venerdì 23 novembre 2012

La comunicazione ai tempi dei socialcosi

Qualche giorno fa parlavo con Clara al telefono e le ho detto: "un blog non è un forum!" e lei tutta contenta di questa mia affermazione (grazie Claraverde) mi ha proposto di scrivere un post.
Vi dico ho un blog, be' se siete qua ve ne sarete accorti, ma non sono su nessun socialcoso e non ne conosco neppure le dinamiche. L'unica volta in cui sono stata su un forum, ho letto senza postare nulla, scappando a gambe levate prima di capire come iscriversi, avendo però la sufficiente cognizione per rendermi conto che il blog è un'altra faccenda.
Nei blog c'è un padrone di casa, e quì che piaccia o no, sono io. (Oh come sono aggressive today!)
Per cui ci si adegua al mio mondo, che non significa idolatrarmi, ma se si prova disgusto si va altrove, in caso qualcuno si senta offeso potrà querelarmi, sempre che sussistano i termini per una denuncia, e ne dubito.
Ad esempio ho molto apprezzato le critiche alla foto di mercoledì, in effetti era penosa, ma quando me ne sono accorta ero in fase asciughiamo-il-danno-in cucina-causato-dalla-lavastoviglie.
In un forum invece si lancia un argomento e ognuno dice la sua, di solito si trova tutto e il contrario di tutto, per questo mi sembrano poco attendibili, un marasma di idee, delle qualli spesso è difficile verificarne la serietà. Io odio quando un qualsiasi tipo di comunicazione si chattizza.
Lo stesso vale per le mail. Se A scrive a B C D E F per dare un informazione che interessa a tutti, preferisco se B C D E F rispondono singolarmente ad A altrimenti si intasa la casella di posta, a meno che si tratti davvero di qualcosa che permetta un confronto utile a tutto il gruppo, un arricchimento.
Sono in diverse mailing list, una creata da un mio vecchio prof. di scrittura. Non conosco tutti i membri, perchè, nel tempo, l'insegnante ha aggiunto contatti. Qualche giorno fa un perfetto sconosciuto ha scritto a questo gruppo, circa 30 persone, dicendo:
"Salve, ho pubblicato un libro in Tunisia che ha avuto un grande successo nel mondo arabo" e lasciava un link."
Ho eliminato la mail, senza aprire il link. Di seguito molti del gruppo hanno risposto a tutti, con svariati complimentoni al soggetto, poi un'amica ha invece scritto "ma chi cavolo è questo? Ma avete visto che cliccando il link si apre il un villaggio turistico tunisino?". Altre mail, fino a che una tipa ha chiesto di essere eliminata da questo giro di mail, e il prof. - incavolato  - ha risposto dissociandosi dalla mail originale e ricordando a tutti che la mail list era nata per rimanere in contatto e promuovere iniziative culturali.
Non si poteva evitare tutto questo, usando il buon senso?
Io telefono ancora molto. Certo una mail si può inviare a notte fonda, mentre le telefonate nelle tenebre suscitano solo grossi spaventi, ma credo ancora nella comunicazione tradizionale. Addirittura col telefono fisso, ho un contratto altrettanto fisso, per cui posso chiamare in tutta italia spendendo sempre la stessa cifra mensile. Ma ho tanta paura che la gente si trinceri dietro alla mancanza di tempo, abusando di twitter e compagnia bella, per non approfondire i rapporti, per mancanza di coraggio e voglia di investire in qualcosa di più grande. Di comunicare sul serio.
In definitiva un blog è un diario on-line, il mio. L'emozione della voce non ha eguali. Per gli abbracci ci sono i blog incontri!

7 commenti:

Rita ha detto...

il blog è mio e me lo gestisco io :)
i forum... sono utili per alcune cose (in ASI lo abbiamo, oltre ad una lista, e serve per "fermare" le iniziative varie)... sui socialcosi (mi piace questa definizione!) non ci sono e ne sono stra felice! :P
se sono utili non so.... non credo.. mi sembrano solo buoni per perdere tempo (come se ne avessi!!! ahahah)
le chat invece... aiutano una comunicazione veloce!
telefonate e mail.. pollice su! :)
domenica altro meeting... ma domani sul blog... il post di quello del 23 settembre! finalmenteeeee ;)

Adelia El Wakil ha detto...

io detesto il telefono
lo uso per comunicazioni veloci in perfetto stile delinquenziale, nemmeno temessi di essere intercettata :o)

non mi piacciono neppure i socialcosi, c'ho provato eh, ma non ci riesco.
troppi frizzi e lazzi e polemiche inutili. per me in 3 si è già troppi, mi viene mal di testa.
amo le lettere, ora che non si scrive più per posta mando mail
a volte chatto

però mi perdo
sarà l'età :o)

Libby ha detto...

Un gran bel post! In effetti i socialcosi hanno del buono, molto poco a dire il vero, e del meno buono. Tipo quella fila di stronzate che linkano con foto orribili.... vabbè nemmeno te lo sto a dire. Ma non erano nati per queste cretinate a dirla tutta....
Vabbè comunque hai ragione! Scusa eh, è venerdì e il mio cervello è in pappa!
:-)

Owl ha detto...

Sono d'accordo.
Per non parlare poi che in certi posti non c'è nenache scambio, ma un mera autoreferenzialità. Ognuno parla con se stesso aspettando solo di essere apprezzato. Del contatto non gliene frega niente.
A parti rari casi. Che avrei evitato abbondandetemente ;-)

Voglia di casa ha detto...

Io per un periodo avevo chiuso il mio profilo facebook perchè disgustata dalle scemenze pubblicate. Poi una mia amica si è sposata in America e l'ho riaperto per potermi tenere in contatto con lei ogni giorno... ma praticamente per il resto non lo uso mai perchè lo trovo una perdita di tempo

alessia ha detto...

Contenta di scoprire che c'è ancora qualcuno che nn faccia parte dei socialcosi...
Miiii come li detesto

Dyan Gershman ha detto...

Hi