stesso avviene nei negozi, in spiaggia, in ogni angolo.
Cerchi il divertimento? No problem. Dalle giostre ai locali notturni più trasgressivi tanto per sbizzarrirsi come più ti va! E se non ti va, chissene frega, qui non ci sono animatori insistenti,  puoi scegliere la passeggiata serale, un cono e nanna presto, se tu la vacanza la intendi così, qui puoi farlo!
Nessuno ti rompe l'anima.
Spiaggia larga, larghissima e sabbiosa, qui non corri il rischio di spalmare la crema sulla schiena della vicina, pensando che sia quella di tua sorella!!!
Va bene, il mare non è il massimo, chi lo nega? Ma con i prezzi romagnoli assai onesti, che non si trovano altrove, cosa pretendete? Le Maldive?
E allora io voglio trascorrere una vacanza da svacco. Mangiare senza preoccuparmi della dieta, del buco dell'ozono (mi sa che c'entra pure lui con la mia pancetta) ma noooo non vi ho ancora detto che la crema anti pancia ha funzionato. Ok niente miracoli, del resto sulla confezione non c'è scritto Lourdes, ma rindossando gli abiti estivi dello scorso anno, sembravo meno "involtino".
Voglio concedermi tutto ciò che  mi verrà in mente.
Dimenticare le tristezze, le preoccupazioni e i guai dell'inverno.
Abbronzarmi, a poi se ho voglia di stare all'ombra...va bene uguale.
Leggere romanzi da mare, spensierati e divertenti.
Chiacchierare con la vicina d'ombrellone, alla quale dirò:
 "sa sono una scrittrice, e c'ho pure un blog, io!"
Shopping selvaggio se mi va, ma sono sicura che porca paletta mi andrà!
Passeggiare sulla battigia, conoscete sensazione più piacevole per i piedini stanchi?
Mi piace alzarmi presto, essere in spiaggia alle nove, dove, giusto giusto per digerire una colazione da urlo, mi schianterò sul lettino, sognando tutte voi amiche mie, che, sono sicura, siete qua ad aspettarmi!
Ciaoooooo  torno presto!! (Sigh!)

venerdì 8 luglio 2011

NEVER CLOSE

Questo blog non chiude mai per ferie!
Se vado in vacanza e non porto il picci, programmo qualche post per coprire il periodo in cui non posso pubblicare post.
Perchè lo faccio?
- perchè vi confesso non amo i blog che stanno fermi senza aggiornamenti a lungo (mi preoccupo per la blogger, sto li a chiedermi Oddddio cosa le sarà mai capitato, poi magari è al mare per 5 mesi)
- perchè il blog fa parte della mia vita e io non vado in vacanza da me stessa
- perchè scrivere un post mi è naturale, come bere un sorso di acqua tonica, la mia droga
- perchè spero che vi faccia piacere
- perchè quando vado nei blog altrui e trovo il mio aggiornamento nella side bar, mi esalto
- perchè, a parte le ferie, se dovesse succedermi qualcosa tipo mi spacco entrambi gli arti superiori, chiederei a mia sorella di aggiornarni il blog, dettandole cosa scrivere

Gloria di Laura Tosi Liuzzi

http://frolliniacolazione.blogspot.com/2011/05/gloria-di-laura-tosi-liuzzi.html
Vi rimando al precedente post, che trovata cliccando sopra, o scorrendo i post più vecchi
Vi avevo promesso che avrei parlato nuovamene di questo romanzo, dopo averlo letto.
Innanzitutto mi scuso: l'ho finito da un mesetto circa, ma ho voluto lasciar passare questo tempo nella speranza di incuriosire qualche blog amica nuova, che magari si è affacciata a questo blog solo di recente.
Inizio a dire che ho apprezzato molto Laura come persona, dopo averla conosciuta. Stiamo progettando una presentazione corale dei nostri due romanzi, insieme, perchè entrambi narrano di donne forti, camuffate da deboli, di problemi più o meno grandi, ma comunque che necessitano l'urgenza di una risoluzione.
Ebbene Gloria, la protagonista, si fa amare ad ogni pagina un po' di più...,( ma questa è un'opinione molto personale e, sicuramente assai influenzata dal mio vissuto) partendo da un inizio difficile, non narrativamente (l'aborto è  infatti descritto molto bene come un lutto interiore) ma proprio come persona. Voglio dire che all'inizio ero portata a criticare la sua scelta, senza tentare di calarmi nella sua situazione, ma poi ho cominciato ad entrare in sintonia con Gloria e con la sua difficile vita.
Il libro scorre molto bene, e si legge in un fiato, nonostante il tema sia complesso
Un romanzo d'esordio che fa ben sperare per successi futuri.
Io e Laura sappiamo bene quanto sia tiranno il mondo dell'editoria, e Gloria meriterebbe una maggior visibilità, spero  quindi di avergliene data un po' con questo post.

mercoledì 6 luglio 2011

Tipe da spiaggia

Guardate che T-shirt troppo cool mi hanno regalato i miei adorati nipotini per augurarmi
Buone Vacanze!!
Ho sempre amato Woody Woodpecker e l'ho apprezzata tantissimo.
Cecilia ha detto: "nooo zia, è gande..."
Invece è perfetta perché la userò come copri-costume, quindi deve coprire la pancetta.


Grazie Nanni e Cicia, siete i miei tesori!

martedì 5 luglio 2011

Favole da Chef

Un obiettivo assai difficile quello perseguito da Antonella Marradi, Fiorella Pellegrini e Giuseppe Pellegrini, ma perfettamente riuscito!
I tre autori di questo libro edito da Chiribelli (che ha avuto l'importante scopo di accompagnare un progetto nella scuola primaria e sostenere un'azienda ospedaliera mantovana) si sono divisi i tre compiti, moltiplicando all'ennesima potenza lo splendido risultato.
Antonella ha scritto le favole, che mi hanno ricordato il grande Gianni Rodari; a Fiorella il compito di proporre le sue ricette più riuscite (posso garantire che è una cuoca eccezionale!),  mentre sono di Giuseppe le bellissime fotografie, tutte da ammirare.
Ogni elemento ritorna nella favola, nella ricetta e nella fotografia, interpretato secondo la sensibilità dei tre autori.
Notevole lo slancio creativo che appaga in pieno il lettore.
Non posso ahimè mostrarvi le fotografie, che non sono riuscita a trovare nel web (dovrei fotografare la mia copia ma ho dei dubbi sul risultato, e mi disturberebbe molto rovinare le immagini originali), ma posso almeno dirvi il titolo di una favola: "La fata papaverina" e la relativa ricetta, ovvero le crocchette ai semi di papavero.
Sperando di aver stuzzicato la vostra fantasia, vi consiglio assolutamente l'acquisto di questo libro veramente particolare.  Non esitate a contattarmi se siete in difficoltà nel procurarvelo.

domenica 3 luglio 2011

Are you ready? Are you ready for this?

Ad un certo punto della nostra vita capiamo che le persone che amiamo presto o tardi ci lasceranno; mettiamo in campo l'artiglieria pesante, anche in termini contraddittori, composta da rabbia, rassegnazione, speranza, fede, dolore, disperazione, razionalità, muta compostezza e altro ancora. Poi quando qualcuno ci saluta, scendendo dal nostro treno, ci sbracciamo dal finestrino in un'inutile tentativo di recuperarlo, aggrappandoci ad un lembo della sua giacca: ma è tutto vano. Non si torna indietro, il treno sta già sferragliando verso nuove mete e noi siamo soli. Così percepiamo che l'esserci dati tanto da fare per accettare la morte è servito a ben poco, le persone care dovrebbero essere highlander e il fatto che non lo siano è una grandissima ingiustizia. Un pezzetto di noi è sceso dal treno e noi non saremo più gli stessi.

Entrare nella casa degli spiriti (no, non sto parlando dello splendido capolavoro di Isabel Allende) significa scontrarsi materialmente con ragnatele in faccia e intonaco a brandelli, e sentimentalmente con una marea di oggetti che mi parlano di un tempo che non ritorna. Afferro un orologio e rivedo il polso di mio nonno, la pelle bianchissima. Una pentola: mia nonna affaccendata in cucina e certe ricette che nessuno è  ora in grado di replicare. Mille sedie, mille giorni di noi, i miei giorni migliori.
La scatola con le palline di Natale, bastava avvolgere il ficus con la ghirlanda d'argento ed era festa!
La cravatta col nodo già fatto appesa al guardaroba: nonno non ha mai imparato ad annodarsela da sè.
Biancheria pregiata ed intatta, comprata e mai usata. La scatola recita "tessuti Firenze, il corredo per la sposa felice" le lenzuola sono ancora avvolte nella velina, con un fiocco di raso che le tiene insieme.

Fuori il sole scrosta le gelosie arroventando il cortile. L'ombra si fa piccola e lo spazio per giocare sempre più esiguo in quelle lunghe estati con l'odore di fieno sul carro, e il rumore di quello strano marchingegno che lo portava al piano superiore del fienile.

Abbiamo cominciato a svuotare la casa dei nonni, mi fermo ad ogni cassetto, ad ogni armadio, ad ogni passo.
Anche se sono scesi dal mio treno a ottantasette e cent'anni, questo non ha reso meno dolorosa la separazione e rischio di concludere un altro post con la parola "lacrime".

venerdì 1 luglio 2011

Castronerie varie, divertenti e errori madornali sul luogo di lavoro

Con la lista di luglio sono stata davvero fortunata, sì perchè era  già bella pronta. E' infatti presente nel mio prossimo romanzo, che spero verrà pubblicato prima che i miei nipotini vadano all'università.
Per cui ve la propongo pari pari, anche se inizialmente vi confesso che ero un po' in dubbio se scriverne una nuova o pescare quella già esistente, visto che si tratta di qualcosa di serio che andrà in un libro non vorrei che qualcuno me le fregasse!

                Hai comprato la moto? Bene! Sei diventato anche tu un centurione.

                Il gulag … ? Mah si quel piatto ungherese.

               La melanina ha fatto effetto: in aereo ha dormito tutto il tempo.

               Quando ero in Olanda sono andato a cena sull’oceano Atlantico.

               Il taxista ha azionato il tachimetro.

               “Anche lui è andato in viaggio in nord Europa!" "dove?” “a Praga”.

               A persona, non a testa.

               Il bagaglio era finito in Indonesia; a Bangkok.

               L’amuchina? serve per l'influenza.

              Fax come si scrive? Con la K?

               A furia e a manca.

               Lo Xippul è una festa araba (riferendosi allo Yom Kippur).

               Il troppo storpia!

               Riccardo cuor di leopardo.

               Ne ho visti una caterBa.

               È pieno di cimeli greCHI.

                Megaldetectors

               Cronostoria