E' subito sera, vien buio prima, è l'ultimo giorno d'estate, temo mi esca il post retorico.
Rientro dalla pausa pranzo baldanzosa per la spesa al Lidl, mi pare di aver fatto un sacco di buoni affari.
Mangio un tramezzino in 5 minuti, ormai sono quasi le 14, sapete quelli nella confezione di plastica, venduti a coppie, di solito sa di plastique pure il pane, e anche il companatico. Inconsapevole del piccolo trambusto in reception: il centralinista del pomeriggio non è ancora arrivato, e occorre coprire in qualche modo la postazione. Non arriverà più, poco dopo veniamo a sapere che è morto, 50 anni, un infarto e ciao.
Cazzo. Immaginate un'azienda di 200 persone sulla quale cala improvvisamente un manto nero. Una ditta dove c'è sempre molto rumore, uno spedizioniere internazionale con oltre 90 rampe, autisti di ogni nazionalità che mischiano lingue e odori nei corridoi. Tutto frenetico. Di colpo abbiamo cominciato a parlare con un tono più basso. Qualcuno piangeva, qualcuno non ha potuto evitare di dire sciocchezze.
Io, e presumo altri, ho rimuginato tra me e me sulla morte, sul modus vivendi, sul se capitasse a qualcuno che amo di andarsene così troppo presto, senza averlo salutato.
In qualche modo abbiamo tirato sera. Uscendo ho guardato il desk, dove, dietro la vetrata c'era sempre lui a parlare del Milan. Non c'era.
Sono tornata a casa, ho mangiato una mela e un gelato cucciolone. Ho sistemato la spesa. Avevo comprato dei piccoli peperoni dolci in gradazione: gialli arancioni e rossi; mi avevano quasi commossa da tanto erano perfetti, avevo pregustato un bel pinzimonio nella tazzine di nonna, con l'Olio di Brisighella che ci hanno regalato Valentina e Mattia. Ma quando li ho messi in frigorifero, Dio mio erano solo dei peperoni, piuttosto insignificanti. Mi sono lavata, cambiata e sono uscita. Questa sera c'era la presentazione di un corso di scrittura creativa, tenuto da un prof. col quale ne ho già fatti tre. Indecisa se iscrivermi, avevo comunque pensato di assistere alla serata introduttiva. Sono arrivata tardi e mi sono conquistata un posto sfigato di sbieco che mi impediva una buona visuale. Qualcuno ha lasciato il negozio e mi sono spostata, poi un altro e un altro. Ho cambiato 4 posti in tre quarti d'ora. Ho ritrovato persone care, ed eravamo tutti un po' emozionati. Era stato un bel gruppo davvero, molto stimolante. Poi la vita, la vita allontana, mischia gli ingredienti e fa venir fuori delle torte sbilenche.
All'uscita ho percorso questa via molto fashion piena di locali super trendy, tra cui una vecchia chiesa sconsacrata che fa un po' impressione. E sono passata anche davanti a "Da Marino" la pizzeria della mia prima pizzata di classe, con la maestra di cui vi ho parlato. E' rimasta uguale. Stonata e nostalgica nella via modaiola. Chissà la pizza? La pizza era buonissima. Si andava a prenderla al trancio, al sabato sera, con mio papà. Una fila lunghissima, la noia davanti al bancone. L'unica mondanità che la mia famiglia si concedeva. Altri tempi. Dicevo, io e questa buona conoscente, quella del bar della festa del PD, abbiamo camminato chiacchierando di scrittura, lei portando la bici a mano, per stare al mio passo. Fino alla piazza, dove ho preso il bus, verso casa.
Non so come chiudere il post. Facciamo che vi abbraccio e basta.
23 commenti:
questi avvenimenti ci fanno sempre riflettere...però poi spesso riprendiamo il tran tran quotidiano inconsapevoli che il tempo a nostra disposizione è così limitato... probabilmente è anche una difesa del nostro cervello... se si pensasse di poter morire da un momento all'altro per tutto il tempo come si vivrebbe? bisognerebbe poter trovare un equilibrio... essere sereni ma non sprecare nemmeno un attimo... ti abbraccio Black
Quando una persona vicina se ne va, si resta così increduli e destabilizzati. Facciamo che ti abbraccio anch'io. Simo
E facciamo che io ti abbraccio di persona domenica? Lo preferisco di molto!
dal commento di blackswan cito "non sprecare nemmeno un minuto"... è la chiave per vivere bene (nonostante tutto!)
a domenica per l'abbraccio... ti mando mail domani con tutto! ciaooo
L'idea della morte altrui mi pietrifica, la mia meno... Resta il fatto che non si può passare la vita pietrificati e quindi ci si riflette con "compassione" per poi tornare a pensarci di rado. Contraddittorio, ma umano.
Io, invece, tii abbraccerò NeXT month
Un abbraccio virtuale.
Succede proprio così, a volte.
Ricambio l'abbraccio.
Per me potevi continuare a scrivere ancora un pochino: un post delizioso, pregno di vita autentica, di piccole cose.
Un abbraccio anche a te!
che bel post... un abbraccio con la micia in braccio
Si sente il profumo dell'autunno. Anche in questa mattina di sole. Ricambio l'abbraccio con tutta la morbidezza delle mie forme abbondanti.
Ti abbraccio, e basta.
un post pieno di te...intenso.
Ti abbraccio anch'io amica...
oh quanto capisco quel senso di tristezza che ti invade quando capisci che la vita è davvero un soffio... tvb
Ti abbraccio anch'io.
Ogni giorno andando a lavoro incontravo un anziano signore..lo conoscevo appena perchè qualche volta era venuto in ufficio. Era un signore gentile, un uomo "di altri tempi". Quando ci incontravamo mi salutava con un piccolo inchino, un sorriso e il suo solito "Buongiorno signora". Qualche volta abbiamo anche scambiato qualche parola. Il nostro incontro era un piccolo rito, la mia giornata iniziava così. Poi, improvvisamente, non l'ho più visto. Pensavo fosse andato in ferie..invece aveva avuto un infarto. Non ci crederai ma quando l'ho saputo ho pianto. E' difficile abituarsi all'idea che ce ne andiamo così..un momento e tutto muta.Un abbraccio anche da parte mia.
Ho letto il post, ma credo di essermi fermata con il pensiero alla tua triste notizia...il resto del post non mi è rimasto impresso, sorry. Proprio oggi avevo un attimo di tempo tutto per me e sono andata nel cimitero del mio paese d'origine, per salutare mia mamma ...e la penultima fossa era per un ragazzo della mia età, che non credo di aver mai visto, ma cavoli ci sono rimasta male, era giovane...e mi viene in mente la poesia di Ungaretti, Soldati...
Ieri notte, dopo aver letto il tuo post ed averti risposto, ho visto un messaggio in FB di un'amica, che mi ringraziava per gli auguri di compleanno ma aggiungeva che non aveva festeggiato perché in realtà aveva poco da festeggiare: quel giorno era mancato il padre. Ho pensato che si trattasse di un'assurda coincidenza e mi ha invaso una sensazione infinita di tristezza. Non lo conoscevo, ma conosco lei... e tanto mi è bastato.
"...Poi la vita, la vita allontana, mischia gli ingredienti e fa venir fuori delle torte sbilenche. "
che bella espressione la tua.
Sei vera, bella come poche.
Sono addolorata per quello che ti è successo. Come sempre, riesci a cogliere e vivere intensamente ogni momento.
Un abbraccio anche a te.
Il passaggio sui peperoni ed il loro improvviso essere semplicemente tali è molto bello,riassume tutto lo spirito del post.
La vita è una festa in cui improvvisamente stai facendo qualcosa , torni in sala e gli altri ti dicono che uno è andato via. Non sempre riesci a salutare tutti, però speri almeno di farlo.
Non ti conosco, ma sperando che oggi ti senta un po' meglio, ti abbraccio anche io ;)
Con me si tocca un tasto profondo. A quasi 50 anni il concetto di morte mi è sconosciuto, nel senso che io non ce la faccio a capirlo. Qualche mese fa è mancato un cliente che conoscevo da più di 20 anni. Aveva un ristorante, ho fatto tante cerimonie da lui e il mio matrimonio (l'ultimo). Aveva una simpatia per me, mi trattava con affetto. Io non sono riuscita ad andare al funerale. ho deciso che per me lui rimane là, con la casacca da cuoco, i suoi baffi, fuori dal suo bellissimo locale in mezzo al bosco. Solo che io non ci andrò più...
Un abbraccio grande anche da parte mia!!!
Ciao gio'
Cara, rimaniamo sempre impotenti e annichiliti difronte a queste cose...Ti abbraccio forte cara!
Sadi
Ti abbraccio, solo questo
ciao
ho letto solo ora questo post.
Un grande abbraccio.
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