Non è un contest, non si vince nulla, e poi io non son capace di fare quelle belle cose lì di aggiornare costantemente la sezione linkando i blog dei partecipanti. E non ho creato neppure un banner.
Però, se volete raccontare in un post un episodio stravagante delle vostre estati passate, sarà bello creare un Save the date insieme, facciamo il 3 agosto via.
Io il 3 agosto pubblicherò la mia stravagantEstate, rendendovi partecipi di una storiaccia accaduta nel 2002.
Penso a qualcosa di insolito e buffo, magari non le solite cronache tipo:
castelli di sabbia quando ancora avevate i codini
ahhhh le lunghe estati in campagna coi nonni
la prima vacanza senza genitors
i fuochi di ferragosto
la notte di S. Lorenzo e le stelle
Insomma fate un po' come vi pare, ma se l'idea vi piace commentate dicendo che sarete della partita.
Così il 3 agosto basterà cliccare sui commenti a questo post, per condividere la vostra stravagantEstate.
martedì 31 luglio 2012
lunedì 30 luglio 2012
Il mare del vicino è sempre più blu
Levanto, dove ho trascorso il weekend, è un'incantevole cittadina che conosco piuttosto bene. Purtroppo il mare quest'anno si è sporcato tanto, e ho trovato una miridiade di cartelli "vietato..."
Non so se siano più assurdi certi divieti, certi atteggiamenti nei negozi, o certi prezzi!
A Positano che ha la nomina vippesca, ho trovato tariffe molto più basse. Naturalmente non ci si può andare per un weekend da Milano, e poi queste critiche sono anche abbastanza antipatiche, visto che nessuno mi obbliga ad andare a Levanto, quindi la pianto subito.
Il fine settimana è stato delizioso perchè nuotare coi nipotini e inventare giochi fantasiosissimi, allineandomi al loro livello di innocenza e stupore davvero non ha prezzo!
Per cui ho girato per il lido con due cagnolini di gomma in mano, chiedendo a perfetti sconosciuti se avessero visto il cane giallo che si era smarrito, o buttando un'occhiata nella cabine di altri bagnanti, che avevano avuto la sventurata idea di lasciare la porta mezza aperta. E' comunque confortante passeggiare per le viuzze note, fare l'aperitivo allo Stella Maris, rimandando l'orario per la partenza. E all'aerea di sosta dove abbiamo fatto benzina, vedere le donne col costume che spunta dal vestito, i capelli, come i miei, chiaramente, lasciati asciugare al sole in spiaggia, dopo il bagno, per cui crespi, insalsedinati, eppure bellissimi proprio per questo. Insomma il mare è sempre mare tra i gelati e le bandiere (De Andrè) e anche se io amo molto la villeggiatura in altri luoghi (lande nordiche!) credo che il mood marinaro italiano abbia un fascino tutto suo impagabile ovunque.
Che sia piadina romagnola o focaccia ligure (la vecchia lotta di classe, ecco io son più da piadina ve lo dico, ma moralmente non di gusto) un weekend al mare dopo aver già terminato le vacanze è un gran toccasana!
Non solo per l'abbronzatura!
Non so se siano più assurdi certi divieti, certi atteggiamenti nei negozi, o certi prezzi!
A Positano che ha la nomina vippesca, ho trovato tariffe molto più basse. Naturalmente non ci si può andare per un weekend da Milano, e poi queste critiche sono anche abbastanza antipatiche, visto che nessuno mi obbliga ad andare a Levanto, quindi la pianto subito.
Il fine settimana è stato delizioso perchè nuotare coi nipotini e inventare giochi fantasiosissimi, allineandomi al loro livello di innocenza e stupore davvero non ha prezzo!
Per cui ho girato per il lido con due cagnolini di gomma in mano, chiedendo a perfetti sconosciuti se avessero visto il cane giallo che si era smarrito, o buttando un'occhiata nella cabine di altri bagnanti, che avevano avuto la sventurata idea di lasciare la porta mezza aperta. E' comunque confortante passeggiare per le viuzze note, fare l'aperitivo allo Stella Maris, rimandando l'orario per la partenza. E all'aerea di sosta dove abbiamo fatto benzina, vedere le donne col costume che spunta dal vestito, i capelli, come i miei, chiaramente, lasciati asciugare al sole in spiaggia, dopo il bagno, per cui crespi, insalsedinati, eppure bellissimi proprio per questo. Insomma il mare è sempre mare tra i gelati e le bandiere (De Andrè) e anche se io amo molto la villeggiatura in altri luoghi (lande nordiche!) credo che il mood marinaro italiano abbia un fascino tutto suo impagabile ovunque.
Che sia piadina romagnola o focaccia ligure (la vecchia lotta di classe, ecco io son più da piadina ve lo dico, ma moralmente non di gusto) un weekend al mare dopo aver già terminato le vacanze è un gran toccasana!
Non solo per l'abbronzatura!
venerdì 27 luglio 2012
50 Sfumature di giallo
Mio marito disse "il mio prossimo costume da bagno sarà giallo".
E già, si fa presto a dire giallo, ma quale sfumatura?
Giallo banana, giallo limone, giallo polenta, giallo uovo, giallo fluo...
Uh Signur mi pareva difficilotto da trovare: invece no, nel Calzedonia sotto caso, in saldo al 50%, proprio la sua misura!
E ben due pezzi sopra taglia 1 per me, da abbinare a due vecchi slip a pantaloncino che uso quando ho il ciclo o quando mi sono fatta la ceretta all'inguine approssimativa. Uno a quadretti turchesi e bianchi, e l'altro a fascia piena di volantini (che volumizzano la scarsità del giro seno) nero a fiorellini fuzia. Fighissimi. Scontati. Non è che vi volevo raccontare proprio dei costumi, ma pretestualmente del fatto che a volte le giornate possono anche girare bene senza intoppi e con graditissime sorprese. Anche di più.
Beccatevi una lista:
Ieri ho lavorato solo mezza giornata, e neppure troppo.
A casa ho fatto in tempo a lavare il pavimento del bagno.
(Remember? Era cosparso di capelli!)
Zero tempo di attesa della metrò rossa.
3 minuti di attesa della metrò verde.
Un fiorista lungo la strada, perfetto, dovevo prendere un pensiero e ho scelto un enorme girasole singolo, giallo certo, perchè era il giallo day.
L'appuntamento è andato benissimo. Era con l'agenzia letteraria che seguirà il mio nuovo romanzo ne è rimasta entusiasta!!!!!!!!!!!!!!!!!! Vi dico solo che questo riscontro ce l'hanno 2 testi su 1000!
(Solo questo punto meriterebbe un post, ma preferisco rimandarlo a quando sarò tornata dalla mia editor con le poche correzioni al manoscritto che farò in agosto, e avrò incontrato l'agente).
Ho gustato un gelato stra buono, gusti cedro e yogurt, e c'era posto sulla panchetta fuori dalla gelateria, all'ombra.
Sono passata dai miei, dove tutto era tranquillo, sotto controllo, e mi sono mangiata un altro gelato con loro, senza scazzi, senza tristezze. Siamo stati bene ecco.
Rincasando sono passata al centro commerciale per i costumi.
A casa ho sistemato un po', preparato velocemente cena, controllato delle cose nelle mie cartelle di scrittura con rinnovata voglia di scrivere, Dio non la provavo da secoli questa sensazione proprio di leggerezza e fiducia verso le mie capacità di scrittrice.
E domani si va al mare, due gggiorni amici, coi costumi nuovi. Farò il bagno coi miei nipotini, loro coi braccioli di Hello Kitty e di Cars, io con le ali!
Perchè Dio ieri io tornando a casa dall'agenzia volavo, porcamiseria!
Certe giornata sono proprio giallo sole!
E già, si fa presto a dire giallo, ma quale sfumatura?
Giallo banana, giallo limone, giallo polenta, giallo uovo, giallo fluo...
Uh Signur mi pareva difficilotto da trovare: invece no, nel Calzedonia sotto caso, in saldo al 50%, proprio la sua misura!
E ben due pezzi sopra taglia 1 per me, da abbinare a due vecchi slip a pantaloncino che uso quando ho il ciclo o quando mi sono fatta la ceretta all'inguine approssimativa. Uno a quadretti turchesi e bianchi, e l'altro a fascia piena di volantini (che volumizzano la scarsità del giro seno) nero a fiorellini fuzia. Fighissimi. Scontati. Non è che vi volevo raccontare proprio dei costumi, ma pretestualmente del fatto che a volte le giornate possono anche girare bene senza intoppi e con graditissime sorprese. Anche di più.
Beccatevi una lista:
Ieri ho lavorato solo mezza giornata, e neppure troppo.
A casa ho fatto in tempo a lavare il pavimento del bagno.
(Remember? Era cosparso di capelli!)
Zero tempo di attesa della metrò rossa.
3 minuti di attesa della metrò verde.
Un fiorista lungo la strada, perfetto, dovevo prendere un pensiero e ho scelto un enorme girasole singolo, giallo certo, perchè era il giallo day.
L'appuntamento è andato benissimo. Era con l'agenzia letteraria che seguirà il mio nuovo romanzo ne è rimasta entusiasta!!!!!!!!!!!!!!!!!! Vi dico solo che questo riscontro ce l'hanno 2 testi su 1000!
(Solo questo punto meriterebbe un post, ma preferisco rimandarlo a quando sarò tornata dalla mia editor con le poche correzioni al manoscritto che farò in agosto, e avrò incontrato l'agente).
Ho gustato un gelato stra buono, gusti cedro e yogurt, e c'era posto sulla panchetta fuori dalla gelateria, all'ombra.
Sono passata dai miei, dove tutto era tranquillo, sotto controllo, e mi sono mangiata un altro gelato con loro, senza scazzi, senza tristezze. Siamo stati bene ecco.
Rincasando sono passata al centro commerciale per i costumi.
A casa ho sistemato un po', preparato velocemente cena, controllato delle cose nelle mie cartelle di scrittura con rinnovata voglia di scrivere, Dio non la provavo da secoli questa sensazione proprio di leggerezza e fiducia verso le mie capacità di scrittrice.
E domani si va al mare, due gggiorni amici, coi costumi nuovi. Farò il bagno coi miei nipotini, loro coi braccioli di Hello Kitty e di Cars, io con le ali!
Perchè Dio ieri io tornando a casa dall'agenzia volavo, porcamiseria!
Certe giornata sono proprio giallo sole!
giovedì 26 luglio 2012
Rompere gli schemi
Sono un animale abitudinario, ma tanto.
Ah la rassicurante ritualità di gesti già compiuti, codificati, che, raramente, riservano sorprese!
Sarei volentieri rimasta a Pescia, piuttosto che partire per Positano, perchè Positano rappresentava l'incognita, e devo farmi una violenza per visitare posti nuovi, salvo poi ogni volta innamorarmente.
Sono tormentata dentro, non immaginate quanto.
Con me si sta bene, vicino a me si forma sempre un capannello di gente che ride. "Una forza della natura" mi definiscono spesso, lo so e me ne compiaccio, ma intanto, proprio mentre intrattengo la gente con aneddoti da giullare, inarrestabili smottamenti interiori agitano testa, cuore, stomaco. Ho un problema fisico da sempre: ho un'oggettivo tremore spontaneo degli arti, se me la fanno notare divento matta, è che il terremoto dentro, un po' si vede anche fuori.
Eppure sto rompendo certi schemi vecchissimi. Ho iniziato con la lampada solare. Ieri sera ho invitato a cena un collega che è solo (moglie e figli in montagna) in città. Ho scoperto che non è una tragedia se l'ospite arriva mentre sto ancora preparando, mentre devo tirar giù i piatti dal piano alto, mentre deve ancora bollire l'acqua per la pasta e gli aperitivi non sono pronti. Guardate che per me è stata una sfida pazzesca avere un'ora sola dal mio rientro a casa al suo arrivo. E mi sono divertita un sacco. Ho lavato anche il pavimento di cucina e sala. E sta mattina ho puntato la sveglia 15 minuti prima del solito per lavarmi i capelli. Io in 24 anni di lavoro non mi sono mai lavata i capelli al mattino, sempre alla sera, mi dicevo che non avrei fatto in tempo. Okkei quando ero pendolare con treni e navette era più complicato, ma è fattibile, e non muore nessuno se il bagno è cosparso di capelli che non ho raccolto.
E oggi ho un appuntamento importante e sono riuscita a vivere l'attesa con la giusta distanza emotiva.
Sto rompendo le catene che mi legavano a situazioni difficili. Spesso è ancora dura, sarebbe bello scegliere di non affrancarsi, tornando indietro sulla confortevole strada del consolidato.
Indosso scarpe nuove un po' scomode, devo farci il callo, ma sono certa che mi consentiranno di muovermi più agilmente nella vita, non appena mi sarò abituata a portarle.
Ah la rassicurante ritualità di gesti già compiuti, codificati, che, raramente, riservano sorprese!
Sarei volentieri rimasta a Pescia, piuttosto che partire per Positano, perchè Positano rappresentava l'incognita, e devo farmi una violenza per visitare posti nuovi, salvo poi ogni volta innamorarmente.
Sono tormentata dentro, non immaginate quanto.
Con me si sta bene, vicino a me si forma sempre un capannello di gente che ride. "Una forza della natura" mi definiscono spesso, lo so e me ne compiaccio, ma intanto, proprio mentre intrattengo la gente con aneddoti da giullare, inarrestabili smottamenti interiori agitano testa, cuore, stomaco. Ho un problema fisico da sempre: ho un'oggettivo tremore spontaneo degli arti, se me la fanno notare divento matta, è che il terremoto dentro, un po' si vede anche fuori.
Eppure sto rompendo certi schemi vecchissimi. Ho iniziato con la lampada solare. Ieri sera ho invitato a cena un collega che è solo (moglie e figli in montagna) in città. Ho scoperto che non è una tragedia se l'ospite arriva mentre sto ancora preparando, mentre devo tirar giù i piatti dal piano alto, mentre deve ancora bollire l'acqua per la pasta e gli aperitivi non sono pronti. Guardate che per me è stata una sfida pazzesca avere un'ora sola dal mio rientro a casa al suo arrivo. E mi sono divertita un sacco. Ho lavato anche il pavimento di cucina e sala. E sta mattina ho puntato la sveglia 15 minuti prima del solito per lavarmi i capelli. Io in 24 anni di lavoro non mi sono mai lavata i capelli al mattino, sempre alla sera, mi dicevo che non avrei fatto in tempo. Okkei quando ero pendolare con treni e navette era più complicato, ma è fattibile, e non muore nessuno se il bagno è cosparso di capelli che non ho raccolto.
E oggi ho un appuntamento importante e sono riuscita a vivere l'attesa con la giusta distanza emotiva.
Sto rompendo le catene che mi legavano a situazioni difficili. Spesso è ancora dura, sarebbe bello scegliere di non affrancarsi, tornando indietro sulla confortevole strada del consolidato.
Indosso scarpe nuove un po' scomode, devo farci il callo, ma sono certa che mi consentiranno di muovermi più agilmente nella vita, non appena mi sarò abituata a portarle.
lunedì 23 luglio 2012
Diario fotografico di una splendida vacanza
Eccole,
ve le avevo promesse e, nonostante la scelta e l'elaborazione non siano state facili, finalmente posso mostrarvi gli scatti più significativi della vacanza.
ve le avevo promesse e, nonostante la scelta e l'elaborazione non siano state facili, finalmente posso mostrarvi gli scatti più significativi della vacanza.
Non cerco elogi, anche se fanno piacere, bensì condivisione di emozioni. Questo non è un catalogo di promozione turistica, per cui ho evitato immagini da cartolina, optando per qualcosa di più personale, in grado di raccontare in foto lo stupore.
Le trovate come al solito, continuando la lettura.
domenica 22 luglio 2012
Il gioco del prima e del dopo
Adoro il gioco del prima e del dopo: foto di attricette ritoccate, o anche solo con un nuovo look.
Beccatevi quindi il mio, direi degno completamento del post precedente.
Questo è il mio dopo. Stessa posizione - il balcone di casa - dello scatto che vi ho mostrato il 26 giugno nel post "nuovo taglio".
Nessun intervento di chirurgia estetica, bensì vacanze e viParrucchere. Niente male, vero? Il viParrucchiere non delude mai! (E neppure la doccia solare direi, è vero che il colore vien fuori dopo, ad un certo punto mi sono guardata allo specchio e madò, stavo per andare a fuoco).
A Milano è grandinato di brutto, ma io non ho preso neppure una goccia: è successo tutto mentre me ne stavo col colore in testa, i capelli stentavano a schiarirsi quindi è stato un procedimento lungo, che probabilmente mi ha salvata dal diluvio.
Beccatevi quindi il mio, direi degno completamento del post precedente.
Questo è il mio dopo. Stessa posizione - il balcone di casa - dello scatto che vi ho mostrato il 26 giugno nel post "nuovo taglio".
Nessun intervento di chirurgia estetica, bensì vacanze e viParrucchere. Niente male, vero? Il viParrucchiere non delude mai! (E neppure la doccia solare direi, è vero che il colore vien fuori dopo, ad un certo punto mi sono guardata allo specchio e madò, stavo per andare a fuoco).
A Milano è grandinato di brutto, ma io non ho preso neppure una goccia: è successo tutto mentre me ne stavo col colore in testa, i capelli stentavano a schiarirsi quindi è stato un procedimento lungo, che probabilmente mi ha salvata dal diluvio.
sabato 21 luglio 2012
Un sabato di mezza estate
Così, dopo vari scazzi che non è neppure il termine giusto, diciamo amarezze ecco, ieri ad un certo punto ho proprio provato la sensazione fisica di qualcosa che si spezza dentro, un senso di rottura, l'esigenza di chiamarsi fuori.
Ed è iniziato un processo inarrestabile credo.
Ieri sera ho pulito casa per bene, anche l'arretrato dello stiraggio sta diminuendo. Per quello in ufficio credo che l'obiettivo verrà raggiunto a discapito della qualità, e di brutto anche, ma in questo caso è ancor più facile chiamarsi fuori. Mi sono alzata tardi, ero davvero stanca, stanca come se non fossi andata in ferie.
Sono andata a farmi la mia primissima lampada, perché questo bel colore non lo voglio perdere, e già stavo sbiadendo. 10 minuti di doccia solare a bassa pressione. Vi giuro non sapevo neppure come funzionasse, se dovessi schiacciare qualcosa, mettermi la protezione ... una volta in cabina è iniziata la super paranoia del "metti che non si apre più la porta ..." No, ma vi prego fermatemi. Tutto è andato bene ovviamente.
Ho fatto la spesa, ho dimenticato il salmone. Ho comprato una pasta pronta alla gastronomia, per il pranzo. La lavatrice nel frattempo ha terminato, steso, riassettato ed ora un po' di relax prima di uscire per andare dal viParrucchiere per il colore. E' piovuto e come dice sempre Clara, la pioggia è benefica perché lava via. Il cielo è blu punteggiato di panna montata. L'abbronzatura sta riaffiorando più intensa, grazie alla lampada.
Questo post non dice molto, è solo per dirvi che sto meglio, che il vostro aiuto è stato prezioso e fondamentale.
Buon sabato e buona domenica di mezza estate, a chi passa di qui.
(Ma anche se non passate va bene, anzi va meglio, magari significa che state in villeggiatura!)
Ed è iniziato un processo inarrestabile credo.
Ieri sera ho pulito casa per bene, anche l'arretrato dello stiraggio sta diminuendo. Per quello in ufficio credo che l'obiettivo verrà raggiunto a discapito della qualità, e di brutto anche, ma in questo caso è ancor più facile chiamarsi fuori. Mi sono alzata tardi, ero davvero stanca, stanca come se non fossi andata in ferie.
Sono andata a farmi la mia primissima lampada, perché questo bel colore non lo voglio perdere, e già stavo sbiadendo. 10 minuti di doccia solare a bassa pressione. Vi giuro non sapevo neppure come funzionasse, se dovessi schiacciare qualcosa, mettermi la protezione ... una volta in cabina è iniziata la super paranoia del "metti che non si apre più la porta ..." No, ma vi prego fermatemi. Tutto è andato bene ovviamente.
Ho fatto la spesa, ho dimenticato il salmone. Ho comprato una pasta pronta alla gastronomia, per il pranzo. La lavatrice nel frattempo ha terminato, steso, riassettato ed ora un po' di relax prima di uscire per andare dal viParrucchiere per il colore. E' piovuto e come dice sempre Clara, la pioggia è benefica perché lava via. Il cielo è blu punteggiato di panna montata. L'abbronzatura sta riaffiorando più intensa, grazie alla lampada.
Questo post non dice molto, è solo per dirvi che sto meglio, che il vostro aiuto è stato prezioso e fondamentale.
Buon sabato e buona domenica di mezza estate, a chi passa di qui.
(Ma anche se non passate va bene, anzi va meglio, magari significa che state in villeggiatura!)
venerdì 20 luglio 2012
L'ombra delle sconfitte sul rientro
E' stata una settimana con pochi sprazzi piacevoli. Mi sono fermata più a lungo in ufficio per smaltire l'arretrato, così non ho smaltito l'arretrato di casa, dove ho vissuto bendata per non vedere i resti della vacanza un po' ovunque, e la polvere implacabile. Avere una doppia personalità Ilaria/Sandra non mi consente di essere in due posti nello stesso momento, ma mi sto attrezzando. Ieri sera ad esempio ero ancora alla scrivania alle 19.20 ma dovendo essere in P.za Wagner 40 minuti dopo, per una pizzata con mio nipotino (e i di lui genitors), con l'esigenza di passare da casa prima, in effetti ho quasi pensato di potercela fare ad essere in ufficio e in pizzeria contemporaneamente.
Il salto a casa a cambiarsi era necessario, avevo un abito troppo stretto, di quelli che non osi buttare perchè ricco di ricordi (lo indossavo al primo appuntamento con mio marito!) e ho capito che la crisi del settimo anno ha colpito in pieno il vestitino, che mi tirava (è smanicato) sotto l'ascella per cui sono stata tutto il giorno con due lame conficcate nelle braccia. Uno non è che sta a pensare di essere ingrassato il quel punto, vi pare?
E poi c'è il contorno, dal quale vorrei scappare, telefonate che scivolano nell'angoscia. Mani che si staccano dalla staccionata, tentando di pattinare al centro del laghetto, il ghiaccio si spacca sotto i pattini, l'acqua gelida mi divora.
Adesso sono già in ufficio da 20 minuti, ho guardato alcune fatture, mi sono girate le palle subbbito e ho aperto blogger.
Lo smalto va via in fretta. Certa rabbia no: la frulli al mattino con la tristezza e te la bevi piano, sorseggiando ogni ricordo di speranza bruciata e di ingiustizia pesante. E' lo stesso beverone amaro di quelle come me, che tanto noi c'abbiamo un sacco di tempo per gli aperitivi.
Nel week end spero di postare ancora qualche bella foto della vacanza, di perdermi con voi in quelle immagini.
Vi abbraccio.
Il salto a casa a cambiarsi era necessario, avevo un abito troppo stretto, di quelli che non osi buttare perchè ricco di ricordi (lo indossavo al primo appuntamento con mio marito!) e ho capito che la crisi del settimo anno ha colpito in pieno il vestitino, che mi tirava (è smanicato) sotto l'ascella per cui sono stata tutto il giorno con due lame conficcate nelle braccia. Uno non è che sta a pensare di essere ingrassato il quel punto, vi pare?
E poi c'è il contorno, dal quale vorrei scappare, telefonate che scivolano nell'angoscia. Mani che si staccano dalla staccionata, tentando di pattinare al centro del laghetto, il ghiaccio si spacca sotto i pattini, l'acqua gelida mi divora.
Adesso sono già in ufficio da 20 minuti, ho guardato alcune fatture, mi sono girate le palle subbbito e ho aperto blogger.
Lo smalto va via in fretta. Certa rabbia no: la frulli al mattino con la tristezza e te la bevi piano, sorseggiando ogni ricordo di speranza bruciata e di ingiustizia pesante. E' lo stesso beverone amaro di quelle come me, che tanto noi c'abbiamo un sacco di tempo per gli aperitivi.
Nel week end spero di postare ancora qualche bella foto della vacanza, di perdermi con voi in quelle immagini.
Vi abbraccio.
martedì 17 luglio 2012
Frollino Fornillo stesse lettere stessa magia
A Positano ho avuto l'ennesimo blog incontro!
Con Simona di Castellamare che partecipò addirittura, quasi due anni fa, all'iniziativa "scambia il mio romanzo con una tua creazione". E da allora mi é rimasta nel cuore, anche se nel tempo ci siamo un po' perse di vista. (Strano a dirsi visto che non ci eravamo viste!!!)
Domenica è venuta col marito e la primogenita a trovarci e suo marito mi ha detto:
"Sì ma Positano è decisamente una vacanza brioche, non frollino!"
Lì per lì mi trovai d'accordissimo, ma poi pensandoci meglio decisi che no, Positano per come l'abbiamo vissuta noi, è decisamente frollino. Ma di quelli buonissimi, burrosi, di panetteria sapete quei negozi con mille ceste con diversi tipi di prodotti da forno, o, meglio ancora, home made.
La spiaggia grande, quella più nota, accessibile, larga e costosa, presa d'assalto dagli escursionisti è brioche. E noi l'abbiamo schifata. Noi abbiamo scelto Fornillo, per fortuna seguendo il suggerimento della proprietaria del Bed and Breakfast.
Fornillo semi nascosta, è raggiungibile via terra arrampicandosì un po' (niente di difficile ma sotto il sole a picco può essere perlomeno da fiatone) o più facilmente via mare. Ferdinando è stato il nostro lido, gestito da una grande simpaticissima famiglia, che ho salutato alla partenza, piangendo. Il loro motto "no problem".
La loro cucina formidabile: provola alla brace su foglia di limone, insalata di mare, caprese, il piatto del giorno cucinato dalla tenerissima nonna. Il prezzo modico: 14 euro al giorno per 2 lettini in prima fila, ombrellone, docce, spogliatoio, toilette, canoe. E, con un po' di fortuna anche il taxi boat per rientrare.
Fornillo è l'anagramma di Frollino.
Non credo sia un caso.
Fornillo è la metafora della vita: le cose belle sono nascoste e le conquisti col sudore. Fornillo mantiene ciò che lascia solo intravvedere oltre la costiera scoscesa, la vita invece non sempre sa mantenere le promesse e alla fatica spesso non corrisponde il premio ansimato.
Se continuate la lettura trovate le immagini di mio marito piene di nostalgia!lunedì 16 luglio 2012
Voci di 16 giorni d'estate
Casa e ufficio: denominatore comune il parapiglia e la sana necessità di arginare la tracimazione senza sclerare.
Cose positive: una temperatura che ci metterei la firma per tutta l'estate, e pensa te che figata non aver figli ma una bella cameretta vuota dove occultare ciò che non si vuol vedere, in attesa di lavatrici, stiraggio, valigiame da riportare al suo posto.
Cose negative: tutto il resto. Ma in fondo penso vi importi poco della mia sindrome da rientro : )
Sensazioni random.
Parole, emozioni, i 5 sensi perfettamente attivati, anche un po' il sesto direi. Mio marito ha comprato una serie di giochi di prestigio, ora è orso mago fotografo biciclista chitarrista. Uscivo dalla doccia sgocciolante nel bianco telo, la pelle arrossata, i capelli grondanti (il phon da viaggio è definitivamente morto e il B and B non l'aveva, non aveva neppure la Tv, ma questo secondo me è stato proprio figo!) e lo vedevo lì che annodava corde, "scegli una carta", fazzoletti scomparsi e coccinelle comparse dal nulla.
Pesce, pesce, e che pesce!
Pizza, pizza, e che pizza!
Limoni, limoni e che limoni!
Nuoto seriamente (traduzione dove non tocco) in un mare smeraldino e faccio cavalluccio sulle spalle di Emanuele, fresco, brividi, risatissime. I sassi sotto i piedi. Un paese in verticale. La cordialità sovrana. La costiera amatissima da scrittori famosi (a Ravello è stato scritto "L'amante di Lady Chatterly). Letture sotto l'ombrellone. I profumi di Positano: brezza del mare, e ancora limoni. E quelli di Capri: bergamotto, e ancora limoni. Napoli That's amore! Tutti stranieri, yehaaaa pazzi dell'Italia e del Parma Ham. La crema di caffè freddo, e la doccia caldissima in spiaggia. I vestitini di lino "Signora le sta un incanto!" "Fanculo non vedi che mi tira tutto sui fianchi? Proprio non scende!" "Signora lei inganna! Uno guarda i suoi bellissimi occhi e si ferma lì".
Bruschetta e baci. "Dove ceniamo sta sera?" Non importa dove, il mare è dappertutto: in ogni ristorantino, negli occhi, nelle scarpe, nelle mani, nei capelli, nelle lenzuola, sul terrazzino.
(to be continued)
Cose positive: una temperatura che ci metterei la firma per tutta l'estate, e pensa te che figata non aver figli ma una bella cameretta vuota dove occultare ciò che non si vuol vedere, in attesa di lavatrici, stiraggio, valigiame da riportare al suo posto.
Cose negative: tutto il resto. Ma in fondo penso vi importi poco della mia sindrome da rientro : )
Sensazioni random.
Parole, emozioni, i 5 sensi perfettamente attivati, anche un po' il sesto direi. Mio marito ha comprato una serie di giochi di prestigio, ora è orso mago fotografo biciclista chitarrista. Uscivo dalla doccia sgocciolante nel bianco telo, la pelle arrossata, i capelli grondanti (il phon da viaggio è definitivamente morto e il B and B non l'aveva, non aveva neppure la Tv, ma questo secondo me è stato proprio figo!) e lo vedevo lì che annodava corde, "scegli una carta", fazzoletti scomparsi e coccinelle comparse dal nulla.
Pesce, pesce, e che pesce!
Pizza, pizza, e che pizza!
Limoni, limoni e che limoni!
Nuoto seriamente (traduzione dove non tocco) in un mare smeraldino e faccio cavalluccio sulle spalle di Emanuele, fresco, brividi, risatissime. I sassi sotto i piedi. Un paese in verticale. La cordialità sovrana. La costiera amatissima da scrittori famosi (a Ravello è stato scritto "L'amante di Lady Chatterly). Letture sotto l'ombrellone. I profumi di Positano: brezza del mare, e ancora limoni. E quelli di Capri: bergamotto, e ancora limoni. Napoli That's amore! Tutti stranieri, yehaaaa pazzi dell'Italia e del Parma Ham. La crema di caffè freddo, e la doccia caldissima in spiaggia. I vestitini di lino "Signora le sta un incanto!" "Fanculo non vedi che mi tira tutto sui fianchi? Proprio non scende!" "Signora lei inganna! Uno guarda i suoi bellissimi occhi e si ferma lì".
Bruschetta e baci. "Dove ceniamo sta sera?" Non importa dove, il mare è dappertutto: in ogni ristorantino, negli occhi, nelle scarpe, nelle mani, nei capelli, nelle lenzuola, sul terrazzino.
(to be continued)
domenica 15 luglio 2012
Tornata!!!
Eccomi,
in velocità: bagagli ovunque, i regali per i famigliari, i vestiti sporchi, le cibarie tipiche che, come al solito, portiamo a casa nell'illusione di riassaporare la vacanza.
Mi siete mancati tutti tantissimo, quando ho trovato un internet point ho dato un'occhiata ad alcuni blog, nonchè al mio, e vi ringrazio per tutto l'affetto che mi avete trasmesso.
Sono stati giorni pieni di profumi: pizza, limone, mare e amore.
La testa spesso è tornata a casa ad immalinconirsi per i recenti fatti dei quali vi avevo accennato e la spensieratezza è venuta a volte meno, ma rimane una vacanza spettacolare, da 10 davvero!
Ve la racconterò con le mie parole e le immagini di mio marito.
Ora desideravo solo abbracciarvi un attimo. Domani si riparte con la solita vita.
Il dubbio è sempre quello: svaniscono prima i benefici delle ferie, o l'abbronzatura?
in velocità: bagagli ovunque, i regali per i famigliari, i vestiti sporchi, le cibarie tipiche che, come al solito, portiamo a casa nell'illusione di riassaporare la vacanza.
Mi siete mancati tutti tantissimo, quando ho trovato un internet point ho dato un'occhiata ad alcuni blog, nonchè al mio, e vi ringrazio per tutto l'affetto che mi avete trasmesso.
Sono stati giorni pieni di profumi: pizza, limone, mare e amore.
La testa spesso è tornata a casa ad immalinconirsi per i recenti fatti dei quali vi avevo accennato e la spensieratezza è venuta a volte meno, ma rimane una vacanza spettacolare, da 10 davvero!
Ve la racconterò con le mie parole e le immagini di mio marito.
Ora desideravo solo abbracciarvi un attimo. Domani si riparte con la solita vita.
Il dubbio è sempre quello: svaniscono prima i benefici delle ferie, o l'abbronzatura?
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