Sono un animale abitudinario, ma tanto.
Ah la rassicurante ritualità di gesti già compiuti, codificati, che, raramente, riservano sorprese!
Sarei volentieri rimasta a Pescia, piuttosto che partire per Positano, perchè Positano rappresentava l'incognita, e devo farmi una violenza per visitare posti nuovi, salvo poi ogni volta innamorarmente.
Sono tormentata dentro, non immaginate quanto.
Con me si sta bene, vicino a me si forma sempre un capannello di gente che ride. "Una forza della natura" mi definiscono spesso, lo so e me ne compiaccio, ma intanto, proprio mentre intrattengo la gente con aneddoti da giullare, inarrestabili smottamenti interiori agitano testa, cuore, stomaco. Ho un problema fisico da sempre: ho un'oggettivo tremore spontaneo degli arti, se me la fanno notare divento matta, è che il terremoto dentro, un po' si vede anche fuori.
Eppure sto rompendo certi schemi vecchissimi. Ho iniziato con la lampada solare. Ieri sera ho invitato a cena un collega che è solo (moglie e figli in montagna) in città. Ho scoperto che non è una tragedia se l'ospite arriva mentre sto ancora preparando, mentre devo tirar giù i piatti dal piano alto, mentre deve ancora bollire l'acqua per la pasta e gli aperitivi non sono pronti. Guardate che per me è stata una sfida pazzesca avere un'ora sola dal mio rientro a casa al suo arrivo. E mi sono divertita un sacco. Ho lavato anche il pavimento di cucina e sala. E sta mattina ho puntato la sveglia 15 minuti prima del solito per lavarmi i capelli. Io in 24 anni di lavoro non mi sono mai lavata i capelli al mattino, sempre alla sera, mi dicevo che non avrei fatto in tempo. Okkei quando ero pendolare con treni e navette era più complicato, ma è fattibile, e non muore nessuno se il bagno è cosparso di capelli che non ho raccolto.
E oggi ho un appuntamento importante e sono riuscita a vivere l'attesa con la giusta distanza emotiva.
Sto rompendo le catene che mi legavano a situazioni difficili. Spesso è ancora dura, sarebbe bello scegliere di non affrancarsi, tornando indietro sulla confortevole strada del consolidato.
Indosso scarpe nuove un po' scomode, devo farci il callo, ma sono certa che mi consentiranno di muovermi più agilmente nella vita, non appena mi sarò abituata a portarle.
23 commenti:
Spesso temiamo i cambiamenti, ma poi quando avvengono scopriamo che non sono così male...
Io ho dovuto abituarmi a un ritmo di vita lento. Con la mia malattia non posso fare le cose che facevo prima.. Prima lavoravo tutto il giorno e la casa era sempre uno specchio e guai a lasciare i piatti nel lavandino o i capelli per terra.. Ora so che se mi sento stanca mi devo x forza riposare e chissene se la casa è sporca. Così sono più serena e meno affannata
Perchè c'è quel detto... Chi lascia la strada vecchia, per quella nuova, sa quel che lascia ma non sa quel che trova! Devo dire che in parte sono anche io come te. Tumulti interiori compresi, anche se per ragioni differenti!
I cambiamenti ci spaventano tanto, siamo fatti così. Ma quasi sempre sono positivi :-)
Un grande in bocca al lupo per tutto!
Le scarpe che ci fanno fare il callo sono le migliori... sono quelle che durano di più
Sei proprio brava. Bisogna farsi forza per cambiare, ma ne vale la pena.
Un bacio grande
Bravissima! Perchè riesci un passettino alla volta ad acquisire un po' di sicurezza in più...e l'orgoglio di esserci riuscita...
Spero di riuscirci anch'io prima o poi...ciao!!
brava, anch'io ho paura dei cambiamenti e spesso tendo a "limitarmi", ma fai benissimo a buttarti, altrimenti che avventura sarebbe la vita?
Le catene ,come le chiami tu, non spariranno mai se sei fatta in un certo modo, tu sei diventata "grande" e brava ad allentare la loro presa...e il compito sarà sempre più arduo per cercare di mantenere una certa liberta' costante.e' giusto rompere gli schemi ogni tanto, ricordo una frase storica della mia adorabile nonnina :"rifai sempre il letto al mattino, cosi se succede qualcosa e ti accompagnano a casa non trovano disordine"!!! ho vissuto per anni con questo tarlo...ma quando sono diventata anch'io "grande" ho continuato lo stesso a rifare il letto, ma sperando che se davvero mi succedesse qualcosa, la gente soccorra me e non critichi il disordine!!! discorso contorto lo so, ma so che hai capito il succo. continua cosi cara....a proposito..belle quelle scarpe nuove ti stanno proprio bene...mettile più spesso!!! bacioni
Hai fatto bene, ogni tanto fa bene rompere gli schemi e poi magari ti accorgi che la nuova soluzione non è niente male.
Anche io ho preso una nuova abitudine mattutina: le gocce per la tiroide almeno 20 minuti prima di colazione... non ti dico che palle... ma tanto mi ci devo abituare...
baci
Si parte proprio dalle piccole cose, a rompere vincoli che sembrano sciocchi e insignificanti e invece spesso non lo sono. Poi pian piano ci si affranca anche da catene più pesanti. Bravissima Ilaria!
BACI
Frollina bella le abitudini portano alla noia..ogni tanto bisogna cambiare vedi me:-)) Sm@Ck!!
adesso ti spiego perchè -fra le tante altre cose- sei la mia scrittrice preferita: perchè in quello che scrivi io VEDO delle cose, e quindi quando hai parlato del tremore, scusami ma mi hai fatto venire in mente un cartone animato di Wile Coyote (che adoooooro in quanto sfigatissimo ma superganzo!) dove il poverino ingerisce un intero barattolo di "pillole del terremoto" con le ovvie conseguenze che si possono immaginare (megasassoni finiti in briciole, un libro in mano e cento foglietti tutti sparsi....cose così) ....ecco però senza offesa, eh!
e comunque per me è impensabile lavarsi i capelli di sera, la mattina dopo altro che mocio vileda....
bacibacibaci
ClaudiaCaprara
Che bello rivivere certi snetimenti nelle tue parole. Mi fa sentire ancora più legata a te. Ti porto dentro.
che brava! cambiare abitudini, rompere le catene è difficile ma liberatorio e poi mica hai fretta, un pezzetto per volta!
Le novità fanno paura... ma se non si tenta potremmo perderci un sacco di cose belle ^^
Questo è tutto molto positivo. I cambiamenti, soprattutto quando si rompono gli schemi, sono passi importanti. E io sono fiera di te, per tutto! Un abbraccio
Ma quanto mi piaci!?
In bocca al lupo per il tuo incontro importante... e goditela un pò, finalmente!
In questo ci assomigliamo tantissimo!L'ignoto mi spaventa tanto, ma anch'io ogni tanto mi obbligo a fare qualcosa di nuovo e di diverso. Ad esempio la scorsa settimana ho accettato di giocare, io negata nella pallavolo, a beach-volley con i miei colleghi. Ho esordito sul campo prendendo la palla in faccia eppure, orgoglio ferito o no, sono ancora qui e non ti dico le risate che mi sono fatta.
Brava, continua così!
ummm... quanto sei bella! w i cambiamenti, anche se piccoli!
mi sembra un ottimo approccio alla vita, questo: anche io devo liberarmi di alcune consolidatissime abitudini. "Colpa" dell'educazione ricevuta: non puoi farti mai trovare in disordine, neppure in casa, non sai mai chi può bussare alla porta!!! Anche io sono sempre stata una perfezionista ma ultimamente mi sono liberata di un po' di "doveri" per gustare meglio i "piaceri". Brava, ben fatto!
E' proprio così!! Però non è un caso se certi cambiamenti adesso sono accettabili o addirittura graditi. E' arrivato il momento. baci
oddio che flash!
quanto ti capisco.. io odio i cambiamenti.. i posti nuovi.. a volte anche i viaggi.. per poi innamorarmi dei posti e non voler tornare indietro.. e i capelli lavati solo la sera? .. ora ho scoperto un trucco.. lavati la sera.. fonati giusto per asciugarli, la mattina olio per ammorbidire le punte e sfonata da asciutti per dare la piega.. impeccabili! ;)
Posta un commento