venerdì 18 novembre 2011

Sui gradini di città

Questa mattina, mentre andavo come ogni venerdì ai bidoni condominiali della raccolta differenziata, mi sono imbattuta in una donna di colore avvolta in una coperta, seduta sui gradini del civico accanto al mio.
Specifico che "civico accanto al mio" significa il portone di un unico palazzo che ha 5 civici, che potrebbero anche essere 5 scale di un unico numero, perchè sono attaccati.
Superato lo sbigottimento iniziale ho capito che dovevo fare qualcosa.
Nel frattempo è arrivato mio marito, l'ha aiutata ad alzarsi, e abbiamo deciso di portarla alla Croce Bianca che fortunatamente si trova poco distante. Ho avvisato l'ufficio che avrei tardato e siamo stati con lei mentre le prestavano i primi soccorsi del caso: rifocillarla, scaldarla, misurarle ossigenazione del sangue e pressione e tentare di darle un nome.
Alla fine si è capito che ha 33 anni, viene dalla Nigeria, non ha documenti, quindi presumibilmente è in Italia da clandestina, non ha un luogo dove stare e passa le notti dove capita. E questa notte a Milano la temperatura era prossima allo zero. Dalla calligrafia ho immaginato una certa istruzione.
Continuava a dirmi grazie mama, alternando lacrime e piccole risate espressione di gioia per la bontà della brioche che ha divorato. E' stato contattato l'ospedale più vicino dove è stata trasportata in ambulanza e dove probabilmente non rimarrà a lungo, se non verranno evidenziate patologie. Poi verrà indirizzata ad un centro di
accoglienza e forse rispedita nel suo paese.
Ma...non è finita.
Perchè dopo una stentata conversazione trilingue, ho capito che è incinta. E mi ha chiesto di occuparmi del suo bambino.
E questo, come inizio di giornata, potete ben capire quanto mi abbia stesa!

Prima di chiudere, sono in ufficio ma voglio pubblicare subito, vorrei esporvi il mio grande dubbio:

Vi pare possibile che alle 8.10 di una giornata lavorativa su 90 famiglie che abitano il condominio (non 90 persone, 90 famiglie!) nessuno fosse ancora uscito di casa e io sia stata la prima a vederla?
Per non dire che sul giardino si affacciano altri palazzi e al mattino molti scendono il cane.
Ma nessuno pare l'abbia vista, ma io penso che molti l'abbiano vista, e abbiano preferito tirare dritto lungo una strada di comodità e benessere.
Peccato che le stesse persone siano perennemente lì a farsi i fattacci miei ad ogni mio rincasare ed uscire, ma quando c'è qualcosa di davvero importante da vedere, diventino improvvisamente cieche.

24 commenti:

Clara ha detto...

Ilaria, io ti ringrazio a nome di questa sconosciuta e a nome di tutti gli immigrati (e non) che spesso, in condizioni di gravissime difficoltà, sono stati ignorati. Siamo un popolo di ciechi, mi dispiace dirlo. Ma per fortuna ci sono belle eccezioni come te. Io sono stata a lungo in India, come sai, e ogni volta che mi sono trovata in difficoltà (non gravi, per fortuna, ma comunque difficoltà) ho trovato almeno mille mani, mille occhi pronti ad aiutarmi, ed è una lezione che non scorderò MAI. A domani!

mafalda ha detto...

Sono come te, faccio quello che posso e mi indigno per la bieca indifferenza che impera anche qui.
Sono gocce di Bene nell'oceano, ma... continuiamo così!
Buona giornata, mando un abbraccio a quella ragazza

Robin ha detto...

Eh sì, è proprio così purtroppo :( Ho pensato la stessa cosa quando al supermercato ho visto una vecchietta indecisa se salire sulla scala per arrivare all'ultimo scaffale dell'espositore dei detersivi. La corsia era gremita eppure solo io mi sono offerta di salire al posto suo. Una cosa normalissima che purtroppo però non è routine per tutti. Che tristezza...

paola baronio ha detto...

Sandra sei stata grande, hai fatto quello che tutti dovrebbero fare, preoccuparsi non solo di se stessi ma anche del prossimo. Hai agito con il cuore e spero sian sempre piu persone a tornare ad usare questo organo che pare spesso dimenticato.
Non so se la rivedrai ma lo spero tanto. In caso consigliale di andare sotto il ponte della centrale e cercare SOS Stazione Centrale,sono vicino ai City Angels, oltre a darle aiuti materiali, sapranno darle affetto.

pinkmommy ha detto...

sei stata davvero una grande, ed è veramente triste avere la prova dell'indifferenza e dell'egoismo delle persone di fronte alle cose importanti...

Unknown ha detto...

Ciao Sandra, finalmente posto un commento. Tu sei una grande e lo capisco da quello che leggo nel tuo blog tutti i giorni purtroppo però, l'ignoranza,l'egoismo e la paura dilagano alla grande nel nostro paese (il mio commercialista oggi ha detto che non si possono mettere gay o lesbiche in parlamento in quanto sono "mezze-persone") io avrei voluto mandarlo a quel paese...
Comunque, col cuore che hai, stare vicino a quella donna farà bene sia a te che a lei.Un abbraccio Laura

con il ♥ e le mani ha detto...

nella tristezza di questa vicenda ci siete tu e tuo marito che avete rischiarato la giornata di questa donna (e anche la mia) con un raggio di speranza. io lavoro con gli immigrati e so bene quanti sacrifici, pregiudizi e indifferenza devono sopportare, ancor di più quando la situazione è tanto tragica come quella che descrivi tu.

Anonimo ha detto...

Mamma mia, quanto è vero! Purtroppo la gente non riesce più a vedere.. Forse anch'io avrei fatto finta di non vedere questa donna.. Per paura, per diffidenza.. Non lo so.. Il tuo gesto è stato veramente eccezionale.

Miss ha detto...

Tutti troppo indaffarati per accorgersi del "vicino di banco"...wow...speriamo solo che questa gente indaffarata non abbia un giorno bisogno di una mano per salire semplicemente sull'autobus (per essere magnanima)....sei stata grande, piccola amica mia!!!

*Alice* ha detto...

sei un Angelo!!!! tu e tuo marito avete riscattato questa misera società che vive di gossip e pettegolezzi aprendo troppo la bocca e chiudendo troppo occhi e cuore!!! GOD BLESS YOU! <3

Rita ha detto...

coniugi frollini avete fatto una cosa bellissima! :)

pa. se non aggiungevi l'orario, io nella mia ingenuità ed altruismo, avrei continuato a pensare che eri stata la prima ad uscire dal condominio... non ho parole per le altre 89 famiglie!

Unknown ha detto...

Naturalmente la risposta te la sei data da sola... io che frequento le stazioni ho iniziato ad "abituarmi" ai senza tetto... brutto da dirsi... ma ho iniziato ad avere un certo intuito su chi ha un reale bisogno e si trova in una situazione drammatica casualmente o chi vive di espedienti e nasconde un coltello in tasca.
Le donne credo sian sempre vittime... hai fatto una gran cosa...

Quokina ha detto...

Avete dimostrato che qualcuno fa'la differenza,un gesto molto altruista che sicuramente vi renderà gioiosi ogni volta che ci ripenserete....
Grazie anche da parte mia e in bocca al lupo a questa donna.....
Katia

ElizabethB ha detto...

Ho l'impressione che la gente oggi abbia paura di tutto ciò che non conosce, di tutto ciò che è diverso da se stessi. Una donna in quelle condizioni, fa più paura che altro. Pensiamo a mettere in salvo noi stessi da chissà cosa, piuttosto che aiutare chi ha bisogno di aiuto. E' una tristezza. Grande Ilaria, tu sei diversa.

Cristina C. ha detto...

Brava. Ci vuole del coraggio anche per fare le buone azioni. Direi che ce ne vuole di più che a fare gli indifferenti o a fare del male. Speriamo le trovino una sistemazione. Tu non sai per certo che fine farà... caso mai tienici aggiornate. Credo che se potessimo fare qualcosa per lei e per il suo bambino, qui siamo in tante. E poi... io credo che anch enelle piccole cose che ci succedono siano nascosti degli indizi, dei segni....

mammadisera ha detto...

Veramente tanti complimenti! purtroppo l'indifferenza è una brutta bestia. Per fortuna ci sono persone come te!

Silvia ha detto...

Da quando ho letto questo post continua a frullarmi in testa questa frase: Le vie del Signore sono infinite!
Baci. Silvia

Anna ha detto...

...perchè la tua sensibilità non ti rende cieca. Una sensibilità materna.
e questo è un dato.

E va bene così... ha detto...

sì, è tutto verissimo, nulla di quello che accade agli altri sembra riguardarci.
solo che ce ne accorgiamo raramente, a volte solo quando non capita anche a noi di essere feriti, infreddoliti, soli.
è tristissimo...
giuppy

Raffa ha detto...

...sai cosa penso...
che stesse aspettando proprio te,che tu e solo tu fossi destinata a incontrarla,e ciò che poi è successo mi dà ragione
Nel senso che lei dovesse aspettare te,la persona capace di aiutarla e sopratutto capace di capire di quanto aiuto avesse bisogno.
Anche a me è capitato di soccorrere persone in difficoltà,ma le "persone" a me vicine non hanno mai capito,anzi mi criticavano mettendomi in guardia da svariati pericoli,io continuo a pensare che la solidarietà tra esseri umani sia un valore da sostenere e sono felice di avere un altra cosa che ci accomuna
Grazie Ila,un abbraccio

Lisa ha detto...

Certe volte si è così abituati a vedere certe scene, che non ci si fa più caso...a volte si gira lo sguardo automaticamente, per vergogna, a volte per disprezzo, a volte invece lo sguardo rimane fisso lì e ci si accorge che c'è una persona e non un oggetto... Grazie :)

RobbyRoby ha detto...

Ciao
troppa indifferenza.
Sei stata grande. Hai fatto un bellissimo gesto.

Marica ha detto...

ti ammiro davvero tanto perche' io una cosa del genere non l'ho mai fatta.... con questo post mi hai illuminata!

le Fate del feltro ha detto...

brava ilaria! sei ammirevole! ce ne fossero come te!!