venerdì 1 febbraio 2013

Nuovo Blog

Da oggi, mi trovate

http://ilibridisandra.wordpress.com


l'idea è quello di un nuovo approccio alla blog sfera, ma immagino che poi le cose andranno fuori controllo come spesso mi accade, quando ci metto il cuore!

Vi aspetto di là!

venerdì 28 dicembre 2012

Fine anno, fine blog e pure fine della lavatrice (forse)

Tadaaaaaaaaa.
Indovinate cosa faccio quì? No, non solo quì nel blog, ma proprio quì quì a casa. In un giorno lavorativo, che non avevo preso di ferie.
Ho accolto a braccia aperte il tecnico Rex Electrolux, perchè a un mese esatto dalla lavastoglie, è partita pure la lavatrice.
La cosa buffa è che quando si è rotta la lavastoviglie ho detto "dai think positive, la lavatrice era peggio!"
E ora lo so per certo: è peggio. (E comunque lo sapevo perchè si era già rotta la pompa anni fa)
Keep calm, è solo la scheda, che costa 240 euro + l'uscita altri 46.
Keep calm, il pezzo di ricambio c'è, ma non possono tornare a sostituirlo oggi.
Morale: sono senza lavatrice da giorni.
Natale è passé, in famiglia, tanti momenti deliziosi, un po' di malinconia brutta, di quella appiccicosa e lacrimosa.
Tantissime cibarie, digestione difficile talvolta.
Il ricordo più felice? Sarò banale: il 24, il cenone io e Emanuele a casa e l'apertura dei regali a mezzanotte.

Oltre a star dietro ai panni mal lavati in queste settimane di chiusura del blog, ho visto molti amici, letto bei libri, dormito fino a tardi. Passeggiato per le vie di Milano senza alcuno stress per i regali, che ho comprato con calma perchè se fare un regalo deve diventare un impiccio, Dio bono facciamoci solo gli auguri!
Ho fatto e ricevuto meravigliose card. Ho assistito a un bellissimo spettacolo teatrale (che avrebbe meritato un post tutto suo se solo avessi avuto ancora un blog). Ho impacchettato di tutto, compreso un orso grande come me, che non è sta gran misura, ma per un peluche è notevole, a un banchetto benefico per il progetto Chernobyl. Ho avuto un sacco di bollicine nella pancia e nella testa e ho sbroccato per la neve, ma poi era anche bella sull'auto nuova e sui vecchi alberi del cortile.

Ho perso tempo dietro a sto giochino:

http://pusher.com.au/clients/pusher-christmas-2012/

che vi lascio come devasto augurale.

Ho ricevuto tre brutte notizie il 23, 24 e 25 dicembre.
Ho capito che il blog mi manca ma erano troppe le sere che non trascorrevo accanto a mio marito sul divano ed era ora di ricominciare a guardare Real Time con lui.
Ho programmato cosa mettere in valigia perchè noi il 30 si parte per Cortona, again.
E Cortona sotto Natale deve essere spettacolare.

Ho cominciato a scrivere un nuovo romanzo.
Ho in definitiva apprezzato tutti i vostri commenti, ma deciso di non tornare, perchè Frollini è il mio passato, e io adesso voglio guardare il futuro. Perchè mi appaga abbastanza commentare nei vostri blog.

Sperando che il  mio e il vostro 2013 sia ricco solo di cose belle, senza rotture di elettrodomestici e di anime, vi abbraccio per l'ultima volta da qui, e vi ringrazio per tutto l'affetto che amici miei, mi ha davvero scaldato il cuore.

mercoledì 19 dicembre 2012

Se volete ritrovarmi!

http://www.associazionefiligrana.it/Sandra_Fae_2012.html#0

Io coi capelli arruffati, le occhiaie, e il naso che cambierei volentieri
Io in una serata felice
Io che ho chiuso il blog, ma mi mancate

Se volete (ri)vedermi nel Reading di Lonate Ceppino, in un album spettacolare
cliccate sopra.

Se vorrete leggermi, ho cominciato una collaborazione col blog

http://inunmondodasogno.blogspot.com

dove avrò una mia rubrica

e talvolta, come ho già fatto in precedenza, parlerò di scrittura da

http://animadicarta.blogspot.com

domenica 9 dicembre 2012

Improvvisamente!

Cari amici,
non ci giro tanto intorno e ve lo dico così: ho deciso di chiudere il blog.
Rimarrà sempre visibile per chi vorrà (ri)leggere qualcosa, o comprare il mio primo romanzo, basta cliccare sulla copertina e seguire le istruzioni, o scrivermi privatamente. Anche qui basta cliccare su Sandra risponde
ma faccio prima a dirvi direttamente la mia mail

sandraellery@tiscali.it

Non è una decisione affrettata, seppur improvvisa. Ringrazio in particolar modo Daniela che ieri è stata dietro ai miei ragionamenti in tal senso. Vedete, da qualche tempo ho perso l'entusiasmo nel postare. Pensavo di tenerlo aperto fino alla pubblicazione del secondo romanzo, ma considerato che va per le lunghe, avrei ancora molti mesi, se non anni, da riempire. Non son il tipo da un post al mese, ma neanche, a dire il vero, da un post a settimana, tentando di raggirare l'ostacolo postando in maniera più diluita. Preferisco lasciare quando il "successo" di questo diario è ancora alto, piuttosto che fare come il cantante Paolo Meneguzzi che ho visto qualche settimana fa in concerto al centro commerciale dove vado abitualmente, ed era uno spettacolo davvero deprimente. Odio chi non sa capire quando è il momento di ritirarsi. E questo è il mio momento.

Ringrazio di cuore chi, semplicemente, ha avuto voglia di leggermi. Potrei aggiungere tante cose sui blog incontri, e lo scambio continuo con voi, ma chi mi conosce sa cosa porto nel cuore.

Non ci perderemo, mi troverete nei commenti dei blog che seguo e amo.

Ma siccome non siete scemi, avrete capito che c'è dell'altro. Ho studiato a lungo come dirlo senza fare casini.  Katia, voglio precisarlo, non c'entra nulla e la rassicuro anche circa il mio naso ormai guarito.
E mi è uscito questo:
"non è piaciuto per niente come sono state gestite alcune relazioni tra blogger, con la conseguente perdita di spontaneità da parte  mia. Avrò sempre paura che oltre lo schermo possa esserci qualcuno che punta il dito, fraintende e giudica, non posso trasformare questo spazio in qualcosa che non mi somiglia, postando - ad esempio - solo le mie creazioni (poche scrap, tanti racconti) senza darmi veramente".

Credo sia tutto. Vi saluto con un affetto smisurato. Non  mi vergogno a dire che questo blog è stato la mia vita per oltre due anni, perchè questo non mi rende una persona che non ha una vita al di fuori, ma solo una persona che di vite ne aveva due che aderivano perfettamente una all'altra!

venerdì 7 dicembre 2012

Il mio racconto di Natale per la Scuola di Scrittura Roberto Agostini

Se siete su FB potete cercare la scuola di scrittura che cito nel titolo.
In ogni caso oggi e St. Ambroeus e io non lavoro. Mi sciallo i mestieri con calma, e poi inventerò qualcosa di nataloso, ben decisa a godermi il periodo, secondo quanto già promesso a me stessa e a voi, in qualche post precedente.
Intanto vi lascio col mio racconto di Natale.

Cena di Natale in giallo dalla Sciura Brambilla

giovedì 6 dicembre 2012

L'incoerenza dell'Imu (e mia)

A un certo punto in ufficio si parla di IMU.
"Ohibò - dico io - non abito alla Reggia di Caserta eppure ho pagato TOT".
Pare che tutti paghino meno di me, ma ci sta, perchè sono l'unica ad abitare a Milano città- e mentre faccio questo ragionamento, tra me e me, considerando che una parte di imposta andrà ai comuni, un collega dice:
"Eh la tua sarà la seconda casa!"
Opperdincibacco! Sarò mica come quei politici a cui regalano appartamenti a loro insaputa?
Vi par possibile che io non sappia se sia la prima o la seconda casa? E' la prima, e unica.

In effetti oggi andava tutto al contrario. Il fax ha cominciato a sputare pagine bianche, fortuna che si vedeva il nome della ditta che stava trasmettendole, l'ho contattata per avvisarli e mi han detto che avevano cambiato l'apparecchio e avevano messo i fogli sottosopra. La foresta amazzonica ringrazia.

Ma tornando all'IMU, alla verità del collega che sa, non posso che provare sconcerto per chiunque pensi di avere la classica verità in tasca. Per chi definisce  il mio modo di comportarmi nei blog "proclami in rete" e "un pappone immangiabile" perchè pensieri e azioni non coincidono, sottolineando tuttavia che questo non vuole essere un giudizio qualitativo. Io penso che lo sia. 

Ma anche il mio collega pensa che io abbia due case! 

mercoledì 5 dicembre 2012

Dicembre e indulgenze

Dicembre mi è piombato addosso senza alcun preavviso, tanto che alla prima timbratura in metropolitana il tornello mi ha rimbalzata dicendomi "titolo di viaggio non valido". Porca paletta dopo secoli di abbonamento sui mezzi - e persino treni - pacca sulla fronte, mica mi sono dimenticata di rinnovarlo per dicembre?
Niente di grave, ma dà la misura di quanto mi sia ritrovata nel mese senza rendermene conto.
E' iniziato alla grande col mercatino, l'energia rimane attaccata alla pelle come i brillantini degli addobbi su ciglia, mani, tavoli e un po' ovunque.
Dicembre è un tetris, cerco di affrontarlo al meglio, ma ieri sera mi è caduta una gruccia dalla zona alta del guardaroba in pieno sul naso, sulla gobbetta, gli ometti quelli di legno pesante di una volta!
Urlavo "ahiaiahiaiaihaiahiai" ma mi veniva anche un po' da ridere. Ho messo il ghiaccio e siccome non ho la borsa, ho infilato i cubetti nel guantone da forno; stavo lì sulla poltrona in mezzo agli addobbi a lagnarmi. Sono ancora indolenzita.

Ieri ho ricevuto una bella lettera molto sentita da Katia, la ragazza che scatenò oltre 50 commenti, la ricorderete. Non era una visitatrice occasionale, mi ha inviato una delle sue creazioni all'uncinetto che ben conosco perchè siamo state abbinate in un SAL (organizzato dalla bravissima Stefy l'angolo country) per tutto il 2011. Come dice giustamente lei, nella vita non è mai possibile riavvolgere il nastro, ma, come dico invece io, si può mettere una pietra sulle cose, e ripartire. Ed è quello che intendo fare.
Del resto Katia è stata già sufficientemente punita, il suo blog ha visto un tracollo di visite e commenti dopo il fattaccio. Sono scelte, non mi rimangio ciò che ho scritto, ma cerco di riservare alle amiche la stessa indulgenza che vorrei fosse riservata a me, quando (e se) capita di mettere il piede in fallo. Penso occorra valutare il livello di amicizia, l'entità del torto subito, e anche il momento contingente.
Abbiamo tutti amiche perse lungo il cammino, per svariati motivi, magari anche per la stupida incapacità di fare il primo passo. O anche amiche perdute che non desideriamo affatto ritrovare perchè la delusione è stata troppo cocente e la rottura insanabile. Altre sono andate per la loro strada, senza un vero momento di stacco: è semplicemente finito il tempo da vivere insieme, senza rancori, e se, dovessimo incontrarle per caso, saremmo felici di intrattenerci con loro.
Si commentava da PezzoDiCuore riguardo le ferite dell'anima: spesso ci si chiude a riccio, io credo sia opportuno farlo nei primi giorni, ma poi il cerotto va tolto per lasciare che la ferita all'aria aperta guarisca prima. Sarà circondata da un vivace fermento di pensieri e forse di batteri poco graditi, ma nella quantità dei contatti avrà da guadagnarci. Parer mio, mica scienza infusa.
Clara, non so se mi leggi, ma mi manchi da morire.