sabato 29 settembre 2012

Ancora scrap? Ancora!

Effettivamente come ha ricordato Annaelle, avere un sorella dotata di carto-libreria hobbistica aiuta.
Il suo è un negozio diverso: è cartoleria, è libreria con un attenzione ai piccoli lettori, ma è anche uno spazio dove la creatività prende forma e si trova tanto materiale per scrappare. E pure un bel tavolone attorno al quale, addirittura su richiesta scegliendo le date, ci si può trovare per un corso, un po' come quelli dell'ASI o per dedicarsi a tagli, ritagli, incolli e timbrature senza sporcare casa.
Mica poco!
Si trova a Milano in Via Sofonisba Anguissola 23 (pensa te che nome strampalato!), vicino alla fermata della metropolitana rossa "Bande Nere".
Vende persino una macchinetta fighissima per farsi le buste in ogni forma. Quasi quasi ci faccio un pensierino.
Potete seguire tutte le novità attraverso il blog

http://cartolibreria-paperopoli.blogspot.com

e chiedere di essere iscritti alla fantastica newletter scrivendole a:

paperopoli@ymail.com

Ecco un'anticipazione delle sue coloratissime proposte:
 


PS. è stata una settimana assurda, altro che part time. Domani siamo fuori città per una sagra mangereccia,
lunedì c'è la lista del mese di Sara, e martedì spero di fare un riassunto degli accadimenti!
Buon weekend!!

giovedì 27 settembre 2012

Back to scrap!

Attenzione!!! Post ad alto contenuto scrap!
Domenica al meeting mi sono resa conto di 2 cose interessanti riguardo le card.
Alle scrapper ASI non importa nulla della busta! Illuminante direi, e, vi dirò, lo temevo da tempo. Io ho sempre vissuta la busta come un vincolo piuttosto ingombrante. Ho speso capitali per comprare biglietto e busta colorati abbinati (tipo gli Artoz) e in mancanza di busta tentavo di recuperla da qualche parte, ma la dimensione del biglietto era sempre adeguata alla busta, per cui meno libera. Ora mi rendo anche conto che usando abbellimenti di spessore l'unica busta possibile, in caso la card vada spedita, è quella imbottita. Ci sono card talmente belle, e io ne ho ricevute tante dalle blog amiche, da dover essere considerate regali. Per cui da oggi, basta con le buste. Si fa la card, come meglio mi va, e alla busta penseremo poi. Se la card sarà consegnata a mano, si può anche omettere. Ci sono le mollettine e i nastri per chiuderle. In ultima analisi a meno di essere capaci di creare anche le buste, e non dubito che ci sia gente in grado di farle, quelle in commercio costringono a biglietti quadrati o rettangolari senza grande scelta nella forma.
Come seconda cosa ho capito che non mi metterò mai a colorare i timbri, con i copic, i distress, o altro.
Perchè occorre acquistare un sacco di materiale. Credo che per le amiche venete lo scrap rappresenti il primo hobby, mentre il mio rimane la scrittura.
Tuttavia il meeting, come dice Lili, mi ha messo addosso una gran voglia di pasticciare, soprattutto coi miei vecchi timbri. Ed ecco cosa ho cominciato a produrre. Ho tagliato questo foglio comprato domenica,
e ho timbrato ogni singola tag con un timbro, che ho poi embossato con la polvere da rilievo trasparente brillantinata. Sono talmente contenta da volervele mostrare subito, così a nudo, prima che vengano posizionate su card che, per ora, sono solo nella mia mente.
Soggetti vari, e, come vedete, anch'io ho cominciato a pensare al Natale.


Per i cartoncini base invece, ho scovato in casa un intero pacco + 3 fogli di divisori per schedari. Grammatura 220, perfetta (io odio i bigliettini molli!) colori brillanti, bella trama di carta. Mio marito aveva abbondato nell'acquisto per i raccoglitori di casa, questi sono avanzati e mi ha detto che posso usarli io. Ho già tagliato i bordi che da una parte tratteggiato, dall'altro a buchi, rendevano i cartoncino da ufficio, ora sono perfetti per la creativita!

martedì 25 settembre 2012

Progressi e programmi

"Sandra,
molto, molto meglio.
Essendo però una nota rompi balle, sto rileggendo e dando una ulteriore pulitina. Il che dimostra che hai lavorato bene, perché risolti i macroguai, saltano fuori le piccole cose.
Appena finito te lo rimando. Pulisci, approvi o no, e mandiamo.
Sul titolo, non mi sono mica decisa, sai. Sono carini entrambi."

Quella che avete letto sopra è la mail della editor figa. Anche se significa allungare i tempi, sono molto contenta, so chi è lei e le sue parole non possono che lusingarmi. Sul titolo in effetti qualche giorno fa ho avuto un'illuminazione e me ne è venuto in mente un altro, ora brancoliamo entrambe nell'indecisione.

Da ieri, per tutta la settimana e pure la prossima, proverò l'ebbrezza di lavorare part time.
Esco infatti alle 12.30, per consumere l'arretrato di ferie di 22 giorni. Lavorare mezza giornata ha indubbi svantaggi: non guido e la navetta aziendale c'è solo mattino e sera, non amo affidarmi ai bus di linea che collegano la periferia extra urbana a Milano, per cui mi tocca farmi accompagnare alla metropolitana da mio marito, che lavora al piano di sopra, con un esborso di benzina extra. In più se non lavoro almeno 6 ore al giorno, non ho diritto al ticket per il pasto. Non avevo scelta perchè per queste 2 settimane ho la fisioterapia in ospedale alle 14.30: ginnastica cervicale e ultrasuoni. Ieri la prima, siccome c'è materiale per 5 post vista
la fauna che popola il reparto, mi riservo di scriverne almeno uno dedicato. Ieri era un po' una prova per capire quante ore libere avrò, c'era un clima da lupi e mi sono limitata ad andare al supermercato, per una spesa efficace. Ok ho dei tempi morti: passo da casa, la strada, l'attesa. Ma qualcosa di buono ne verrà fuori. In fondo sono ferie.
(Non posso sfruttare i permessi visita medica, ho esaurito le mie 10 ore annue!)

Ecco cosa avrei in programma:
lavare il divano (non è sfoderabile)
avendo terminato il giro vetri di settembre nel week end (io sabato, mio marito domenica mentre ero al meeting), mi manca solo la tapparella del balcone, che metto in lista.
andare a dormire prima
tornare a scrappare
vedere alcune persone
organizzare una cena a casa con amici
infilare la visita semestrale allo spazio prevenzione cute e nei
sperimentare una ricetta nuova - fatto ieri sera

In settimana si scoglierenno anche un paio di nodi importanti per i miei famigliari stretti.
Quando la vita somiglia alle montagne russe.

lunedì 24 settembre 2012

Frollini al pesto? Bleah!!

Cari amici e fans (eheheh)
abbiamo stabilito le date e il programma di massima per i reading liguri. In effetti temo che i frollini al pesto siano disgustosi, ma di sicuro non vi verranno propinati!
Saremo sabato 13 ottobre nel pomerigigo ad Alassio a Damare Restaurantbar in Via Gramsci 10
e domenica 14 ottobre, sempre nel pomeriggio, a Imperia a Damare Restaurantbar Calata G.B. Cuneo 37 
Vi confermerò più avanti l'orario preciso.

Vi invito a visitare la sezione: da non perdere, cliccando sui due eventi si apriranno i siti dei favolosi locali
che ci ospiteranno.
La formula scelta è un po' nuova: chi desidera prendere parte ai reading pagherà la sola consumazione, basta un caffè, senza maggiorazioni di sorta, mentre Beppe, il proprietario, offrirà un ricchissimo buffet con tanto di Biscottini take away sul finale. Ci conosceremo, faremo quattro chiacchiere, parlando del mio romanzo, leggendone un paio di brani, e sarà un pomeriggio in amicizia al mare!
Se il tempo sarà dalla nostra potremo sfruttare il dehor, insomma si sta fuori!
Vi aspetto numeriosissimi! A giudicare dalle mail che mi sta mandando Barbara, l'ideatrice di questi fantastici reading, che ringrazio di cuore, saranno due date caratterizzate da grande calore umano e voglia di sorridere!

domenica 23 settembre 2012

Meeting ASI? No, blog meeting!

Ollalà.
Sono qua tutta per voi a relazionarvi il mio primo meeting ASI Veneto, vissuto da outsider chiacchierona.
Tutto ok il viaggio, fighissimo il treno svizzero del ritorno.
Felicissima di partecipare, di scacciare la malinconia del sabato (col funerale del collega) e la notte a occhi spalancati e sogni tremendi. Al trillo ero già sveglia e pimpante, infatti sono arrivata in stazione con mezz'ora di anticipo. Rita è stata la  mia taxista dell'andata. Abbiamo parlato a raffica tutta la strada. Entrata nel salone, come prima cosa ho salutato le comari: Chiara - che già conoscevo, e Lili che ero ansiosissima di abbracciare e che mi ha riservato un'accoglienza che solo per amor di riservatezza nei confronti di una fatina tanto delicata, non racconterò nel dettaglio. Ho conosciuto le altre 3 che compongono il gruppo affiatatissimo di eccezionali referenti che hanno organizzato tutto molto bene, con la fatica che coordinare tanta gente comporta. Poi via ai progetti scrap, divisi su tavoli, timbri, carte, nomi tecnici, fantasia, e rigore.
Tre negozi esponevano e mentre valutavo gli acquisti una signora mi saluta: Luciana la mia sorpresona della giornata! Aveva lasciato un commento in un blog che seguiamo entrambe chiedendo suggerimenti per un viaggio in Normandia e Bretagna e io, che ci sono stata, ho cominciato a invadere la sua casella di posta, con mail piene di info, consigli, cose, rispolverando la mia vacanza. Che bello trovarla! Lei sapeva che ci sarei stata e ha voluto farmi una sorta di carrambata. Anche Luciana ha scelto di non seguire il "corsino" e si è dedicata a chiacchiere e curiosità, proprio come me, anche per questo siamo andate d'accordissimo. Pranzo, swap, lotterie, e Sandra ficcanaso gira per i tavoli coi suoi gadget, gettando i semi per nuovi contatti. Chissà? 
Al pomeriggio le altre riprendono a scrappare, io guardo e penso che forse forse avrei anche potuto tentare di cimentarmi nelle tag, alla fine si tratta di pasticciare di brutto con gli inchiostri. Tempo per le foto e Francesca, di cui vi ho parlato, sì proprio lei Fratanteidee è venuta a prendermi per portarmi in stazione. Non potendo partecipare al meeting si è inventata questa genialata per vedermi. E' diversissima da come me l'ero immaginata, nonostante la fotina. La pensavo più signora, oh quanto ingannano le convenzioni: laureata 3 figli...è una ragazzina spiritosa che mi traghetta verso la stazione, mentre ci raccontiamo. Saluti e baci, il treno sferraglia sul binario e la giornata già si declina al passato.

Cosa mi rimarrà di questa giornata?
Tante emozioni belle dense, come quando fai la mousse e il cucchiaio rimane dritto in mezzo alla scodella.
La gioia di ritrovare Chiara e Rita e di aver aggiunto un tassello importante alla nostra amicizia. Aver finalmente toccato con mano Cristina e Lidia con le quali lo scambio emotivo era già collaudato. Un hip hip hurrà per Alice giovane e dolcissima scrappina. La seconda sorpresa: Daniela violaefuffia c'è mancato poco che ci ignorassimo, inconsapevoli delle reciproca presenza. Le comari: Fabiana, Fiorella e Giuliana simpatia e bravura. Mi sono sentita molto a mio agio un po' con tutti. Francesca e Paola: le gemelle più somiglianti del mondo, se passate di qua, mi farebbe piacere un commento, e anche le altre del loro tavolo, di cui ricordo un sacco di belle acconciature, mi hanno accolto con tantissima simpatia. E poi Fra che ha un'abilità creativa rara e una generosità stupefacenti nel donarsi. Una volta partecipammo entrambe a un giveaway e lei commentò addirittura che sperava vincessi io!
Sono stata letteralmente sommersa di regali, bellissimi, pensatissimi, commoventi. In treno me li rimiravo, attorniata da svizzeri composti, io sbragavo tutta la mia mercanzia sul tavolinetto, mentre (ri)leggevo lettere e card. E la cosa che mi sorprende sempre è che tutto questo sia nato da un blog.

sabato 22 settembre 2012

Da oggi il via ai commenti anonimi

Ho voluto lasciar decantare un po' il post precedente, emotivamente molto forte.
In realtà non intendevo pubblicare neppure oggi. Lo faccio in breve, e solo con un'informazione molto tecnica.
Da ora sarà possibile anche commentare come "anonimi". E' un esperimento per consentire anche a chi non ha un account di commentare. Una firma sarà sempre auspicabile e magari qualcosa in più per identificarvi.
Potrebbero esserci mille Sabrina, ma solo una "Sabrina mamma di Federico".

Sono conscia del rischio di tirarmi addosso i troll che infestano gli altri blog. 
Persone piccole e vigliacche dalla vita talmente vuota da essersi ridotti a riempirla girando per i blog, lasciando commenti offensivi, che spesso scatenano una fastidiosa reazione a catena facendo proprio il gioco dell'anonimo. Del resto è difficile sottrarsi alla cattiveria gratuita, senza dare un parere, ci sono cascata anch'io!
Insomma diciamo che è un periodo di prova! 

giovedì 20 settembre 2012

Ed è subito sera

E' subito sera, vien buio prima, è l'ultimo giorno d'estate, temo mi esca il post retorico.
Rientro dalla pausa pranzo baldanzosa per la spesa al Lidl, mi pare di aver fatto un sacco di buoni affari.
Mangio un tramezzino in 5 minuti, ormai sono quasi le 14, sapete quelli nella confezione di plastica, venduti a coppie, di solito sa di plastique pure il pane, e anche il companatico. Inconsapevole del piccolo trambusto in reception: il centralinista del pomeriggio non è ancora arrivato, e occorre coprire in qualche modo la postazione. Non arriverà più, poco dopo veniamo a sapere che è morto, 50 anni, un infarto e ciao.
Cazzo. Immaginate un'azienda di 200 persone sulla quale cala improvvisamente un manto nero. Una ditta dove c'è sempre molto rumore, uno spedizioniere internazionale con oltre 90 rampe, autisti di ogni nazionalità che mischiano lingue e odori nei corridoi. Tutto frenetico. Di colpo abbiamo cominciato a parlare con un tono più basso. Qualcuno piangeva, qualcuno non ha potuto evitare di dire sciocchezze.
Io, e presumo altri, ho rimuginato tra me e me sulla morte, sul modus vivendi, sul se capitasse a qualcuno che amo di andarsene così troppo presto, senza averlo salutato.
In qualche modo abbiamo tirato sera. Uscendo ho guardato il desk, dove, dietro la vetrata c'era sempre lui a parlare del Milan. Non c'era.
Sono tornata a casa, ho mangiato una mela e un gelato cucciolone. Ho sistemato la spesa. Avevo comprato dei  piccoli peperoni dolci in gradazione: gialli arancioni e rossi; mi avevano quasi commossa da tanto erano perfetti, avevo pregustato un bel pinzimonio nella tazzine di nonna, con l'Olio di Brisighella che ci hanno regalato Valentina e Mattia. Ma quando li ho messi in frigorifero, Dio mio erano solo dei peperoni, piuttosto insignificanti. Mi sono lavata, cambiata e sono uscita. Questa sera c'era la presentazione di un corso di scrittura creativa, tenuto da un prof. col quale ne ho già fatti tre. Indecisa se iscrivermi, avevo comunque pensato di assistere alla serata introduttiva. Sono arrivata tardi e mi sono conquistata un posto sfigato di sbieco che mi impediva una buona visuale. Qualcuno ha lasciato il negozio e mi sono spostata, poi un altro e un altro. Ho cambiato 4 posti in tre quarti d'ora. Ho ritrovato persone care, ed eravamo tutti un po' emozionati. Era stato un bel gruppo davvero, molto stimolante. Poi la vita, la vita allontana, mischia gli ingredienti e fa venir fuori delle torte sbilenche.
All'uscita ho percorso questa via molto fashion piena di locali super trendy, tra cui una vecchia chiesa sconsacrata che fa un po' impressione. E sono passata anche davanti a "Da Marino" la pizzeria della mia prima pizzata di classe, con la maestra di cui vi ho parlato. E' rimasta uguale. Stonata e nostalgica nella via modaiola. Chissà la pizza? La pizza era buonissima. Si andava a prenderla al trancio, al sabato sera, con mio papà. Una fila lunghissima, la noia davanti al bancone. L'unica mondanità che la mia famiglia si concedeva. Altri tempi. Dicevo, io e questa buona conoscente, quella del bar della festa del PD, abbiamo camminato chiacchierando di scrittura, lei portando la bici a mano, per stare al mio passo. Fino alla piazza, dove ho preso il bus, verso casa.
Non so come chiudere il post. Facciamo che vi abbraccio e basta.

mercoledì 19 settembre 2012

L'inarrestabile Sandra

Diluvia brutto, ho rovesciato il caffè  sulla tovaglietta della colazione p-u-l-i-t-a- appena messa, ma non mi è passato il buon umore. Speriamo duri. Mio marito è uscito dal bagno e, pensa te, non ha più il pizzetto! Va a ondate, a volte ce l'ha, altre no; devo ancora capire se lo preferisco con o senza. 
Avrei un po' di cose da dirvi: stiamo organizzando tre, sì avete letto bene tre reading di Frollini, e per un romanzo pubblicato oltre due anni fa, con un supporto da parte dell'editore piuttosto scarso, mi pare un gran risultato. Nasce dalla collaborazione tra me e voi, e di questo vi sono immensamente grata.
Appena avremo le date farà un post dedicato, mentre vi ricordo di curare sempre la colonna "da non perdere" per gli aggiornamenti. Cliccando sull'evento si aprono i collegamenti.
Vi anticipo le località: Alassio, Imperia, e Lonate Ceppino!
Mi pare di essere Matteo Renzi col camper.
Intanto per non annoiarmi domenica sarò al Meeting ASI Veneto. Non sono veneta, come scrapper direi che ho deposto gli strumenti da tempo, ma sono stata invitata e sono ben felice di partecipare.
(Un po' meno quando ho pagato il biglietto del treno, quando mi ha detto 17.32 stavo cercando i 2 centesimini invece era l'orario, non il prezzo, ahhah quello è 45!!!)
Da tempo meditavo una gita veneta (forse ricorderete l'operazione Verona Yes we can, rimandata e mai concretizzata) e considerato che le venete sono quasi tutte blogger creative, colgo l'occasione per (ri)vederle in un'unica soluzione. Se qualcuno tra i partecipanti domenica volesse comprare una copia del mio romanzo (non si sa mai) mi scriva, così porto le copie contate. Lo dico perchè so come vanno queste cose, poi magari vedendomi uno dice "caspita il libro, ne hai forse uno con te?"
Lunedì invece la nuova editor figa promette di dirmi tutto sul secondo romanzo. Attendo fiduciosa.
Il resto è vita, quella solita, che ammorba un po' tutti: il tediufficio, il "cosa cavolo preparo per cena sta sera?", le corse, il sonno, le preoccupazioni, la metropolitana, le pagine dei libri belli nei quali sprofondo per colorare le giornate più grigie.

lunedì 17 settembre 2012

C'era una volta una blogger scrittrice che fece una gita in un luogo incantato

Brisighella è il luogo ideale dove trascorrere qualche giorno rigenerante.
Soprattutto se abitate in una città sempre di corsa come Milano la placida calma del borgo vi avvolgerà, ricordandovi che si può anche vivere in un altro modo. Tenete presente che nel centro storico sono vietate le insegne luminose, per cui buona parte delle insegne delle botteghe sono scritte a vernice sul muro, e questo, unito alla totale mancanza di negozi di telefonia permette un salto indietro nel tempo, assai piacevole. Insomma me ne sono innamorata perdutamente, l'ho eletto a luogo del cuore. Essendo un po' più vicino di Cortona se proprio mi dovesse cogliere un attacco di nostalgia potente potrei anche farci una gita in giornata.
Sono certa che catturerà anche voi, ecco alcuni spunti per iniziare a perdersi nei suoi colori.
Per i sapori, ci vediamo direttamente in loco!
Vi lascio anche qualche immagine del reading, coi suoi protagonisti.
Trovate le splendide foto di mio marito, come al solito, continuando la lettura.

domenica 16 settembre 2012

A Brisighella ci sono 3 castelli...e tanti amici!

Allo Zecchino d'oro di mille anni fa cantavano: "a Brisighella ci son 3 castelli!"
E finalmente l'ho visto questo incantevole borgo adagiato sotto una collina che pare disegnata da mani di bimbo. Vi dirò venerdì era stata una giornata tremenda, al punto che se Valentina mi avesse detto: "guarda devo annullare il reading causa invasione delle cavallette" avrei fatto spallucce. Mi chiedo quanta resilienza debba ancora dimostrare di avere se ogni santa volta mi conquisto la mia fetta di cielo soleggiato arriva sempre la nuvola triste a fare ombra? Avvilita ho cacciato il vestito preferito nel trolley, un jeans e l'essenziale e in qualche modo ho cercato di vincere il tedio che si era impossessato di me. Brisighella ce l'ha messa tutta ad accoglierci col suo accento romagnolo, un centro storico colorato e particolare, e sorrisi ovunque. Per dire quando abbiamo chiesto a che ora avremmo dovuto lasciare la stanza oggi, ci han risposto "prima di sera!". Tanto che ne abbiamo stra approfittato: c'era un terrazzo enorme con le sdraio e mi sono persino regalata un'ora di abbronzatura, tanto che ora ho la faccia gamberetto e tutto il corpo con una sfumatura più colorita. Grazie Brisighella per questo ultimo scampolo di estate insperata.
Il reading si è rivelato il pretesto per conoscerci. Bello, organizzato benissimo da Valentina and family, sua mamma ha preparato un rinfresco con una quantità di dolcetti incredibili. Suo fratello ha passato tutto il tempo a dire che le ha insegnato lui le ricette! A me pareva di stare in un film: coi noti personaggi della sit com "Volevo fare la rockstar", il donatore ahhh sì ho visto pure lui, le bimbe belle (straordinarie sarebbe l'aggettivo giusto). Mi pare che la descrizione di Sara-Mafalda sia perfetta per cui leggetela da lei. E certo poi è arrivata Sara con la Purulla guanciottosa e il marito premuroso. Ed è stato bello, no di più. Alla lettura oddio non è che la gente sgomitasse per entrare, ma un gruppetto c'è stato, si è parlato di libri, non solo del mio e mi è piaciuto molto. Il momento top è stata la cena: 9 persone che non si son mai viste che mangiano dagli stessi piatti. Zucchine fritte e gnocco fritto (abbiamo mangiato come lupi per 2 giorni, e ogni volta penso che a Milano per consumare lo stesso ben di Dio avrei speso minimo il doppio!) che girano sul tavolo, assaggia di qui, tu cos'hai ordinato? Altro vino? Chi ha preso il tartufo, il profumo arriva fino qui? Oh ma che fetta gigante! Quanti caffè? Questa è la limonata? (Bimba bella indicando la bottiglia di limoncello). Bimba Camilla dorme con la faccina sul tavolo, dopo che mio marito ha tentato di sistemarle il cerotto che lei si era spalmato sui capelli, e lei gli dice "no, lì non mi fa male!" La Purulla mangia pane e olio e poi capisce che col sale è pure più buono. Parliamo di blog, quelli amati, quelli un po' meno. Mattia, il fratello figo intrattiene tutti. Io non posso credere che abbia solo 27 anni, io di solito con gli under 30 faccio un po' fatica, ecco. Valentina mi fa capire che si può essere mamme molto in gamba, senza sentirsi eroi, nè lamentarsi ogni tre per due. Immaginate una ventenne che con due gemelle di due mesi resta di nuovo incinta.
Sara a un certo punto esclama "io a Sandra voglio un bene dell'anima!!" E mi viene il groppone perché lei conosce tutta la mia storia, e mi è stata più vicina di gente che frequento ogni giorno o quasi. E poi le promesse di rivedersi, da qualche parte. Le Terre di Brisighella ci aspettano per il secondo romanzo. Be' speriamo non esca tra un secolo. Oggi ce la siamo presa comoda, giri, mangiate, foto (arriveranno tante foto, del paese e del reading! Stay tuned) e a un certo punto abbiamo incontrato le bimbe belle e Carolina ha allungato la manina e mi a regalato un mazzetto di spighe di campo che aveva colto poco prima, senza parlare.
E io ho pensato che se avessi potuto avere dei figli li avrei voluti esattamente così, come le bimbe belle.

giovedì 13 settembre 2012

Essere ospiti

http://animadicarta.blogspot.it/2012/09/dal-racconto-al-romanzo-il-passo-e.html

Ieri acquazzoni settembrini, sempre quando ero al chiuso. Di queste intemperie di fine estate ne ho beccate poche. Oggi un cielo terso al gusto anice da mangiare al cucchiaio, vento frizzante come l'acqua mille bolle (grazie per i commenti addirittura un link, ora ho le idee più chiare!) e io non mi arrendo a calze e canottiera intima.
Sono ospite nel blog di Mariateresa, gentilissima blogger, che ringrazio. In alto trovate il link: vi invito a cliccarlo, così come vi suggerisco di conservare il suo blog tra quelli da visitare soprattutto se siete appassionati di scrittura e lettura.
Ospite è una parole di origine greca, viene da spiti che significa casa. E per me spiti è l'abitazione dove vivo con mio marito anche nella rubrica del cellulare, mentre casa è quella dei miei genitori, ancora un po' mia credo. Se dico ci vediamo a spiti Emanuele sa perfettamente che mi troverà a casa al suo rientro, cioè a spiti.
Brisighella si avvicina, ho preparato le copie di Frollini, i segnalibri gadget, e null'altro. (Per ora).
Il reading sarà sabato dalle h 16. Valentina ci ha prenotato un fantastico Bed and Breakfast.
Stay tuned, stiamo organizzando altre letture in giro per l'Italia. L'agenda si infittisce in questo settembre, ottobre è dietro l'angolo, il tempo mi sfugge come pagine al vento, e non riesco a fermarlo.

martedì 11 settembre 2012

Notte prima della prima

E' una notte magica, un po' come quella di Natale, ma questa avviene una sola volta nella vita!
Avevo pensato di farti un regalo per l'occasione, ma da quando tua mamma ha una cartoleria la faccenda si è complicata ulteriormente, già mi è capitato di non azzeccarci proprio al compleanno. Ricordi quando mi hai detto: "ma questo è per un bimbo piccolo?" Fortuna che hai una sorellina: si impossessò con gioia di quella valigetta da dottore. Forse un gioco? Oh, ne hai già fin troppi. La sobrietà è un bell'obiettivo da perseguire - pensa zia - ma poi guarda il suo armadio pieno di borse e pensa che anche predicare bene e razzolare altrettanto bene sarebbe un bell'obiettivo. Niente moralismi dunque, e be' anche niente regali.
Magari un post. Si può stampare e conservare per gli anni a venire. Potrai leggerlo da te, non appena avrai imparato. Presto, sarà presto lo so.
Domani è il tuo primo giorno di scuola Nanni carissimo. Non sei più Pimpy, non sei più bimbo-Nanni, forse sei ancora Nanni, ma credo che Giovanni per esteso rivendicherà a breve tutta la sua completezza. Almeno per 8 anni la scuola sarà la tua seconda casa, e 8 anni sembrano davvero tanti per chi non ne ha neppure 6.
Vuol dire più tempo di quello in cui sei stato con noi fino ad ora. Oh be' immagino che poi andrai alle superiori, all'università, master, studi all'estero e altre diavolerie che ci saranno nel 2030 o giù di lì. 
Sembra una roba spaziale. Forse farai l'astronauta che a te le nastonavi  son sempre piaciute, o il medico, o l'ingegnere, il giornalista. Professioni prestigiose. Il premio Nobel. Scoprirai una molecola che permette alla gente di non impaperarsi quando deve chiedere l'aumento al capo stronzo.
Sta notte non dormirai, l'emozione sarà tanta ed è un po' anche la mia. Ho promesso di telefonarti nel pomeriggio, così mi racconterai com'è andata. Le prime impressioni. Ripenso al mio primo giorno di scuola, quando si chiamava elementare e non primaria, quando dovevi guardare bene a destra e sinistra prima di attraversare la strada, mica che un brontosauro ti passasse sui piedi. Insomma un po' di tempo fa.
Piansi, e te pareva, niente di strano Nanni, la zia piange sempre. Tira un po' su col naso anche ogni volta che ti saluta: non è necessario che sia la vigilia del primo giorno di scuola per struggersi di bene per te. Per riconoscere dentro di sè tanta nostalgia per quel nipotino pupazzo che ha troppo presto lasciato il posto a un piccolo alunno della scuola primaria, con la cartella trolley di Cars, e l'astuccio sempre di Cars, ma con Saetta McQueen e tu volevi Francesco Bernulli, e la zia mica lo sa chi è Francesco Bernulli, ma per fortuna c'è internet così adesso va a controllare che ai suoi tempi mica c'era google e manco gli zaini trolley, solo la cartella così  http://museodellascuola.blogspot.it/2007/03/astucci-e-cartelle.html
e la sua era rossa fiammante e gliela aveva comprata il nonno e adesso la zia è proprio costretta a mandar giù il groppone, pensando al tempo che fu, non solo a quello di domani.

lunedì 10 settembre 2012

Cose di casa: è di nuovo lunedì!

Credo che le incombenze domestiche affliggano un po' tutti. Una gestione accurata della casa, diciamo pulizia, approvvigionamenti, lavo-stiro (senza considerare la manutenzione straordinaria) porta via tempo, è innegabile. Tolto chi ha una domestica, scelta di cui ho già parlato - noi preferiamo destinare la cifra ad altri
progetti, ognuno ha trovato, o cerca di trovare, il miglior modo per uscire vivo dagli affanni. Penso che la classica frase "dare una mano" sottointeso da parte del marito/compagno sia un insulto laddove si lavora a tempo pieno entrambi. Diverso il discorso per le donne impiegate fuori casa a mezza giornata, o casalinghe. Anche se queste decisioni di solito sono prese per seguire meglio i figli, temo che spesso non si ottenga questo risultato, e ci  si riduca ad avere un entrata inferiore a fronte di maggior tempo buttato un po' dalla finestra. (Forse questa visione è un po' politically scorretta, ma ho le mie buone ragioni!) 
Prologo lungo eh. Insomma noi domenica eravamo a casa. Con l'unica idea di uscire sul tardi per andare alla mini festa del PD (so' di sinistra se ancora non fosse chiaro!) dove una buona conoscente (ho deciso di usare questo termine perchè "amica" è spesso abusato con conseguenti casini e delusioni evitabili se si colocasse il rapporto su un livello più basso) sarebbe stata al bar, per cui aperitivo-chiacchiere-saluti-2 passi. Bon. 
Come riempire il pomeriggio, senza strafarsi di web?
Ho pulito i vetri della cucina e lavato le relative tende. In programma da tempo il classico giro vetri-tende di settembre. Mi sono detta: faccio la cucina, ha il balcone per cui la porta grande. Che è sempre un inizio. Tutti no, tutti dai no, settembre mica finisce domani. Di sicuro ci sarà rimasto qualche alone. Ebbe' non mi pare un problema serio. Non è mai morto nessuno per un alone. Avete mai letto su un giornale: "stroncata da alone, lascia prematuramente tre figli." Oppure "L'alone del bagno miete una nuova vittima, fermate il serial killer!"? Io no, e presumo manco voi. Per non dire che davanti ci sono le tende, no? Tutto risulta un po' offuscato. 
Altra cosa. Ma voi l'acqua la comprate a caso o a gusto o seguendo le offerte? Cioè voi li prendete in considerazione le analisi chimiche? Perchè vedete l'altro giorno ho preso un cestello al Lidl. Ogni bottiglia da un L. e mezzo costa 14 cent. Poco direi. Marca sconosciuta però. La Boario costa 30. Ma il sodio nella Boario è 0.5 in quella del Lidl 1.6. E' importante, ma di un importanza vitale intendo?  Conoscete i parametri giusti che non devono essere superati, pena non so cosa, tipo che tra 10 anni mi viene un blocco renale?
Perchè se di aloni non è mai morto nessuno, magari di sodio sì.
Attendo lumi.
PS. Poi la festa è risultata essere parecchio disorganizzata, abbiamo ritenuto che fosse il vero specchio del partito stesso, però è venuta con noi anche un'amica, ed è stata una serata piacevole con l'atmofera di fine estate ancora in maniche corte e salamella!

domenica 9 settembre 2012

Wish list: le mie letture autunnali

Ispirata ancora una volta da Francesca, tanto che vi (ri)linko il blog
http://leparoleverranno.blogspot.com

ho pensato a una soluzione innovativa per affrontare i mesi bui. Vero è che l'estate ci ha regalato questo colpo di coda, soprattutto per la gioia di chi ha potuto approfittarne per nuovi lidi. Io ero già proiettata verso le cose belle dell'autunno, per cui questa marcia indietro mi ha suscitato una certa indifferenza.
Ma dicevo è inevitabile che presto o tardi indosseremo gli abiti pesanti, le giornate saranno più corte e, probabilmente, avremo meno voglia di uscire. La mia strategia è quella di regalarmi un libro al mese, magari due se l'economia domestica lo consentirà, e mi sono già fatta una bella wish list. La lettura poi dovrà essere accompagnata da schifezze dolci salate a seconda dell'umore, perchè si sa c'è il giorno patatine, e quello cioccolata. L'idea è di creare proprio un rituale, attaccare il nuovo libro, azzannando cibo consolatorio, poi per le giornate successive si potrà evitare di mangiare. Sarebbe bello riuscire a farlo il primo giorno del mese. Bisogna poi vedere come gestire gli impegni.
Intanto vi giro la lista delle letture, presa pattinando tra i blog che si occupano di libri in maniera professionale.
(Mi scuso se non riporto nè la casa editrice, nè il traduttore)

Morte dei marmi                               Fabio Genovesi
La famiglia Fang                               Kevin Wilson
Chiamami con il tuo nome                 Andrè Aciman
Romanzo rosa                                  Stefania Bertola
Le nostre assenze                             Sasha Nespini
Cose da salvare in caso di incendio   Haley Tanner
Eureka Street                                   Mc Lian Wilson Robert

Qualcuno tra voi li ha letti?

E a  proposito di romanzi vi ricordo che sabato pomeriggio sarò a Brisighella per un reading di Frollini a colazione, se siete in zona, passate a salutarmi!

sabato 8 settembre 2012

5 Anni!

Eh sì, non si sono ancora placati gli echi per i 7 anni di insiemistica - grazie avete commentato tantissimo,
che siamo al primo lustro di nozze.
Era infatti una giornata splendida di sole ancora estivo quando l'8 settembre 2007 io e Emanuele ci siamo sposati. 
In maniera un po' alternativa, ma mai sopra le righe, dall'auto, una normalissima corolla, guidata da una delle mie migliori amiche, dall'entrata in chiesa io e lui (non accompagnati da padre e madre), dalla marcia nuziale suonata con la fisarmonica di mio cugino-testimone, dal pranzo in un ristorante vicinissimo con un buffet enorme, senza la pesantezza dell'attesa tra le portate, lo potete vedere cliccando:  http://lapobbia.com/ se vi va curiosate tra le sezioni: noi eravamo nel salone principale. Tutto è stato perfetto, originale, ma molto elegante. Lo dico senza falsa modestia, abbiamo organizzato tutto da soli, anche se poi mio marito ha riconosciuto che ho fatto quasi tutto io!
Chiunque ha condiviso la nostra gioia anche solo con un telegramma, ha ricevuto almeno un biglietto di ringraziamento, cosa un po' giù di moda.
Sta sera si replica, non non rifacciamo tutta la cerimonia, anche se mi piacerebbe molto (a parte la spesa), andiamo a cena nello stesso ristorante, dove, in questi 5 anni siamo tornati due volte: un S. Valentino, e invitati per un compleanno, ambedue le serate molto riuscite.
 5 anni muy rapidi, con  momenti tremendi e altri in cui abbiamo veramento volato nel cielo alto della grazia che un grande amore offre. Sempre uno a fianco all'altro, sempre mano nella mano, anche in mezzo alla bufera. Sempre tenendo presenti le parole di S. Paolo:
"non lasciate mai che il sole tramonti sui vostri musi lunghi!" E mai siamo andata a dormire arrabbiati. Non sempre è stato facile, ma l'impegno è stato rispettato da entrambi con grande volontà.
E oggi si festeggia, con questi confetti uguali a quelli delle bomboniere, la ghiaia del mare di Levanto, e quelli nuovi gialli al limoncello di Positano, per sottolineare il percorso dal matrimonio, all'ultima vacanza. Ne gradite uno?

Ieri ne ho portati un po' in ufficio, strane le reazioni delle gente quando ho detto: "per i 5 anni abbiamo pensato di fare i confetti ..." Qualcuno ha criticato. Come vive male la gente che trova sempre un motivo per dissentire, e come è invece bello l'entusiasmo di chi ha apprezzato questa mia idea!
(Che poi era un gesto di condivisione).
Dedico questo post in particolare a Adriana e Gioia che mi hanno assegnato il premio Semplicità, prevede tra le altre cose di regalare un'immagine a chi l'ha conferito. Io scelgo proprio questa. Mentre la mia descrizione di semplicità: il nostro matrimonio!

mercoledì 5 settembre 2012

Quando ho iniziato a scrivere

Ispirata da Francesca, che ha dedicato un post agli esordi di Paul Auster, mi sono resa conto di quanta curiosità ci sia riguardo il quando uno scrittore ha cominciato. Il quando e il come ecco.
Lungi da me volermi paragonare ad Auster, che pure non  mi fa particolarmente impazzire, ho ripensato al  mio inizio, inizio inizio eh, sì perché io ho cominciato a scrivere quando ho imparato l'A B C, quindi per me la parola scrivere ha da subito avuto il doppio significato di scrivere, nel senso di compitare, mettere insieme lettere a formar parole e poi frasi, e quello di mettere nero su bianco una storia.
Con un picco di nostalgia ho recuperato i 4 quaderni delle elementari, supersiti dopo diversi traslochi. Applausometro per la mia maestra innovativa e folk che ha sempre dato grande spazio e attenzione alla fantasia, a discapito della matematica direi, ma in fondo chissene, c'ho la calcolatrice. Ecco quindi una bella lista delle sue proposte di scrittura, da lei chiamate "il lavoro individuale": un insieme di esercizi da portare a termine nel corso della settimana. I compiti  assegnati venivano scritti su un cartellone appeso in classe: tanto italiano, poca aritmetica, qualche disegno. Per me era sempre una grande gioia l'arrivo del lunedì, con la scoperta delle nuove tracce.

Ma prima i miei amati quaderni, si scorge un disegno: io e la mia gemella davanti alla vetrina di una cartoleria. Preveggenza? Forse, perchè poi la cartoleria Giulia l'ha aperta.

- Dialogo tra .... in una spiaggia affollata (io scelsi una cabina e un cestello di cibarie)
- Inventa una storia con queste parole: amica - televisione
- Racconta un libro che hai recentemene letto, cambiando il finale
- Inventa una storia ambientata nella foresta
- "                           che abbia per protagonista la notte
- Inventa un dialogo tra un cuscino e una bambina
- Inventa una storia con queste parole: impermeabile - ombrello - Mario
- "                           con questi protagonisti: pizza - torta
- Io e.... in barca (io scelsi mia sorella e la mia amica del mare Gloria)
- Descrivi il tuo viaggio casa-scuola e viceversa
- Inventa un'intervista a un gruppo di persone del tempo della preistoria
- Un fungo vede da lontano due cercatori di funghi... continua la storia

E continua anche la lettura se vuoi conoscere lo svolgimento di uno tra questi temi

martedì 4 settembre 2012

I wanna be your woman every day! (e altri dettagli di una giornata in jeans)

Nonostante la gente sembri ossessionata dal mio peso e (l'unica disinteressata sia io) e continui a chiedermi se sono ingrassata (non lo zo, non mi peso) mi sono infilata nei jeans dopo oltre 2 mesi e mezzo senza alcun problema, e si sa che il jeans è bastardo, lui non perdona manco un etto.
Che poi non zo neppure come abbia fatto, ma quest'anno zero pantaloni, anche quelli larghi fluttuanti, su costrizione nell'attesa che i peli crescessero per la ceretta, ho gestito tutto fantasticamente, complice l'abbronzatura camuffo, e mi sono sparata 2 mesi di vestitini, gonnelline, bermuda, pants, shorts e altre indecenze. La blog sfera ha ripreso il suo ritmo consueto, leggo qua, leggo là, coltivo nuovi contatti, e innaffio quelli vecchi con la cura di sempre, tanto per dire, ho telefonato a Nina. Ho fatto 12 km in bici, belli, intervallati da un gelato galattico, ah pensa te sembra un po' un libro di Coelho, gira gira gira alla fine la gelateria è dietro casa, mai frequentata e fa un gelato buonissimo, e il cono medio sfamerebbe una colonia.
A volte ho dei vuoti, i personaggi che ho inventato bussano ancora alla mia porta, desiderosi di nuove avventure, ma non posso tenere in ballo troppe storie contemporaneamente, mi si ingarbuglierebbero i fili, è bello sapere che ci sono, ma questo è il tempo dell'attesa, per la scrittura. Perchè non lo è più per tutto il resto. E allora ho davvero capito quanto 4 anni e mezzo di ricerca abbiamo condizionato la mia vita, troppo.
Adesso ci sono momenti che non ho mai vissuto, mai. Intendo attimi in cui non ho scadenze, urgenze, attese fagocitate, decisioni da prendere. Lontano il tempo in cui scacciavo le nuvole nere, ma in fondo erano sempre lì. Tutto questo in qualche modo non mi appartiene più. Per cui assaporo leggerezze diverse.
Ieri è stato rimandato all'ultimo l'incontro col gruppo di scrittura: non dovevo stirare, la casa era a posto, non avevo lavatrici da fare, non dovevo neppure lavarmi i capelli! Dio, che libertà strana. Alla fine sono andata alla coop ma non era per niente necessario, ho cucinato la frittata con wuster perchè erano in offerta, ed era buona buona gnam gnam. E oggi festeggio 7 anni con mio marito, non di matrimonio, di insiemistica. Era più caldo quella sera, indossavo i sandali coi tacchi alti. E la crisi del settimo anno, noi non sappiamo cosa sia. Noi abbiamo vissuto crisi globali coi cuori inchiodati a un progetto che naufraga e non abbiamo avuto tempo di occuparci di stupide liti e ridicole farse. I wanna be your woman every day, Emanuele. Dopo 7 anni ho ancora voglia di stupirti, di inventare una simpatica quotidianità, di non lasciare che il nostro amore invecchi, di dare soprannomi a tutti e parlare un linguaggio che capiamo solo noi!

domenica 2 settembre 2012

Narrativa rosa

La chick lit - continuo il post di venerdì - appartiene alla grande famiglia dei romanzi rosa.
Un calderone su vari livelli, fino a quando il rosa sfuma nel rosso.
Una volta c'erano Liala e Barbara Cartland (nonnastra di Lady D.) Gli harmony e i blue moon che si trovavano però solo in edicola. Più sù un mix di romanzi da poco impegno celebrale, di cui spesso non si ricordano gli autori. Ecco secondo me è grave se si ricorda il titolo a distanza di decenni, ma non chi l'ha scritto. Mi riferisco a due storie che hanno accompagnato qualche giornata della mia adolescenza.
"Un mattino lontano" e "L'ereditiera ribelle" (O un'ereditiera mi sovviene il dubbio). Ne conservo un ricordo davvero piacevole: amori contrastati che, di sicuro, ora mi farebbero orrore. Ho riletto infatti quest'ultimo pochi anni or sono e ho riso tra me e me per la mia ingenua passione giovanile. Attualmente applausometro per la nostrana Sveva Casati ecc., Danielle Steel e Nicholas Sparks: li ho letti tutti e tre, per poter esprimere un giudizio, e, sempre come dice la mia nuova editor, alzo le mani in segno di resa, di fronte a cotanto successo, ma non fan per me!
Ma il mio manoscritto non è propriamento un rosa-confetto, non è chick lit. Allora cos'è?
La mia nuova editor bla bla l'ha etichettato "commedia".
Dio, tanto facile, eppure poco usato. Perchè nelle libreria non c'è un bel settore Commedie?
Tutti sappiamo cosa sia una commedia, no?
Una storia sentimentale, ma non troppo sdolcinata, con una trama ben costruita e tanti bei dialoghi!
Regina, scomparsa di recente, Nora Ephron. Eccezionale, un faro nella notte delle sfumature grigionere.
Ma tanti sono i degni rappresentanti, ecco qualche titolo che, di sicuro, avrete amato.
"I ponti di Madison County", "Chocolat", "Pomodori verdi fritti alla fermata del treno". Non a caso sono diventati splendide pellicole e, continuando a parlar di cinema  vi propongo "Fiore di Cactus", che ho rivisto in teatro con un'invecchiata ma molto brava Eleonora Giorgi nel ruolo che nel film fu di Ingrid Bergman.
Trovo che il termine letteratura rosa porti con sè un che di disprezzo, di sotto-cultura spesso fuori luogo. Non dimentichiamo che una grandissima, amatissime e direi pure attualissima rappresentante del genere, è stata Jane Austen. Scusate e è poco!
In ultima battuta, volendo trovare un titolo simile al mio manoscritto, vi dico che è un genere Stefania Bertola dei tempi felici di "Ne parliamo a cena", sempre parola delle mia nuova editor che cito ogni 3 righe tanto per tirarmela.

Chi non ha capito di cosa stessi parlando ieri, a proposito di liste del mese, può riguardarsi il vecchio post che ho linkato sotto. (Quì chiaramente chi si ferma è perduto vista la frenetica attività di questo blog!)

http://frolliniacolazione.blogspot.it/2011/11/liste-2012-modo-duso.html

Buona domenica a chi passa di qui, io mi sono scandalosamente appena alzata!!

sabato 1 settembre 2012

Settembre!

La lista del mese di settembre non è pervenuta. Lo temevo da tempo, da quando mi sono resa conto che il blog di chi si era prenotato è fermo e, soprattutto, quando non ha risposto alla mia mail. Mail che non sollecitava affatto l'invio della lista, ma chiedeva info riguardo la gravidanza. Nel frattempo il bimbo è nato e la blogger ha scritto un post ad agosto, dichiarando il blog sospeso.
Il problema non è la mancata partecipazione a questo gioco, piuttosto se mi interesso a te, no dico magari due righe due per dirmi qualcosa, qualsiasi cosa, anche "fatti i fatti tuoi!" ci stava ... : (
Detto ciò, con un lieve rammarico, sostituisco la lista, con un immagine finto settembrina. In realtà la foto risale a fine luglio, scatto by Emanuele, al crepuscolo, nel mezzo di una stagione infuocata, non ricordo se ci fosse Caronte, Lucifero o chi altri, che pareve infinita, ma che al tramonto era già presagio di ombrelloni chiusi e spiagge deserte.
Buon settembre!
Ciao Mare, se Dio vuole ci si rivede nel 2013!

PS- Barbara che mi lasci sempre commenti preziosi, ma non hai un blog vorrei contattarti! Come posso fare?