It's Halloween! Io e Emanuele ci siamo divertiti a inventare look a tema, che trovate cliccando.
mercoledì 31 ottobre 2012
I personaggi
Se mai dovesse capitarmi di cenare con uno tra i miei scrittori preferiti, mettiamo vivente che già mi pare improbabile figuriamoci aggiungendo l'aggravante di richiamarlo dall'aldilà, e ammettiamo (oggi si va di fantasia) di potergli fare una sola domanda, tanto per non tediarlo, vorrei sapere come i suoi personaggi
si sono palesati a lui. In concreto chiederei a Jonathan Coe come caspita ha inventato la famiglia Trotter.
Perchè la trama è fondamentale, ma io mi innamoro dei protagonisti altrui, e anche dei miei.
Per settimane sono stata in dubbio se riesumare (è pur sempre Halloween tiriamo in ballo qualche scheletro) antiche storie sepolte, per farle risplendere di luce nuova. Lo meriterebbero, davvero, ma non mi veniva
il friccico giusto. E' che in attesa di sto secondo romanzo, ormai definibile il Nirvana, e dell'albo illustrato (progetto n. 2) sto un po' impallata. Per cui ho atteso, tanto il blog è un'ottima palestra, di certo non perdo l'abitudine alla scrittura. Giammai.
Ho aspettato, aspettato fino a quando la traccia di un concorso al quale voglio partecipare (strano, visto che ormai i concorsi per racconti non sono più nelle mie corde - ma questo è diverso per serietà e premio: una cassa di libri) mi ha dato lo spunto.
Appena ho letto gli elementi indispensabili al racconto: acqua, porta un'amica, il vizio peggiore - che devono essere tutti presenti non sceglierne uno - i personaggi si sono visualizzati e ho dovuto solo farli muovere all'interno della storia.
Questo è il momento felice, quello più bello e atteso. Quello magico, quello per cui scrivo. Ma soprattutto quello che non sai mai se e quando arriverà. Il terrore di ogni autore: e se non dovessi più avere idee?
Perchè vedete io non mi dico "adesso voglio scrivere una storia di..." no, non funziona, non per me almeno. Io aspetto che i personaggi mi parlino, bussino alle mie giornate e risveglino la mia creatività. E divento corpo unico col pc, penso di continuo a loro, il mondo intorno si annulla. Come ora.
"Allora Jonathan dimmi, tu invece come fai?"
si sono palesati a lui. In concreto chiederei a Jonathan Coe come caspita ha inventato la famiglia Trotter.
Perchè la trama è fondamentale, ma io mi innamoro dei protagonisti altrui, e anche dei miei.
Per settimane sono stata in dubbio se riesumare (è pur sempre Halloween tiriamo in ballo qualche scheletro) antiche storie sepolte, per farle risplendere di luce nuova. Lo meriterebbero, davvero, ma non mi veniva
il friccico giusto. E' che in attesa di sto secondo romanzo, ormai definibile il Nirvana, e dell'albo illustrato (progetto n. 2) sto un po' impallata. Per cui ho atteso, tanto il blog è un'ottima palestra, di certo non perdo l'abitudine alla scrittura. Giammai.
Ho aspettato, aspettato fino a quando la traccia di un concorso al quale voglio partecipare (strano, visto che ormai i concorsi per racconti non sono più nelle mie corde - ma questo è diverso per serietà e premio: una cassa di libri) mi ha dato lo spunto.
Appena ho letto gli elementi indispensabili al racconto: acqua, porta un'amica, il vizio peggiore - che devono essere tutti presenti non sceglierne uno - i personaggi si sono visualizzati e ho dovuto solo farli muovere all'interno della storia.
Questo è il momento felice, quello più bello e atteso. Quello magico, quello per cui scrivo. Ma soprattutto quello che non sai mai se e quando arriverà. Il terrore di ogni autore: e se non dovessi più avere idee?
Perchè vedete io non mi dico "adesso voglio scrivere una storia di..." no, non funziona, non per me almeno. Io aspetto che i personaggi mi parlino, bussino alle mie giornate e risveglino la mia creatività. E divento corpo unico col pc, penso di continuo a loro, il mondo intorno si annulla. Come ora.
"Allora Jonathan dimmi, tu invece come fai?"
martedì 30 ottobre 2012
Grazie e voltiamo pagina
Volevo voltare pagina e parlarvi magari dell'ispirazione nello scrivere, del quasi buio che ora c'è quando lascio l'ufficio alle 17.30, delle castagne che non ho ancora mangiato e una mia amica mi aveva promesso di farmi un bel montebianco e ora non oso ricordarglielo...
Ma il commento di Simona Pegliese, che ringrazio e spero vivamente ripassi di quì a breve, mi dà lo spunto per la giusta conclusione al pasticciaccio brutto.
(Coi migliori auguri a Carmen Russo, ma di cuore!).
Ebbene, siamo tutti tutti me compresa, troppo presi dalle nostre vite. Anche laddove troviamo ampi sprazzi e spazzi di pascoli per pascerci insieme (grazie Miss Sunshine per oggi, io ti adoro proprio) siamo un po' portati (chi più, chi meno eh) a considerare la nostra propria vita la più tribolata e sghemba.
Chi ha i figli perchè li ha
chi non ha figli perchè non li ha
Chi ha il lavoro perchè ce l'ha
chi non ha lavoro perchè non ce l'ha
e via di sto passo che l'elenco è infinito.
Mi pare di essere abbastanza capace di gettare lo sguardo oltre la staccionata dei miei casini, e magari
pure una mano per afferare qualcuno. Ma magari no. Magari sono una detestabile inconsapevole portata a far tragedie per niente. E se lo sono, chiaramente, non posso manco rendermene conto.
Comunque sia ringrazio tutti! Domani parliamo d'altro!
Ma il commento di Simona Pegliese, che ringrazio e spero vivamente ripassi di quì a breve, mi dà lo spunto per la giusta conclusione al pasticciaccio brutto.
(Coi migliori auguri a Carmen Russo, ma di cuore!).
Ebbene, siamo tutti tutti me compresa, troppo presi dalle nostre vite. Anche laddove troviamo ampi sprazzi e spazzi di pascoli per pascerci insieme (grazie Miss Sunshine per oggi, io ti adoro proprio) siamo un po' portati (chi più, chi meno eh) a considerare la nostra propria vita la più tribolata e sghemba.
Chi ha i figli perchè li ha
chi non ha figli perchè non li ha
Chi ha il lavoro perchè ce l'ha
chi non ha lavoro perchè non ce l'ha
e via di sto passo che l'elenco è infinito.
Mi pare di essere abbastanza capace di gettare lo sguardo oltre la staccionata dei miei casini, e magari
pure una mano per afferare qualcuno. Ma magari no. Magari sono una detestabile inconsapevole portata a far tragedie per niente. E se lo sono, chiaramente, non posso manco rendermene conto.
Comunque sia ringrazio tutti! Domani parliamo d'altro!
lunedì 29 ottobre 2012
Comunque
Invece di tanti polveroni bastava che qualcuno mi chiedesse: "ma tu Sandra, come stai?"
A nessuno è venuto in mente che tutto il can can che si sta ballando avrebbe forse potuto turbarmi.
E per concludere pure la mia sosia che da Fazio inneggia l'adozione sparlando di PMA.
Diobono se non sapete parlare, almeno statevene zitti.
Oggi va così. Neanche poi male perchè il taglio di capelli e pure il colore sono davvero meravigliosi.
E la editor figa ha pungolato l'agente superstar affinchè si decida a breve. Altri 10 giorni di agonia.
Ho avuto attese peggiori.
A nessuno è venuto in mente che tutto il can can che si sta ballando avrebbe forse potuto turbarmi.
E per concludere pure la mia sosia che da Fazio inneggia l'adozione sparlando di PMA.
Diobono se non sapete parlare, almeno statevene zitti.
Oggi va così. Neanche poi male perchè il taglio di capelli e pure il colore sono davvero meravigliosi.
E la editor figa ha pungolato l'agente superstar affinchè si decida a breve. Altri 10 giorni di agonia.
Ho avuto attese peggiori.
domenica 28 ottobre 2012
Semplice
Il cambio dell'ora mi getta sempre nell'inverno, figuratevi abbinandolo al cambio armadio, come ho fatto oggi. E' ufficiale: ho più abiti estivi che invernali! (Troverei assai più logico il contrario).
Oggi avrei voluto andare al cinema, ma non ho trovato accompagnatori. Emanuele era sul no titubante, non ho voluto forzare la mano, perchè quando io non ho voglia di andare da qualche parte, trovo antipatica l'insistenza. Mentre mia mamma che ha una tessere per il cinema con 10 spettacoli prepagati (da lei) non aveva voglia di uscire. Non mi sono persa d'animo: ho scrappato - a dire il vero ho ancora il tavolo invaso da ritagli, card, abbellimenti e quant'altro - perchè ho appena fatto una sosta merenda.
Divano, té e plum cake home made da me per ristorare il mio orso marito un po' giù di morale, e real time. Deboscia pura. Infatti ora Emanuele sta meglio. Plum cake risolutivo.
Ieri taglio di capelli e colore dal viParrucchiere. Che rimane un gran mito. Considerate: colpi di sole, taglio, piega, tutto con ottimi prodotti (fa sto trattamento alla menta formidabile) in un bel salone vicino a Santa Maria delle Grazie tot 63 euro. Non è molto davvero. Ora ho mantenuta la lunghezza ma sono tutti scalati, mi piacciono molto e spero di riuscire a gestirli senza il cinese, che giammai rinnego, ma col brutto tempo si esce meno volentieri, anche perchè il buio davvero annienta le mie forze.
E il pomeriggio scorre in maniera semplice, casalinga. Mi auguro solo di non passare un inverno come il precedente, con tutti quei casini naso orecchi. Iniziarono giusto la sera di Halloween.
http://fratanteidee.blogspot.it/2012/10/ghirlande-e-ancora-ghirlande.html
Vado ad appendere la ghirlanda che trovate nel link sopra. Eh sì io sono l'amica fortunata che ha ricevuto la versione con zucca un po' più piccola (ma comunque grandina)!
Oggi avrei voluto andare al cinema, ma non ho trovato accompagnatori. Emanuele era sul no titubante, non ho voluto forzare la mano, perchè quando io non ho voglia di andare da qualche parte, trovo antipatica l'insistenza. Mentre mia mamma che ha una tessere per il cinema con 10 spettacoli prepagati (da lei) non aveva voglia di uscire. Non mi sono persa d'animo: ho scrappato - a dire il vero ho ancora il tavolo invaso da ritagli, card, abbellimenti e quant'altro - perchè ho appena fatto una sosta merenda.
Divano, té e plum cake home made da me per ristorare il mio orso marito un po' giù di morale, e real time. Deboscia pura. Infatti ora Emanuele sta meglio. Plum cake risolutivo.
Ieri taglio di capelli e colore dal viParrucchiere. Che rimane un gran mito. Considerate: colpi di sole, taglio, piega, tutto con ottimi prodotti (fa sto trattamento alla menta formidabile) in un bel salone vicino a Santa Maria delle Grazie tot 63 euro. Non è molto davvero. Ora ho mantenuta la lunghezza ma sono tutti scalati, mi piacciono molto e spero di riuscire a gestirli senza il cinese, che giammai rinnego, ma col brutto tempo si esce meno volentieri, anche perchè il buio davvero annienta le mie forze.
E il pomeriggio scorre in maniera semplice, casalinga. Mi auguro solo di non passare un inverno come il precedente, con tutti quei casini naso orecchi. Iniziarono giusto la sera di Halloween.
http://fratanteidee.blogspot.it/2012/10/ghirlande-e-ancora-ghirlande.html
Vado ad appendere la ghirlanda che trovate nel link sopra. Eh sì io sono l'amica fortunata che ha ricevuto la versione con zucca un po' più piccola (ma comunque grandina)!
sabato 27 ottobre 2012
In campagna!
Domenica abbiamo fatto questa gita in Valtellina, nei soliti luoghi noti e amati.
Ci hanno raggiunto le nostre amiche gemelle Camilla e Francesca (che bei nomi, vero?) che si sono aggiunte allo zoccolo duro Massy-amico storico, Roberto amico più recente ma grande affiatamento, entrambi valtellinesi.
Vedete il bel gruppo in cammino lungo le strade della fiera nella quarta foto. Per tutte le immagini by Emanule, basta cliccare "continua a leggere" come sempre.
Il paese è adagiato ai piedi della montagna. Fondovalle sarebbe la definizione giusta, ma io lo chiamo montagna, perchè abitando in città mi pare già un bel passo avanti, anzi in alto, verso le vette!
Ci hanno raggiunto le nostre amiche gemelle Camilla e Francesca (che bei nomi, vero?) che si sono aggiunte allo zoccolo duro Massy-amico storico, Roberto amico più recente ma grande affiatamento, entrambi valtellinesi.
Vedete il bel gruppo in cammino lungo le strade della fiera nella quarta foto. Per tutte le immagini by Emanule, basta cliccare "continua a leggere" come sempre.
Il paese è adagiato ai piedi della montagna. Fondovalle sarebbe la definizione giusta, ma io lo chiamo montagna, perchè abitando in città mi pare già un bel passo avanti, anzi in alto, verso le vette!
venerdì 26 ottobre 2012
L'intima condivisione di una sera a Lonateland nella regione del chissà dov'è!
Mi sto interrogando in queste ore sul vero significato della condivisione nel web.
Per me, lo sapete, il blog è una moderna agorà dove incontrasi con fiducia gettando le basi per abbracci reali. Per altri magari è tutt'altro. Anzi senza magari.
Per me condividere significa che ieri, prima del Reading, e dopo aver vagato per lande sconosciute, abbiamo cenato da Trimamma e io ho tagliato la pizza a suo figlio Simone, fatto pipì nel suo bagno e uscendo (dal bagno) ho trovato mio marito che chiacchierava di cartoni animati coi bimbi. Volevo piangere.
Il Reading è andato molto bene, nonostante Trimamma si crucciasse per il poco pubblico, in realtà ho avuto una platea davvero attenta, interessata e coinvolta. Persone che al classico "ci sono domande?" non han lasciato che una coltre di imbarazzo invadesse la sala, ma han partecipato ancora e ancora con spunti e riflessioni.
Ho capito, non so se si è percepito, che mi tremava la voce, e non mi era mai successo. Stavo davvero andando come un treno, la moderatrice continuava a dire che il mio romanzo le è piaciuto perchè è vero. E io sono tanto stanca di gente poco vera che spettacolarizza le cose. La Filigrana è una associazione con un'obiettivo preciso: trascorrere qualche piacevole ora insieme, al giovedì sera, in nome della creatività. E io conosco bene la realtà dei piccoli centri, dove è difficilissimo proporre qualcosa che abbia anche solo alla lontana un sentore culturale, si viene subio tacciati di voler fare gli intellettualoidi. E poi nei paesi alla sera trac trac si chiudono porte e portoni, buonanotte e chi esce più? Invece questo circolo offre ore rilassanti, un angolo di serena spensieratezza e ristoro nonostante tutto. Un po' come dire: "Dio bono che giornata del piffero, per fortuna stasera vado alla Filigrana". Oh ci andrei pure io se fosse un po' meno lontanuccio.
Sono state di una gentilezza squisita come i frollini che avevano preparato, non vi sto addire quanto ma quanto erano eccezionali. Anche la torta di Trimamma però, eh. Mi hanno omaggiata di una deliziosa tovaglietta con mug molto indicata per una che parla di colazioni. Sono stata benissimo, contenta proprio.
Ho visto un gruppo compatto speranzoso in miei successi futuri. Mi sono sorpresa a dire: "io col secondo romanzo voglio fare il botto, perchè me lo merito!!" Non avevo mai esternato prima un desiderio tanto dirompente e immodesto, ho potuto farlo perchè erano tutti dalla mia parte. C'era la fila per comprare il romanzo, alla fine stavo facendo sù un macello con la moneta, il resto. Una bella ragazza che scrive per un giornale locale ed era lì in un angolo a prendere appunti ha sbuffato: "uff. sono uscita con sette euro, vado a prelevare, non posso non comprarlo!" E quando stavo tirando fuori il secondo pacco dalla borsa - non espongo mai tutte le copie, la trovo una brutta ostentanzione - la fotografa mi ha detto: "non li avrà mica finiti?"
E poi c'è stata Ila e il suo abbraccio potente, il mazzo di rose stupendo che mi ha portato. Era lì sulla sua sedia, scricciolo ricciolo, dove li aveva i fiori non lo so perchè mica li avevo visti, per cui sorpresona mi si para davanti e me li dà. Ila che ha rilevato una libreria in un paese vicino. E io già mi vedo che vado da lei, me la giro, poi ci facciamo un caffè. E poi c'è sta serata al ristorante greco da organizzare io, Ila, Trimamma e mariti. Uh signur che bello.
Condivisione per me sono Irene, Simone ed Elisa - i koala - che ci aspettano a casa, guardano dalla finestra con le manine appoggiate al vetro e appena scendiamo dall'auto ci salutano. Ma tempo di fare un piano di scale e son già seduti a tavola, precisi, a rubarsi le patatine.
Io coi miei fantasmi ci combatto ogni giorno.
Ma con certe blog amiche è un po' più facile.
Grazie a chi passa di qui ed era pure là, a Lonate. Ancora un po' che vagavamo al limitar del bosco mi sa che beccavamo pure Robin Hood.
E niente non so se le metto le foto, caspita avevo proprio dei capelli pietosi!
Per me, lo sapete, il blog è una moderna agorà dove incontrasi con fiducia gettando le basi per abbracci reali. Per altri magari è tutt'altro. Anzi senza magari.
Per me condividere significa che ieri, prima del Reading, e dopo aver vagato per lande sconosciute, abbiamo cenato da Trimamma e io ho tagliato la pizza a suo figlio Simone, fatto pipì nel suo bagno e uscendo (dal bagno) ho trovato mio marito che chiacchierava di cartoni animati coi bimbi. Volevo piangere.
Il Reading è andato molto bene, nonostante Trimamma si crucciasse per il poco pubblico, in realtà ho avuto una platea davvero attenta, interessata e coinvolta. Persone che al classico "ci sono domande?" non han lasciato che una coltre di imbarazzo invadesse la sala, ma han partecipato ancora e ancora con spunti e riflessioni.
Ho capito, non so se si è percepito, che mi tremava la voce, e non mi era mai successo. Stavo davvero andando come un treno, la moderatrice continuava a dire che il mio romanzo le è piaciuto perchè è vero. E io sono tanto stanca di gente poco vera che spettacolarizza le cose. La Filigrana è una associazione con un'obiettivo preciso: trascorrere qualche piacevole ora insieme, al giovedì sera, in nome della creatività. E io conosco bene la realtà dei piccoli centri, dove è difficilissimo proporre qualcosa che abbia anche solo alla lontana un sentore culturale, si viene subio tacciati di voler fare gli intellettualoidi. E poi nei paesi alla sera trac trac si chiudono porte e portoni, buonanotte e chi esce più? Invece questo circolo offre ore rilassanti, un angolo di serena spensieratezza e ristoro nonostante tutto. Un po' come dire: "Dio bono che giornata del piffero, per fortuna stasera vado alla Filigrana". Oh ci andrei pure io se fosse un po' meno lontanuccio.
Sono state di una gentilezza squisita come i frollini che avevano preparato, non vi sto addire quanto ma quanto erano eccezionali. Anche la torta di Trimamma però, eh. Mi hanno omaggiata di una deliziosa tovaglietta con mug molto indicata per una che parla di colazioni. Sono stata benissimo, contenta proprio.
Ho visto un gruppo compatto speranzoso in miei successi futuri. Mi sono sorpresa a dire: "io col secondo romanzo voglio fare il botto, perchè me lo merito!!" Non avevo mai esternato prima un desiderio tanto dirompente e immodesto, ho potuto farlo perchè erano tutti dalla mia parte. C'era la fila per comprare il romanzo, alla fine stavo facendo sù un macello con la moneta, il resto. Una bella ragazza che scrive per un giornale locale ed era lì in un angolo a prendere appunti ha sbuffato: "uff. sono uscita con sette euro, vado a prelevare, non posso non comprarlo!" E quando stavo tirando fuori il secondo pacco dalla borsa - non espongo mai tutte le copie, la trovo una brutta ostentanzione - la fotografa mi ha detto: "non li avrà mica finiti?"
E poi c'è stata Ila e il suo abbraccio potente, il mazzo di rose stupendo che mi ha portato. Era lì sulla sua sedia, scricciolo ricciolo, dove li aveva i fiori non lo so perchè mica li avevo visti, per cui sorpresona mi si para davanti e me li dà. Ila che ha rilevato una libreria in un paese vicino. E io già mi vedo che vado da lei, me la giro, poi ci facciamo un caffè. E poi c'è sta serata al ristorante greco da organizzare io, Ila, Trimamma e mariti. Uh signur che bello.
Condivisione per me sono Irene, Simone ed Elisa - i koala - che ci aspettano a casa, guardano dalla finestra con le manine appoggiate al vetro e appena scendiamo dall'auto ci salutano. Ma tempo di fare un piano di scale e son già seduti a tavola, precisi, a rubarsi le patatine.
Io coi miei fantasmi ci combatto ogni giorno.
Ma con certe blog amiche è un po' più facile.
Grazie a chi passa di qui ed era pure là, a Lonate. Ancora un po' che vagavamo al limitar del bosco mi sa che beccavamo pure Robin Hood.
E niente non so se le metto le foto, caspita avevo proprio dei capelli pietosi!
giovedì 25 ottobre 2012
Di carboidrati, cazziatoni e capelli!
http://ciboperlanostramente.blogspot.com
Sopra trovate un bel blog nuovo nuovo che parla di alimentazione in maniera approfondita ed efficace, facendo lavorare gli alunni di una scuola media. Un approccio moderno alle vecchie ricerche di gruppo.
A casa mia cerco sempre di coniugare fantasia, gusto e cibi sani, variando il menù senza spendere un
capitale. Alla base una spesa ben fatta evita un sacco di guai. Non sono una fanatica del bio, perchè credo che l'unica sicurezza sarebbe coltivarsi un orto da soli, ma non in città.
Dopo il fisioterapista anche uno chef personale non mi spiacerebbe affatto.
In questi giorni si discuteva in ufficio sulla relazione che hanno alcuni cibi coi nostri comportamenti.
Sarà una leggenda metropolitana che chi mangia tanta carne è più aggressivo?
Ecco, queste sono proprio cose che mi interessano.
Pare sia appurato che i carboidrati diano la felicità e, al contrario, una dieta che ne è povera, o addirittura priva (la famosa Dukan ho sentito dire) provochi malumore. In effetti il collega figo di buon carattere che ora limita i carboidrati alla domenica è diventato insofferente. La pasta, lo sappiamo, è piena di zuccheri necessari al cervello. Vi dirò, oltre all'effetto immediato del cioccolato, un pranzo a base di carboidrati mi soddisfa sempre, mi fa sentire appagata, al di là del sapore. Perchè se guardo invece le mie preferenze al palato ultimamente andrei di tartar di carne o pesce e poi direttamente un dolce morbido.
Proprio come le cene che mi sono sbaffata nei Damare Restaurants.
E voi?
Al reading di Alassio mi è stato chiesto qual è il mio vero lavoro. Mi occupo di adempimenti fiscali nell'ambito dell'unione europea, gestisco molti clienti e mi incuriosisce sapere se qualcuno tra loro magari mi legge qui. Oggi è l'ultimo giorno di lavoro del direttore amministrativo, col quale nel 93, con l'abbattimento delle frontiere, ho avviato un progetto importante, che è diventato il mio quotidiano. Sono salita a salutarlo e mi ha detto: "continua così sei sempre stata brava, anzi bravissima! Purtroppo quando tutto va bene non si ha la giusta gratifica, ma quando qualcosa va male (e una volta andò molto male!) il cazziatone arriva, amplificato!"
La giornata parte quindi bene, nonostante il nebbione e il fatto che, per la prima volta, non ho i capelli in piega per l'occasione. Questa cosa però mi mette un po' a disagio, averli lavati da me, intendo.
Sabato andrò dal viParrucchiere per taglio e colpi di sole, mi pareva un'esagerazione andare dal cinese ieri sera, anche se mi costa solo 6 euro, non si trova neppure sotto casa.
Ah, domani sono in ferie!!
Sopra trovate un bel blog nuovo nuovo che parla di alimentazione in maniera approfondita ed efficace, facendo lavorare gli alunni di una scuola media. Un approccio moderno alle vecchie ricerche di gruppo.
A casa mia cerco sempre di coniugare fantasia, gusto e cibi sani, variando il menù senza spendere un
capitale. Alla base una spesa ben fatta evita un sacco di guai. Non sono una fanatica del bio, perchè credo che l'unica sicurezza sarebbe coltivarsi un orto da soli, ma non in città.
Dopo il fisioterapista anche uno chef personale non mi spiacerebbe affatto.
In questi giorni si discuteva in ufficio sulla relazione che hanno alcuni cibi coi nostri comportamenti.
Sarà una leggenda metropolitana che chi mangia tanta carne è più aggressivo?
Ecco, queste sono proprio cose che mi interessano.
Pare sia appurato che i carboidrati diano la felicità e, al contrario, una dieta che ne è povera, o addirittura priva (la famosa Dukan ho sentito dire) provochi malumore. In effetti il collega figo di buon carattere che ora limita i carboidrati alla domenica è diventato insofferente. La pasta, lo sappiamo, è piena di zuccheri necessari al cervello. Vi dirò, oltre all'effetto immediato del cioccolato, un pranzo a base di carboidrati mi soddisfa sempre, mi fa sentire appagata, al di là del sapore. Perchè se guardo invece le mie preferenze al palato ultimamente andrei di tartar di carne o pesce e poi direttamente un dolce morbido.
Proprio come le cene che mi sono sbaffata nei Damare Restaurants.
E voi?
Al reading di Alassio mi è stato chiesto qual è il mio vero lavoro. Mi occupo di adempimenti fiscali nell'ambito dell'unione europea, gestisco molti clienti e mi incuriosisce sapere se qualcuno tra loro magari mi legge qui. Oggi è l'ultimo giorno di lavoro del direttore amministrativo, col quale nel 93, con l'abbattimento delle frontiere, ho avviato un progetto importante, che è diventato il mio quotidiano. Sono salita a salutarlo e mi ha detto: "continua così sei sempre stata brava, anzi bravissima! Purtroppo quando tutto va bene non si ha la giusta gratifica, ma quando qualcosa va male (e una volta andò molto male!) il cazziatone arriva, amplificato!"
La giornata parte quindi bene, nonostante il nebbione e il fatto che, per la prima volta, non ho i capelli in piega per l'occasione. Questa cosa però mi mette un po' a disagio, averli lavati da me, intendo.
Sabato andrò dal viParrucchiere per taglio e colpi di sole, mi pareva un'esagerazione andare dal cinese ieri sera, anche se mi costa solo 6 euro, non si trova neppure sotto casa.
Ah, domani sono in ferie!!
mercoledì 24 ottobre 2012
Schiena e scrittura (banalmente croce e delizia)
Questa è la quinta (5^???) settimana di fila di orari stravolti causa fisioterapia e reading.
Per un'abitudinaria come me vi garantisco che non è cosa da poco. Tuttavia da quest'estate ho dato il via, forse lo ricorderete, a una rottura di schemi mentali e consuetudini radicate per cui questo periodo mi è
risultatato molto più facile di quanto temevo. Emmmenomale!
La fisioterapia avrebbe dovuto concludersi il 19, ma Ron-Daniele mani di ferro e velluto ha annullato un appuntamento già fissato (nonchè pagato!) e l'abbiamo recuperato lunedì 22. I massaggi sono stati credo
efficaci, la prima parte piacevole, mooolto mhhhh. Di solito alla fine mi rialzavo tipo drogata per poi risvegliarmi di brutto quando Ron mi faceva mettere seduta con lui in ginocchio dietro (odddio cosa sto scrivendoooo??) e iniziava a schiacciarmi le parti contratte, per riattivarle dicendo "sento male io per te!" facendo facce strampalate, mentre io zitta, al massimo strabuzzavo gli occhi posseduta da non so che. (Dolore XXXL) Pare che in alcuni punti della mia schiena non arrivi manco più il sangue. Mah.
Immaginate voi con che voglia poi io mi facevo quasi un km a piedi, 5 fermate di metropolitana e inventavo una cena. Oltretutto dopo una giornata di tediufficio. Zuppe knorr, insalate e sughi pronti santi subito. Comunque io mi ritengo una sorta di invincibile perchè mentre Ron si dava un gran daffare, io pensavo sempre "col piffero che sta sera stiro!" Per poi smentirmi rincasata, perchè l'arretrato lavo-stiro mi sta sulle scatole e pure qualsiasi devasto casalingo.
I reading andrebbero anche un po' preparati, ma io di solito ci arrivo proprio da cazzona, tanto che quando mi dicono "leggiamo qualcosa?" io apro il libro a caso pregando mi capiti una pagina divertente.
Ho idea che quello di domani non farà eccezione.
Per la prima volta i frollini vivranno un evento serale, diciamo che crescono, va. Sono adolescenti e hanno il permesso di uscire dopo cena, mentre a dire il vero un anno fa li pensavo sull'orlo della sepoltura. Questo colpo di coda del romanzo mi ha molto sorpresa a rallegrato l'autunno. Per ora non sono previste altre date. Però ci sarà un mercatino (avremo modo di parlarne), sperando che nel frattempo si sblocchi la situazione del secondo romanzo, nelle mani dell'agente super star dal giorno 9.
Scrivere libri non è esattamente l'attività consigliata da Ron, soprattutto dopo 8 ore alla scrivania. Ha caldeggiato l'acqua gym ma io gli ho detto che di attività con l'acqua (non al mare) concepisco solo la doccia. Anche perchè là sotto mi vengono un sacco di idee fantastiche per le trame in divenire.
Ron ha capito, in alternativa abbiamo ripassato insieme gli esercizi di stretching, ci siamo stretti la mano e gli ho augurato una buona vita. Non gli ho detto che quando sarò stra-ricca e famosissima gli proporrò un contratto esclusivo, sarà il mio fisio massaggiatore personale. Mi pareva semplicemente prematuro.
Per un'abitudinaria come me vi garantisco che non è cosa da poco. Tuttavia da quest'estate ho dato il via, forse lo ricorderete, a una rottura di schemi mentali e consuetudini radicate per cui questo periodo mi è
risultatato molto più facile di quanto temevo. Emmmenomale!
La fisioterapia avrebbe dovuto concludersi il 19, ma Ron-Daniele mani di ferro e velluto ha annullato un appuntamento già fissato (nonchè pagato!) e l'abbiamo recuperato lunedì 22. I massaggi sono stati credo
efficaci, la prima parte piacevole, mooolto mhhhh. Di solito alla fine mi rialzavo tipo drogata per poi risvegliarmi di brutto quando Ron mi faceva mettere seduta con lui in ginocchio dietro (odddio cosa sto scrivendoooo??) e iniziava a schiacciarmi le parti contratte, per riattivarle dicendo "sento male io per te!" facendo facce strampalate, mentre io zitta, al massimo strabuzzavo gli occhi posseduta da non so che. (Dolore XXXL) Pare che in alcuni punti della mia schiena non arrivi manco più il sangue. Mah.
Immaginate voi con che voglia poi io mi facevo quasi un km a piedi, 5 fermate di metropolitana e inventavo una cena. Oltretutto dopo una giornata di tediufficio. Zuppe knorr, insalate e sughi pronti santi subito. Comunque io mi ritengo una sorta di invincibile perchè mentre Ron si dava un gran daffare, io pensavo sempre "col piffero che sta sera stiro!" Per poi smentirmi rincasata, perchè l'arretrato lavo-stiro mi sta sulle scatole e pure qualsiasi devasto casalingo.
I reading andrebbero anche un po' preparati, ma io di solito ci arrivo proprio da cazzona, tanto che quando mi dicono "leggiamo qualcosa?" io apro il libro a caso pregando mi capiti una pagina divertente.
Ho idea che quello di domani non farà eccezione.
Per la prima volta i frollini vivranno un evento serale, diciamo che crescono, va. Sono adolescenti e hanno il permesso di uscire dopo cena, mentre a dire il vero un anno fa li pensavo sull'orlo della sepoltura. Questo colpo di coda del romanzo mi ha molto sorpresa a rallegrato l'autunno. Per ora non sono previste altre date. Però ci sarà un mercatino (avremo modo di parlarne), sperando che nel frattempo si sblocchi la situazione del secondo romanzo, nelle mani dell'agente super star dal giorno 9.
Scrivere libri non è esattamente l'attività consigliata da Ron, soprattutto dopo 8 ore alla scrivania. Ha caldeggiato l'acqua gym ma io gli ho detto che di attività con l'acqua (non al mare) concepisco solo la doccia. Anche perchè là sotto mi vengono un sacco di idee fantastiche per le trame in divenire.
Ron ha capito, in alternativa abbiamo ripassato insieme gli esercizi di stretching, ci siamo stretti la mano e gli ho augurato una buona vita. Non gli ho detto che quando sarò stra-ricca e famosissima gli proporrò un contratto esclusivo, sarà il mio fisio massaggiatore personale. Mi pareva semplicemente prematuro.
martedì 23 ottobre 2012
sabato 20 ottobre 2012
Quando io sorrido
Concludo la carrellata ligure con 4 scatti che mi ritraggono in altrettanti momenti allegri!
Rimango sempre stupita quando, nei blog incontri, mi viene detto che ho un bel sorriso.
Non è affatto così. Ho la bocca piccola, labbra sottili e, soprattutto, una malocclusione dentale importante.
In pratica la parte inferiore della mandibola, seppur di poco, sporge rispetto a quella superiore.
Unico rimedio 6 mesi o un anno di apparecchio fisso e un intervento molto impegnativo e doloroso che taglia l'osso in eccesso e sbatte dentro il resto. Un po' come un cassetto che non si chiude del tutto e si sega ciò che è di troppo. Non me la sono sentita di affrontarlo. E mi sono tenuta la mia dentatura, che, unita a un naso gobbuto, mi regala un profilo orrendo. Detta così sembro un mostro, allora come mai la gente ama il mio sorriso? Perché io quando sorrido lo faccio con gli occhi, con le mani, con la voce.
Io non abbraccio, io travolgo, parlo, comunico con gioia e ti dimostro che sono felice di averti di fronte!
E di risate ce ne saranno tante nel week end. Questa sera inizia la stagione teatrale, abbiamo l'abbonamento nel salotto di Milano, ecco cosa vedremo:
http://www.teatroespettacolo.org/california-suite-in-scena-al-teatro-san-babila-di-milano.html
Domani invece gita in Valtellina, sagra paesana, amici, fiera e tanta allegria.
E voi cosa avete in programma? Quì il tempo è meraviglioso, sole caldo, e cielo azzurrino, a Milano per averlo blu deve prima aver fatto un temporale epocale.
Ehi, non dimenticate di guardare le foto che seguono ...
Rimango sempre stupita quando, nei blog incontri, mi viene detto che ho un bel sorriso.
Non è affatto così. Ho la bocca piccola, labbra sottili e, soprattutto, una malocclusione dentale importante.
In pratica la parte inferiore della mandibola, seppur di poco, sporge rispetto a quella superiore.
Unico rimedio 6 mesi o un anno di apparecchio fisso e un intervento molto impegnativo e doloroso che taglia l'osso in eccesso e sbatte dentro il resto. Un po' come un cassetto che non si chiude del tutto e si sega ciò che è di troppo. Non me la sono sentita di affrontarlo. E mi sono tenuta la mia dentatura, che, unita a un naso gobbuto, mi regala un profilo orrendo. Detta così sembro un mostro, allora come mai la gente ama il mio sorriso? Perché io quando sorrido lo faccio con gli occhi, con le mani, con la voce.
Io non abbraccio, io travolgo, parlo, comunico con gioia e ti dimostro che sono felice di averti di fronte!
E di risate ce ne saranno tante nel week end. Questa sera inizia la stagione teatrale, abbiamo l'abbonamento nel salotto di Milano, ecco cosa vedremo:
http://www.teatroespettacolo.org/california-suite-in-scena-al-teatro-san-babila-di-milano.html
Domani invece gita in Valtellina, sagra paesana, amici, fiera e tanta allegria.
E voi cosa avete in programma? Quì il tempo è meraviglioso, sole caldo, e cielo azzurrino, a Milano per averlo blu deve prima aver fatto un temporale epocale.
Ehi, non dimenticate di guardare le foto che seguono ...
giovedì 18 ottobre 2012
Il meglio delle emozioni liguri
Un po' di tutto, dai pesci ai piatti, di questi 4 giorni liguri il cui ricordo ormai è archiviato nella cartella del cuore con etichetta "Emoscion"!
Ho deciso di mostrarvi molte foto, in proporzione direi di più di quelle estive, perchè questa è stata una blog-vacanza organizzata grazie all'invito di una lettrice (non blogger attualmente, ma chissà mai un jour).
Vorrei quindi sottolineare con gioia il potere della blog-sfera, alla faccia di chi ne parla male, si sente sconfitto o vede solo ciò che vuole vedere nel web, probabilmente il riflesso della propria pochezza.
Cliccate come al solito per continuare la lettura e trovare le immagini.
Ho deciso di mostrarvi molte foto, in proporzione direi di più di quelle estive, perchè questa è stata una blog-vacanza organizzata grazie all'invito di una lettrice (non blogger attualmente, ma chissà mai un jour).
Vorrei quindi sottolineare con gioia il potere della blog-sfera, alla faccia di chi ne parla male, si sente sconfitto o vede solo ciò che vuole vedere nel web, probabilmente il riflesso della propria pochezza.
Cliccate come al solito per continuare la lettura e trovare le immagini.
mercoledì 17 ottobre 2012
Facce da Reading!
I volti felici dei due Reading negli scatti di Emanuele:
Indovina chi: Qual è Miss muretto?
(Sì, vabbe' tanto aveva i tacchi a stiletto non è mica così alta nature)
Chiacchiere con Federica: simpatica e preparata
Questa gran bella topolona è Silvia - 2 architetti e una cucina: adorabile e splendida
Chef e Responsabile di sala ad Alassio, col secondo ho scoperto di avere gusti letterari simili e ci siamo entusiasmati a parlare di scrittori
Rilettura degli appunti a Imperia
Io e Marco, il moderatore di Imperia: ciarliero a dir poco
Marco, chef-pirata di Imperia nonchè nuovo amico!!
lunedì 15 ottobre 2012
Frollini tra gli ulivi. (Di pioggia, amicizia, mare e cucina sublime)
Sapevo che oggi sarebbe stata dura, ma non immaginavo quanto.
Anche il mio stomaco si è un po' ribellato sta mattina, dopo aver mangiato benissimo per 4 giorni, già benissimo e troppissimo. Ho assaggiato pesci nuovi, ho ritrovati gusti consueti e rinventati.
Se volete provarli anche voi, un solo nome DAMARE - Alassio e Imperia Oneglia.
Dicevo, oggi tragedia. E sta sera c'ho pure la seconda parte della fisioterapia. Mi crolla la testa sulla scrivania, siamo rincasati dopo mezzanotte, sotto a un diluvio epocale. Cielo squarciato di lampi e stupore.
Sì lo so: aspettate Miss Muretto, dovrete pazientare e arriveranno le foto. Per oggi parole ed emozioni.
Perchè poi sta miss dei miei stivali si è infilata la fascia ha posato per quattro scatti e se n'è andata. Altro che intervistarmi! Ci ha pensato Federica, giornalista locale molto preparata, con la quale sono stata proprio bene. Ma tutto è stato splendido. Devo parecchio ricredermi sull'ospitalità ligure di cui spesso ho (s)parlato! Ho trovato gente che ha messo a disposizione tempo, energia e cuore per i miei frollini. E per farci star bene, con premura e simpatia. A partire da Barbara e Marco i geni che hanno messo in scena e in tavola tutto questa stupefacente e pirotecnica sequela di eventi, proposte, e visite. Mai, e questo per me è importante, con invadenza! Siamo partiti con la visita al mega complesso dell'acquario di Genova, compreso museo, sottomarino, biosfera, casa dei colobrì. Un giro enorme, e tra un punto e l'altro talmente tanta pioggia, senza obrello, da sembrare naufraghi. In serata siamo arrivati a Diano Marina, dove abbiamo fatto campo base fino a domenica alle 16 circa. Nel bel mezzo, con repentini cambi di meteo, da estate piena a "datemi un'arca!", passeggiate lungo mare, gran mangiate, ritorni e ricordi nello splendido borgo di Cervo. La sorpresa del porticciolo di Oneglia, incantevole. I caruggi di Alassio, il vementino e i frollini alla lavanda.
Persino il crème caramel alla lavanda, mica facile, occorre dosarla alla perfezione, altrimenti ti pare di mangiare l'ammorbidente coccolino. E amore, amore, gente, libri, chiacchiere. Ecco mi sono sentita investita da un ciclone di affetto, travolgente, e sopra a tutti il mio grande amore marito che ha compiuto 45 anni e che mi porta in giro, mi incita, mi apprezza, mi tiene la mano quando affondo i piedi nell'ultima sabbia dell'anno.
Questo è stato. O perlomeno questo è ciò che riesco a raccontarvi oggi, tra uno sbadiglio e l'altro, per ingannare l'attesa, prima delle fotooooo e i relativi commenti sagaci.
PS. E mica poteva mancare un blog incontro, vero? Con Silvia e Mauro 2 architetti e una cucina!
Una coppia, presto un trio, davvero super!!! Foto, foto anche con loro, non temete!
Anche il mio stomaco si è un po' ribellato sta mattina, dopo aver mangiato benissimo per 4 giorni, già benissimo e troppissimo. Ho assaggiato pesci nuovi, ho ritrovati gusti consueti e rinventati.
Se volete provarli anche voi, un solo nome DAMARE - Alassio e Imperia Oneglia.
Dicevo, oggi tragedia. E sta sera c'ho pure la seconda parte della fisioterapia. Mi crolla la testa sulla scrivania, siamo rincasati dopo mezzanotte, sotto a un diluvio epocale. Cielo squarciato di lampi e stupore.
Sì lo so: aspettate Miss Muretto, dovrete pazientare e arriveranno le foto. Per oggi parole ed emozioni.
Perchè poi sta miss dei miei stivali si è infilata la fascia ha posato per quattro scatti e se n'è andata. Altro che intervistarmi! Ci ha pensato Federica, giornalista locale molto preparata, con la quale sono stata proprio bene. Ma tutto è stato splendido. Devo parecchio ricredermi sull'ospitalità ligure di cui spesso ho (s)parlato! Ho trovato gente che ha messo a disposizione tempo, energia e cuore per i miei frollini. E per farci star bene, con premura e simpatia. A partire da Barbara e Marco i geni che hanno messo in scena e in tavola tutto questa stupefacente e pirotecnica sequela di eventi, proposte, e visite. Mai, e questo per me è importante, con invadenza! Siamo partiti con la visita al mega complesso dell'acquario di Genova, compreso museo, sottomarino, biosfera, casa dei colobrì. Un giro enorme, e tra un punto e l'altro talmente tanta pioggia, senza obrello, da sembrare naufraghi. In serata siamo arrivati a Diano Marina, dove abbiamo fatto campo base fino a domenica alle 16 circa. Nel bel mezzo, con repentini cambi di meteo, da estate piena a "datemi un'arca!", passeggiate lungo mare, gran mangiate, ritorni e ricordi nello splendido borgo di Cervo. La sorpresa del porticciolo di Oneglia, incantevole. I caruggi di Alassio, il vementino e i frollini alla lavanda.
Persino il crème caramel alla lavanda, mica facile, occorre dosarla alla perfezione, altrimenti ti pare di mangiare l'ammorbidente coccolino. E amore, amore, gente, libri, chiacchiere. Ecco mi sono sentita investita da un ciclone di affetto, travolgente, e sopra a tutti il mio grande amore marito che ha compiuto 45 anni e che mi porta in giro, mi incita, mi apprezza, mi tiene la mano quando affondo i piedi nell'ultima sabbia dell'anno.
Questo è stato. O perlomeno questo è ciò che riesco a raccontarvi oggi, tra uno sbadiglio e l'altro, per ingannare l'attesa, prima delle fotooooo e i relativi commenti sagaci.
PS. E mica poteva mancare un blog incontro, vero? Con Silvia e Mauro 2 architetti e una cucina!
Una coppia, presto un trio, davvero super!!! Foto, foto anche con loro, non temete!
martedì 9 ottobre 2012
Il mare si avvicina (e io che pensavo di non rivederlo almeno fino a giugno)
Ci siamo quasi. Manca pochissimo e la mia testa è già al mare. Questo è lo splendido volantino confezionato da Nicoletta, grafica milanese che me l'ha preparato gratuitamente senza conoscermi. Le persone generose esistono, ma occorre un po' di fortuna per scovarle. Le locandine tappezzeranno il Ponente Ligure.
Immagino la brezza che li farà volteggiare tra sabbia e gabbiani incuriosendo i passanti intenti ad addentar focaccia! Voi tenete a mente Nicoletta Manno se avete bisogno di una brava grafica, e scrivetemi se volete contattarla!!
Immagino la brezza che li farà volteggiare tra sabbia e gabbiani incuriosendo i passanti intenti ad addentar focaccia! Voi tenete a mente Nicoletta Manno se avete bisogno di una brava grafica, e scrivetemi se volete contattarla!!
E ieri sera io e Barbara ci siamo finalmente parlate al telefono.
A lei devo tutto quello che sta succedendo riguardo i frollini liguri e qui la ringrazio pubblicamente!
domenica 7 ottobre 2012
Quella sana voglia di decompressione
Dovrei scrivere il post sulla fisioterapia, la prima parte è terminata e con lei anche il mio part time.
Tuttavia mi pare un po' meschino pubblicare siparietti sulle signore che non azzeccano un esercizio neanche a piangere, sull'impiegata che fa il lavoro più facile del mondo: ritirare i foglietti e chiamare le pazienti ma sclera se la gente si ferma in corridoio invece di spostarsi in sala d'attesa. Osa pure rincasare stressata, uh signur facciamo a cambio dai! Le inservienti degli ultrasuoni, tens, laser ecc. che vi giuro non fanno praticamente nulla. Il fisioterapista che assomiglia sputato a Ron, però più basso, lo so per certo perchè una volta Ron l'ho beccato a un incrocio, entrambi a piedi. Daniele-Ron un giorno mi ha vista che mi sistemavo i capelli dietro l'orecchio (gesto che faccio compulsivamente) e mi ha chiesto: "ma si è fatta il segno della croce?" Boh.
Io me lo immagino che canta "vorrei incontrarti tra cent'anni...e vedere come va la tua cervicale!"
Per cui niente post dedicato, solo un incipit per dirvi che grazie al cielo ho finito.
(Per ora perchè dal 15 si riparte, alla sera questa volta).
Ieri Adelia mi ha messa di fronte al mio essere frenetica, vivo da ciclone, non conosco altri modi.
Sono nata di 7 mesi e da sempre corro, corro, corro. Giovedi e venerdì ho macinato spostamenti e incastri accompagnati dal primo mal di gola (e primi lavaggi nasali della stagione che bello ricominciare!) che mi hanno davvero stremata. Nel weekend se non vado via recupero molto col sonno, e rallento cercando di riappropiarmi di sano-nulla-facente, ma solo quando tutto è sottocontrollo a casa. Just now.
Per cui domenica molto tranquilla: andando dai miei, l'autobus mi è scappato sotto al naso. Di solito mi arrabbio, dico tante parolacce, prendo a calci il mezzo fermo al semaforo poco distante la fermata, che potrebbe farmi salire, e non lo fa, ma sta volta no. Mi sono seduta sulla panchetta, appoggiata alla pensilina a momenti mi addormento. Calma, ho bisogno di mollezza.
Ho saputo che ad Alassio mi intervisterà niente popò di meno che: Miss Muretto 2012.
Dio bono non ho neppure rifatto i colpi di sole, e ora non sono più in tempo! Ho comprato però un paio di pantaloni alla Benetton, e mi sono informata circa un parrucchiere in loco, per una piega fresca. La situazione presenta un vantaggio: immagino orde di maschi allupati che, per vedere la miss, saranno costretti a sorbirsi i miei racconti esaltati sui frollini. Il pubblico è assicurato, le vendite un po' meno!
La vita fa sempre di testa sua. Tu hai voglia a correrle dietro, da domani non aspetterò più il sabato per rallentare, tanto la miss non la raggiungerò mai!
Intanto ve la faccio conoscere dai:
http://savona.mentelocale.it/47545-miss-muretto-2012-beatrice-bertolino-alassio-foto/
Potete anche solo lontanamente immaginare come mi sento?
Tuttavia mi pare un po' meschino pubblicare siparietti sulle signore che non azzeccano un esercizio neanche a piangere, sull'impiegata che fa il lavoro più facile del mondo: ritirare i foglietti e chiamare le pazienti ma sclera se la gente si ferma in corridoio invece di spostarsi in sala d'attesa. Osa pure rincasare stressata, uh signur facciamo a cambio dai! Le inservienti degli ultrasuoni, tens, laser ecc. che vi giuro non fanno praticamente nulla. Il fisioterapista che assomiglia sputato a Ron, però più basso, lo so per certo perchè una volta Ron l'ho beccato a un incrocio, entrambi a piedi. Daniele-Ron un giorno mi ha vista che mi sistemavo i capelli dietro l'orecchio (gesto che faccio compulsivamente) e mi ha chiesto: "ma si è fatta il segno della croce?" Boh.
Io me lo immagino che canta "vorrei incontrarti tra cent'anni...e vedere come va la tua cervicale!"
Per cui niente post dedicato, solo un incipit per dirvi che grazie al cielo ho finito.
(Per ora perchè dal 15 si riparte, alla sera questa volta).
Ieri Adelia mi ha messa di fronte al mio essere frenetica, vivo da ciclone, non conosco altri modi.
Sono nata di 7 mesi e da sempre corro, corro, corro. Giovedi e venerdì ho macinato spostamenti e incastri accompagnati dal primo mal di gola (e primi lavaggi nasali della stagione che bello ricominciare!) che mi hanno davvero stremata. Nel weekend se non vado via recupero molto col sonno, e rallento cercando di riappropiarmi di sano-nulla-facente, ma solo quando tutto è sottocontrollo a casa. Just now.
Per cui domenica molto tranquilla: andando dai miei, l'autobus mi è scappato sotto al naso. Di solito mi arrabbio, dico tante parolacce, prendo a calci il mezzo fermo al semaforo poco distante la fermata, che potrebbe farmi salire, e non lo fa, ma sta volta no. Mi sono seduta sulla panchetta, appoggiata alla pensilina a momenti mi addormento. Calma, ho bisogno di mollezza.
Ho saputo che ad Alassio mi intervisterà niente popò di meno che: Miss Muretto 2012.
Dio bono non ho neppure rifatto i colpi di sole, e ora non sono più in tempo! Ho comprato però un paio di pantaloni alla Benetton, e mi sono informata circa un parrucchiere in loco, per una piega fresca. La situazione presenta un vantaggio: immagino orde di maschi allupati che, per vedere la miss, saranno costretti a sorbirsi i miei racconti esaltati sui frollini. Il pubblico è assicurato, le vendite un po' meno!
La vita fa sempre di testa sua. Tu hai voglia a correrle dietro, da domani non aspetterò più il sabato per rallentare, tanto la miss non la raggiungerò mai!
Intanto ve la faccio conoscere dai:
http://savona.mentelocale.it/47545-miss-muretto-2012-beatrice-bertolino-alassio-foto/
Potete anche solo lontanamente immaginare come mi sento?
sabato 6 ottobre 2012
Adelia dai capelli rossi e dal grande cuore!
L'amicizia è una cosa strana. Io e Adelia abitiamo in due quartieri milanesi periferici, non troppo lontani l'uno dall'altro, eppure abbiamo dovuto essere conchiglie per incontrarci sulla stessa spiaggia.
Lasciò un commento alla mia storia oltre un mese dopo la pubblicazione. Cliccando sul suo nome non si apriva alcun blog e temetti di averla persa, ancor prima di averla veramente trovata. Stessa età, stesso problema, che si è sviluppato percorrendo strade diverse di dolore e vita incompiuta. Per un anno ci siamo lette, ipotizzando un incontro che oggi finalmente è stato messo in scena. Ci siamo raccontate davanti a due coppette di gelato dai gusti golosi, (offerti da lei che mi ha bloccata subito!) in una Milano che io amo tanto quanto lei la detesta. C'è una luce in questi giorni che incanta, ma quella che emana Adelia è sicuramente più forte. Adelia dai ricci capelli rossi e una generosità immensa. Adelia che crea bijoux meravigliosi e dà il ricavato in beneficenza. Estrae dalla borsa due pacchetti deliziosi: succede che Clara le ha ordinato una collana vista nel suo blog per me! Non ci credo. Un'amicizia nell'amicizia, un doppio gesto di altruismo che mi sconcerta, mi fa vacillare. Sento un terremoto emozionale dentro di me mentre scarto i regali, ci sono anche degli orecchini completo da parte di Adelia, meravigliosi, non vedo l'ora di indossare questa parure così particolare, interamente fatta a mano a crochet, graffette e perle, già immagino gli abbinamenti coi miei vestiti!
La guardo rapita dalla sua storia di vita che gronda solidarietà e cuore punteggiata da allegre risate.
Passeggiamo lungo una nota via dello shopping e le vetrine che mi hanno sempre attratta non suscitano alcun interesse, perchè c'è Adelia con me e tutto gira intorno alla sua vita di spessore, in contrasto con la superficialità che Milano offre a piene mani tra i fasti dei suoi imbonitori.
Quando la saluto, al binario della metropolitana, mi viene spontaneo farle una carezza. Non è un gesto a cui sono abituata, è molto intimo; mi sento una persona migliore per averla voluta nella mia vita, e peggiore per essermi confrontata con una donna eccezionale e la mia mano esprime lo stupore. Questo non è stato un blog incontro, ma un'epifania.
Vi lascio - scusate il calo di tono - con un informazione per gli amici che verranno ai Reading di Alassio e Imperia. Si terranno dalle 17.30 alle 19 circa. Io rimarrò connessa fino a mercoledì sera, perchè poi giovedì partiremo per la Liguria, dove trascorreremo 4 giorni di vacanza festeggiante per il compleanno di Emanuele.
Se avete bisogno di informazioni, nella side bar alla voce "da non perdere" trovate i luoghi dei due eventi, se desiderate contattarmi, ricordatevi di farlo entro mercoledì, eventualmente chiedendomi via mail il n. di cellulare per raggiungermi anche dopo.
Qui trovate invece la collana e l'inziativa di Adelia
http://artedellapazienza.blogspot.it/search?updated-max=2012-09-04T01:29:00-07:00&max-results=5
Lasciò un commento alla mia storia oltre un mese dopo la pubblicazione. Cliccando sul suo nome non si apriva alcun blog e temetti di averla persa, ancor prima di averla veramente trovata. Stessa età, stesso problema, che si è sviluppato percorrendo strade diverse di dolore e vita incompiuta. Per un anno ci siamo lette, ipotizzando un incontro che oggi finalmente è stato messo in scena. Ci siamo raccontate davanti a due coppette di gelato dai gusti golosi, (offerti da lei che mi ha bloccata subito!) in una Milano che io amo tanto quanto lei la detesta. C'è una luce in questi giorni che incanta, ma quella che emana Adelia è sicuramente più forte. Adelia dai ricci capelli rossi e una generosità immensa. Adelia che crea bijoux meravigliosi e dà il ricavato in beneficenza. Estrae dalla borsa due pacchetti deliziosi: succede che Clara le ha ordinato una collana vista nel suo blog per me! Non ci credo. Un'amicizia nell'amicizia, un doppio gesto di altruismo che mi sconcerta, mi fa vacillare. Sento un terremoto emozionale dentro di me mentre scarto i regali, ci sono anche degli orecchini completo da parte di Adelia, meravigliosi, non vedo l'ora di indossare questa parure così particolare, interamente fatta a mano a crochet, graffette e perle, già immagino gli abbinamenti coi miei vestiti!
La guardo rapita dalla sua storia di vita che gronda solidarietà e cuore punteggiata da allegre risate.
Passeggiamo lungo una nota via dello shopping e le vetrine che mi hanno sempre attratta non suscitano alcun interesse, perchè c'è Adelia con me e tutto gira intorno alla sua vita di spessore, in contrasto con la superficialità che Milano offre a piene mani tra i fasti dei suoi imbonitori.
Quando la saluto, al binario della metropolitana, mi viene spontaneo farle una carezza. Non è un gesto a cui sono abituata, è molto intimo; mi sento una persona migliore per averla voluta nella mia vita, e peggiore per essermi confrontata con una donna eccezionale e la mia mano esprime lo stupore. Questo non è stato un blog incontro, ma un'epifania.
Vi lascio - scusate il calo di tono - con un informazione per gli amici che verranno ai Reading di Alassio e Imperia. Si terranno dalle 17.30 alle 19 circa. Io rimarrò connessa fino a mercoledì sera, perchè poi giovedì partiremo per la Liguria, dove trascorreremo 4 giorni di vacanza festeggiante per il compleanno di Emanuele.
Se avete bisogno di informazioni, nella side bar alla voce "da non perdere" trovate i luoghi dei due eventi, se desiderate contattarmi, ricordatevi di farlo entro mercoledì, eventualmente chiedendomi via mail il n. di cellulare per raggiungermi anche dopo.
Qui trovate invece la collana e l'inziativa di Adelia
http://artedellapazienza.blogspot.it/search?updated-max=2012-09-04T01:29:00-07:00&max-results=5
giovedì 4 ottobre 2012
CARDellata
Cioè carrellata di card.
Anche se poi sono solo quattro, delle sette pronte. Quelle che non vi mostro sono destinate ai compleanni di mia sorella, che legge il blog, e di mio marito, che ha scattato le foto e non voglio che le vedano prima del tempo. La terza invece temo sfigurerebbe in foto.
Quadrate questa volta, apertura a blocco, misura 15 x 15 circa. Non ho macchinari strani tipo cricut, sizzix, big shot. Solo forbici sagomate, piccole fustelle (la stella), la coda della cometa è disegnata e tagliata a mano.
Anche se poi sono solo quattro, delle sette pronte. Quelle che non vi mostro sono destinate ai compleanni di mia sorella, che legge il blog, e di mio marito, che ha scattato le foto e non voglio che le vedano prima del tempo. La terza invece temo sfigurerebbe in foto.
Quadrate questa volta, apertura a blocco, misura 15 x 15 circa. Non ho macchinari strani tipo cricut, sizzix, big shot. Solo forbici sagomate, piccole fustelle (la stella), la coda della cometa è disegnata e tagliata a mano.
3 Natalizie + quella per i 6 anni di Nanni (a novembre)
mercoledì 3 ottobre 2012
8bre? No, 8volante!
In questo post vi racconterò cosa bolle in pentola.
Forse avrete notato un aggiornamento nella sezione "da non perdere!"
Abbiamo definito la data per il reading di Lonate Ceppino, ma quello che ancora non sapete
è che l'associazione è frequentata da Trimamma (in pausa caffè), che mi ha messa in contatto con la referente, pensando a una serata per i Frollini. Una cosa nata proprio dal nostro blog
incontro tanto bello.
Se siete della zona vi aspetto quindi il 25 ottobre alle 21, trovate le indicazioni cliccando l'avvenimento nella side bar. Ma ne riparleremo più diffusamente.
Frenetica la messa in opera dei reading liguri. Anche se non siete vicinissime venite, vi garantisco due pomeriggi in grande stile, con giornalisti, annunci radio e tanta simpatia!
Alla fine ho dovuto ridimensionare i programmi durante queste 2 settimane di fisioterapia.
Ho scelto di non vedere alcune persone, nè invitarne altre a cena. (Solo rimandato, eh) E' che quando rincaso dall'ospedale l'unico desiderio, mai realizzato sia chiaro, sarebbe svaccarsi sul divano. Divano che ho lavato, ecco questa voce della scaletta l'ho spuntata, e pure la tapparella. Son fiera di me, ragazzi! Io, che posso essere mezza morta ma difficilmente getterò la spugna, non in senso metaforico, senza aver portato a compimento le nefande incombenze. Anche la visita cute nei non se pode, non c'è posto fino a novembre.
Diverse cose hanno incasinato le normali attività trasformandola in ottovolante.
Lo sciopero dei mezzi pubblici di ieri per esempio.
Un carteggio fastidioso con l'editore di Frollini.
Un tempo pazzo tipo: mattina nebbia fitta e lanuginosa, pomeriggio estate piena. Oppure uscire di casa col sole, uscire dalla metropolitana 5 fermate dopo, sotto al diluvio. Continuare a preoccuparmi per cose che avrebbero dovuto trovare, se non una risoluzione, un punto fermo il giorno 26. Non è avvenuto. Poi però ho ragionato (a volte mi capita di ragionare) e deciso che è un bene. Più leggerezza. (Cristina, sono cascata nel post criptico!)
Invece tracciamo una bella riga su nipotino Nanni operato di tonsille adenoidi V (segno di spunta).
Una fortuna per zia Sandra che l'intervento sia stato il 28 settembre: ha sfruttato il post fisioterapia per andare da lui (2 ospedali in un giorno wow non è da tutti!). E poi ancora lunedì a casa e prima della fine di questa settimana di certo tornerò a trovarlo.
(E a giocare tanto con i Dracco Spin!)
W Nanni W Nanni W Nanni (Mi garbava di scriverlo!)
Un'altra cosa positiva del part time è fare la spesa in orari non convenzionali: casse e corsie più sgombre permettono maggior agilità di slalom tra i reparti e occhio vigile alle offerte. Il budget casalingo ringrazia.
La staffetta mi ha sfiancata parecchio, sempre con lo sguardo sull'orologio.
Ma ci sono stati momenti in cui ho rimirato estasiata il manoscritto definitivo, perchè il vero godimento non è il successo che verrà, non verrà, chi-lo-sa. Ma risiede nella scrittura stessa.
Ho sempre saputo di avere tra le mani un buona storia, infatti nelle diverse stesure la trama non è mai stata modificata. Abbiamo ripulito tantissimo, lo scopo era quello di rendere omogeneo lo stile, portando anche i passaggi meno riusciti a quell'
Ottimo passo narrativo che trova equilibrio tra azione e descrizione evitando di scadere nel prolisso, o peggio, nel didascalico. Permangono, nel corso della storia, una freschezza e una spontaneità che convicono.
(In rosso le parole della editor figa).
Ce l'abbiamo fatta. Questa una delle ultime mail:
mi sono appassionata perché la tua è una storia semplice, pulita. Sentita. Perché non la meni con cose autoriali, non fai l’intellettuale snobbona ma racconti quello che sai, la vita, le cose che ti toccano. In tutto questo pirotecnico porcaio trovare persone vere e personaggi con il cuore tondo è raro.
Ora il manoscritto deve camminare da solo, io gli ho dato il massimo. Come un genitore che prepara il fagotto al figlio e lo saluta sull'uscio dicendogli "vai, è il tuo momento ora!"
Spero continui a convincere le persone che incontrerà da oggi in poi sulla sua strada.
Io l'ho equipaggiato per bene, con la stessa premura che cerco di riservare ai miei cari.
Concludo dicendovi che ho creato ben 7 card. Eh sì il la voglia di scrappare post meeting è ancora alta! E oggi incontro con una carissima amica che non vedo da aprile!
Per queste due cose devo dire grazie al part time!
Forse avrete notato un aggiornamento nella sezione "da non perdere!"
Abbiamo definito la data per il reading di Lonate Ceppino, ma quello che ancora non sapete
è che l'associazione è frequentata da Trimamma (in pausa caffè), che mi ha messa in contatto con la referente, pensando a una serata per i Frollini. Una cosa nata proprio dal nostro blog
incontro tanto bello.
Se siete della zona vi aspetto quindi il 25 ottobre alle 21, trovate le indicazioni cliccando l'avvenimento nella side bar. Ma ne riparleremo più diffusamente.
Frenetica la messa in opera dei reading liguri. Anche se non siete vicinissime venite, vi garantisco due pomeriggi in grande stile, con giornalisti, annunci radio e tanta simpatia!
Alla fine ho dovuto ridimensionare i programmi durante queste 2 settimane di fisioterapia.
Ho scelto di non vedere alcune persone, nè invitarne altre a cena. (Solo rimandato, eh) E' che quando rincaso dall'ospedale l'unico desiderio, mai realizzato sia chiaro, sarebbe svaccarsi sul divano. Divano che ho lavato, ecco questa voce della scaletta l'ho spuntata, e pure la tapparella. Son fiera di me, ragazzi! Io, che posso essere mezza morta ma difficilmente getterò la spugna, non in senso metaforico, senza aver portato a compimento le nefande incombenze. Anche la visita cute nei non se pode, non c'è posto fino a novembre.
Diverse cose hanno incasinato le normali attività trasformandola in ottovolante.
Lo sciopero dei mezzi pubblici di ieri per esempio.
Un carteggio fastidioso con l'editore di Frollini.
Un tempo pazzo tipo: mattina nebbia fitta e lanuginosa, pomeriggio estate piena. Oppure uscire di casa col sole, uscire dalla metropolitana 5 fermate dopo, sotto al diluvio. Continuare a preoccuparmi per cose che avrebbero dovuto trovare, se non una risoluzione, un punto fermo il giorno 26. Non è avvenuto. Poi però ho ragionato (a volte mi capita di ragionare) e deciso che è un bene. Più leggerezza. (Cristina, sono cascata nel post criptico!)
Invece tracciamo una bella riga su nipotino Nanni operato di tonsille adenoidi V (segno di spunta).
Una fortuna per zia Sandra che l'intervento sia stato il 28 settembre: ha sfruttato il post fisioterapia per andare da lui (2 ospedali in un giorno wow non è da tutti!). E poi ancora lunedì a casa e prima della fine di questa settimana di certo tornerò a trovarlo.
(E a giocare tanto con i Dracco Spin!)
W Nanni W Nanni W Nanni (Mi garbava di scriverlo!)
Un'altra cosa positiva del part time è fare la spesa in orari non convenzionali: casse e corsie più sgombre permettono maggior agilità di slalom tra i reparti e occhio vigile alle offerte. Il budget casalingo ringrazia.
La staffetta mi ha sfiancata parecchio, sempre con lo sguardo sull'orologio.
Ma ci sono stati momenti in cui ho rimirato estasiata il manoscritto definitivo, perchè il vero godimento non è il successo che verrà, non verrà, chi-lo-sa. Ma risiede nella scrittura stessa.
Ho sempre saputo di avere tra le mani un buona storia, infatti nelle diverse stesure la trama non è mai stata modificata. Abbiamo ripulito tantissimo, lo scopo era quello di rendere omogeneo lo stile, portando anche i passaggi meno riusciti a quell'
Ottimo passo narrativo che trova equilibrio tra azione e descrizione evitando di scadere nel prolisso, o peggio, nel didascalico. Permangono, nel corso della storia, una freschezza e una spontaneità che convicono.
(In rosso le parole della editor figa).
Ce l'abbiamo fatta. Questa una delle ultime mail:
mi sono appassionata perché la tua è una storia semplice, pulita. Sentita. Perché non la meni con cose autoriali, non fai l’intellettuale snobbona ma racconti quello che sai, la vita, le cose che ti toccano. In tutto questo pirotecnico porcaio trovare persone vere e personaggi con il cuore tondo è raro.
Ora il manoscritto deve camminare da solo, io gli ho dato il massimo. Come un genitore che prepara il fagotto al figlio e lo saluta sull'uscio dicendogli "vai, è il tuo momento ora!"
Spero continui a convincere le persone che incontrerà da oggi in poi sulla sua strada.
Io l'ho equipaggiato per bene, con la stessa premura che cerco di riservare ai miei cari.
Concludo dicendovi che ho creato ben 7 card. Eh sì il la voglia di scrappare post meeting è ancora alta! E oggi incontro con una carissima amica che non vedo da aprile!
Per queste due cose devo dire grazie al part time!
martedì 2 ottobre 2012
Essenza e assenza della maternità
"Tua madre suggerì che mi mettessero a piegare il bucato, perchè così potessi riposarmi. Quando la mia pancia divenne grossa ci appoggiavo sopra le calzine dei lattanti e le piegavo coppia a coppia."
Di questo incredibile romanzo non vi lascerò che una frase, l'avete appena letta. La scena si svolge in un Kibbutz. Queste pagine mi stanno accompagnando sulle seggioline della sala d'aspetto dell'ospedale, dove faccio la fisioterapia, e nel percorso in metropolitana. Un triplo richiamo alla maternità: una donna parla della madre di un'altra, di quando lei era incinta e cita indirettamente molte altre mamme, parlando di neonati.
Un quarto aggancio è il fantasma della mia mancata maternità, che mi siede accanto ogni giorno, in ogni dove.
Salta, corri, canta!
Lizzie Doron
Editore Giuntina
Traduzione di Anna Linda Callow
169 Pagine
"Non puoi passare tutta la vita a piangere." Mi ha detto mia madre recentemente. Non stavo piangendo.
Le lacrime le riservo per pagine come questa, le lascio sgorgare libere, incurante di chi mi guarda, seduto di
fronte a me, nel vagone.
Di questo incredibile romanzo non vi lascerò che una frase, l'avete appena letta. La scena si svolge in un Kibbutz. Queste pagine mi stanno accompagnando sulle seggioline della sala d'aspetto dell'ospedale, dove faccio la fisioterapia, e nel percorso in metropolitana. Un triplo richiamo alla maternità: una donna parla della madre di un'altra, di quando lei era incinta e cita indirettamente molte altre mamme, parlando di neonati.
Un quarto aggancio è il fantasma della mia mancata maternità, che mi siede accanto ogni giorno, in ogni dove.
Salta, corri, canta!
Lizzie Doron
Editore Giuntina
Traduzione di Anna Linda Callow
169 Pagine
"Non puoi passare tutta la vita a piangere." Mi ha detto mia madre recentemente. Non stavo piangendo.
Le lacrime le riservo per pagine come questa, le lascio sgorgare libere, incurante di chi mi guarda, seduto di
fronte a me, nel vagone.
lunedì 1 ottobre 2012
I vestiti del cuore
Arrivo ormai in serata con la lista di ottobre, proposta da Sara-Mafalda. Mi aveva inviato il tema già da tempo, e io chissà dove me l'ero messa, tanto da averla sollecitata, ecco ve lo dico perchè merito di essere auto-cazziata pubblicamente.
Elenco dei miei vestiti del cuore, quelli coi quali mi sento bene, che riservo a occasioni speciali, e non butterei mai. Ho pensato di raccontarvi solo quelli attualmente nel guardaroba, non ricordi del passato, tipo il montgomery verde delle elementari che in effetti adoravo, altrimenti non finisco più! Cercherò di darvi una descrizione molto tecnica alla Carla Gozzi.
- Abito estivo in lino italiano tinto in filo, senza maniche, color sabbia, con tasche applicate basse e collo ad anello bianco disegnato con farfalle sempre sabbia - Raphael Positano.
- Abito Max E Co. (Sara quello del Reading di Brisighella) regalatomi, non compro nulla di firmato, color rosso corallo e scollo nero, senza maniche con ampio fondopiega davanti e tasche laterali. Si può portare anche con la camicetta nera scambiata alla giornata del baratto e pare fatta apposta. (foto nel post del 17/9/12)
- Abito di lana e seta nera, collo a lupetto, maniche corte, Stefanel, da portare anche più sportivamente con una T-shirt a manica lunga sotto in colore contrastante (foto nel post del 12/11/11)
- Cappotto de La Rinascente acquistato ai saldi in lana e cachemire grigio antracite super classico doppio petto, tasche a patelletta, leggermente sciancrato in vita.
- Maglietta di Yogi marca Oysho, l'avete vista in molte foto che ho postato perchè la indosso spesso.
- Gonna lunga Pimkie marrone a righe punta di matita rosa fucsia, con doppio orlo arricciato lateralmente, sfruttabile in ogni stagione (con gli stivali, ma anche con le ballerine senza calze) di un tessuto, aspettate che guardo, ecco poliestere e cotone, che va sempre bene.
- Golfino Mango panna, con manica a tre quarti, e bordo fiorito in giro. (foto nel post del 30/09/2010)
Grazie Sara, forse avrei potuto scrivere un elenco più consistente, ma ormai sono allo stremo, il part time fisioterapico giunto alla seconda settimana mi sta prosciugando, anche se sto riuscendo a mettere dei punti a diverse situazioni e di questo ne sono ben felice.
Elenco dei miei vestiti del cuore, quelli coi quali mi sento bene, che riservo a occasioni speciali, e non butterei mai. Ho pensato di raccontarvi solo quelli attualmente nel guardaroba, non ricordi del passato, tipo il montgomery verde delle elementari che in effetti adoravo, altrimenti non finisco più! Cercherò di darvi una descrizione molto tecnica alla Carla Gozzi.
- Abito estivo in lino italiano tinto in filo, senza maniche, color sabbia, con tasche applicate basse e collo ad anello bianco disegnato con farfalle sempre sabbia - Raphael Positano.
- Abito Max E Co. (Sara quello del Reading di Brisighella) regalatomi, non compro nulla di firmato, color rosso corallo e scollo nero, senza maniche con ampio fondopiega davanti e tasche laterali. Si può portare anche con la camicetta nera scambiata alla giornata del baratto e pare fatta apposta. (foto nel post del 17/9/12)
- Abito di lana e seta nera, collo a lupetto, maniche corte, Stefanel, da portare anche più sportivamente con una T-shirt a manica lunga sotto in colore contrastante (foto nel post del 12/11/11)
- Cappotto de La Rinascente acquistato ai saldi in lana e cachemire grigio antracite super classico doppio petto, tasche a patelletta, leggermente sciancrato in vita.
- Maglietta di Yogi marca Oysho, l'avete vista in molte foto che ho postato perchè la indosso spesso.
- Gonna lunga Pimkie marrone a righe punta di matita rosa fucsia, con doppio orlo arricciato lateralmente, sfruttabile in ogni stagione (con gli stivali, ma anche con le ballerine senza calze) di un tessuto, aspettate che guardo, ecco poliestere e cotone, che va sempre bene.
- Golfino Mango panna, con manica a tre quarti, e bordo fiorito in giro. (foto nel post del 30/09/2010)
Grazie Sara, forse avrei potuto scrivere un elenco più consistente, ma ormai sono allo stremo, il part time fisioterapico giunto alla seconda settimana mi sta prosciugando, anche se sto riuscendo a mettere dei punti a diverse situazioni e di questo ne sono ben felice.
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