martedì 7 dicembre 2010

Se il popolo ha fame, ma non ha pane, diamogli i frollini!

Ahhhh, meno male che non potete vedermi ora!
Fascia nei capelli, coperta di pile in grembo in perfetto stile ricovero per anziani, tazza di latte caldo e PC.
Ho dovuto lasciare Milena da sola al Singlebell bar, dovendo tornare di fretta a Milano, dall'editore, per ritirare altre 10 copie di frollini che, in questo periodo grazie ai contatti del blog, e alla pubblicità che mi ha fatto il presidente di un'azienda che conosco da anni, stanno andando via come il pane.
Tuttavia un vago senso di insoddisfazione mi lavora dentro.
In questi giorni il commento di tutti è circa questo:
"Ottimo! Sei avviata verso una grande carriera di scrittrice, coroni il tuo sogno più grande, brava!"
Immaginando per me chissà quali incassi vedendo che il romanzo, seppur in un circuito minore, gira molto bene.
77 centesimi è ciò che mi rimane in tasca per ogni copia venduta.
La prima tiratura da contratto è di 1000 copie.
Avete fatto il conto?
Ho sostenuto un costo iniziale di editing, che non quantificherò, ma di cui vorrei brevemente parlare spiegandovi come funziona un editing.
Esempio chiaro. Il titolo alla consegna del manoscritto era
HOMO BASTARDUS
l'editore mi ha chiesto di trovarne un altro. Ho proposto FROLLINI A COLAZIONE che era inizialmente il titolo del primo capitolo, il risultato finale che conoscete è:
FROLLINI A COLAZIONE (seconda scelta di titolo, inventato da me) MA IO VOLEVO LA BRIOCHE (aggiunta inventata da chi mi ha fatto l'editing). Titolo del primo capitolo, per non ripetersi, IN PRINCIPIO ERA IL FROLLINO (inventato dall'editor).
Un analogo trattamento è stato apportato a tutto il romanzo, senza cambiara nulla nella trama, nei personaggi, nè nella sostanza. E, soprattutto, con la condizione che  per  apportare qualsiasi modifica, anche di una virgola, fosse necessaria la mia approvazione.
Paragonandolo ad un vero frollino mangereccio potremmo dire che io ho fatto l'impasto e l'ho infornato mentre Luciana ha sorvegliato la cottura. Un'ottimo lavoro, senza rischi, data la sua grande professionalità, di vedere i miei amati frollini bruciare, o rimanere crudi.
L'editore ha poi pubblicato il romanzo completamente a sue spese, e io ne ho avuto 5 copie in omaggio.

Quello che la gente comune non sa, è che i grandi editori sono inarrivabili a chi non ha conoscenze.
Sono sommersi da manoscritti e non sono intenzionati a pubblicare esordienti. Ci sono case editrici piccole che chiedono un contributo stampa, con una tiratura di sole 200 copie.
Io sono felice di questo momento di notorietà che sto vivendo, anche grazie a voi lettori del blog, sono sicura che il mio prodotto valga, ma sono ancor più sicura che senza il classico colpo di fortuna, percorrendo questa strada, la fama è ancora un miraggio, e la fame potrebbe arrivare!

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