mercoledì 25 gennaio 2012

Editori coraggiosi

C'è Amanda Hocking ventisettenne americana anni, che non aveva mai venduto un solo libro prima dell'aprile 2010, fino ad allora i suoi romanzi erano stati rifiutati da tutti gli editori americani. Poi li ha pubblicati su Amazon e ha ottenuto un successone senza precedenti, vendendo oltre due milioni di copie.
C'è Kathryn Stockett autrice di "The Help" la cui trasposizione cinematografica è appena sbarcata in Italia, e ha già sbancato negli USA, dopo che il manoscritto era stato rifiutato da 60 editori.
Amanda e Kathryn ora sono milionarie.

E poi  ci sono io.
Che il giorno dopo aver inviato un manoscritto ad un editore mi sono vista assediata da mail, telefonate, complimentose fino a che sono andata da loro, in uno spocchiosissimo ufficio, in una snobbosissima zona di Milano, dove mi piacerebbe abitare. E ogni tre parole era tutto un:
"come sei simpatica, come sei carina, che bello il tuo testo!" Appurato che non vogliono soldi e che pubblicano libri stupendi (no, non faccio nomi) ci sondiamo a vicenda. E io mi faccio il solito film, ma alle volte basterebbe pure un telefilm con le puntate da 35 minuti.
E poi spariscono, nonostante mi abbiano chiesto delle info per argomentare e distribuire meglio l'eventuale libro, e io gliele abbia fornite via mail nel giro di un paio di giorni.
E ieri mi sono decisa a contattarli.

Beccatevi la risposta:

Sono felice di sentirla, e mi spiace abbia pensato che non ci saremmo più fatti sentire. Avrei dovuto certo darle un cenno di rivevuta mail… E’ che sotto Natale, tante sono le cose da fare e pochissimo è il tempo!!!!

Le tempistiche delle case editrici sono molto lunghe, in realtà ho preso in considerazione con il cuore questo progetto perché lo trovavo interessantissimo e anche toccante ma di difficile diffusione.
Ecco perché abbiamo ragionato e riragionato, anche la promozione però sostiene che non saremmo in grado di diffonderlo in maniera soddisfacente.
Sono felice comunque di averLa conosciuta, le auguro davvero di riuscire a pubblicare il suo racconto, nel quale credo tantissimo, e le auguro un in bocca al lupo per tutti i suoi sogni.

Le scelte commerciali non sono (quasi) mai le scelte del cuore.
Sarebbe bello se gli editori osassero essere più coraggiosi. Ma sarebbe comunque già qualcosa se rispondessere senza essere sollecitati, perchè quando hai guardato qualcuno negli occhi e l'hai abbracciato calorosamente, trincerarsi dietro uno schermo è vile oltre che scorretto.
 Per chi non lo sapesse anche Il diario di Anna Frank fu rifiutato innumerevoli volte, perché "a chi potrà mai interessare la storia di una piccola ebrea?"


17 commenti:

Lian ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
antonella ha detto...

io fossi in te aggirerei l'ostacolo!!! sai come la penso!!!

Lian ha detto...

è un libro eccezionale ... simpatico, brillante. il personaggio di Ilaria è divertente, irionica, osservatrice del mondo che la circonda ... hai un talento UNICO!

Robin ha detto...

E che ci fai ancora lì? Non hai già scaricato le istruzioni per pubblicare su Amazon anche tu? ;)
Comunque sia, un accoglienza così da un'importante casa editrice rimane una soddisfazione!

Anonimo ha detto...

L'unica cosa che non devi mai fare a parer mio è arrenderti!! Se persisti alla fine ci riuscirai.

Ciao
Eli

Owl ha detto...

Vigliacchi è giusto la prima cosa che ho pensato quando me lo hai scritto.
Concordo con Robin, è fattibile provare un'autoproduzione su amazon?

Zio Scriba ha detto...

Azzardo un’ipotesi (attenzione: un’ipotesi).
Forse sei tu che, partecipando, come hai detto di fare, a “corsi di scrittura” e cose simili (che per me sono il Nemico, ma non ti giudico per il parteciparvi: ognuno fa le sue scelte) ti esponi poi a essere trattata così.
Nel senso che magari (ripeto: MAGARI) si tratta di circuiti più o meno mafioselli, di persone amiche di quelle che tengono i corsi, e che si sentono obbligati a trattarti bene perché ne sei parte (in qualche modo pagante) ma poi, dopo averti offerto tè e pasticcini, non ti pubblicano.
Ma se la scrittura è una passione che arde dentro di te, mi raccomando, non ti arrendere. In ogni caso!

p.s. ma perché invece di pensare ad amazon non cominci a pubblicare qualche assaggio o qualche raccontino sul blog?

El_Gae ha detto...

Concordo sull'idea dello Zio. Perchè non pubblichi qualcosa qui?

Clara ha detto...

Non ti arrendereeeee. Baci colorati dall'India.

ero Lucy ha detto...

Ah insomma, e' sempre un "le faremo sapere"!
Concordo con tutti i miei predecessori sull'aggiramento dell'ostacolo, cosa che fai anche su altri fronti, no? ;)

chiara moltoni ha detto...

Ciao,
grazie per essere passata da me. Intanto sono entrata a far parte dei tuoi lettori fissi, poi, appena avrò un paio di minutini in più di tempo, leggerò con calma tutto di te.
E' stato un piacere
Chiara

le Fate del feltro ha detto...

mi spiace per la risposta negativa..non mollare !!!

Biankaneve ha detto...

forza e coraggio!!

RobbyRoby ha detto...

Ciao
Non mollare.
Vedrai che un si per pubblicare il tuo libro arriva.

Irene b ha detto...

mi associo in pieno alla risposta di robin.. e poi non mollare non mollare! Un bacione da lontano

Lidia ha detto...

Sandra, non arrenderti...però hai ragione, meglio cose chiare fin da subito, che nascondersi dietro uno schermo.. Un abbraccio (vero anche se virtuale!!)
ciao baciotto

alessia ha detto...

Ma sai...almeno la prossima volta nn ti farsi impapocchiare da tutte quelle smancerie inutili..
Poi è chiaro che nn mollerai, perché dovresti..? Qui non c'è nessun giudice a metterti fuori gioco. Solo tu puoi essere il giudice di te stessa e valutare se i tuoi scritti hanno potenziale...
Per quanto riguarda l'autoproduzione.. va bene ma se manca un progetto di autopromozione..si rischia di finire nel mucchio degli autoprodotti (che sono sempre in aumento)
Insomma bisogna trovare quel guizzo di originalità, infondere una sorta di prurito letterario per farsi notare.. Ce la puoi fare :-)