giovedì 31 maggio 2012

Bologna immaginata...

...cioè nelle immagini di Emanuele, che questa volta si è portato persino il cavalletto! Gli scatti sono stati tanti, ma caricare le foto nel blog è una pena, per cui trovate solo una piccola ma significativa selezione. Del resto sapete bene che questo non è un blog fotografico.

Si comincia con una colazione sotto i portici (volevo la brioche, si sa!)

La giornata continua cliccando:

mercoledì 30 maggio 2012

11 domande

Robin - nel nido, simbolino pettirosso tenero - mi ha girato il gioco dell'11 X 4. Avendo già partecipato preferisco limitarmi a rispondere alle sue gentili domande. Magari è curiosa di sapere queste cose di me, e io mica posso deluderla, vi pare? (Se anche voi siete interessati continuate a leggere).

La tragedia di tutti

Il terremoto mi ha scossa molto più di quanto sarebbe logico, considerato che vivo a Milano, non a Medolla. Sarà che penso tanto a Owl, sarà che ieri sera al TG han fatto vedere Bologna proprio nel punto in cui ci fermammo incantati a vedere l'artista di strada che mi ha entusiasmata oltremisura, sarà che per me Emilia è un pezzo di infanzia grosso ed importante, quello del crocevia di cui ho vi ho parlato domenica. Ormai la splendida gita verrà sempre associata al terremoto nella mia testa. Sempre. E mi pare un affronto. Ecco, dirà forse qualcuno, ci sono i morti e Ilaria pensa alla sua personale crepa nei ricordi gioiosi. Ma si tratta di un pensiero spontaneo, come quella volta all'ultima mega interrogazione di italiano pre maturità, quando dopo la domanda del prof. mormorai "la so!" e lui mi sentì e allora cambiò la domanda, e io ri-mormorai "che stronzo!" E mi sentì di nuovo e non fu bello. Le riflessioni che sgorgano senza freni non le puoi fermare.
E' così, non riesco a pensare ad altro. Sarà che ieri mi sono scritta con la libraia Bolognese e lei con la nausea e il tremore era lì a star dietro ai miei casini editoriali. (Se siete della zona quando, si spera presto, l'emergenza finirà, andate alla Libreria Trame in Via Goito 3 per i vostri acquisti libreschi di qualità!) Sarà che questo è il terremoto degli extracomunitari ben inseriti sul territorio, che non spediranno più soldi alle famiglie lontane, perchè qui han trovato la morte sotto al capannone crollato. L'accento che mi ha sempre fatto impazzire, lo ascolto di continuo nei discorsi di gente fiera che dorme per strada. Il parmigiano reggiano sulle tavole di tutti. La terra contadina, la terra che trema e uccide.
Vi abbraccio emiliani, vi abbraccio tutti, anche quelli del Senegal, del Marocco o non lo so di dove.  

martedì 29 maggio 2012

Scossa

Si è mossa tutta la scrivania, di nuovo, 5 minuti fa.
Ho amici nelle zone maggiormente colpite.
E penso a quella volta in confessione, pochi giorni dopo il tremendo terremoto de l'Aquila,  quando il prete, rispondendo ai miei dubbi su eventi naturali seppur non sismici, mi disse:
"eh ma Dio non governa tutto! Guarda a l'Aquila"
Ah!
Allora perché si continua a lodarlo per ciò che ha creato?
Le cose belle le ha create lui, quelle brutte no.
Facile.
Non sono blasfema, io credo in Dio, e allora gli dico:
"non vogliamo più morti, disastri, paura!"
BASTA!

domenica 27 maggio 2012

Bologna bella lì!

Scrivo di oggi, lo faccio di getto alla solita maniera come viene viene.
Per le foto un po' di pazienza.
E' stata una splendida giornata di sole, cielo blu e case rosse. Bologna la rossa, ho ancora il dubbio se sia per il colore delle case, o per l'idealogia politica. Bologna che è sempre stata il crocevia dei miei viaggi in treno verso la Romagna per vent'anni, da Milano ci volevano quasi 2 ore e mezza, scompartimenti da 8 posti, e dopo Bologna si iniziava a sentire il profumo di mare, forse solo nella mia testa.
Bologna della strage, lo squarcio nel muro e nel paese.
Bologna di oggi.
300 km all'ora e non sentirli. Un artista di strada che mi incanta e gli stringo la mano. Tortellini e lasagna. Tanti passi, mal di piedi. Noi: io e mio marito, ciarlieri, silenziosi, io scrivo con la mente, lui fotografa. Piazza Nettuno e i giochi  in legno di una volta. Piazza Grande che poi è Piazza Maggiore. Le due torri. Il palazzo del Podestà eccezionalmente aperto con un delizioso mercatino equosolidale. Una sposa col cappello nero. Clara e Owl ormai non sono più blog incontri, ma incontri e basta. Una simpaticissima libraia complice. Una presentazione inaspettata con l'autore accaldato, ma non può togliersi il maglioncino perché sotto indossa solo una canottiera, allora ci si trasferisce all'aperto e succede di tutto, ma proprio di tutto. Il romanzo di Clara con la sua voce; la guardo di traverso e passo tutto il tempo ad invidiarle il nasino. Gli abitini di Clara, non l'ho mai vista coi pantaloni. Devo imparare anch'io a viaggiare coi vestitini. Il marito di Clara che tanto lo conoscevo già. La gente che ascolta  e ancora una volta ho la conferma che a star in mezzo ai libri, difficilmente ti trovi male. I discorsi di Owl cicerona, in un'altra vita eravamo sorelle, per cui la capisco benissimo. L'accento bolognese, ah se mi piace! Il terremoto: quando la vita trema e tu rimani fermo, aggrappandoti a cartezze che non hai più. Gli abbracci, i ritorni, i progetti, la vita. Stanca ma felice: la solita frase dei temi da bambina.

sabato 26 maggio 2012

Un sabato qualunque, ma non troppo

Sembra un sabato come tanti, ma  non lo è. Mio marito è in gita col circolo fotografico; è partito mentre io mi crogiolavo ancora nel letto in bilico tra sonno e doveri.
Le incombenze tipiche, come il cambio lenzuola, la maschera al viso, mi sono sembrate diverse, le ho alternate ad incursioni frequenti al pc, muovendomi con lentezza e pace. Mail: qualcuno che si sente solo dopo aver terminato la lettura di Frollini (grazie, ne sono lusingata e felice!), ed altri che organizzano una rimpatriata tra vecchi compagni di corso di scrittura. Bei contatti. Decido di pranzare da McDonald, dove ci sono un sacco di offerte ad un euro, per cui riesco a nutrirmi spendendo 3 euri. (Un cheeseburger, un chickenburger, mezza minerale!). Voglio fare una spesa proficua alla coop, e mentre valuto se il carpaccio in offerta può interessarmi, scorgo tra i salumi Stamping Dani. Che non ha certo bisogno di presentazioni, forse ricorderete che abita vicino a me e l'abbiamo scoperto quando mi chiese l'indirizzo per spedirmi alcune sue creazioni. Daniela è un guru e una splendida, generosissima persona. Parliamo di noi dal profondo. La mia stima e gratitudine per lei sono infinite.
So che le amiche scrap in questo momento mi invidiano!
(Anche se poche mi leggerano, perché sono al meeting ASI).
La lavatrice con gli ultimi capi in lana sta girando schiumosa in questo primo pomeriggio pigro. Farò il cambio armadio e l'insalata di riso. E poi andrò dalla parrucchiera cinese.
Domani si va a Bologna! Col freccia rossa, un'ora e 5 minuti da stazione a stazione! Certe comodità non hanno davvero prezzo. Mi incontro con Clara e Owl again. Così adesso possono invidiarmi anche le amiche non scrap. E' bello prendersela comoda ogni tanto. E' bellissimo pensare a quanta gente meravigliosa ho conosciuto grazie al blog!

giovedì 24 maggio 2012

Ricreazione (pensando a Positano)

Lavoro in una zona industriale dove il primo posto di approvvigionamento (piuttosto scarso) è a un chilometro. Considerato che non guido a volte mi prende uno sconforto che non vi dico. Tutto è maledettamente complicato, anche prelevare ad un bancomat, senza pretendere di trovare lo sportello della mia banca. Unico luogo di svago è lo spaccio della Pimkie, nota (si fa per dire, a me non era nota per niente prima che l'azienda si trasferisse qui nella valle del nulla) marca trendy gggiovane.
Così oggi nella prima giornata di sole serio ho deciso di attraversare lo stradone a scorrimento veloce che sta qua davanti, con un gelato magnum in mano (il mio pasto) in cerca di affari. Da sola, c'avevo voglia di non condividere.
Embé, capita.
Gli affaroni trovati li vedete cliccando come al solito, "continua a leggere".
Vorrei precisare due cose che mi hanno risollevato l'umore:
- il magnum era quello nuovo alla menta, e sebbene il gelato all'interno sia bianco (mi aspettavo verde) e  fa un po' menta fredda dentifricio, mi è piaciuto tantissimo.
- nel camerino non so perché anche se avevo i capelli lavati in casa e ho dovuto acquistare il costume spezzato (reggiseno 2 taglie in meno della mutandina) il che la dice lunga sulle mie sproporzioni, mi sono guardata allo specchio e mi sono piaciuta tanto.
Mi sono sembrata una specie di puffetta un po' burrosa intorno ai fianchi, ma simpatica.

Di cotoletta e malinconia

A volte scappo. Scappo dai post dolorosi, che grondano sangue e paura. Sono codarda e me ne scuso. Voglio affrancarmi dalla sofferenza, voglio celebrare Falcone anche il giorno dopo. E gli anniversari servono a guardarsi indietro con la fatica di andare avanti, servono a dire "come eravamo?", servono a credere che non è stato invano ed ad avere paura di invece lo sia stato.
20 anni. Lo capisci sall'abbigliamento, eppure un buon taglio sartoriale dovrebbe essere un classico, invece no, guarda come sembra demodé la giacca di Falcone, per non parlare delle autovetture. 20 anni. E poi io a Capaci ci sono anche stata, e il taxista mi mostrò l'esatto punto dove avvenne l'esplosione.
E questa settimana sono anche 15 anni dalla morte di mio nonno. Il primo morto che ho visto. Era caldo e l'odore mi è rimasto nel naso fino ad oggi. Anche quella notte scappai. Feci retromarcia di fronte alla porta parato a lutto, pensando "ma cos'hanno fatto alla casa dei miei tempi migliori? Sembra quella degli Addams!" Pensai così me lo ricordo bene, che cretina. E tornai indietro. E mia cugina mi accompagnò dentro di nuovo. Mio nonno mi manca ogni minuto. Avevo già 28 anni, ma non mi ha mai vista veramente adulta.
Vorrei dire tante cose a questi due uomini grandiosi.
Vorrei evitare di rimestare nel pentolone delle lacrime, provando un'oppressione brutta allo stomaco, come quando non si digerisce la cotoletta. Siamo tutti afflitti. Mi sveglio di soprassalto di notte pensando alle amiche più colpite dagli eventi recenti. Penso ad un sacco di cose che sento così vicine e mie. Anche al ritorno della dracma, e vorrei fuggire sul serio! (Ma poi mi passa e rimango qua.)

martedì 22 maggio 2012

Profumo di parole

Uno dei massimi segni di stima per me è dire ad una persona "vorrei che tu fossi la mia vicina di casa!"
E' un gran gesto, sono gelosissima della mia privacy, eppure sogno un condominio di blog amiche.
Ci incontraremmo alle caselle della posta "ancora bollette!!!" E alla riunione condominiale le stordirei di chiacchiere fino a quando l'amministratore sarebbe costretto a dividerci. Potrebbero vedermi in tuta, e spartirei con loro le mie cene tristi sul lavandino, facendole diventare pasti succulenti.
Se mai si realizzasse questo progetto un appartamento sarebbe di sicuro destinato a Francesca di Le parole verranno.
Un blog che adoro e che, mistero misterioso, ha poco seguito. Ho incontrato Francesca al Salone di Torino, è deliziosa, discreta e delicata come le sue parole. E' l'amica che ambirei emulare, e l'immagine che mi viene da associare è quella della Reginetta del ballo alla festa del College, nell'America degli anni 50! Me la figuro con un abito scampanato giallo e il cerchietto abbinato. Ci sarebbe la fila per invitarla, ma lei ovviamente è da tempo destinata al campione di baseball. Probabilmente non mi avrebbe invitata nessuno e me ne starei in un angolo a calare il mestolo nella zuppiera alcolica. E Francesca sarebbe sinceramente dispiaciuta per me.

Nel blog parla di libri, in ogni forma e ha deciso di proporre una nuova rubrica di incontro con gli autori.
Indovinate a chi ha chiesto di inaugurarla?... Esatto!
Come al solito vi invito a non fermarvi a questo post.

http://leparoleverranno.blogspot.it/2012/05/do-write-thing.html

Se esistesse il palazzo delle blog amiche Francesca abiterebbe sopra di me. Sarei al riparo da tacchi notturni, Tv ad alto volume, ed altri rumori ad ora tarda. Salirei a controllare se è in casa, da tanto sarebbe silenziosa.
La troverei immersa in un libro, perfettamene in ordine, la casa avvolta in un profumo di crostata e parole.

lunedì 21 maggio 2012

Ringrazia piuttosto

Piove e fa freddo, non ne posso più!
Ringrazia piuttosto di avere ancora un tetto sulla testa, c'è chi non l'ha più e sta notte dormirà all'aperto.
In ufficio solo grane, clienti e filiali che prima di verificare dicono che ho sbagliato io, c'est plus facile. Ringrazia piuttosto di avere un lavoro, c'è chi è disoccupato.
Al supermercato spendo 30 euro e mi pare di non aver comprato nulla.
Ringrazia piuttosto c'è chi per mangiare aspetta i pacchi della Caritas.
Coi miei genitori a volte faccio tanta fatica.
Ringrazia piuttosto c'è chi i genitori li va a trovare al cimitero.

E anche questo blog che senso ha mi chiedo?
Parlo di tutto e di niente, di me e di Ilaria, faccio la scrittrice self service e coltivo illusioni come rapanelli.

Poi, arrivo a casa, ho un covone in testa al posto dei capelli e un delizioso pacchettino mi aspetta.
Un'altra blog amica mai vista, sempre dello zoccolo duro del Veneto (dove pare io abbia una roccaforte che manco la Lega) mi ha inviato una sua splendida creazione e una card che fa maramao ai miei tentativi di scrap. E non è l'unica. E lo ha fatto solo per dire grazie al mio blog. Senza una ricorrenza, uno vero motivo, uno swap, un sal, un contest, un blog candy insomma senza quelle cose lì dei blog seri.

Se volete scoprire le sue parole, unitamente a quelle di altre 2 amiche che, in tempi passati, ma non troppo, hanno dato un senso a questo blog, inviandomi regali e parole hand/heart made cliccate.

Alla mia scrivania

Avevo scritto un post. Lo trovate dopo il "continua a leggere", c'è una bella foto (col cell. by me).
Ma stamane dal radio giornale ho appreso che fra 3 mesi i rimborsi per le calamità naturali non ci saranno più. Traduzione, il terremoto ti distrugge la casa e perdi tutto: fattacci tuoi!
Sarà che il terremoto del Friuli del 1976 è una parte importante della mia infanzia (ne ho già parlato). Sarà che tra i centri citati in questa nuova tragedia c'è la cittadina dove vive una carissima amica. Sarà che ho davvero creduto in questo governo. Sarà quel che sarà ma mi sono davvero girate! E ho scritto questa prefazione.

sabato 19 maggio 2012

Un sabato

L'angolo indonesiano finalmente a casa.


La poltrona ha un fantastico francobollo stampato con la tipica ondina del timbro di annullo sullo schienale (nella foto non si vede).
Io alle prese col  mio primo LO, grazie al materiale scrapposo che mi ha regalato Annaelle, amica e creativa eccezionale. Sono in cucina, ormai dalla stanzetta è stata smantellata la scrivania, per far posto ad altro, per cui non ho alternative.
Di più non posso mostrarvi per ora, ma il risultato è davvero buono.
E purtroppo tanto dolore per i fatti drammatici di Brindisi.


venerdì 18 maggio 2012

Mia intervista su Anima di Carta

http://animadicarta.blogspot.it/2012/05/sandra-fae-e-i-suoi-frollini-colazione.html

Sono sempre felice di imbattermi in nuovi blog a tema libri e scrittura.
Sono doppiamente felice di presentarvi Anima di Carta, dove troverete l'argomento trattato in maniera esemplare. Io e la blogger ci siamo scambiate consigli ed esperienze sui nostri esordi. Oggi ospita una mia intervista, vi invito non solo ad approfondire la mia conoscenza, ma anche a fare amicizia con questa anima
gentile e molto professionale, cliccate sopra e poi all'interno del blog, nelle sezioni proposte.
Ci sono anche le fantastiche vignette di Snoopy Scrittore.
"Era una notte buia e tempestosa." Remember?

giovedì 17 maggio 2012

Lo so vivo nel mio mondo, ma qui mi conoscono tutti

Adoro questa frase. E' scritta in greco (e io la so dire!) su un magnete del mio frigorifero, pronunciata da un cagnolone con gli occhiali azzurri!
La trovo perfetta per descrivermi fuori e dentro il blog.
Ogni tanto qualcuno mi contatta, ricordandomi quanto io sia conosciuta nel web; in realtà credo che i blog celebri siano altri, ma non nego che Ilaria frollini riscuota un certo successo. Tuttavia continuo a vivere nel mio mondo, dove forse le regole sono altre rispetto a quelle universalmente riconosciute. E' chiaro: la condivisione è importantissima per me, ne ho fatto una bandiera, eppure detesto i gruppi, anche se poi alla fine di un gruppo farei anche parte, ma è più per la comodità di parlare tra noi, che altro. Li odio perchè mi sanno di etichetta e il passo verso il ghetto è breve.
Perchè rinchiudersi? E poi sono individualista proprio dentro, apprezzo chi raggiunge grandi risultati lavorando in gruppo, ma no grazie, non fa per me. Troppa gente che va a sbafo, per la mia personale esperienza.
Ecco - mi esce il post ingrovigliato - credo che al di là della Legge degli uomini (che se la infrangi commetti un reato) e di quella di Dio (per chi crede) buona norma (che ridurrebbe un sacco di casini) sarebbe quella di non prendersi in giro.
(Grazie Liz che mi hai ispirata).
Se ho in mano una mail in cui un'amica scrive una cosa, e poi a voce dice l'esatto contrario su una questione che mi rigurda, forse mi sta prendendo per i fondelli in maniera del tutto consapevole, anche se poi tenta di dar la colpa a me e getta fango!
E i vari:
- Quando sono rincasata ieri sera ho cucinato risotto fragole e scampi, ma freschi neh, arrosto farcito con asparagi e uova, e poi essendosi fatto tardi ho dovuto cedere e per contorno solo un'insalatina, ma non quella delle buste...
- Be', e ci sta pure il vago rossore sulle guance, sì facciamo sesso 9 volte a settimana...
- Ho dovuto prendere una domestica: ero a credito di tempo
La gente può raccontare ciò che vuole, sì sì sì. Non posso non concordare, io paladina del "vivo nel mio mondo", ma poi visto che nessuno ama essere preso in giro, suddette persone non si aspettino di venir credute, anche se spesso gli interlocutori annuiscono pacatamente (mentre dentro li compatiscono).
Se vi dicessi che seguo regolarmente tutti i miei 246 follower, voi cosa pensereste?
Che vi sto prendendo per il culo!
Fantastico, ci siamo capiti!

mercoledì 16 maggio 2012

Sigle televisive di telefilm e cartoni animati

Ho deciso di pubblicare oggi, a sorpresa, la lista proposta da Annaelle, che si accavallava con Miss per giugno.
Avrei certo potuto, come avevo pensato di fare all'inizio, slittarla a luglio, ma quest'anno il primo luglio sarò in vacanza e ho deciso, a differenza dello scorso anno di chiudere il blog per ferie. Non mi rimangio quanto dissi, riguardo il non andare in vacanza da se stessi, tuttavia il bisogno di stacco è molto potente ora, non porterei neppure il cell. se non fossi certa che sarei agitata tutto il tempo per i miei genitori settantenni.
Per non dire che domani io e Annaelle ci vedremo per un gelato, e mi va di farle questa sorpresa.
E aggiungo che ieri sono successe tante cose bloggamente parlando, una in particolare molto dolorosa, ma anche qualche satellite di autoriflessione, per cui mi rimane comodo un post "leggero".
Bene, siglaaaaaaaaaaaaaaaaa!
Di getto se penso ad una sigla mi viene in mente istintivamente:
Goldrake Ufo Robot
Un mito, tanto che per un po' di tempo l'ho usata come suoneria, il primo indiscusso eroe nell'era robot
Happy Days  Sunday Monday happy days. Ditemi, chi non la porta nel cuore?
Ellery Queen Una musichetta inquietante che mi è rimasta in testa
Love Boat Anche se il relativo telefilm non l'ho mai guardato più di tanto
Dallas La celebre saga mi piaceva molto ma mia mamma la riteneva fortemente diseducativa
Candy Candy e Lady Oscar vere icone degli anni '80
Barbapapà Quanta tenerezza nelle loro trasformazioni, sono contenta che siano tornati di moda
Heidi Un testo piuttosto idiota a dire il vero

Le vostre invece quali sono?

domenica 13 maggio 2012

Il mio Salone del libro nelle foto di Emanuele

Ecco la carrellata di immagini dal Salone di Torino. Cliccate per vederle, senza dimenticare di leggere anche il post precedente. E, come si dice al cinema, "buona visione!"
(Io sono ancora tutta scombussolata, poi oggi ho avuto i nipotini per merenda ed è stata bellissimo anche quando lo sciroppo di Barbabravo è tracimato per terra e Nanni ha detto "oh c'è tutto il pavimento azzurro" e non m'importava perché io li adoro e potrebbero devastarmi la casa, spaccarmi il mobile dei sogni e li perdonerei senza remore, dimenticando l'accaduto!)

Il Salone delle persone

Sono un po' in difficoltà a scrivere questo post. Avrei dovuto farlo ieri sera a botta calda, per sfruttare al meglio l'ondata emotiva, ma la stanchezza ha prevalso. Spero di riuscire comunque a trasmettervi il successo di una giornata incredibile. Ribaltando un mood frequente, quando aspettative troppo alte vengono disattese, non sono rimasta affatto delusa: è stato tutto perfetto e grandioso. Non vorrei farmi una mera cronaca: ho visto, ho fatto, sono andata. Ci provo e sarà lungo.
La grande differenza con lo scorso hanno è che nel 2011 i protagonisti sono stati i libri, quest'anno invece le persone. Persone che i libri li scrivono, li amano, li comprano a chilate. Persone da (ri)vedere, con la gioia di dare finalmente un volto ad un blog. Persone da stordire con le mie chiacchiere. Persone da abbracciare, da amare, con le quali percorrere un tratto di strada nel salone e nella vita. Ringrazio Francesca e Deborah, mie lettrici, nonchè blogger, personcine schive, che non scrivono commenti e post a pioggia come qualcuno di mia conoscenza, ma lo capisci che hanno tanto da dare e da dire, solo che preferiscono stare un passo indietro e questo, per me, è un grandissimo pregio. E' stato splendido conoscervi!
E' stato spettacolare arrivare in uno degli spazi preposti alle presentazioni e, senza saperlo, vedere Moni Ovadia e piangere per le sue parole: sembrava che stesse parlando proprio con me, di me, e l'ho applaudito con le mani sopra la testa, per farmi più grande, come se fosse un abbraccio ricco di gratitudine. E' stato strano e bellissimo insieme assistere alla presentazione di una web amica (a lei voglio dedicare un post a parte) che finalmente ce l'ha fatta con un editore importante, vederla, parlarle, e lei che timidamente non la finiva più di ringraziarmi di essere lì. E scoprire che tra gli altri quattro esordienti che presentavano con lei, in questo spazio dove ho avuto la conferma che se vuoi farcela devi prenderti un agente (opzione che sto valutando seriamente), c'era un simpatico livornese, mio coetaneo che ha scritto un libro sulla PMA, ed è stato come ricevere un cazzotto di nuovo in faccia, perchè ieri non doveva essere il giorno del dolore, ma il  ricordo è dietro l'angolo, pronto a stenderti sempre. E mentre illustrava il romanzo mi dicevo "tanto mica lo prendo!" Per poi comprarlo e farselo autografare e parlargli di me.
E' stato fantastico girare con mio marito che scattava foto (ne vedrete una selezione, dateci il tempo di caricarle) e pensare ancora "Dio, grazie di avermelo fatto incontrare!" Separarci in alcuni momenti, per lasciare che ognuno seguisse i propri interessi, e poi ritrovarsi ed inevitabilmente tornare agli stand che io avevo visto senza di lui, per mostargli le mie scoperte, e altrettanto faceva lui.
E' stata una gran soddifazione ritrovare i frollini perchè se un libro uscito nel 2010 è presente ancora al salone, dove, chiaramente, vengono portate le novità, significa che è piaciuto, ed era persino esposto meglio dello scorso anno! Un appuntamento importante con Giuntina un editore che pubblica esclusivamente letteratura ebraica, andare allo stand a colpo sicuro, comprare 4 libri con grande stupore degli editori, che ci han guardato come se fossimo Onassis.
Perchè se da una parte è stato bello che non ci fosse troppa folla, si girava bene, questo è un chiaro segnale di crisi (ma va?), la gente non ha soldi e non li spende per i libri. Anche se poi, a voler fare i pignoli, magari per puttanate i soldi li trova, e noi non siamo certo ricchi, ma ci diamo delle priorità.
I libri li compriamo prevalentemente alle fiere, dove facciamo scorte e seguiamo la nostra filosofia di vita che rifugge le banalità commerciali.
E Clara, lo so che volete sapere di Clara. Clara è stato mitico ritrovarla! Abbracciarla in mezzo ai libri, che sono la nostra vita. Mostrarla a mio marito, come "qualcosa" di prezioso. E stare di nuovo benissimo con lei. E bearsi vedendo i mucchi del suo romanzo al mega stand RCS. E alla fine assistere alla presentazione del romanzo pakistano, facendole una sorpresa perchè le avevamo detto che era troppo tardi e non avremmo potuto fermarci. Invece poi siamo andati. E dietro alle sue spalle c'era questo maxi schermo, per cui quando siamo arrivati ho visto una Clara enorme in primo piano e ho pensato "Ma è lei, e mi onora della sua amicizia anche se è famosa!!" E ho avuto la conferma che più la gente è di valore e meno se la tira.
Un intervista molto bella condotta superbamente da Clara, un autore che non conoscevo che mi è piaciuto, anche come persona. Ecco sì quando hanno chiesto se il pubblico avesse domande, be' indovinate chi ha alzato la mano?
Quello che mi è rimasto di questo salone sono i volti di persone speciali, termine spesso abusato. E le loro parole. Ho ripensato ai 12 mesi, tra la scorsa edizione e l'attuale: é stato un anno durissimo, spietato, eppure io sono stata capace di lasciare uno spiraglio nel mio cuore,  facendo entrare queste persone. Ho permesso al grande lavoro che sto portando avanti come scrittrice (mi sono auto promossa con una buona azione di marketing visitando un editore che sta valutando il mio secondo romanzo), di non arrestarsi,   evitando così che il buio avvolgesse davvero tutta la mia vita.
E uscendo abbiamo incontrato (e non considerato minimamente) Vittorio Sgarbi, e c'erano due sgallettate che volevano la foto e lui subito ne ha approfittato per sbaciucchiarle. E ho pensato "quanta differenza con Moni Ovadia"!

venerdì 11 maggio 2012

Di venerdì, macerie, fiaschette e fiera

Solitamente al venerdì sera mangio poco, se va bene una minestrina, altrimenti anche uno yogurt sul lavandino o avanzi tristi. E' perché io al venerdì sera faccio i mestieri settimanali. Mia madre dice che non si può pulire al buio - a parte che dipende dalla stagione, rincaso alle 18 e adesso è ancora chiaro - ma io non ho certo bisogno di vedere lo sporco per stanarlo: è ovunque. Al massimo al sabato ripasso un po' col mega aspirapolvere (sull'aspirapolvere non abbiamo badato a spese: pare un gatto delle nevi) ma almeno non  mi fotto il week end andando di ramazza. Non che sia facile, voglio dire di solito uno al venerdì sera è stremato e tutto vorrebbe fuorchè lavar pavimenti e spolverare gufi. Questione di abitudini, a me va bene così. Dopo il devasto del cantiere oggi ci ho dato dentro un po' meno di brutto, ma mi pare tutto piuttosto ok. E ho fatto la borsa per il salone. Stando ben attenta a cosa metterci, abbondando coi soldi che lo scorso anno ad un certo punto ho detto a mio marito:
"contiamo quanto ci rimane perchè almeno l'auto dal parcheggio la dobbiamo tirar fuori!" Poi i miei appunti sulle cose da vedere tassative, gli assorbenti perchè io quando vado in giro ho sempre il ciclo incombente, il libro che Clara aveva vinto al mio blog candy nascosto (vedo Clara vedo Clara vedo Clara mantra!) I contatti con un paio di blogger mai viste ma forse incontrabili domani. Mezza minerale, i farmaci indispensabili per emergenze (es. ho sempre l'imodium con me).
Ma soprattutto la grande euforia per l'evento.
Il pensiero della fiera mi ha tenuta in vita tutta la settimana. Sì certo c'erano ancora abbondanti residui di stupore per il mobile dei sogni: lo guardo sempre con ammirazione, gli sorrido, faccio scorrere le mani sul legno solido, massello, e penso quanto è bello quando riesci a comprarti qualcosa perchè te lo sei sudato. Il "quando potremo rifaremo la sala" diventato realtà in quattro anni e mezzo. Mi dico che siamo stati bravi, che siamo bravissimi ogni giorno a ricostruire sulle macerie, come mi ha detto oggi Clara mentre al telefono ci organizzavamo per vederci. Ma a volte basta un'associazione di idee che sfugge totalmente ai non addetti ai lavori a mettermi alle corde a fare i conti col maltolto. E con quanto combatto ancora quotidianamente, per esempio la salute assai precaria di mio padre di cui non parlo mai qui. Voglio elencarvi queste parole che mi hanno sbattuta al tappeto con il giudice che conta 1 2 3 4 ...e io che mi rialzo sempre.
Una collega che andrà in vacanza a Cattolica, la canzone Life on Mars di David Bowie ascoltata alla radio mentre andiamo ad una festina di compleanno al circolo fotografico, due armadietti e  il post odierno di Irene del Valdirose.

Direi che a parte quest'ultima parola (forse) le altre non vi diranno nulla, ma vi garantisco che mi hanno regalato il tipico stordimento da cazzotto in faccia, per cui la settimana, pur non avendo presentato note di rilievo, è stata comunque pesante, perchè tutto lo è quando stai ricostruendo. Anche se non ci sono più state scosse di terremoto a l'Aquila, non è che se la passino poi tanto bene: ricostruire è difficile. Per cui io mi sono messa la prospettiva del salone in tasca, un po' come quei vecchietti nei film western che hanno la fiaschetta sempre con sé e di nascosto tracannano un goccetto per campare. Ecco io mi informavo, guardavo un sito, organizzavo un incontro, tutto inerente al salone. E tiravo avanti. Ho fatto persino la ceretta, e non è che c'entri tantissimo, voglio dire, non penso che mi faran spogliare (no dai l'ho fatta sola perchè era ora di farla!!)
E domani si va. Mi alzerò presto, io che al week end non se ne parla proprio. Anzi, sapete cosa vi dico?
Io vado a dormire, perchè domani mi aspetta una gran giornata e voglio essere bella riposata!
Stay tuned che poi vi relaziono.

mercoledì 9 maggio 2012

Frollini al Salone di Torino

Con grande gioia ho appreso ora dal mio editore che il mio romanzo
Frollini a colazione (ma io volevo la brioche) Ed. ExCogita
sarà presente al Salone del Libro che si terrà a Torino
dal 10 al 14 maggio.

Lo trovate al Padiglione 1 Stand F 45 - E 46

martedì 8 maggio 2012

Quelli che

Ispirata da Nicola che mi ha regalato una lettura geniale, senza l'ambizione di poterlo eguagliare, ecco i miei "quelli che", e sono tutti veri.

- Quelli che "che taglia porta di mutande tuo marito?"
(E non era la commessa di Intimissimi)
- Quelli che "sabato e domenica sarà brutto tempo."
(In uno splendido lunedì, dopo un mese di pioggia)
- Quelli che "le faremo sapere...tra 8 mesi"
- Quelli che "ma in che paese viviamo?"
(Perchè i biglietti per la partita sono troppo cari. Hai mai sentito parlare della legge della domanda  e dell'offerta? Son due giorni che  non pensi ad altro...paga!)
- Quelli che "perché hai da fare?"
- Quelli che "vedrai se non ci pensi resti incinta!"
(Ma non devo pensarci mentre trombo, o proprio non pensarci mai mai mai?)
- Quelli che "adesso tocca a voi fare un bambino!"
(Ma sei de coccio proprio!!!)
- Quelli che in cassa al supermercato prima riempiono tutte le borse, poi tirano fuori il portafoglio.
- Quelli che "quanto hai pagato per pubblicare il tuo romanzo?"
- Quelli che "bellissimo, stupendo, sei bravissima, ma non ha mercato!"
- Quelli che "se avevi un figlio come facevi?"
- Quelli che "se avrei gli infraditi li mettevo, perché io gli infraditi gli amo proprio!"
- Quelli che "ma cosa scrivi sul blog?"
(Boh, prova a visitarlo magari)
- Quelli che "hai visto il mio caricabatteria?"
(Ops finito in discarica!)
- Quelli che "mica compro le cose in offerta io!"
(Cosa c'è di male?)
- Quelli che "se non faccio almeno 3 settimane di ferie di fila non mi riposo!"
(Io fatte una volta sola in 24 anni di lavoro. Abbe' però guarda come sono ridotta.)
- Quelli che "tra virgolette."
(Con tanto di gesto, indice e medio che svolazzano e mi ricordano i denti di un castoro!)
- Quelli che "vedrai quando sarai sposata..."
(??????)
- Quelli che al meeting "bla bla il senso di appartenenza all'azienda, noi siamo una grande famiglia."
(E poi a pranzo i dirigenti in un'altra stanza!)
- Quelli che "ti faccio un foglio Excell!"
- Quelli che "fammi uno squillino."
- Quelli che  "ma come? Non sei andata a messa?"
- Quelli che "lei è la moglie del consigliere?"
(Sottointeso del condominio)
- Quelli che "signora ha già Sky?"
- Quelli che "se Berlusconi gestisce l'Italia come le sue aziende diventeremo tutti ricchissimi!"
(Infatti siamo andati a puttane, proprio come lui!)

Ma non stupiamoci

Son giorni importanti.
Ma l'italiano medio(cre) è più interessato ai risultati calcistici che a quelli elettorali.
Moccia sindaco, "più lucchetti per tutti!"
Niente da dire: a fantasia siamo imbattibili!
La nostra condanna e/o la nostra risorsa, fate voi!

Son giorni importanti.
Conto i minuti che mi separano da Torino e non sono neppure juventina!
"Più libri per me!" L'ho chiamato mobile dei sogni mica per niente.
Sogni da sfogliare, da annusare e da centellinare.
Persone da incontrare, da abbracciare e da vivere.

Ma non stupiamoci se c'è chi non condivide le mie parole. Di solito sono le stesse persone che non azzeccano un congiuntivo manco per sbaglio, che avrebbero partecipato volentieri ad un festino ad Arcore, che venerano le figurine dei pallonari con una dedizione che a S. Giovanni Rotondo se la scordano!

lunedì 7 maggio 2012

Me ne infischio di Rè Cetriolo!

www.librerialdrovandi.it/index.../Letteratura-infanzia-e-ragazzi

Riaprendo lo scatolone contenente i miei libri d'infanzia, ho ritrovato tanti gioielli, di cui vorrei parlarvi, perchè vedo che nella blog sfera c'è un gran movimento di mamme sempre in cerca di libri per i propri bimbi, possibilmente capaci di uscire dai soliti schemi. (Cars-Mostri-Hello Kitty). Tuttavia poi ho ragionato, che senso avrebbe proporre un titolo se poi risulta fuori catalogo e quindi introvabile?
Smanetta smanetta, perchè questo è anche un blog di servizio, ho trovato un link fantastico: una libreria situata nel centro di  Bologna che spedisce in tutta Italia, si paga contrassegno (figo, non è che paghi e poi non sai se arriva!!) e ha in vendita, tra gli altri, il libro di cui vi parlo oggi.
Me ne infischio di Rè Cetriolo, uscito nel 1976 per la BUR dei Ragazzi, è stato un successo internazionale importante. Christine Nostlinger è un'autrice tedesca di fervida ed esilarante immaginazione, con molti titoli all'attivo. Narra le vicende di un'allegra famigliola tedesca della medio borghesia, che si ritrova a combattere con una colonia di cetrioli viventi che hanno deciso di soggiornare nella loro cantina. Il figlio, voce narrante, prende le difese degli intrusi, mentre il padre vorrebbe sopprimerli. Da qui le strepitose avventure, accompagnate da accattivanti immagini che si snodano per 136 pagine fitte e travolgenti. L'ho amato moltissimo. Alle elementeri fu uno dei libri che lessi e relazionai in classe, mentre i miei compagni si scompisciavano sulle sedie. E' davvero un capolavoro da non perdere. Ogni capitolo ha sempre una piccola prefazione a sé, che riassume cosa avverrà nel capitolo stesso. E' un giochino simpatico che fece anche Steinbeck nei romanzi di cui vi ho recentemente parlato, per aiutare il lettore nella ricerca a ritroso di qualche passaggio che desidera rileggere. Ve ne lascio alcuni, per condividerne la simpatia, ed invogliarvi all'acquisto.

Cap.   3 - Dove racconto che cosa ho visto nella camera di papà. Dove papà vuole per colazione una cosa che nessun essere umano può mangiare. E dove vede quanto rapidamente si infrange una tradizione.
Cap.   8 - A casa nostra si sta male, come in una casa senza riscaldamento. Sotto l'orologio a pendolo smontato si trova ogni specie di roba. Per questo alla mamma saltano i nervi. Ma poi le tornano a posto.
Cap. 13 - Aspettiamo. Continuiamo ad aspettare. Intanto parliamo anche, s'intende. Siccome è troppo poco per un capitolo, ci aggiungo quello che è successo a scuola il giorno dopo. Perchè è successa una cosa davvero sbalorditiva.

In ogni caso se siete di Bologna o dintorni un salto alla Libreria Aldrovandi vi consiglio di farlo!

PS. A proposito di libri, sabato andrò al Salone di Torino, se qualcuno tra voi pensa di esserci e vuole incontrarmi, mi scriva una mail e sarà un piacere organizzare qualcosa con voi!

domenica 6 maggio 2012

11 x 11 x 11 x 11 che poi è il numero delle stragi...

... nonchè mio giorno di nascita!
Di solito detesto le catene, di solito manco mi ricordo di ringraziare chi mi premia, non sono snobbish, sono solo cazzona. Però sta sera sto qua transolla (si sta sera poi non so quando lo pubblico) nella nuova postazione piccì, nella stanzetta hobby, mia mamma la chiama disimpegno, non è tanto appropriato visto che ci stiro, per cui l'impegno è notevole (io sono del tipo stiro tutto anche le mutande).
Allora devo dire 11 cose di me
Rispondere alle 11 domande che mi ha fatto chi mi ha taggato, cioè Ero Lucy Van Pelt (col piffero che linko i nomi, ve l'ho detto che sono cazzona!)
Fare 11 nuove domande agli 11 che taggherò (Lunghino ma bello!)

sabato 5 maggio 2012

Conversazioni deliranti con un mobile

 Uh Signur da dove inizio? Si ma alzati però, altrimenti non cominci mai. Ok prima un caffè. E cos'è 'sta roba? Dio la la gente quando sceglie un regalo a cosa pensa? Ma si droga? Ecco si è spaccato un flute. Si vabbuono per come li hai sistemati nella lavastoviglie alla caxxo, hai rischiato che partisse l'intero servizio buono. Madò, ma quanti canovacci-asciugapiatti ho? Manco un ristorante.  E quattro q-u-a-t-t-r-o piatti panettone,  mai fetto un pranzo di Natale qui! Han paura che li avveleni. Che casino! Questo lo butto, e anche questo, questo e pure quest'altro. Fame. Mangio una banana, fanculo è acerba, dalla buccia non sembrava. Apperò che splendida giornata, sarebbe un peccato non approfittarne, poi domani torna il brutto... si però se vuoi uscire devi lavarti i capelli, sei impresentabile. Sì, e chi c'ha voglia? Ho appena pulito il bagno bene. Ok, vado dalla cinese. Sì vado dalla cinese , poi da mia sorella in negozio e poi dai nipoti. Sì dai finisco con le stoviglie ed esco. Ah le foto del viaggio di nozze, non aprite quell'album! (Altrimenti mi perdo!)
"Ziaaaaaaaa, che bei capelli, puoi fare anche la coda!"
Oh ve l'avevo detto che Cicia  da grande farà la parrucchiera, è predestinata ecco.
"Zia, tu che Barpapà sei?" E be' sono informazioni di un certo rilievo.
Rincaso - tardi -  Ceno, seduta questa volta.
Ahhh, ma quanto è spettacolare il mobile dei sogni?
 Non smetterei mai di ammirarlo.
E adesso il momento che attendo da anni. Riaprire tre scatoloni di libri occultati nel ripostiglio. Che cuccagna!
Titoli dimenticati, e amori incredibilmente profondi. Decidiamoci: Baricco non può stare metà in cameretta e metà in soggiorno! Ah "Le ragazze della villa accanto!" Ha segnato la mia adolescenza. Sai che faccio? Li metto in ordine di colore della copertina, l'ho visto in un blog, una figata. Sì, esce bene. Uh che mal al braccio. Ho ritirato la lastra, l'affare si fa serio, a vedere gli anelli della colonna pare che abbia trent'anni in più.
Porca paletta sono stremata, ma ho finito tutto.
La discarica, che poi si chiama ricicleria, non mi è mai parsa un luogo tanto affascinante: le nuove vite spesso partono da lì!
Clicca per vedere il mobile dei sogni  : )

mercoledì 2 maggio 2012

Ilaria for president!

Alla fine Silvia mi ha mandato oggi la traccia per la lista di maggio.
E noi la pubblichiamo ugualmente perché, parafrasando Monti, questo è un blog flessibile, che a noi il blog fisso ci annoia! Ho tirato in ballo il presidente perchè Silvia mi ha suggerito "se domani divento presidente!!"

Ed ecco cosa farei per il nostro bel paese:

Tutti in pensione dopo 37 anni di lavoro
I soldi che mancano per pagare le pensioni vengono decurtati dagli stipendi parlamentari, i benefit e compagnia bella.
Dimezzamento automatico del numero di dipendenti statali in carica alla pubblica amministrazione, nelle ASL (quelle tipe che ciabattano bianco vestite nei corridoi facendo nulla, ma non sono medici) e in posta. Il personale in esubero verrà prestato alle donne che, terminato il congedo di maternità, tornano in azienda,
come supporto: baby sitter, cuochi, taxisti, gratuitamente, fino al compimento del terzo anno di età del figlio.
La pratiche per l'adozione internazionale sarà snellita, deve concludersi in 6 mesi dalla presentazione della domanda, e potrà essere negativa solo in caso di gravi motivi giuridici, o di disturbi psichici comprovati da ricoveri in centri di igiene mentale.
Gli studenti che ottengono il diploma di maturità col massimo dei voti, senza mai essere stati bocciati, hanno diritto al percorso universitario gratuito fino alla laurea.
Super tassa per chi possiede una casa nelle note zone vippesche, a prescindere dal reddito. Di solito i proprietari di villoni in Costa Smeralda e/o a Portofino si dichiarano nulla tenenti (sono tutti presta- nome, non occorre essere Einstein per capirlo).
Anche nel mese di agosto, durante i ponti e i vari prolungamenti di chiusura di scuole e asili deve essere garantito un posto sano dove i bimbi possono stare serenamente se i genitori lavorano.
I medici di base non possono stare chiusi al prefestivo, devono necessariamente essere dotati di segretaria efficiente, pagata da lui stesso (basta piangere miseria che non ci crede nessuno!)
La costituizione va rispettata, inutile invocare "tolleranza zero" in caso di reati, quando basterebbe attenersi alla legge.
Raggiunta la pensione non si potrà rimanere a lavorare in azienda con fantasiosi contratti, neppure un giorno!

Probabilmente potrebbero venirmi in mente altri provvedimenti, ma come primo incarico direi che può bastare. E adesso, chi mi vota?

Animali in Bretagna

http://www.labourbansais.com/

http://www.zoo-tregomeur.com/ 

So bene che gli animali sarebbe opportuno vederli nel proprio ambiente, tuttavia io e mio marito ovunque andiamo ci informiamo se ci sia uno zoo nelle vicinanze.
E i due zoo bretoni, che abbiamo visitato, sono assolutamente straordinari.
Il primo è un grande complesso che comprende un castello dove si fa un visita guidata ed un parco, dove gli animali sono liberi di girare protetti spesso solo da una bassa staccionata. Per cui mio marito, seppur vietato, è riuscito ad accarezzare i lemuri che adoriamo. E per fotografare la zebra, ho dovuto addirittura allontanarmi perché era troppo vicina all'obiettivo, proprio come un cavallo al pascolo. La cucciolata di cani da caccia appena nata era, in realtà, un po' trascurata e questo non gli ha fatto molto onore, ma per il resto è stata una giornata speciale e abbiamo davvero faticato a salutare i nostri nuovi amici. (Ma Mont S. Michel ci stava  aspettando!)
 Nel secondo siamo stati protagonisti di un attacco da parte di un gibbone, come quello che vedete nella foto. Vedendoci attraverso il vetro l'animale ha forse pensato di colpirci, e, incurante del vetro, con un gran balzo è saltato dall'albero verso mio marito, prendendo una capocciata tremenda, che l'ha semi tramortito. Ha cominciato a piagnucolare, con un'espressione contrita di dolore, toccandosi la botta. Finendo il giro siamo tornati da lui per vedere se si fosse ripreso, ma sembrava ancora un po' acciaccato. A distanza di quasi due anni ogni tanto io e mio marito ci chiediamo come sta Ghiby.
"Oh chissà Ghiby..." diciamo. E vorremmo tanto rivederlo. L'attrazione principale dello zoo Tregomeur è il panda rosso cinese.

       Foto by Marco Boneff-ch presa dal web

martedì 1 maggio 2012

1 Maggio

Chi ha prenotato la lista del mese di maggio non mi ha inviato nulla.
Io non l'ho sollecitata, perché non amo pressare la gente, a meno che mi fosse stato esplicitamente chiesto nel commento. Si tratta di una blog amica che ho conosciuto, mi spiace e spero che la sua dimenticanza non significhi che sta passando un periodaccio.
Due amiche hanno postato il commento contemporanemente per giugno, ma necessariamente una dovrà slittare a luglio, poi vedremo quale.
Quindi oggi niente lista. Mi affaccio comunque alla blog sfera, riemergendo dai lavori domestici post imbiancatura (la sala è strepitosa, più sul madreperla che acciaio), per augurarvi buona festa dei lavoratori.
In particolar modo a chi ahimé oggi lavorerà, perchè alcune attività non possono fermarsi mai e necessitano di turni, come ben sa la nostra Rita poliziotta al carcere di Belluno!
E anche a chi in questi tempi di crisi e precariato è costretto a stare a casa, non soltanto oggi, ma ogni giorno, perché il lavoro manca. E' una festa importante quella odierna, la festa di tutti coloro i quali si sono ritrovati almeno una volta ad abbassare la testa, di fronte ad ingiustizie in nome del lavoro, che andrebbe invece garantito, tutelato mettendo i lavoratori tutti nelle condizioni di appassionarcisi con impegno, qualsiasi mansione svolgano.