E' sempre difficile recensire il libro di una persona che si conosce, anche se, per il momento, solo virtualmente.
Insomma stiamo parlando di una blog amica.
Vi ho già presentato in occasione del suo primo romanzo, di Vittoria A. Italiana residente attualmente in a Edimburgo dove ha ambientato "Un peso sul petto" giallo di spessore morale, meteforico e non.
E' un bel libro, questo è proprio semplicemente quello che mi sento di dire di getto.
E di libri brutti ne pubblicano un sacco. Dio solo sa il perchè.
Mi piacciono i thriller vecchio stile, pare non ne scrivano più, anche qui mi vien da chiedermi il motivo e non trovo risposta. I classici, con un bel movente che porta alla scoperta dell'assassino paiono scomparsi. Investigatori capaci, e un po' di cose che non c'entrano per confondere le acque, tanta atmosfera, sangue quanto basta, personaggi sordidi, talvolta scaltri, più spesso maldestri sono elementi demodé.
Non per Vittoria, che osa avventurarsi nei vicoli della sinister side di Edimburgo, prima porgendoci un matassa ingarbugliata, poi aiutandoci a sbrogliarla.
Ci sono 4 donne sceme, amiche tra loro e due non faranno una bella fine. C'è la descrizione di una telefonata intimidatoria fatta da una cabina del telefono, che è letteratura di altissimo livello. Ci sono gli zii di un bimbetto scapestrato, che lo affossano nel suo passato di disperazione invece di tirarlo fuori senza provare alcun rimorso.
Ci sono molti ingredienti tra queste pagine, gli ingredienti giusti per cucinare a fuoco lento il sospetto e gli indizi, lasciando che il lettore si bruci, nel tentativo di sorvegliarne la cottura.
E Vittoria ci serve un piatto delizioso. Il lettore rimane sbigottito, come quando si avventura a pranzo in una vecchia trattoria fuori mano e alla fine fatica ad alzarsi dalla sedia da tanto si è strafogato di gusto.
Perchè un romanzo come questo avrebbe meritato vetrine illuminate e recensioni sui giornali. Io, come al solito, faccio la mia particina diffondendo e difendendo la piccola editoria di qualità.
Se amate Agatha Christie e il plot inglese, non potete lasciarvi sfuggire "Un peso sul petto" Vittoria A. Eclissi Editrice - Collana I Dingo
12 commenti:
Grazie per la segnalazione!
Interessante... aggiunto alla lista!
E per i successi del post precedente... troppo bello!
Vorrei vedere il libro in pasticceria... grandissimi!!!!
Un pensiero per te http://scrapperita.blogspot.it/2012/03/il-mio-blog-e-affidabile.html
Abbiamo parlato tutte e due di un libro, in effetti quello che consiglio io forse è un po' duro in questo momento.... e capisco.
Grazie per la segnalazione.
elena
Moooolto interessante! Io adoro i gialli vecchio stile!!
Mi hai convinta!
Buona settimana. Silvia
PS anche il tuo libro merita di piu'!
Allora è mio!
Grazie per averlo fatto conoscere. Solitamente non leggo questo genere, ma sono una curiosa che non dice mai di no alle nuove scoperte. Una volta ho letto per caso "morte a Firenze" di Marco Vichi, genio del Noir, e me ne sono innamorata, a tal punto da correre in libreria e comprare tutti suoi libri precedenti da leggere come una pazza!
Ti aggiorno presto sul blog incontro...
Sono rimasta veramente molto molto sorpresa per il tuo bel pensiero. E' arrivato venerdì e ti ringrazio davvero di cuore, sei stata carinissima e non smetterò mai di ringraziarti... e di mangiare cioccolatini..... ahahahah Grazie grazie grazie!
Ottima segnalazione!
meno male che hai riscritto il titolo, perché all'inizio hai scritto "Un peso sul petto giallo": sai che ridere se mi fossi avventurata in libreria con il primo titolo??? :P Però mi hai fatto venire la voglia di comprarlo, io ADORO Agatha!!!
Bellissima recensione!! Lo voglio leggere!!
Anche qui sole ^___^ Adoro il cambio stagione!!
Spero sole dentro e fuori per te!!
Grazie per la segnalazione. Adoro i gialli. Tra parentesi, sto leggendo il tuo libro regalatomi da Rita, lo sto divorando....altro che frollini.
e nel frattempo mi sto perdendo tra i tuoi post...
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