venerdì 7 dicembre 2012

Il mio racconto di Natale per la Scuola di Scrittura Roberto Agostini

Se siete su FB potete cercare la scuola di scrittura che cito nel titolo.
In ogni caso oggi e St. Ambroeus e io non lavoro. Mi sciallo i mestieri con calma, e poi inventerò qualcosa di nataloso, ben decisa a godermi il periodo, secondo quanto già promesso a me stessa e a voi, in qualche post precedente.
Intanto vi lascio col mio racconto di Natale.

Cena di Natale in giallo dalla Sciura Brambilla
Ogni anno il 23 dicembre la Sciura Brambilla apriva il suo splendido appartamento situato poco lontano dalla Basilica di S. Ambrogio, in uno di quei fantastici palazzi d’epoca, coi soffitti alti e le logge. Dava una cena molto formale, alla quale venivo puntualmente invitata insieme a un numero variabile di gradevoli ospiti. Ogni volta cambiava il tema della serata; spesso era un colore, ma anche altri soggetti che la fantasia della signora scovava chissà dove. Così c’era stata la cena dei fiori, quella medievale, e la banale cena rossa. “Un natale insolito” amava definirlo. Accanto alla padrona di casa l’immancabile, inspiegabile, misteriosa sedia vuota, che intralciava la servitù e costringeva tutti i commensali a sedere un poco più stretti. Ma vi era un secondo mistero: la mancanza del consorte che tuttavia sarebbe potuto arrivare -così si bisbigliava- da un momento all’altro. Forse quel posto vuoto era per lui. Ma era assurdo non poter appoggiare neppure la borsa!
La Signora Marchetti era stata duramente ammonita per averci provato. E comunque ogni anno lo aspettavamo invano, sperando che comparisse, magari allo scambio dei doni, come la più attesa delle sorprese! E la Sciura Brambilla, ormai inchiodata al ruolo di “vedova bianca”, non aveva mai rivelato che cavolo di fine avesse fatto. Le malelingue insinuavano che se la spassasse a Cuba, in un eterno capodanno.
Emma Brambilla sospirava continuamente:
“Ed, è come se tu fossi con noi …”
Ed stava per Edmondo, e abitando in Via De Amicis rendeva l’accoppiata quanto meno singolare.
Quell’anno, la cena era in giallo. Avevamo gustato unicamente piatti gialli:
risotto allo zafferano (oh se ci pensate ci sono un sacco di prelibatezze gialle!), frittate, torta salata coi peperoni gialli e sugosi, e, per finire, un ricco buffet di dolci gialli come crostate d’ananas, sorbetto al pompelmo, banane flambè, crema catalana e pasticceria mignon declinata nelle 50 sfumature di giallo. Indossavo un completo giacca pantalone giallo limone, molto vintage anni 70 che mi stava un orrore, ma non avevo trovato altro. Porto malissimo il giallo, capita alle bionde naturali! Dicevo, poco prima di mezzanotte, Nik, il cugino strampalato, fece la sua comparsa. Sfoggiava un’eccentrica palandrana dorata e un cilindro nero.
Lo avevo conosciuto alle cene precedenti: si tratteneva pochi minuti, assaggiava qualche cosa senza rivolgerci la parola, per poi ritirarsi in sordina, con gli occhi bassi, in un atteggiamento remissivo come se volesse scusarsi per qualche motivo a noi sconosciuto.
Appena arrivato posò sul tavolo, proprio davanti alla sedia vuota, un calice colmo di una soluzione giallina. Il bicchere si sollevò da solo, mentre noi lo fissavamo basiti, poi si fermo in aria a una trentina di centimetri dalla tavola, leggermente inclinato. La bevanda cominciò a diminuire e la sagoma di un uomo prese forma sulla sedia, occupandola.
Finita l’ultima goccia, EdmondoBrambilla accigliato, ma in perfetta forma, apparve seduto al suo posto. Appoggiò il bicchiere ed esclamò: “Maledetto Nik, finalmente hai trovato l’antidoto a quella tua pozione che rende invisibili!

15 commenti:

Dovehovistote b ha detto...

Delizioso e godurioso :)

mafalda ha detto...

Davvero delizioso :)

raffaella ha detto...

Uhummm come mi piacerebbe essere invisibile e per una volta infilarmi nelle case e nelle tasche di chi so io per vedere e sentire. Tante volte ho immaginato di essere una mosca per andare a sbirciare dove volevo. Ma poi se mi acciaccavano? No,no.Meglio invisibili. Carino,carino. Una chicca.
Raffaella

Cinzia Bolognesi ha detto...

Ahhhhh bellissimo Sandra!!!

E grazie per il supporto!

Libby ha detto...

Ahahaahah.... carinissimo Sandra!!! :-D Troppo bello!

Luciana ha detto...

Molto molto carinoooooooo! Mi immagino la scena del bicchiere che si alza da solo!!!

ero Lucy ha detto...

Hah :D davvero bello!! Bravissima!

Monica ha detto...

che carino! Magari aver la pozione per essere invisibili...anche solo per un pò!

Marzia ha detto...

L'ho letta ad alta voce ... mio figlio dice che non può essere, Ed era in invisibile ma avrebbe potuto parlare e muoversi ... insomma un po' di realismo in queste storie surreali ;) Il giudizio del mio Sig Spock è sempre spietato :) Belle queste storie ... e pure utili, vedi, stimolano il dialogo.

Anonimo ha detto...

Uh!! Appena riesco me lo leggo con la calma che si merita. Che bello, vi state godendo un lungo week-end!

Un bacione!

Anabella ha detto...

Hola!!! Volevo invitarti al mio "SORTEO DE NAVIDAD"
3 bellissimi washi tape di Natale!!
un beso grande da Roma
Anabella
My washi tape

frida ha detto...

Bello! e molto divertente!

Unknown ha detto...

Arrivo qui dopo la segnalazione di Lucy. Bellissimo questo racconto. Complimenti!

Unknown ha detto...

Credevo che ieri il mio commento fosse partito, ma niente!
E' proprio carino e se mi dai il permesso lo uso a scuola :)

paola ha detto...

FANTASTICOOOO =^____________^= è un racconto davvero molto MOLTO CARINOOOO