Un'altra tranvata. Un nuovo tunnel.
Consentitemi di non dire di più: riguarda un familiare non la sottoscritta.
E così prendo le mie prove di resilienza (scusa Nora, mi impossesso di una tua frase ma ci sta perfetta) nelle quali ho dato il meglio di me (grazie Lucy per avermelo scritto in una mail!) e le butto nel cesso.
E il cervello completamente in tilt.
Non trovo i guanti di gomma, quelli per lavare il bagno. Smarriti, spariti. Introvabili, invisibili. Ci perdo un po' di tempo, dove si saranno infilati?
Poi li vedo, due mani turchesi mi fanno "ciao ciao" dall'oblò della lavatrice, fra detersivo, lenzuola e mutande.
Scrat scrat, le unghie grattano il muro: la primavera è durata un soffio.
sabato 31 marzo 2012
venerdì 30 marzo 2012
Esami rosa (di super efficienza!)
Quante volte ci siamo lamentate per i tempi di attesa per la mammografia?
Non voglio farla lunga, nè raccontarvi la mia storia a riguardo. Ma solo suggerire la Clinica Mangioni di Lecco dove hanno apparecchiature di ultimissima generazione, personale efficiente e gentile e tempi di attesa di pochi giorni.
Il servizio è convenzionato SSN, e consente di effettuare mammografia ed ecografia insieme per chi, come me, necessita entrambi gli esami.
Con tutti gli ospedali che ho a Milano ormai io vado solo a Lecco.
(Così poi ho la scusa per fare un salto in Valtellina!!)
Se poi gli si dice che si arriva da lontano, i referti vengono consegnati subito.
Credo che la blog sfera possa essere utile anche per far girare informazioni di questo tipo, quindi da oggi inauguro la nuova etichetta "no stress" e mi rendo disponibile per ulteriori informazioni via mail: non esitate a contattarmi cliccando Ilaria Risponde in alto a sinistra, in rosso.
Non voglio farla lunga, nè raccontarvi la mia storia a riguardo. Ma solo suggerire la Clinica Mangioni di Lecco dove hanno apparecchiature di ultimissima generazione, personale efficiente e gentile e tempi di attesa di pochi giorni.
Il servizio è convenzionato SSN, e consente di effettuare mammografia ed ecografia insieme per chi, come me, necessita entrambi gli esami.
Con tutti gli ospedali che ho a Milano ormai io vado solo a Lecco.
(Così poi ho la scusa per fare un salto in Valtellina!!)
Se poi gli si dice che si arriva da lontano, i referti vengono consegnati subito.
Credo che la blog sfera possa essere utile anche per far girare informazioni di questo tipo, quindi da oggi inauguro la nuova etichetta "no stress" e mi rendo disponibile per ulteriori informazioni via mail: non esitate a contattarmi cliccando Ilaria Risponde in alto a sinistra, in rosso.
giovedì 29 marzo 2012
Card per ogni occasione
Ho ricominciato a scrappare. All'inizio ero proprio giù di mano, eppure avevo bisogno di alcune card per cui mi sono detta:
"Basta lagnarti Ilaria, estrai i timbri e datti da fare!"
Ecco il risultato: la prima e la terza foto mostrano una card festa del papà, chiusa e aperta, la seconda invece due card affiancate: nascita babé femmina per Mara Incartesimo recentemente diventata mamma e nozze sempre per una blog amica, Libby, che si è sposata sabato. Entrambe hanno ricevuto anche un pensierino da parte mia: desideravo partecipare a questi momenti gioiosi e importanti!
Finalmente sono tornate le foto nel blog!!
Un soggetto per un breve racconto
Vorrei davvero che gli amici di Milano e dintorni non perdesserò l'occasione di assistere a questo delizioso spettacolo teatrale che rimarrà in scena ancora per pochi giorni.
Più precisamente allo Spazio Tertulliano, in Via Tertulliano 68 a Milano appunto.
I biglietti costano solo 15 euro + 1 di tessera gli interi, e addirittura 10 + 1 i ridotti under 26/over 60!!
Avete tempo giovedi venerdi e sabato per la programmazione serale alle 21 e domenica per quella del pomeriggio alle 16.
Ecco i dati io ve ho li scritti, ora tocca a voi.
Tratto da Il Gabbiano di Cechow è la storia di tutti noi, noi che dobbiamo scegliere, noi che dobbiamo osare, e rischiare per trovare la nostra strada, soffrire. E' Nina, il personaggio di Cechow ma anche Rossella, unica grande protagonista, nonchè co-autrice del testo assieme al regista.
La storia è semplice e geniale per come viene narrata interagendo col pubblico.
Ecco, no dico hanno scelto proprio mio marito, la persona più schiva se non del pianeta, di sicuro del pubblico presente. Una luna, un baule di trucchi e tarocchi, una sedia e una donna che si racconta. Una donna che è un po' me: piccolina, bionda, nata nel mio stesso anno, e un po' direi tutte noi: anche le more, le rosse, e pure le altissime che ci fanno rabbia.
E' una donna che ama. Il teatro e gli uomini. Punto. Ah forse no, più che altro ama la vita e non vorrebbe fare mai scivoloni scegliendo il percorso sbagliato.
Ma ditemi, questi dubbi, quante maledette notti, non vi hanno lasciato dormire?
Più precisamente allo Spazio Tertulliano, in Via Tertulliano 68 a Milano appunto.
I biglietti costano solo 15 euro + 1 di tessera gli interi, e addirittura 10 + 1 i ridotti under 26/over 60!!
Avete tempo giovedi venerdi e sabato per la programmazione serale alle 21 e domenica per quella del pomeriggio alle 16.
Ecco i dati io ve ho li scritti, ora tocca a voi.
Tratto da Il Gabbiano di Cechow è la storia di tutti noi, noi che dobbiamo scegliere, noi che dobbiamo osare, e rischiare per trovare la nostra strada, soffrire. E' Nina, il personaggio di Cechow ma anche Rossella, unica grande protagonista, nonchè co-autrice del testo assieme al regista.
La storia è semplice e geniale per come viene narrata interagendo col pubblico.
Ecco, no dico hanno scelto proprio mio marito, la persona più schiva se non del pianeta, di sicuro del pubblico presente. Una luna, un baule di trucchi e tarocchi, una sedia e una donna che si racconta. Una donna che è un po' me: piccolina, bionda, nata nel mio stesso anno, e un po' direi tutte noi: anche le more, le rosse, e pure le altissime che ci fanno rabbia.
E' una donna che ama. Il teatro e gli uomini. Punto. Ah forse no, più che altro ama la vita e non vorrebbe fare mai scivoloni scegliendo il percorso sbagliato.
Ma ditemi, questi dubbi, quante maledette notti, non vi hanno lasciato dormire?
mercoledì 28 marzo 2012
Oggi Milano
Oggi Milano è una fetta di pane spalmata di sole.
Ci aggiungo di tutto a questo panino:
Spezzoni di discorsi in metropolitana "mio figlio ha dormito con noi nel lettone fino a 7 anni, a casa nostra non ci sono regole" - bravi, bravissimi tirateli su come dei deficienti a cui tutto è concesso!
La poltrona del dentista da cui voglio scappare, mille volte mi dice "può tenere la bocca più aperta?"
Il caffè con la mobiliera, chiacchiere e rilievi, misuriamo centrimetri di muro e metri di vita.
Il caffè da McDonald, mi sbrago come se fossi a casa, leggendo il quotidiano in dotazione del locale.
La spesa con calma, corsie vuote e ipotesi di aperitivi casalinghi.
Il teatro di 'sta sera, quasi quasi mi metto il vestito di Max Mara che mi han regalato e che mi sta un incanto, non avrò freddo?
Il libro di Clara, letto su una panchina ai giardinetti davanti al dentista, il tempo si ferma.
Owl che colora i miei sogni e mi fa volare.
Poi lo condisco col sale delle lacrime, la testa appoggiata al cesto della biancheria, che mi sorregge dai miei crolli momentanei.
Ci aggiungo di tutto a questo panino:
Spezzoni di discorsi in metropolitana "mio figlio ha dormito con noi nel lettone fino a 7 anni, a casa nostra non ci sono regole" - bravi, bravissimi tirateli su come dei deficienti a cui tutto è concesso!
La poltrona del dentista da cui voglio scappare, mille volte mi dice "può tenere la bocca più aperta?"
Il caffè con la mobiliera, chiacchiere e rilievi, misuriamo centrimetri di muro e metri di vita.
Il caffè da McDonald, mi sbrago come se fossi a casa, leggendo il quotidiano in dotazione del locale.
La spesa con calma, corsie vuote e ipotesi di aperitivi casalinghi.
Il teatro di 'sta sera, quasi quasi mi metto il vestito di Max Mara che mi han regalato e che mi sta un incanto, non avrò freddo?
Il libro di Clara, letto su una panchina ai giardinetti davanti al dentista, il tempo si ferma.
Owl che colora i miei sogni e mi fa volare.
Poi lo condisco col sale delle lacrime, la testa appoggiata al cesto della biancheria, che mi sorregge dai miei crolli momentanei.
lunedì 26 marzo 2012
Madò! (Di libri e amici)
Mi pare che sia di gran moda affermare che il tal periodo è il più freddo/caldo/nevoso/secco/ da secoli.
E così dopo il febbraio più gelido ci tocca il marzo più caldo. Apperò io confermo, eh sì, mai di 'sti tempi avevo estrapolato il mio completo lilla.
Che bello!
Adoro i completi fai da me: maglia Benetton, pantaloni del mercato in questo caso. Identico il colore, e la maglietta l'ho comprata dopo, senza avere il campione con me, che se l'avessi cercata giammai l'avrei trovata; di solito se le sfumature sembrano uguali, quando torno a casa e accosto i due capi fanno vomitare.
Sto cercando un filo conduttore per questo post. Aspetto un'amica per il dopo cena. La conosco da poco meno di trent'anni ma ci eravamo un po' perse di vista, ora abitiamo vicinissimo e abbiamo una disgrazia comune, sì i insomma quella roba lì di cui parlo da Nina. Magari ci abbracciamo sul divano piangendo, ma è più probabile che ci limiteremo a mangiare frollini a scacchiera cioccolato e biscottino, e Ritz. Ah sì il divano rimane quello vecchio, però ci siamo attivati per crare un angolino lettura indonesiano che è una delizia. Poltroncina e tavolinetto arriveranno a maggio. Dicevo i Ritz. Madò era una vita che non compravo i Ritz. Li ho visti al supermercato e li ho presi di getto. Madò adesso scrivo sempre madò madò madò perchè l'ho letto nel romanzo di Clara. Madò c'ho un'amica che ha pubblicato un libro con Bompiani e ha tutti i numeri per diventare un best seller. Madò magari Clara andrà da Bruno Vespa. Che figata, quando l'ho trovato in Mondadori, mica messo di costa come il mio, che per scovarlo devi sapere che esiste, altrimenti cicca cicca, no, "Tu come tutto quello che tocchi" era appoggiato sul tavolo delle novità, come una camicia stirata di fresco. Madò! E niente, i libri che bella cosa. Mi ha scritto Vic tutta felice, persino commossa, per la mia recensione (vedi post precedente), mica ci eravamo accordate: le ho fatto una sorpresa!
La sento così in sintonia con me! Ha un modo di fare delicato, affettuoso e morbido.
Poi nel blog di Elizabeth B. si commentava a chi è piaciuto " L'ombra del vento" e a chi no.
Madò io l'ho adorato, e sto facendo la figura di quelle che legge cose sciape, e si auto-spaccia per pseudo intellettuale. Però che gran bel parlare, parlare di libri, confrontare i gusti.
Quanto i libri mi hanno legato agli amici, mi hanno offerto argomenti come binari dai quali partire, senza mai sapere dove saremmo approdati.
PS. Lo squillo del citofono non mi ha permesso di pubblicare questa mail al momento, lo faccio ora, aggiungendo che è stata proprio una chiacchierata che ci voleva!
E così dopo il febbraio più gelido ci tocca il marzo più caldo. Apperò io confermo, eh sì, mai di 'sti tempi avevo estrapolato il mio completo lilla.
Che bello!
Adoro i completi fai da me: maglia Benetton, pantaloni del mercato in questo caso. Identico il colore, e la maglietta l'ho comprata dopo, senza avere il campione con me, che se l'avessi cercata giammai l'avrei trovata; di solito se le sfumature sembrano uguali, quando torno a casa e accosto i due capi fanno vomitare.
Sto cercando un filo conduttore per questo post. Aspetto un'amica per il dopo cena. La conosco da poco meno di trent'anni ma ci eravamo un po' perse di vista, ora abitiamo vicinissimo e abbiamo una disgrazia comune, sì i insomma quella roba lì di cui parlo da Nina. Magari ci abbracciamo sul divano piangendo, ma è più probabile che ci limiteremo a mangiare frollini a scacchiera cioccolato e biscottino, e Ritz. Ah sì il divano rimane quello vecchio, però ci siamo attivati per crare un angolino lettura indonesiano che è una delizia. Poltroncina e tavolinetto arriveranno a maggio. Dicevo i Ritz. Madò era una vita che non compravo i Ritz. Li ho visti al supermercato e li ho presi di getto. Madò adesso scrivo sempre madò madò madò perchè l'ho letto nel romanzo di Clara. Madò c'ho un'amica che ha pubblicato un libro con Bompiani e ha tutti i numeri per diventare un best seller. Madò magari Clara andrà da Bruno Vespa. Che figata, quando l'ho trovato in Mondadori, mica messo di costa come il mio, che per scovarlo devi sapere che esiste, altrimenti cicca cicca, no, "Tu come tutto quello che tocchi" era appoggiato sul tavolo delle novità, come una camicia stirata di fresco. Madò! E niente, i libri che bella cosa. Mi ha scritto Vic tutta felice, persino commossa, per la mia recensione (vedi post precedente), mica ci eravamo accordate: le ho fatto una sorpresa!
La sento così in sintonia con me! Ha un modo di fare delicato, affettuoso e morbido.
Poi nel blog di Elizabeth B. si commentava a chi è piaciuto " L'ombra del vento" e a chi no.
Madò io l'ho adorato, e sto facendo la figura di quelle che legge cose sciape, e si auto-spaccia per pseudo intellettuale. Però che gran bel parlare, parlare di libri, confrontare i gusti.
Quanto i libri mi hanno legato agli amici, mi hanno offerto argomenti come binari dai quali partire, senza mai sapere dove saremmo approdati.
PS. Lo squillo del citofono non mi ha permesso di pubblicare questa mail al momento, lo faccio ora, aggiungendo che è stata proprio una chiacchierata che ci voleva!
domenica 25 marzo 2012
Un peso sul petto
E' sempre difficile recensire il libro di una persona che si conosce, anche se, per il momento, solo virtualmente.
Insomma stiamo parlando di una blog amica.
Vi ho già presentato in occasione del suo primo romanzo, di Vittoria A. Italiana residente attualmente in a Edimburgo dove ha ambientato "Un peso sul petto" giallo di spessore morale, meteforico e non.
E' un bel libro, questo è proprio semplicemente quello che mi sento di dire di getto.
E di libri brutti ne pubblicano un sacco. Dio solo sa il perchè.
Mi piacciono i thriller vecchio stile, pare non ne scrivano più, anche qui mi vien da chiedermi il motivo e non trovo risposta. I classici, con un bel movente che porta alla scoperta dell'assassino paiono scomparsi. Investigatori capaci, e un po' di cose che non c'entrano per confondere le acque, tanta atmosfera, sangue quanto basta, personaggi sordidi, talvolta scaltri, più spesso maldestri sono elementi demodé.
Non per Vittoria, che osa avventurarsi nei vicoli della sinister side di Edimburgo, prima porgendoci un matassa ingarbugliata, poi aiutandoci a sbrogliarla.
Ci sono 4 donne sceme, amiche tra loro e due non faranno una bella fine. C'è la descrizione di una telefonata intimidatoria fatta da una cabina del telefono, che è letteratura di altissimo livello. Ci sono gli zii di un bimbetto scapestrato, che lo affossano nel suo passato di disperazione invece di tirarlo fuori senza provare alcun rimorso.
Ci sono molti ingredienti tra queste pagine, gli ingredienti giusti per cucinare a fuoco lento il sospetto e gli indizi, lasciando che il lettore si bruci, nel tentativo di sorvegliarne la cottura.
E Vittoria ci serve un piatto delizioso. Il lettore rimane sbigottito, come quando si avventura a pranzo in una vecchia trattoria fuori mano e alla fine fatica ad alzarsi dalla sedia da tanto si è strafogato di gusto.
Perchè un romanzo come questo avrebbe meritato vetrine illuminate e recensioni sui giornali. Io, come al solito, faccio la mia particina diffondendo e difendendo la piccola editoria di qualità.
Se amate Agatha Christie e il plot inglese, non potete lasciarvi sfuggire "Un peso sul petto" Vittoria A. Eclissi Editrice - Collana I Dingo
Insomma stiamo parlando di una blog amica.
Vi ho già presentato in occasione del suo primo romanzo, di Vittoria A. Italiana residente attualmente in a Edimburgo dove ha ambientato "Un peso sul petto" giallo di spessore morale, meteforico e non.
E' un bel libro, questo è proprio semplicemente quello che mi sento di dire di getto.
E di libri brutti ne pubblicano un sacco. Dio solo sa il perchè.
Mi piacciono i thriller vecchio stile, pare non ne scrivano più, anche qui mi vien da chiedermi il motivo e non trovo risposta. I classici, con un bel movente che porta alla scoperta dell'assassino paiono scomparsi. Investigatori capaci, e un po' di cose che non c'entrano per confondere le acque, tanta atmosfera, sangue quanto basta, personaggi sordidi, talvolta scaltri, più spesso maldestri sono elementi demodé.
Non per Vittoria, che osa avventurarsi nei vicoli della sinister side di Edimburgo, prima porgendoci un matassa ingarbugliata, poi aiutandoci a sbrogliarla.
Ci sono 4 donne sceme, amiche tra loro e due non faranno una bella fine. C'è la descrizione di una telefonata intimidatoria fatta da una cabina del telefono, che è letteratura di altissimo livello. Ci sono gli zii di un bimbetto scapestrato, che lo affossano nel suo passato di disperazione invece di tirarlo fuori senza provare alcun rimorso.
Ci sono molti ingredienti tra queste pagine, gli ingredienti giusti per cucinare a fuoco lento il sospetto e gli indizi, lasciando che il lettore si bruci, nel tentativo di sorvegliarne la cottura.
E Vittoria ci serve un piatto delizioso. Il lettore rimane sbigottito, come quando si avventura a pranzo in una vecchia trattoria fuori mano e alla fine fatica ad alzarsi dalla sedia da tanto si è strafogato di gusto.
Perchè un romanzo come questo avrebbe meritato vetrine illuminate e recensioni sui giornali. Io, come al solito, faccio la mia particina diffondendo e difendendo la piccola editoria di qualità.
Se amate Agatha Christie e il plot inglese, non potete lasciarvi sfuggire "Un peso sul petto" Vittoria A. Eclissi Editrice - Collana I Dingo
sabato 24 marzo 2012
Di dolci successi
Mi sono resa conto solo ora dell'esistenza di persone che hanno acquistato il mio romanzo on-line e più precisamente da:
BOL
IBS
aNobii
un libro
la Feltrinelli.it
oltre che dal sito dell'editore ExCogita
Molti hanno postato valutazioni (minimo 3 stelle su 5!! Ma diversi lettori addirittura 5!!!) e, udite udite, anche scritto recensioni. Una ragazza ha dato 5 stelle ai Frollini e 4 al Cacciatore di acquiloni! (Pazzesco!!)
A volte ho l'impressione che il mio romanzo sia morto e sepolto sotto macerie di altri libri più celebri e meglio distribuiti, poi mi imbatto in queste notizie e mi torna la speranza e la consapevolezza che, in fondo, Frollini abbia ancora molto da dire e da dare al suo pubblico. Soprattutto gioisco perchè chiunque si sia imbattuto tra le sue pagine non ha potuto fare a meno di apprezzarlo.
E per finire oggi ho ricevuto un sms da un'amica che mi diceva di aver visto il mio romanzo sul tavolo di una splendida pasticceria, tra bignè e torte.
La Pasticceria Angela di Via Ruggero di Lauria 15 a Milano.
(La trovate anche su Face Book)
Vi abbraccio augurandovi uno splendido week end!!
BOL
IBS
aNobii
un libro
la Feltrinelli.it
oltre che dal sito dell'editore ExCogita
Molti hanno postato valutazioni (minimo 3 stelle su 5!! Ma diversi lettori addirittura 5!!!) e, udite udite, anche scritto recensioni. Una ragazza ha dato 5 stelle ai Frollini e 4 al Cacciatore di acquiloni! (Pazzesco!!)
A volte ho l'impressione che il mio romanzo sia morto e sepolto sotto macerie di altri libri più celebri e meglio distribuiti, poi mi imbatto in queste notizie e mi torna la speranza e la consapevolezza che, in fondo, Frollini abbia ancora molto da dire e da dare al suo pubblico. Soprattutto gioisco perchè chiunque si sia imbattuto tra le sue pagine non ha potuto fare a meno di apprezzarlo.
E per finire oggi ho ricevuto un sms da un'amica che mi diceva di aver visto il mio romanzo sul tavolo di una splendida pasticceria, tra bignè e torte.
La Pasticceria Angela di Via Ruggero di Lauria 15 a Milano.
(La trovate anche su Face Book)
Vi abbraccio augurandovi uno splendido week end!!
venerdì 23 marzo 2012
Click
Ilaria ha capito che ballare sotto la pioggia è più facile nonché divertente con la musica anni 70/80 di Priscilla.E che a volte le cose sembrano scritte e fatte apposta per lei: il Musical si è aperto sulle note di "It's raining men" ovvero l'accompagnamento chitarristico dei Frollini Boys alla presentazione del suo romanzo. Ed è terminato con "I will survive" ed ora lei sa che sopravviverà di certo.
E prima di entrare in teatro Milano era stupenderrima e stavano pure girando "ma come ti vesti??!!" e lei ha buttato un'occhio, pensando "miiii domani lo posto nel blog!".
E alla fine sta mattina, un po' stremata, ha guardato il cesto della biancheria sporca - in realtà non è un cesto ma una sorta di bidone con le ruote solitamente usato per mettere i giochi - e ha visto che sta per esplodere, ma le è scattato una specie di click nella testa e ha pensato "chissene, ho tutta la vita per lavare/stirare!"
E oggi è pure il compleanno di Owl e le faccio gli auguri anche da qua: lei è la mia compagna di sogni, adora Priscilla (il film) e ieri sera sarebbe stato bello averla accanto a me!
giovedì 22 marzo 2012
Primavera è
Okkei è iniziata ieri. E' l'ho festeggiata degnamente con un bel giorno di ferie nel quale ho infilato un sacco di cose belle. Per cui sono stata pochino davanti al piccì. Mobili, parrucchiere cinese, persino manicure (cinese pure lei). Ho spuntato la lista esami medici, mettendo una V al controllo nei. Sono un fototipo 2, magari vi interessa saperlo.
A prescindere dalle solite banalità che fan primavera, rondini e fiori su tutto, ecco la mia primavera.
26 gradi + estate che primavare, ma ieri era così
il libro di Clara: non l'ho trovato nell'unica librereria dove ho avuto tempo di andare, tuttavia era già fantastico cercarlo
un sacco di sms mail commenti post di gente che mi apprezza all'ennesima potenza
mio marito, fuori dal mobilificio lo abbraccio e gli dico "oggi sono quasi contenta"
pensare seriamente alle vacanze estive che sono più vicine
una luce incredibile, il cielo sopra Milano
sta sera vado a teatro!
le tinte pastello in ogni vetrina, profusioni di lilla, cedrata e albicocca
organizzare un aperitivo per sabato sera e magari ci scappa un po' di shopping
la mia nuova canottierina intima azzurro polvere, va be' che è primavera, ma io la canottiera prima di giugno non la tolgo (traduzione: ho il pancino delicato)
lacrime come se piovesse mi sorprendono tramortendomi. Sembra un acquazzone primaverile e non ho l'ombrello: sto imparando a ballare sotto la pioggia.
A prescindere dalle solite banalità che fan primavera, rondini e fiori su tutto, ecco la mia primavera.
26 gradi + estate che primavare, ma ieri era così
il libro di Clara: non l'ho trovato nell'unica librereria dove ho avuto tempo di andare, tuttavia era già fantastico cercarlo
un sacco di sms mail commenti post di gente che mi apprezza all'ennesima potenza
mio marito, fuori dal mobilificio lo abbraccio e gli dico "oggi sono quasi contenta"
pensare seriamente alle vacanze estive che sono più vicine
una luce incredibile, il cielo sopra Milano
sta sera vado a teatro!
le tinte pastello in ogni vetrina, profusioni di lilla, cedrata e albicocca
organizzare un aperitivo per sabato sera e magari ci scappa un po' di shopping
la mia nuova canottierina intima azzurro polvere, va be' che è primavera, ma io la canottiera prima di giugno non la tolgo (traduzione: ho il pancino delicato)
lacrime come se piovesse mi sorprendono tramortendomi. Sembra un acquazzone primaverile e non ho l'ombrello: sto imparando a ballare sotto la pioggia.
martedì 20 marzo 2012
Quando la crisi ti coglie, ma tu non sei impreparato
Credo che ognuno abbia i suoi metodi per affrontare e magari sconfiggere la crisi.
Io ne sto sperimentando diversi, laddove per crisi intendo la mia personale e quella economica che coinvolge un po' tutti.
Magari questo non è un gran post, però mi andava di raccontarvelo perchè l'anima di questo blog è la condivisione, per non dire che non posso ancora postare le foto per cui sono un po' a corto di idee.
Per la crisi mia sto ricominciando a scrivere, soprattutto non tanto nuovi testi, quanto sbattermi per proporre i vecchi (si fa per dire). Partecipo ad un concorso col mio secondo manoscritto (il primo era su un floppy che ho perso, per cui mi rimane solo una copia cartacea ma non è detto che non decida di metterci comunque mano, andrebbe rivisto molto seriamente). Si tratta di un giallo scritto da me e poi rimaneggiato da un amico, per cui ora è un romanzo a 4 mani, un avvincente thriller, dal titolo "Sognando la villeggiatura". In molti l'hanno letto in fotocopia ed è sempre piaciuto tanto. Il primo premio è la pubblicazione e mi pare di poter avere qualche speranza. Dopo Pasqua sono attese risposte importanti, per due lavori distinti ai quali uno splendido editore si è detto interessato, via diciamola tutta mi ha cercata lui!! Se dovesse essere un rifiuto, niente panico, ormai so come trattare i "no" e sto già attuando una strategia.
Per il portafoglio ho valutato che l'Unione consumatori consiglia sempre l'acquisto di prodotti di marca dei supermercati, tipo marchio coop, esselunga, primia e ho deciso di buttarmi un po' su questi nomi. Faccio prevalentemente spesa alla coop quindi ho pensato di provare il caffè Grandaroma coop. Io ho ereditato la tradizione di casa dei miei, dove il caffè è unicamente Lavazza Oro o muerte, che ha raggiunto un prezzo folle, credo sia l'articolo che ha subito un aumento maggiore negli ultimi anni. Questo Grandaroma costa meno della metà, e sta sera sorseggiandolo non ho percepito sta gran differenza, anzi, mi pareva uguale, o quasi.
E mi sono iscritta ad uno swap pasquale. A parte la blog amica che l'ha indetto, non conosco nessuna partecipante, per cui sarà divertente creare qualcosa a tema per farmi conoscere (traduzione: evitare di fare i miei soliti pasticci, che come biglietto da visita sarebbe penoso). Con questo obiettivo occupo un sacco di serate e di neuroni, senza spendere soldi, nè pensare ai miei guai (morale: con una mossa combatto due crisi!)
Perchè, come diceva Einstein, la crisi può diventare una grande opportunità di cambiamento a saperla cogliere.
Miiii in 'sto periodo son proprio piena di opportunità allora : ) che culo!
Io ne sto sperimentando diversi, laddove per crisi intendo la mia personale e quella economica che coinvolge un po' tutti.
Magari questo non è un gran post, però mi andava di raccontarvelo perchè l'anima di questo blog è la condivisione, per non dire che non posso ancora postare le foto per cui sono un po' a corto di idee.
Per la crisi mia sto ricominciando a scrivere, soprattutto non tanto nuovi testi, quanto sbattermi per proporre i vecchi (si fa per dire). Partecipo ad un concorso col mio secondo manoscritto (il primo era su un floppy che ho perso, per cui mi rimane solo una copia cartacea ma non è detto che non decida di metterci comunque mano, andrebbe rivisto molto seriamente). Si tratta di un giallo scritto da me e poi rimaneggiato da un amico, per cui ora è un romanzo a 4 mani, un avvincente thriller, dal titolo "Sognando la villeggiatura". In molti l'hanno letto in fotocopia ed è sempre piaciuto tanto. Il primo premio è la pubblicazione e mi pare di poter avere qualche speranza. Dopo Pasqua sono attese risposte importanti, per due lavori distinti ai quali uno splendido editore si è detto interessato, via diciamola tutta mi ha cercata lui!! Se dovesse essere un rifiuto, niente panico, ormai so come trattare i "no" e sto già attuando una strategia.
Per il portafoglio ho valutato che l'Unione consumatori consiglia sempre l'acquisto di prodotti di marca dei supermercati, tipo marchio coop, esselunga, primia e ho deciso di buttarmi un po' su questi nomi. Faccio prevalentemente spesa alla coop quindi ho pensato di provare il caffè Grandaroma coop. Io ho ereditato la tradizione di casa dei miei, dove il caffè è unicamente Lavazza Oro o muerte, che ha raggiunto un prezzo folle, credo sia l'articolo che ha subito un aumento maggiore negli ultimi anni. Questo Grandaroma costa meno della metà, e sta sera sorseggiandolo non ho percepito sta gran differenza, anzi, mi pareva uguale, o quasi.
E mi sono iscritta ad uno swap pasquale. A parte la blog amica che l'ha indetto, non conosco nessuna partecipante, per cui sarà divertente creare qualcosa a tema per farmi conoscere (traduzione: evitare di fare i miei soliti pasticci, che come biglietto da visita sarebbe penoso). Con questo obiettivo occupo un sacco di serate e di neuroni, senza spendere soldi, nè pensare ai miei guai (morale: con una mossa combatto due crisi!)
Perchè, come diceva Einstein, la crisi può diventare una grande opportunità di cambiamento a saperla cogliere.
Miiii in 'sto periodo son proprio piena di opportunità allora : ) che culo!
lunedì 19 marzo 2012
I nostri eroi
Mentre la blog sfera si mobilitava per organizzare un Blogging Day per i sequestrati italiani dimenticati, altri due nostri connazionali finivano in mano a rapitori senza scrupoli.
Partecipo quindi con maggior forza a questa iniziativa, anche se non copio il banner, urlando con tutta la mia voce: BASTA! Lo Stato faccia qualcosa, si muova, ne parli, non lasci ancora una volta che tutto cada nell'oblio.
Nessuno vuole diventare eroe a queste condizioni, e voglio associare questa giornata alla festa del Papà. E' bello quando da bambini i padri sono i nostri eroi. Ricordo una me stessa bimbetta che corre al supermercato a comprare le lamette da barba da regalare al suo papà! E i lavoretti dell'asilo con mollette spalmate di vernidas: un porta matite che mio padre ha custodito per anni (credo che l'abbia ancora!)
Poi questa magia va scomparendo in molti casi, e speri di riveverla coi tuoi figli.
Magnifiche idee prenderanno forma oggi, con la supervisione di mamme creative, o forse saranno solo pasticci colorati, ma di sicuro capolavori agli occhi dei padri che li riceveranno in serata.
Immagino card appoggiate sul piatto a tavola, pacchettini buffi avvolti in carta e tenerezza.
Alla fine ho ceduto, sapendo che potevo farmi molto male, e ho fatto la mia card per il contest di PaSiTa.
Ma non posso a mostrarvela, col nuovo sistema operativo non riesco più a caricare le fotografie. Fantastico.
(Spero di risolvere, anche se questo è uno spazio dove le parole prevalgono, ho già 3 post in bozza che, privi di immagini, non hanno il minimo senso!)
Per me la festa del papà è doppiamente triste perchè 2 giorni prima di questa data (4 anni fa) è mancato improvvisamente mio suocero, che si chiamava proprio Giuseppe e mi ha sempre amata come la figlia femmina che non ha avuto. E perchè il dolore di mio marito per questa perdita io l'ho affrontato quando eravamo sposati da soli 6 mesi e ho dovuto imparare per forza a muovermi nei suoi silenzi, con l'urgenza di appagare il desiderio più elevato di ogni coppia: essere l'altro.
Voglio quindi dare un significato diverso a questa festa: quello di ricordare i nostri eroi, forse alcuni tra loro sono padri, e comunque di sicuro tutti mancano alle proprie famiglie. Italia non dimenticarti di:
Rossella, Maria Sandra, Giovanni, Enrico, Valentino, Letterio, Daniele, Carmelo, Francesco, Paolo, Claudio
questo post è per voi!
Partecipo quindi con maggior forza a questa iniziativa, anche se non copio il banner, urlando con tutta la mia voce: BASTA! Lo Stato faccia qualcosa, si muova, ne parli, non lasci ancora una volta che tutto cada nell'oblio.
Nessuno vuole diventare eroe a queste condizioni, e voglio associare questa giornata alla festa del Papà. E' bello quando da bambini i padri sono i nostri eroi. Ricordo una me stessa bimbetta che corre al supermercato a comprare le lamette da barba da regalare al suo papà! E i lavoretti dell'asilo con mollette spalmate di vernidas: un porta matite che mio padre ha custodito per anni (credo che l'abbia ancora!)
Poi questa magia va scomparendo in molti casi, e speri di riveverla coi tuoi figli.
Magnifiche idee prenderanno forma oggi, con la supervisione di mamme creative, o forse saranno solo pasticci colorati, ma di sicuro capolavori agli occhi dei padri che li riceveranno in serata.
Immagino card appoggiate sul piatto a tavola, pacchettini buffi avvolti in carta e tenerezza.
Alla fine ho ceduto, sapendo che potevo farmi molto male, e ho fatto la mia card per il contest di PaSiTa.
Ma non posso a mostrarvela, col nuovo sistema operativo non riesco più a caricare le fotografie. Fantastico.
(Spero di risolvere, anche se questo è uno spazio dove le parole prevalgono, ho già 3 post in bozza che, privi di immagini, non hanno il minimo senso!)
Per me la festa del papà è doppiamente triste perchè 2 giorni prima di questa data (4 anni fa) è mancato improvvisamente mio suocero, che si chiamava proprio Giuseppe e mi ha sempre amata come la figlia femmina che non ha avuto. E perchè il dolore di mio marito per questa perdita io l'ho affrontato quando eravamo sposati da soli 6 mesi e ho dovuto imparare per forza a muovermi nei suoi silenzi, con l'urgenza di appagare il desiderio più elevato di ogni coppia: essere l'altro.
Voglio quindi dare un significato diverso a questa festa: quello di ricordare i nostri eroi, forse alcuni tra loro sono padri, e comunque di sicuro tutti mancano alle proprie famiglie. Italia non dimenticarti di:
Rossella, Maria Sandra, Giovanni, Enrico, Valentino, Letterio, Daniele, Carmelo, Francesco, Paolo, Claudio
questo post è per voi!
domenica 18 marzo 2012
A spasso con Picca Gaia in una Milano incantata
Eccomi.
Vi offro emozioni a raffica in ordine sparso.
La chiacchierata io ed Owl da McDonald - tappa caffè pipì - durante la quale le ho buttato addosso tutto il mio sconforto, la mia rabbia, il mio io più profondo ed intimo, sicura che lei mi avrebbe, ascoltata, capita, confortata coi suoi occhi azzurri tanto simili ai miei.
L'arrivo di Sfolli in splendida forma con un abbinamento calze-maglione ocra assolutamente divino e Picca Gaia nell'ovetto che, da quel momento ho spinto io, gongolandomi assai. Passanti in estasi fermi ad ammirare una frugoletta di sole 9 settimane già così espressiva. Bellissima, tesoro, bravissima "Oh my god sono pazza di lei!"
Il brunch in questo lindo locale scovato per caso su un lato della stazione.
Una brioche al pistacchio con una crema verde Shrek da urlo.
Discorsi maledettamente seri che sfociano in risate inaspettate e sincere. Confidenze che manco nel confessionale. Poppate e Noi. Punto.
E treni persi ancora, un po' volontariamente un po' perchè "azz che ore sono?!"
E non è che ci si possa scapicollare per le scale con una neonata.
Facciam con calma, ci si risiede e che tanto dov'è il problema? Tra un'ora ce n'è un altro!
E saluti baci abbracci: è già il mio terzo incontro Sfolli in 6 mesi e ogni volta penso che per lei ho scritto uno dei miei post più riusciti, quello sulla blog amica, dove i miei arrovellamenti cerebrali sui blog rapporti trovarono finalmente voce e concretezza.
A quel punto ho proposto di riempire le 2 ore abbondanti che ci separavano dal Freccia Rossa Santo Subbbito che avvicina le amiche, con il classico tour Duomo Castello, perchè Owl era stata precedentemente a Milano solo di sfuggita. Benissimo perchè sono riuscita a mostrarle il meglio della mia amatissima città, oltre gli steorotipi, indicandole certi fregi di palazzi incantevoli, non solo tutta l'imponenza del Duomo, i giardini del Castello, la Galleria che sfocia davanti ad uno dei nostri orgogli più grandi: la Scala. Fino all'imbocco del parco Sempione, prova che Milano è anche verde, che attualmente ospita un allegro Luna Park E lei ha gradito tutto, rapita da una città inaspettata che sapeva parlarle di domeniche tranquilla al parco coi bimbi, di mangiate in ristorantini squisiti, di arte ad ogni angolo. Ma perchè mai si associa sempre Milano allo smog e alle firme spocchiose?
Dio Bono (ah come mi piace il bolognese, lo adoro proprio!!) non siam state zitte un minuto!
E alle 17.20 abbraccione finale!
Io e Owl abbiamo un progetto in comune, pochissimo noto. Non lo so come andrà. Ho una grandissima fiducia nelle sue capacità creative, la stimo come donna e come artista, perchè lo è. Le ho affidato un sogno e lei lo sta custodendo facendolo crescere come un figlio. Davvero. Per me questa cosa è importantissima, faccio una gran fatica a condividere le mie cose, ma con lei è stato spontaneo proprio lo specchio della nostra amicizia.
Spero che il mondo sappia riconoscerle il valore che merita.
E infine volevo anche dire che io ho una voragine dentro di me, e ho tanta paura che piano piano mi inghiotta, invece oggi Sfolli, Owl e Picca hanno cominciato a riempirla.
Vi offro emozioni a raffica in ordine sparso.
La chiacchierata io ed Owl da McDonald - tappa caffè pipì - durante la quale le ho buttato addosso tutto il mio sconforto, la mia rabbia, il mio io più profondo ed intimo, sicura che lei mi avrebbe, ascoltata, capita, confortata coi suoi occhi azzurri tanto simili ai miei.
L'arrivo di Sfolli in splendida forma con un abbinamento calze-maglione ocra assolutamente divino e Picca Gaia nell'ovetto che, da quel momento ho spinto io, gongolandomi assai. Passanti in estasi fermi ad ammirare una frugoletta di sole 9 settimane già così espressiva. Bellissima, tesoro, bravissima "Oh my god sono pazza di lei!"
Il brunch in questo lindo locale scovato per caso su un lato della stazione.
Una brioche al pistacchio con una crema verde Shrek da urlo.
Discorsi maledettamente seri che sfociano in risate inaspettate e sincere. Confidenze che manco nel confessionale. Poppate e Noi. Punto.
E treni persi ancora, un po' volontariamente un po' perchè "azz che ore sono?!"
E non è che ci si possa scapicollare per le scale con una neonata.
Facciam con calma, ci si risiede e che tanto dov'è il problema? Tra un'ora ce n'è un altro!
E saluti baci abbracci: è già il mio terzo incontro Sfolli in 6 mesi e ogni volta penso che per lei ho scritto uno dei miei post più riusciti, quello sulla blog amica, dove i miei arrovellamenti cerebrali sui blog rapporti trovarono finalmente voce e concretezza.
A quel punto ho proposto di riempire le 2 ore abbondanti che ci separavano dal Freccia Rossa Santo Subbbito che avvicina le amiche, con il classico tour Duomo Castello, perchè Owl era stata precedentemente a Milano solo di sfuggita. Benissimo perchè sono riuscita a mostrarle il meglio della mia amatissima città, oltre gli steorotipi, indicandole certi fregi di palazzi incantevoli, non solo tutta l'imponenza del Duomo, i giardini del Castello, la Galleria che sfocia davanti ad uno dei nostri orgogli più grandi: la Scala. Fino all'imbocco del parco Sempione, prova che Milano è anche verde, che attualmente ospita un allegro Luna Park E lei ha gradito tutto, rapita da una città inaspettata che sapeva parlarle di domeniche tranquilla al parco coi bimbi, di mangiate in ristorantini squisiti, di arte ad ogni angolo. Ma perchè mai si associa sempre Milano allo smog e alle firme spocchiose?
Dio Bono (ah come mi piace il bolognese, lo adoro proprio!!) non siam state zitte un minuto!
E alle 17.20 abbraccione finale!
Io e Owl abbiamo un progetto in comune, pochissimo noto. Non lo so come andrà. Ho una grandissima fiducia nelle sue capacità creative, la stimo come donna e come artista, perchè lo è. Le ho affidato un sogno e lei lo sta custodendo facendolo crescere come un figlio. Davvero. Per me questa cosa è importantissima, faccio una gran fatica a condividere le mie cose, ma con lei è stato spontaneo proprio lo specchio della nostra amicizia.
Spero che il mondo sappia riconoscerle il valore che merita.
E infine volevo anche dire che io ho una voragine dentro di me, e ho tanta paura che piano piano mi inghiotta, invece oggi Sfolli, Owl e Picca hanno cominciato a riempirla.
Quando i blog incontri partono prima del tempo
Questa mattina me ne stavo con gli occhi spalancati a letto, ben prima del trillo della sveglia. Quando è suonata mi sono alzata, preparata e mi sono incamminata verso l'incontro di oggi, in una Milano spezzata da vento e pioggia sottile, pensando che i mie fantastici nuovi capelli avrebbero subito un brutto colpo.
Mentre aspettavo il metro mi è squillata un'altra sveglia e ho realizzato (dopo momenti di puro sconcerto) di non aver tolto quella di ieri, per cui mi sono alzata un'ora prima del necessario e trovandomi in larghissimo anticipo.
Fortuna che abito vicinissima alla metropolitana: sono rincasata, facendo ridere mio marito e rendendomi conto che il mio equilibrio è un po' compromesso.
Non sapendo bene come impiegare il tempo, non potevo certo rimettermi a dormire, ho iniziato a scrivere questo post. Sì sì queste righe le ho proprio buttate giù al rientro. Tra un quarto d'ora esco di nuovo.
Sfolli e Owl-cuor di carciofo, veri miti della blog sfera, donne con le quali ho riso e pianto senza ritegno mi aspettano!
Oooops e quasi ora che io esca di nuovo!
Stay Tuned il racconto della giornata arriverà questa sera, a meno che io faccia altre confusioni di orario, e mi ritrovi a rincasare a notte fonda.
PS. un altro squillo di cell. Owl mi avvisa di essere partita ora da Bologna : )
Mentre aspettavo il metro mi è squillata un'altra sveglia e ho realizzato (dopo momenti di puro sconcerto) di non aver tolto quella di ieri, per cui mi sono alzata un'ora prima del necessario e trovandomi in larghissimo anticipo.
Fortuna che abito vicinissima alla metropolitana: sono rincasata, facendo ridere mio marito e rendendomi conto che il mio equilibrio è un po' compromesso.
Non sapendo bene come impiegare il tempo, non potevo certo rimettermi a dormire, ho iniziato a scrivere questo post. Sì sì queste righe le ho proprio buttate giù al rientro. Tra un quarto d'ora esco di nuovo.
Sfolli e Owl-cuor di carciofo, veri miti della blog sfera, donne con le quali ho riso e pianto senza ritegno mi aspettano!
Oooops e quasi ora che io esca di nuovo!
Stay Tuned il racconto della giornata arriverà questa sera, a meno che io faccia altre confusioni di orario, e mi ritrovi a rincasare a notte fonda.
PS. un altro squillo di cell. Owl mi avvisa di essere partita ora da Bologna : )
sabato 17 marzo 2012
2 Fiere 3 Incontri
A Milano l'Hobby Show è, da alcuni anni, abbinato alla manifestazione Weekend Donna, alla quale sono particolarmente affezionata perchè, alla sua prima edizione, avevo presentato il mio romanzo.
Trovate la cronaca nei post dell'ottobre 2010, quando i miei follower erano circa 2.
Tuttavia non basta un glorioso passato a garantire un brillante presente; la fiera non riesce a decollare perchè priva di una vera identità, è infatti un risotto di passioni femminili, un panorama disomogeneo un po' allo sbando.
Gli stand si alternano quelli del più consolidato Hobby Show che meriterebbe un rinnovamento importante.
Con queste premesse sta mattina, dieci minuti dopo l'apertura, ho fatto il mio ingresso in fiera.
Quest'anno c'era anche lo stand ASI, dove mi sono recata quasi subito per incontrare finalmente Angela, ma che sorpresa: c'era anche Monica!!
Conosciuta in quel pomeriggio splendido da PaSiTa.
Angy e Monica scrapper bergamasche di gran classe stavano allestendo il corso assieme ad altre celebri scrap-blogger che conosco vagamente di fama.
Un po' di sane chiacchiere in allegria, poi ho proseguito il mio giro alla volta di Impronte per rivedere Annaelle, in assoluto la blog amica che ho visto più volte in questo anno e mezzo di blog life. La mia ammirazione per lei è sconfinata e sono sempre felice di poterla rivedere.
Dopo di che mi sono fatta abbindolare da un paio di stand di prodotti teoricamente indispensabili, ma, per fortuna non sono caduta nella rete che stavano tessendo intorno a Ilaria vostra. (Ahiaiaiaiai mi hanno detto persino che, nonostante la corporatura normale, la mia massa grassa è decisamente eccessiva a discapito di quella muscolare e occorrerebbe intervenire!!). Tanto per contraddirli mi sono fatta una pausa al California Bakery, dove le misure dei dolci sono proprio americane super size! Un muffin che ne vale almeno due, un espresso mentre aprivo i regali che Angela e Annaelle mi avevano portato. Un blocchetto hand made splendidamente decorato dalla prima e un mini gioco da tavolo molto intrigante, accompagnato da una card che non vi so dire, da Annaelle (tenete d'occhio il suo blog perchè presto la pubblicherà!)
Poi ho ripreso a girare tra le corsie, tuttavia non sono riuscita a trovare nulla di nuovo per creare, e mi sono buttata sul cibo nello stand di un agriturismo, previo assaggi molto graditi. Ho comprato un regalino-nozze per una blog amica che si sposa a breve e due tovagliette per noi di cui mi sono follemente innamorata, perchè oltre ad essere azzurre come la mia cucina, i personaggi sembrano proprio io e mio marito da piccoli.
E stop. In realtà c'erano troppi kit. Io odio i kit responsabili di oggetti seriali, col dubbio di riuscire a riprodurre perfettamente il campione. Sono aumentati gli stand di cucina, le perline, mentre quelli proposti da Weekend Donna si sono confermati poco interessanti, a parte un paio. La cosa più bella per me è il fatto che ormai questa fiera è motivo di blog-(ri)incontri. All'inizio quando percorrevo i corridoi ancora semi deserti sapendo che di lì a breve avrei abbracciato ragazze appassionate come me di hobby creativi, col periodaccio che sto vivendo, mi ha sollevata parecchio e, quando ho buttato un'occhiata a me stessa riflessa in uno specchio, mi sono sorpresa a sorridere!
Trovate la cronaca nei post dell'ottobre 2010, quando i miei follower erano circa 2.
Tuttavia non basta un glorioso passato a garantire un brillante presente; la fiera non riesce a decollare perchè priva di una vera identità, è infatti un risotto di passioni femminili, un panorama disomogeneo un po' allo sbando.
Gli stand si alternano quelli del più consolidato Hobby Show che meriterebbe un rinnovamento importante.
Con queste premesse sta mattina, dieci minuti dopo l'apertura, ho fatto il mio ingresso in fiera.
Quest'anno c'era anche lo stand ASI, dove mi sono recata quasi subito per incontrare finalmente Angela, ma che sorpresa: c'era anche Monica!!
Conosciuta in quel pomeriggio splendido da PaSiTa.
Angy e Monica scrapper bergamasche di gran classe stavano allestendo il corso assieme ad altre celebri scrap-blogger che conosco vagamente di fama.
Un po' di sane chiacchiere in allegria, poi ho proseguito il mio giro alla volta di Impronte per rivedere Annaelle, in assoluto la blog amica che ho visto più volte in questo anno e mezzo di blog life. La mia ammirazione per lei è sconfinata e sono sempre felice di poterla rivedere.
Dopo di che mi sono fatta abbindolare da un paio di stand di prodotti teoricamente indispensabili, ma, per fortuna non sono caduta nella rete che stavano tessendo intorno a Ilaria vostra. (Ahiaiaiaiai mi hanno detto persino che, nonostante la corporatura normale, la mia massa grassa è decisamente eccessiva a discapito di quella muscolare e occorrerebbe intervenire!!). Tanto per contraddirli mi sono fatta una pausa al California Bakery, dove le misure dei dolci sono proprio americane super size! Un muffin che ne vale almeno due, un espresso mentre aprivo i regali che Angela e Annaelle mi avevano portato. Un blocchetto hand made splendidamente decorato dalla prima e un mini gioco da tavolo molto intrigante, accompagnato da una card che non vi so dire, da Annaelle (tenete d'occhio il suo blog perchè presto la pubblicherà!)
Poi ho ripreso a girare tra le corsie, tuttavia non sono riuscita a trovare nulla di nuovo per creare, e mi sono buttata sul cibo nello stand di un agriturismo, previo assaggi molto graditi. Ho comprato un regalino-nozze per una blog amica che si sposa a breve e due tovagliette per noi di cui mi sono follemente innamorata, perchè oltre ad essere azzurre come la mia cucina, i personaggi sembrano proprio io e mio marito da piccoli.
E stop. In realtà c'erano troppi kit. Io odio i kit responsabili di oggetti seriali, col dubbio di riuscire a riprodurre perfettamente il campione. Sono aumentati gli stand di cucina, le perline, mentre quelli proposti da Weekend Donna si sono confermati poco interessanti, a parte un paio. La cosa più bella per me è il fatto che ormai questa fiera è motivo di blog-(ri)incontri. All'inizio quando percorrevo i corridoi ancora semi deserti sapendo che di lì a breve avrei abbracciato ragazze appassionate come me di hobby creativi, col periodaccio che sto vivendo, mi ha sollevata parecchio e, quando ho buttato un'occhiata a me stessa riflessa in uno specchio, mi sono sorpresa a sorridere!
giovedì 15 marzo 2012
Don't cray for Ilaria blog sfera
Sono tornata in possesso del pc di casa.
Con un nuovo sistema operativo tutto in inglese e buona parte dei dati salvati sul pc prima della restauro non ancora ripristinati.
Insomma stiamo facendo amicizia, persino la grafica è diversa, con funzioni mai viste di zoom e stranezze varie. Come primissimo impatto non mi pare male.
10 Giorni off line mi hanno restituito tutto l'amore per la lettura, per cui vorrei conservare un uso calmierato e meno compulsivo d'ora in poi. Senza rinnegare nulla, sia chiaro.
In questi giorni la blog sfera mi ha dato tantissimo. Vi ringrazio ancora. Non ho davvero parole per esprimere tutta la gratitudine. L'arricchimento che questo scambio con voi mi ha dato ha compensato la mia scelta, non facile vi garantisco, di mettere in rete qualcosa di tanto privato.
Nei prossimi giorni si ricomincia alla grande:
A Milano c'è l'Hobby Show: sabato quindi mi aspettano acquisti creativi a go-go e un bel blog (ri)incontro con Annaelle.
Domenica un altro blog (ri)incontro top secret!
In mezzo tra i due una tappa dal Vipparrucchiere.
E ci traghettiamo verso il primo giorno di primavera. Quest'anno particolarmente significativo perchè esce il romanzo della mia blog amica Clara (ex Tabaccherie) pubblicato da Bompiani. Un'emozione incredibile!
La sera seguente andrò a vedere lo spettacolo teatrale Priscilla- la regina del deserto, che sta avendo grande successo.
Lo trovate qui:
www.priscillailmusical.it/ (mi pare che l'apertura del link ora non funzioni più cliccando direttamente da qua)
Sono molto contenta di questo invito da parte di una cliente, che ho visto un paio di volte. Ha organizzato una sana serata tra donne e ha pensato di coinvolgermi. E' molto gratificante quando, nonostante il mio sia un lavoro frenetico, si riesce ad instaurare un rapporto che va oltre la telefonata cliente/fornitore.
Quante cose mi aspettano.
Non ho davvero tempo di star lì a piangere.
E accanto a me c'è sempre il chitarrista più strepitoso del pianeta. Sta suonando anche ora: ognuno ha i suoi modi per scacciare la malinconia!
Con un nuovo sistema operativo tutto in inglese e buona parte dei dati salvati sul pc prima della restauro non ancora ripristinati.
Insomma stiamo facendo amicizia, persino la grafica è diversa, con funzioni mai viste di zoom e stranezze varie. Come primissimo impatto non mi pare male.
10 Giorni off line mi hanno restituito tutto l'amore per la lettura, per cui vorrei conservare un uso calmierato e meno compulsivo d'ora in poi. Senza rinnegare nulla, sia chiaro.
In questi giorni la blog sfera mi ha dato tantissimo. Vi ringrazio ancora. Non ho davvero parole per esprimere tutta la gratitudine. L'arricchimento che questo scambio con voi mi ha dato ha compensato la mia scelta, non facile vi garantisco, di mettere in rete qualcosa di tanto privato.
Nei prossimi giorni si ricomincia alla grande:
A Milano c'è l'Hobby Show: sabato quindi mi aspettano acquisti creativi a go-go e un bel blog (ri)incontro con Annaelle.
Domenica un altro blog (ri)incontro top secret!
In mezzo tra i due una tappa dal Vipparrucchiere.
E ci traghettiamo verso il primo giorno di primavera. Quest'anno particolarmente significativo perchè esce il romanzo della mia blog amica Clara (ex Tabaccherie) pubblicato da Bompiani. Un'emozione incredibile!
La sera seguente andrò a vedere lo spettacolo teatrale Priscilla- la regina del deserto, che sta avendo grande successo.
Lo trovate qui:
www.priscillailmusical.it/ (mi pare che l'apertura del link ora non funzioni più cliccando direttamente da qua)
Sono molto contenta di questo invito da parte di una cliente, che ho visto un paio di volte. Ha organizzato una sana serata tra donne e ha pensato di coinvolgermi. E' molto gratificante quando, nonostante il mio sia un lavoro frenetico, si riesce ad instaurare un rapporto che va oltre la telefonata cliente/fornitore.
Quante cose mi aspettano.
Non ho davvero tempo di star lì a piangere.
E accanto a me c'è sempre il chitarrista più strepitoso del pianeta. Sta suonando anche ora: ognuno ha i suoi modi per scacciare la malinconia!
mercoledì 14 marzo 2012
Quello che la gente non sa
C'è chi ha perfettamente capito il mio post di ieri, chi l'ha intuito, chi è rimasto nel buio più completo.
Il livello di comprensione è direttamente proporzionale alla conoscenza che avete riguardo la mia storia personale.
Io vi ringrazio tutti, di cuore, anzi col cuore pieno di gratitudine. Ho trovato commenti di blog amici spesso silenziosi, ma ben presenti vedo, e capaci di venir fuori in momenti come questo.
Quello che la gente non sa può colmarlo con l'abbraccio affettuoso, e io questo l'ho percepito attraverso le vostre parole, parole diverse per chi sa e chi non sa, ma in fondo identiche nel voler esprimere semplicemente un "sono con te!"
Ora desidero davvero buttarmi tutto alle spalle; rimangono un paio di step (le motivazioni ancora sconosciute perchè lo tzunami è arrivato con una telefonata) e fare un repulisti piuttosto devastante, ma necessario. Lo farò ad occhi chiusi, prenderò la cartelletta e la butterò nella differenziata della carta, anche se un paio di cose le devo estrapolare per conservarle, per cui gli occhi mi toccherà aprirli.
E dovrò arrampicarmi a recuperare l'unico regalo che avevamo preso e occultato sul ripiano in ripostiglio, per evitare di continuare a guardarlo e farci male. Decideremo la sua destinazione. La scaletta che mi serve per raggiungere questo sopralzo pensavo fosse sufficientemente lunga per arrivare fino ai destinatari dell'orsacchiotto.
E infine vorrei che calasse il silenzio della pietà su questa vicenda.
Purtroppo, nel coro delle voci c'è sempre chi riesce a stonare.
PS.
Visto e apprezzato il commento di Chiara BC aggiungo che le stonature non sono tra i commenti qui, bensì nella real life.
Il livello di comprensione è direttamente proporzionale alla conoscenza che avete riguardo la mia storia personale.
Io vi ringrazio tutti, di cuore, anzi col cuore pieno di gratitudine. Ho trovato commenti di blog amici spesso silenziosi, ma ben presenti vedo, e capaci di venir fuori in momenti come questo.
Quello che la gente non sa può colmarlo con l'abbraccio affettuoso, e io questo l'ho percepito attraverso le vostre parole, parole diverse per chi sa e chi non sa, ma in fondo identiche nel voler esprimere semplicemente un "sono con te!"
Ora desidero davvero buttarmi tutto alle spalle; rimangono un paio di step (le motivazioni ancora sconosciute perchè lo tzunami è arrivato con una telefonata) e fare un repulisti piuttosto devastante, ma necessario. Lo farò ad occhi chiusi, prenderò la cartelletta e la butterò nella differenziata della carta, anche se un paio di cose le devo estrapolare per conservarle, per cui gli occhi mi toccherà aprirli.
E dovrò arrampicarmi a recuperare l'unico regalo che avevamo preso e occultato sul ripiano in ripostiglio, per evitare di continuare a guardarlo e farci male. Decideremo la sua destinazione. La scaletta che mi serve per raggiungere questo sopralzo pensavo fosse sufficientemente lunga per arrivare fino ai destinatari dell'orsacchiotto.
E infine vorrei che calasse il silenzio della pietà su questa vicenda.
Purtroppo, nel coro delle voci c'è sempre chi riesce a stonare.
PS.
Visto e apprezzato il commento di Chiara BC aggiungo che le stonature non sono tra i commenti qui, bensì nella real life.
martedì 13 marzo 2012
Previsioni meteo
Lo tzunami previsto per molti mesi fa è giunto oggi.
Ha fatto giri strani prima di arrivare qui, e forse un po' della sua potenza distruttiva si è persa per strada.
Foss'anche solo perchè, in fondo, lo sapevo da tempo. O forse neppure. Esiste quella stupida legge naturale per cui ci si aggrappa a speranze inesistenti, come i familiari di un malato terminale che sperano nel miracolo e intraprendono viaggi in cerca di guaritori tendenti al ciarlatano. Non si fa il funerale dentro di sè, prima di avere una salma. Dio Mio mi pare anche giusto. Non sarebbe tanto un prepararsi, ma piuttosto un anticipare le esequie. E questo io non sono riuscita a farlo. Per cui ora sto ancora valutando i danni. Mi guardo in giro e non vedo macerie, non verso lacrime e faccio la forte. Poi mi guardo dentro e trovo solo un vuoto immenso, una voragine assimilabile a quella lasciata da quel fungo che fu la bomba atomica.
E se vi pare che io stia straparlando, può anche darsi.
C'è gente che va fuori di testa per molto meno.
Ha fatto giri strani prima di arrivare qui, e forse un po' della sua potenza distruttiva si è persa per strada.
Foss'anche solo perchè, in fondo, lo sapevo da tempo. O forse neppure. Esiste quella stupida legge naturale per cui ci si aggrappa a speranze inesistenti, come i familiari di un malato terminale che sperano nel miracolo e intraprendono viaggi in cerca di guaritori tendenti al ciarlatano. Non si fa il funerale dentro di sè, prima di avere una salma. Dio Mio mi pare anche giusto. Non sarebbe tanto un prepararsi, ma piuttosto un anticipare le esequie. E questo io non sono riuscita a farlo. Per cui ora sto ancora valutando i danni. Mi guardo in giro e non vedo macerie, non verso lacrime e faccio la forte. Poi mi guardo dentro e trovo solo un vuoto immenso, una voragine assimilabile a quella lasciata da quel fungo che fu la bomba atomica.
E se vi pare che io stia straparlando, può anche darsi.
C'è gente che va fuori di testa per molto meno.
lunedì 12 marzo 2012
Impressioni di marzo
Sono ancora senza pc a casa.
E vi dirò nonostante nel week end sia stata parecchio fuori, e le incombenze domestiche non siano mai cosa di poco conto, ieri pomeriggio la mancanza mi è pesata parecchio.
Il pranzo è stato spettacolare e si è trascinato lento in una splendida passeggiata sui navigli. Il primo che parla male di Milano, spesso senza averci mai messo piede (atteggiamento che detesto) lo trascino per le orecchie lungo i due lati del naviglio, uno baciato del sole già caldo coi tavolini per mangiare all'aperto, e l'altro più fresco all'ombra; e poi mi sa dire. Insomma ce n'è per tutti i gusti. Ed è un luogo di struggente bellezza, con le case di ringhiera vecchia Milano, gli studi di pittura, i localini tipici. In uno di questi io e mio marito abbiamo deciso di sposarci.
Qui trovate un po' di tutto per iniziare a conoscerli: http://www.navigli.net/
Abbiamo pranzato qui
http://www.osteriadiportacicca.it/galleria.html
dove si può scegliere tra il classico brunch domenicale piuttosto ricco, e un menù à la carte.
Siccome il mio blog è visitato da molte amiche Francia-dipendenti, io lo segnalo anche come locale che, a discapito del nome, per me ha anche molto del bistrot francese, un mix franmilanese, molto piacevole e curato; ma vi prego, non andateci di sabato sera! Anche tanta bellezza rimane penalizzata da orde di barbari che magari criticano Milano, ma poi si riversano a fare serata, proprio qui.
E vivere a Milano significa anche poter decidere alzandosi tardi, di voler pranzare in un luogo così, senza sbattimento alcuno, ci arriva la metropolitana!
E poi rientrati pigri, mi mancavo i blog amici, i contatti e mi erano balzate in testa mille idee da cercare nel Santo Google, tipo dove-andare-in-vacanza-dove.
Archiviata l'idea del divano, grazie per la partecipazione al relativo referendum, abbiamo spostato il tavolo del soggiorno, invertendolo con le poltrone, per verificare l'effetto che fa.
E deciso per nuove collocazioni, colori, atmosfere: una rivoluzione ragionata: i tempi son quelli che sono.
I tempi del Monti bravo, Monti cattivo, Monti ci traghetta fuori dalla crisi, ma non si sa dove ci porta.
E forse pochi si rendono conto che il gioco è farci credere che molti beni costosi, per i quali c'è chi arriva ad indebitarsi, appagano bisogni che non sappiamo di avere!
Una volta c'erano status symbol chiaramente riconducibili ad un vero benessere di chi li possedeva.
Primo tra tutti la domestica. La donna a ore, la colf, la filippina chiamatela come volete.
Io non ce l'ho, ma ormai è normale averla. E chi ha voglia di pulire? E il ceto medio è diventato un polpettone di gente che si racconta palle, impossessandosi, almeno nella fantasia, di ruoli sociali che non corrispondono al vero.
Viveno da ricchi, esibendo orpelli tecnologici che manco alla NASA. Oppure si lamentano di continuo per una povertà poco credibile, considerato la vita che conducono.
E invece di arrivare le risposte, aumentano le domande. Io ormai credo che stia diventando una sorta di abitudine, poco condivisibile.
Qualsiasi cosa io proponga/chieda mi sento rispondere:
"ci penso" "ti faccio sapere" "devo vedere" "ci aggiorniamo."
Come se accettare di slancio privi l'interlocutore di possibili opzioni che, al momento della mia proposta, non si sono ancora presentate. Come se temesse che, dietro le mie parole, si celi un tranello, per cui prende tempo per verificare ogni circostanza.
Io non sono come quanto sopra. Conduco una vita coerente col mio reddito, e quando qualcuno mi dice:
"ci vediamo domenica?", se la cosa mi interessa mi tengo libera e accetto senza tante menate.
E vi dirò nonostante nel week end sia stata parecchio fuori, e le incombenze domestiche non siano mai cosa di poco conto, ieri pomeriggio la mancanza mi è pesata parecchio.
Il pranzo è stato spettacolare e si è trascinato lento in una splendida passeggiata sui navigli. Il primo che parla male di Milano, spesso senza averci mai messo piede (atteggiamento che detesto) lo trascino per le orecchie lungo i due lati del naviglio, uno baciato del sole già caldo coi tavolini per mangiare all'aperto, e l'altro più fresco all'ombra; e poi mi sa dire. Insomma ce n'è per tutti i gusti. Ed è un luogo di struggente bellezza, con le case di ringhiera vecchia Milano, gli studi di pittura, i localini tipici. In uno di questi io e mio marito abbiamo deciso di sposarci.
Qui trovate un po' di tutto per iniziare a conoscerli: http://www.navigli.net/
Abbiamo pranzato qui
http://www.osteriadiportacicca.it/galleria.html
dove si può scegliere tra il classico brunch domenicale piuttosto ricco, e un menù à la carte.
Siccome il mio blog è visitato da molte amiche Francia-dipendenti, io lo segnalo anche come locale che, a discapito del nome, per me ha anche molto del bistrot francese, un mix franmilanese, molto piacevole e curato; ma vi prego, non andateci di sabato sera! Anche tanta bellezza rimane penalizzata da orde di barbari che magari criticano Milano, ma poi si riversano a fare serata, proprio qui.
E vivere a Milano significa anche poter decidere alzandosi tardi, di voler pranzare in un luogo così, senza sbattimento alcuno, ci arriva la metropolitana!
E poi rientrati pigri, mi mancavo i blog amici, i contatti e mi erano balzate in testa mille idee da cercare nel Santo Google, tipo dove-andare-in-vacanza-dove.
Archiviata l'idea del divano, grazie per la partecipazione al relativo referendum, abbiamo spostato il tavolo del soggiorno, invertendolo con le poltrone, per verificare l'effetto che fa.
E deciso per nuove collocazioni, colori, atmosfere: una rivoluzione ragionata: i tempi son quelli che sono.
I tempi del Monti bravo, Monti cattivo, Monti ci traghetta fuori dalla crisi, ma non si sa dove ci porta.
E forse pochi si rendono conto che il gioco è farci credere che molti beni costosi, per i quali c'è chi arriva ad indebitarsi, appagano bisogni che non sappiamo di avere!
Una volta c'erano status symbol chiaramente riconducibili ad un vero benessere di chi li possedeva.
Primo tra tutti la domestica. La donna a ore, la colf, la filippina chiamatela come volete.
Io non ce l'ho, ma ormai è normale averla. E chi ha voglia di pulire? E il ceto medio è diventato un polpettone di gente che si racconta palle, impossessandosi, almeno nella fantasia, di ruoli sociali che non corrispondono al vero.
Viveno da ricchi, esibendo orpelli tecnologici che manco alla NASA. Oppure si lamentano di continuo per una povertà poco credibile, considerato la vita che conducono.
E invece di arrivare le risposte, aumentano le domande. Io ormai credo che stia diventando una sorta di abitudine, poco condivisibile.
Qualsiasi cosa io proponga/chieda mi sento rispondere:
"ci penso" "ti faccio sapere" "devo vedere" "ci aggiorniamo."
Come se accettare di slancio privi l'interlocutore di possibili opzioni che, al momento della mia proposta, non si sono ancora presentate. Come se temesse che, dietro le mie parole, si celi un tranello, per cui prende tempo per verificare ogni circostanza.
Io non sono come quanto sopra. Conduco una vita coerente col mio reddito, e quando qualcuno mi dice:
"ci vediamo domenica?", se la cosa mi interessa mi tengo libera e accetto senza tante menate.
giovedì 8 marzo 2012
Una non festa
Non c'è festa se Rossella Urru non è ancora libera.
(Sembrava che lo fosse, invece poi non sono arrivate conferme!)
Non c'è festa
se guodagno meno del mio collega maschio con le mie stesse mansioni.
Non c'è festa
se i poveracci affollano gli angoli delle strade vendendo mimosa ultra costosa.
Non c'è festa
se basta una farfallina e una patonza intravista per mandare in visibilio un paese.
Non c'è festa
se siamo bravissime a farci la guerra tra noi, come galline in un pollaio.
Non c'è festa
se sta sera ci sono gruppi di donne che hanno il permesso di uscire solo all'8 marzo.
Non è mai festa se la parità si esprime unicamente nell'aver dimenticato gesti gentili nei nostri confronti, in nome di una finta uguglianza!
(Sembrava che lo fosse, invece poi non sono arrivate conferme!)
Non c'è festa
se guodagno meno del mio collega maschio con le mie stesse mansioni.
Non c'è festa
se i poveracci affollano gli angoli delle strade vendendo mimosa ultra costosa.
Non c'è festa
se basta una farfallina e una patonza intravista per mandare in visibilio un paese.
Non c'è festa
se siamo bravissime a farci la guerra tra noi, come galline in un pollaio.
Non c'è festa
se sta sera ci sono gruppi di donne che hanno il permesso di uscire solo all'8 marzo.
Non è mai festa se la parità si esprime unicamente nell'aver dimenticato gesti gentili nei nostri confronti, in nome di una finta uguglianza!
mercoledì 7 marzo 2012
L'ombra della luce
Le serate senza pc sono strane. Guardo il tavolino vuoto e penso a voi "chissà cosa stanno pubblicando i miei blog amici?" Oh, come vorrei mandare una mail alla tale..., revisionare un racconto, perdermi con 6 blog aperti sovrapposti, un commento a metà, un nome che mi sfugge perchè non l'ho salvato!
Il tempo si dilata e assume forme inconsuete: guardo l'orologio ed è sempre prima di quanto pensassi.
Ho ripulito 3 cassetti/fogna trovando di tutto e recuperando spazio vitale. Documenti bancari di assicurazioni già riscosse, conti chiusi, garanzie di elettrodomestici ormai in discarica, prescrizioni mediche che ho deciso di non usare (quella mi si è spaccato il cuore a rivederla), ricevute di un corso di pilates di 3 anni fa, polvere, polvere, polvere. Non ho ritrovato la cartina dei mezzi ATM che sono certa di avere, ma ho recuperato il libretto coi locali di Milano, allegato allo smart box che cercavo da tempo.
Ho finito di leggere un libro, di cui vi parlerò presto.
E mi sono strafatta di Battiato, lasciando che la sua melodia mi avvolgesse con le note aggrappate alla gola. Una malinconia greve, quasi bella, ha reso i miei dopo cena un po' Flinstoniani con un sapore di gassosa, caramelle azzurre e rosa di Paperino che nessuno ricorda più, e gesti retrò come tirare giù il finestrino dell'auto con la manovella, pagare la bolletta della SIP e giocare in cortile.
Il tempo si dilata e assume forme inconsuete: guardo l'orologio ed è sempre prima di quanto pensassi.
Ho ripulito 3 cassetti/fogna trovando di tutto e recuperando spazio vitale. Documenti bancari di assicurazioni già riscosse, conti chiusi, garanzie di elettrodomestici ormai in discarica, prescrizioni mediche che ho deciso di non usare (quella mi si è spaccato il cuore a rivederla), ricevute di un corso di pilates di 3 anni fa, polvere, polvere, polvere. Non ho ritrovato la cartina dei mezzi ATM che sono certa di avere, ma ho recuperato il libretto coi locali di Milano, allegato allo smart box che cercavo da tempo.
Ho finito di leggere un libro, di cui vi parlerò presto.
E mi sono strafatta di Battiato, lasciando che la sua melodia mi avvolgesse con le note aggrappate alla gola. Una malinconia greve, quasi bella, ha reso i miei dopo cena un po' Flinstoniani con un sapore di gassosa, caramelle azzurre e rosa di Paperino che nessuno ricorda più, e gesti retrò come tirare giù il finestrino dell'auto con la manovella, pagare la bolletta della SIP e giocare in cortile.
lunedì 5 marzo 2012
Come quando fuori piove (ed è pure lunedi)
Diluvia.
E questa mattina ho avuto il controllo dall'otorino. Ecco il responso: vie respiratorie superiori pervie (traduzione non ho più catarrone ovunque tra naso gola e, soprattutto, orecchie) e residua ipoacusia (traduzione non ci sento ancora bene oggettivamente!).
Prescrizione: esame audiometrico e eventualmente nuovo controllo dall'otorino se il medico che mi farà l'esame lo riterrà necessario.
Che dire? Non è mai finita.
Che dire? Uno ce la mette tutta per essere positivo.
E neppure oggi sono arrivate le risposte tanto attese.
Come quando fuori piove e tu ti senti perfettamente allineato col meteo: incolore.
E questa mattina ho avuto il controllo dall'otorino. Ecco il responso: vie respiratorie superiori pervie (traduzione non ho più catarrone ovunque tra naso gola e, soprattutto, orecchie) e residua ipoacusia (traduzione non ci sento ancora bene oggettivamente!).
Prescrizione: esame audiometrico e eventualmente nuovo controllo dall'otorino se il medico che mi farà l'esame lo riterrà necessario.
Che dire? Non è mai finita.
Che dire? Uno ce la mette tutta per essere positivo.
E neppure oggi sono arrivate le risposte tanto attese.
Come quando fuori piove e tu ti senti perfettamente allineato col meteo: incolore.
sabato 3 marzo 2012
Rossella Urru libera ed altre positività!!!!!!!!!
A Milano è una splendida giornata di sole anche oggi, sembra aprile inoltrato e le belle notizie sbocciano come gemme!
Potere del web, Rossella Urru è libera!
Perepppppeeee trombette, ultra Wowwwww!!!
E anche fuck a chi ha lasciato che per mesi il suo sequestro sprofondasse nell'oblio!
Ho ritirato i miei esami e temevo di trovare un trionfo di asterischi di valori fuori parametri, invece manco uno! Neppure il temutissimo colesterolo, da sempre mia croce. Il valore massimo consentito è 200, e all'ultimo prelievo (dicembre 2010) era 273! Avevo deciso di fregarmene, non avendo altri fattori di rischio quali trigliceridi, ipertensione, obesità, in più non fumo.
A quanto pare più puttanate ingurgito (preferibilmente davanti alla TV) e più scende. Ora è 188!!!
Lunedi torno dall'otorino, poi un paio di controlli di routine (dentista, mammografia, nei) ma insomma va alla grande, no?
Sono stata dal parrucchiere cinese, che lunghi sono i miei capelli ora!! Anche mia mamma, che mi aveva vista solo una settimana fa, è rimasta stupefatta: sono cresciuti un sacco!
- Cristina, parlo sempre di capelli : ) non mi sgridare!!!
Ora relax, poi si va alla presentazione del libro "Sopravvissuti al Natale" di cui vi ho già parlato!
No, non crediate che tutto si sia risolto, affatto: sono ancora sospesa e in attesa di risposte importanti che latitano, ma il mondo mi pare migliore.
PS. Nei prossimi giorni sarò senza pc, qualcosa riuscirò a fare in pausa pranzo in ufficio, ma forse sarò un po' meno presente, poi però intendo recuperare!!
Potere del web, Rossella Urru è libera!
Perepppppeeee trombette, ultra Wowwwww!!!
E anche fuck a chi ha lasciato che per mesi il suo sequestro sprofondasse nell'oblio!
Ho ritirato i miei esami e temevo di trovare un trionfo di asterischi di valori fuori parametri, invece manco uno! Neppure il temutissimo colesterolo, da sempre mia croce. Il valore massimo consentito è 200, e all'ultimo prelievo (dicembre 2010) era 273! Avevo deciso di fregarmene, non avendo altri fattori di rischio quali trigliceridi, ipertensione, obesità, in più non fumo.
A quanto pare più puttanate ingurgito (preferibilmente davanti alla TV) e più scende. Ora è 188!!!
Lunedi torno dall'otorino, poi un paio di controlli di routine (dentista, mammografia, nei) ma insomma va alla grande, no?
Sono stata dal parrucchiere cinese, che lunghi sono i miei capelli ora!! Anche mia mamma, che mi aveva vista solo una settimana fa, è rimasta stupefatta: sono cresciuti un sacco!
- Cristina, parlo sempre di capelli : ) non mi sgridare!!!
Ora relax, poi si va alla presentazione del libro "Sopravvissuti al Natale" di cui vi ho già parlato!
No, non crediate che tutto si sia risolto, affatto: sono ancora sospesa e in attesa di risposte importanti che latitano, ma il mondo mi pare migliore.
PS. Nei prossimi giorni sarò senza pc, qualcosa riuscirò a fare in pausa pranzo in ufficio, ma forse sarò un po' meno presente, poi però intendo recuperare!!
venerdì 2 marzo 2012
Bambole
Ispirata da questo post:
dove ho ritrovato Dolly, la cugina ricca della bambola che vedete nella foto, ho fatto un tuffo nel passato e ho deciso di mostrarvi una delle mie bambole preferite della mia infanzia:
Nelly Folk.
Ottimamente conservata si mostra in tutta la sua simpatica bellezza.
A lungo desiderata, in subordine alla citata Dolly più famosa, snob e ovviamente costosa, mi accontentai di Nelly, e finii per preferirla lungamente a Dolly. La mia fantasiosa insegnante delle elementari ci propose di scrivere un racconto che avesse per protagonista un gioco ricevuto per Natale ed io scelsi lei.
Nelly Folk riceve una telefonata dalla sua amica Dolly:
"ciao, mi si è rotta la lavatrice, cosa faccio?"
"E chiami me? Chiama l'idraulico!"
Questo il fulcro del mio componimento, che mi parve esilarante.
La mia amichetta dell'epoca, alla quale, manco a dirlo, avevano regalato Dolly, scrisse:
"ciao, mi si è rotta la lavastoviglie, cosa faccio?
"E chiami me? Chiama l'idraulico!"
Avrei dovuto capire che non ci si può fidare di una bambina che già alle elementari negli anni 70 si faceva i colpi di sole, ma all'opoca mi limitavo a chiedermi cosa mai fosse quella riga di capelli castani intorno ad un manto biondo. Non avevo capito che era la maledetta "ricrescita", anche perchè lei negava sempre di tingersi i capelli!
giovedì 1 marzo 2012
Utensili stravaganti da cucina
MammaFrancy si è prenotata per la lista di marzo.
E colgo l'occasione per ricordarvi che il tema mi deve essere comunicato entro il giorno 25 del mese precedente.
Niente panico: stiamo giocando, ma se temete di esservi persi per strada, ecco il link coi nomi dei partecipanti
http://frolliniacolazione.blogspot.com/2011/11/liste-2012-modo-duso.html
Bene, è stata scelto un elenco di utensili da cucina curiosi.
Con me cascate un po' male. Per aprire una busta di surgelati bastano le forbici!!!!
Una volta mi stavo lamentando che la besciamelle mi era risultata grumosa e una conoscente mi ha detto:
"ma se prendi la frusta non ti vengono i grumi!"
"oh io la frusta la uso solo in camera da letto!!" ho risposto, tanto per fare la cazzona.
Per cui possiedo:
- bilancia Barbapapà, molto approssimativa con il peso, ma tanto simpatica
- padellina per uovo al tegamino con palettina a forma di uovo all'occhio di bue
(già mostrata in un post)
E ricordo con affetto estremo:
- trita prezzemolo di plastica rossa di mia nonna, che non tritava un tubo e finì subito tra i giochi di noi nipoti con grande disappunto della nonna
Vorrei avere, ma costa assolutamente troppo:
- il mitico Bimby
E' un po' scarsa come lista, ma nei commenti potrete aggiungere i vostri utensili stravaganti. Vi aspetto!
E colgo l'occasione per ricordarvi che il tema mi deve essere comunicato entro il giorno 25 del mese precedente.
Niente panico: stiamo giocando, ma se temete di esservi persi per strada, ecco il link coi nomi dei partecipanti
http://frolliniacolazione.blogspot.com/2011/11/liste-2012-modo-duso.html
Bene, è stata scelto un elenco di utensili da cucina curiosi.
Con me cascate un po' male. Per aprire una busta di surgelati bastano le forbici!!!!
Una volta mi stavo lamentando che la besciamelle mi era risultata grumosa e una conoscente mi ha detto:
"ma se prendi la frusta non ti vengono i grumi!"
"oh io la frusta la uso solo in camera da letto!!" ho risposto, tanto per fare la cazzona.
Per cui possiedo:
- bilancia Barbapapà, molto approssimativa con il peso, ma tanto simpatica
- padellina per uovo al tegamino con palettina a forma di uovo all'occhio di bue
(già mostrata in un post)
E ricordo con affetto estremo:
- trita prezzemolo di plastica rossa di mia nonna, che non tritava un tubo e finì subito tra i giochi di noi nipoti con grande disappunto della nonna
Vorrei avere, ma costa assolutamente troppo:
- il mitico Bimby
E' un po' scarsa come lista, ma nei commenti potrete aggiungere i vostri utensili stravaganti. Vi aspetto!
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