lunedì 11 ottobre 2010

Cosa si vuole trasmettere agli altri, quando si scrive un libro

Qualche giorno fa, una ragazza mi ha chiesto diverse copie del libro, perchè desidera regalarlo alle sue amiche per Natale.
Ovviamente la cosa mi ha riempito di gioia, ma ancor di più la mail che ha accompagnato l'ordine.
La vicenda, mi aveva già detto, l'ha spaccata dal ridere, ma ora mi ha specificato di aver colto un messaggio nelle pagine, che rappresenta la sua filosofia di vita
credere in se stessa, nonostante le schifezze che la circondano.
In un romanzo troviamo non solo quello che l'autore ha scritto, ma anche qualcosa di noi, e qualcosa che il lettore vuole vedere, magari attribuendo significati al libro ai quali chi  l'ha scritto non aveva neppure pensato.
Questa ragazza ha recepito la vera morale della favola, al punto di volerla condividere con altra gente, invece di spendere magari la stessa cifra per  regalare delle "cagate" (parole sue).


 Oggi svesto per un momento i panni dell'allegra cantastorie, per indossare quelli della persona assai assennata e seria, che so essere, quando la vita lo richiede. Pubblicare un romanzo è un'esperienza molto più articolata e sorprendente di quanto si possa immaginare. E' anche faticoso, ma ciò che si riceve in cambio è centuplicato. Ho avuto tantissime manifestazioni d'affetto in questi primi 4 mesi di vita di Frollini a colazione, purtroppo anche qualche piccola delusione, che tuttavia non ha scalfito l'entusiasmo, nel più autentico spirito frolliniano.

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