giovedì 20 gennaio 2011

Scrittura creativa

Era l'anno 2000 quando ho frequentato il mio primo corso di scrittura creativa, al quale ne sono seguiti molti altri. Prima lezione: la descrizione dell'oggetto. Il compito a casa prevedeva che, tra le sei opzioni esistenti  (e si spera imparate!) per descrivere un oggetto ne scegliessimo una, descrivendo un oggetto a nostro piacimento.
Decisi di descrivere la casa dei miei  nonni, secondo la descrizione dell'oggetto definita della prosa d'arte, cioè la modalità che preferisco, quella ricca di figure retoriche, e abbellimenti vari atti a dimostrare al lettore, che chi scrive "ci sa fare!"
A distanza di anni, il piccolo componimento mi piace ancora molto, non ho apportato alcuna modifica e lo voglio condividere con voi.


Finalmente si scorge, in fondo all’odoroso cortile, la casa dei miei nonni, tuttavia la facciata è parzialmente coperta dalla automobili dei prepotenti e presuntuosi avventori del vicino bar: ragazzotti di paese che non avrei esitato un tempo a definire amici.


Il tetto è un cappello fiorito di gerani e le finestre occhi spalancati. Subito si sente il profumo che sale piano dal magazzino, che la nonna frigge i fiori di zucca, sono belle bolle che croccano morbidamente in bocca dopo essersi scottati lingua e mani. Mentre il fumo riempie subito il garage sottostante, quando il nonno cuoce le caldarroste sulla padella bucata. Il ghiaccio sulla fontana è scivoloso come il marmo, ne staccavamo le stalattiti e le gobbe lisce per portarlo sull’uscio, “non c’è n’è già abbastanza di neve davanti a casa?” Gridava la nonna mentre noi aspettavamo che asciugassero i guanti sul calorifero.


La mia cameretta è sul retro, non la vedo dal cortile ma la posso immaginare: ha la porta comunicante con quella dei nonni e l’armadio sfondato dai piedi del Paolino. Ma Paolo  adesso è alto 1.90, nel guardaroba  non si nasconde più ed è troppo lontano per me il ricordo di quei caldi inverni.

7 commenti:

Franz♥ ha detto...

Accidenti, mi piace proprio tanto, e per fortuna che era il tuo primo corso!
Complimenti! Fra.

Anonimo ha detto...

Fantastica: con tali pensieri e la capacità di tradurli in parole, tu regali sogni.
Bacione, Meli.

Manu ha detto...

E' stupenda!!! Sembra proprio di vederla la casa dei tuoi nonni!!!

Viviana ha detto...

la bravura di uno scrittore, a mio avviso, è quando leggendo, si riesce ad immaginare la scena, i luoghi, sentire i profumi della situazione in cui si narra la vicenda...
Bhè, tu ci sei riuscita.. Sicura che era la prima volta?!?!?!
^_^
Buona giornata
Viviana

Anonimo ha detto...

Beh, promettevi già bene... Complimenti!!!
Cristina

Potolina ha detto...

è un dono saper scrivere e mi sembra proprio che tu ce l'abbia! complimenti!

Lisa ha detto...

Infatti, si fa parte dell'atmosfera, sembra di essere lì ad osservare il tutto di persona! Brava!!