Mi sono resa conto di aver nuovamente cambiato il mio approccio col blog.
Ora quando scrivo mi sembra davvero di stare parlando ad ognuno di voi, ecco il motivo di questi ultimi post lunghi, incasinati, senza immagini, che molti han definito tra i miei più riusciti. Io sono così quando sto con gli amici: ho tanto da dire, da dare e mi dimentico di fare le foto.
E se sono nel mood 2 post x day, faccio un altro post, connession permettendo, senza sensi di colpa.
Spero che i romanzi vi arrivino prestissimo, che le poste non facciano scherzi idioti.
Per cui vi lascio con due spezzoni di frasi natalose che sono contenute nel romanzo (vi avviso così se qualcuno non vuole leggere, passi oltre):
"cosa vuol dire strappare tutti questi abeti dalle foreste svedesi per riempire il paesaggio milanese ... non posso sopportarlo!"
"Non puoi sopportare gli alberi di Natale? Ma come sei messa con il cervello?"
"Mi rendo conto all'improvviso che odiare il Natale non è giusto!"
Questo fine settimana a Milano c'è una bella fiera di piccola editoria, la trovate qui:
www.unlibroamilano.it
ci andremo di sicuro.
Ieri sera invece c'è stata la finale di Giallo Milanese, le due sfidanti sono arrivate ex equo ed è stato giusto così, senza vincitori, nè vinti come sarebbe opportuno perchè la lettura va anche a gusti, e il risultato ha davvero soddisfatto tutti. Un sacco di abbracci, di brindisi, io in un angolo che autografavo i frollini tanto per ottimizzare il tempo e mi sentivo molto nel mood scrittrice.
A volte basta anche poco.
E poi per cena c'era lo stinco, mio marito lo adora (come primo invece penne salsiccia e radicchio) per cui ne ha mangiati 2, con una montagnola di patate arrosto, allora mi sono girata verso la mia editor notoriamente vegetariana come Clara e Sfolli e magari altri, e le ho detto: "Luciana, guarda!!"
Indicando il piatto che straripava.
Giù a ridere, perchè poi mio marito sosteneva di doversi riempire in queste occasioni perchè io lo tengo a digiuno, che ovviamente è falso.
E ho capito la vera differenza, non che prima non la conoscessi, tra ridere di qualcuno e ridere con qualcuno.
Io non voglio più ridere di nessuno, è meschino: se una persona non mi va boh la evito, che cavolo me ne frega.
(E se poi non posso proprio evitarlo come il collega che bofonchia tutto il giorno, datemi tempo che ce lo mando!)
La connessione è saltata 2 volte, il piccì è stra lento, ma ce l'ho fatta.
Vi auguro un felicissimo weekend.
10 commenti:
No dai, lo stinco GNOOO! ;-)
che menù gustoso!! =) non c'è nulla di meglio di ridere con qualcuno mentre si mangia del buon cibo!
Buono lo stinco :P
Sì ridere con è sano, liberatorio, bello. Ridere di è cattiveria, ed è anche infantile... povero stinco... Riposi in pace! Il maiale, intendo :-)
Ma perche' mi piace da morire passare di qui?
Silvia
Grazie, altrettanto!
mi spiace per le vegetariane... ma il menu era da urlo :)
e poi... vuoi mettere ridere con qualcuno davanti a dell'ottimo cibo (ed immagino vino)???
non ha prezzo!
Ecco il nostro incontro sarà al ristorante :)))
buon week end a te... il mio lo sarà... domenica come sai c'è il meeting :)))
ciao ilaria! felice week end anche a te!
probabilmente non ci saremo a delebio..stiamo optando per un mercatino ad ardenno (al chiuso e iscrizione gratuita). tu sarai a delebio con un banchetto? baci
Quando ci incontriamo... casoela? (come si scrive???)
Baci. Silvia
Una risata salverà il mondo, (cit.)
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